Re: [Talk-it] Creazione di un Diversity and Inclusion Group in OSM Italia

2020-12-14 Thread Vittorio Bertola via Talk-it
Il 2020-12-13 09:17 Francesco Ansanelli ha scritto:

> Ciao, 
> 
> sono in parte d'accordo con Martin... 
> Seguo da circa 2 anni talk-it e non mi sembra di ricordare episodi di 
> discriminazione (in particolare di genere). Quindi auspico di capire se si 
> tratta di un'attività "di contorno" (non vorrei essere frainteso ma CoC, 
> linguaggio inclusivo, gruppi LGBTQ, ecc.. sono stati una moda tra i progetti 
> open source nell'ultimo anno) oppure se ci sono state davvero frasi di odio 
> per l'appartenenza a minoranze? 
> Credo di parlare a nome di tutti, se dico che è benvenuto/a nella comunità 
> chiunque voglia farne parte e lo/la invito a condividere anche qui le sue 
> esperienze.

Aggiungo i miei 2 cent: partecipo regolarmente alla IETF e mesi fa c'è
stata una flame infinita quando la Chair e un gruppetto di attivisti di
alcune NGO per i diritti digitali hanno cercato di far passare
d'autorità il divieto di utilizzare nelle RFC determinati termini
ritenuti offensivi per gli afroamericani (master/slave ecc.). Alle prime
obiezioni del tutto naturali, tipo "come facciamo con i vecchi standard
già pubblicati o con il resto dell'industria che usa questi termini",
oppure "perché proprio queste parole e non altre che possono essere
offensive per altre etnie" (io avevo chiesto di aggiungere all'elenco
"spaghetti code"...), o semplicemente dubbi sull'uso di una procedura
straordinaria dall'alto per questo specifico atto, sono partite dai
proponenti accuse di insensibilità e razzismo, blog post "vergogna IETF"
sui siti delle NGO e così via, e la discussione è abbastanza degenerata;
il tutto per un processo di pulizia del linguaggio che per fortuna sta
già silenziosamente avvenendo di suo, senza la necessità di formalizzare
piani d'azione e direttive. Insomma, in quel caso le buone intenzioni
hanno finito per essere controproducenti. 

Del resto, personalmente ritengo che fare un gruppo a parte solo di
partecipanti di minoranze può essere utile in certi contesti, ma in
altri può avere il risultato di creare e rafforzare divisioni che
altrimenti non sarebbero nemmeno percepite. 

Quindi sarebbe utile capire se, anche inconsapevolmente, ci sono stati
episodi di discriminazione in questa comunità, in modo da affrontare il
problema in concreto, o se lo sbilanciamento di genere nella
partecipazione è solo un effetto dello sbilanciamento generale nel
settore professionale dell'informatica, su cui bisogna agire (e lo si
sta facendo) a ben altri livelli. 

Ciao, 

-- 
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Re: [Talk-it] Reggio nell'Emilia o Reggio Emilia

2020-11-17 Thread Vittorio Bertola via Talk-it
Il 2020-11-17 12:44 Martin Koppenhoefer ha scritto:

> Am Di., 17. Nov. 2020 um 12:07 Uhr schrieb Simone Saviolo 
> : 
> 
> Il giorno mar 17 nov 2020 alle ore 12:00 Simone Saviolo 
>  ha scritto: 
> 
> Ritengo che dobbiamo seguire i documenti ufficiali ... 
> 
> Specifico meglio: il *nome* ufficiale. Per ufficiale intendo quello che è 
> scritto nei documenti (statuto del Comune in primis), A MENO CHE il Comune 
> stesso non lo scriva diversamente sui cartelli che definiscono il centro 
> abitato.

per me non è logico. "Ufficiale" per me vuol dire che è pubblicato da
chi ha le competenze. Le competenze sul nome del comune le ha il
consiglio comunale (credo, correggetemi se sbaglio). I cartelli stradali
non hanno peso sul nome "ufficiale". Certo, sarebbe utile avere in osm
tutte le varianti e anche sapere quale variante viene da dove / che
significato ha. 
In official_name ci va il nome ufficiale (solitamente come da statuto).
In name ci va il nome comunemente più usato. 

Mi sembra un criterio molto pericoloso: chi stabilisce qual è il "nome
comunemente più usato"? Per questo tutti gli atlanti che conosco
utilizzano il nome ufficiale, in quanto è oggettivamente definito (dallo
Statuto comunale, in Italia). 

