Di tutte le argomentazioni contro la protezione dei dati personali, quelle dei
"liberali" sono
sempre le più tragicamente divertenti.
Il 17 Luglio 2023 20:29:45 UTC, Carlo Blengino
ha scritto:
>Facciamo attenzione, non è un buon servizio alla comunità strumentalizzare
>un diritto acerbo come
Mi permetto solo un'osservazione rispetto al post di Maurizio, ringraziando
sempre tutti per i contributi in lista, che mi pare abbiano, tutti, una
parte di verità e tutti meritano attenzione (non ho letto cretinate!)
Il giorno sab 15 lug 2023 alle ore 12:37 Maurizio Borghi via nexa <
Le considerazioni della Khan sono corrette: porre l’accento sul danno ai
consumatori ha reso impossible contrastare le big tech che si basano sul
modello pubblicitario per offrire servizi gratuiti.
Quale danno ci può essere per un servizio offerto gratis?
Naturalmente questo incide invece sulla
On 17/07/23 18:00, 380° wrote:
dove si considera il caso di Kindle, e si cita, fra l'altro, Cory
Doctorow (pp. 760-761 del pdf, note 259 e 269).
Ok grazie.
Era 260, non 269: è la nota che menziona il termine "interoperability".
--8<---cut
Buongiorno,
Maria Chiara Pievatolo writes:
> On 17/07/23 12:08, 380° wrote:
>> Maria Chiara Pievatolo writes:
>>
>> [...]
>>
>>> In questa prospettiva, la protezione dei consumatori non va ridotta a
>>> una questione di prezzo, ma va intesa in una senso strutturale:
>>>
>>> “The longterm
On 17/07/23 12:08, 380° wrote:
Maria Chiara Pievatolo writes:
[...]
In questa prospettiva, la protezione dei consumatori non va ridotta a
una questione di prezzo, ma va intesa in una senso strutturale:
“The longterm interests of consumers include product quality, variety,
and innovation -
Maria Chiara Pievatolo writes:
[...]
> In questa prospettiva, la protezione dei consumatori non va ridotta a
> una questione di prezzo, ma va intesa in una senso strutturale:
>
> “The longterm interests of consumers include product quality, variety,
> and innovation - factors best promoted
Buongiorno, 380°, grazie.
Sulla pubblicità ingannevole, rilevo che ci sono esplicite ammissioni, da parte
di OpenAI, dell'inganno e dei danni che esso genera.
Ad esempio, nella System card di GPT-4, sulle "allucinazioni"
(termine tra i più ingannevoli, se usato per un sistema
Fabio Alemagna writes:
[...]
> Aggiungo che un nome e cognome non identificano una persona
> univocamente. Al di là dei casi di omonimia, se io stesso inventassi
> una storia con un personaggio di fantasia a cui però dovessi dare un
> nome e cognome di una o più persone esistenti senza farlo di
Buongiorno Fabio,
per favore non dare per scontato che tu abbia compreso nella sua
completezza l'argomento complesso oggetto dell'indagine della FTC mentre
gli altri sono cretini
Fabio Alemagna writes:
[...]
> L'esattezza non è garantita, è solo più o meno probabile.
>
> In ogni caso,
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