I cartelli invece possono testimoniare un uso comune, ma non sempre;
alle volte testimoniano solo la volontà politica dell'amministrazione,
mentre non di rado, nei casi complessi, sono scritti un po' come capita
a seconda del funzionario. Persino il "cartello bianco" non è sempre
affidabile; ad esempio sul cartello bianco all'ingresso di Lanzo
Torinese c'è scritto "Lanzo/Lans", ma la dizione francoprovenzale,
ancorché comunemente usata dai locali ed espressa in lingua minoritaria
riconosciuta, non è parte del nome ufficiale, che invece contiene
"Torinese" che sul cartello non c'è e che non dice nessuno; e noi
abbiamo name="Lanzo Torinese". 

Se adottiamo il criterio che "name" non è il nome ufficiale ma il "nome
comunemente più usato", allora andiamo sulla mappa e togliamo "Casteddu"
da "Cagliari/Casteddu": voglio vedere, se chiediamo il nome della città
a mille persone, o se guardiamo i cartelli stradali nella zona
circostante, quante volte compare "Casteddu"... credo si conterebbero
sulle dita di una mano. Poi andiamo in val Martello ed eliminiamo da
"name" il toponimo italiano, visto che all'ultimo censimento gli
italofoni nel comune erano zero; e già che ci siamo togliamo in entrambe
le lingue la strada del vino, che è lunga e incasina solo la mappa, dato
che nessuno, quando gli chiedi dove vai a comprare il vino, ti risponde
"vado a Termeno sulla strada del vino e poi passo anche da Cortaccia
sulla strada del vino e da Salorno sulla strada del vino", a meno che il
vino non l'abbia già bevuto prima :-D 

Dopodiché, andiamo in giro per il Veneto ad aggiungere il toponimo in
veneto in tutti i comuni di campagna in cui si parla più dialetto che
italiano, e in Piemonte togliamo dai name tutti i "Torinese",
"Vercellese", "Monferrato", "Ligure", visto che comunemente, tranne
qualche caso specifico tipo Novi Ligure, non li usa nessuno, non di rado
nemmeno abbreviati sui cartelli, e tra l'altro in diversi comuni non
hanno nemmeno funzione di disambiguazione; non esistono tra i comuni
italiani altre "Carrega" oltre a Carrega Ligure o altri "Montiglio"
oltre a Montiglio Monferrato (in compenso esistono due comuni chiamati
"Calliano" senza alcuna qualificazione, che infatti hanno entrambi
name="Calliano"). 

Insomma, deviare dal principio del nome ufficiale indicato nello Statuto
comunale, nelle lingue indicate nello Statuto comunale, mi sembra
proprio volersi cercare dei guai... 

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Re: [Talk-it] Toponimi di area vasta (era Re: Regione geografica italiana)

2020-10-09 Thread Vittorio Bertola via Talk-it
Il 2020-10-08 23:47 Simone Saviolo ha scritto:

> Il giorno gio 8 ott 2020 alle ore 20:39 Vittorio Bertola via Talk-it 
>  ha scritto: 
> 
>> Per fare qualcosa di utile di questa discussione, sarebbe il caso di 
>> lanciare un progetto specifico per capire come mappare e far 
>> renderizzare adeguatamente questo genere di toponimi.
> 
> +1. Riporto la mia idea del rendering sfumato: un tag tale che il rendering 
> lo rappresenti come un'area con bordi sfumati. Ma dovrebbe essere un 
> rendering selettivo, da fare solo se si è interessati a quell'area, quindi 
> non è un'idea per Mapnik ad esempio.

Il modo tradizionale di rendere questi toponimi è tramite il nome
"spalmato" lungo l'area in questione, il che risolve automaticamente il
problema dei confini; questo ovviamente solo se la mappa è a una scala
sufficientemente piccola. Tuttavia, in mappe a quella scala di solito è
molto più utile avere questo nome che i nomi dei singoli luoghi a parte
le città principali; è molto più utile avere la scritta "Monferrato"
spalmata su tutta l'area che i nomi di 3-4 paesi del Monferrato a caso
scelti algoritmicamente perché li si può renderizzare senza che si
sovrappongano tra loro. Stessa cosa per le valli. Per questo secondo me
sono toponimi che andrebbero renderizzati su Mapnik, ma solo a certe
scale. 

Sul come, si può discutere; tra le opzioni possibili c'è quella di
mappare un'area (come oggetto o come relazione), con il chiaro
intendimento che i confini dell'area sono approssimativi e non hanno
alcun valore preciso, o quello di mappare una linea lungo cui si può
disporre il nome, come si fa per le valli (questo però avrebbe il
problema che la linea andrebbe fatta orizzontale, o che per le aree di
forma circa circolare può essere efficiente renderizzare il nome con
angolature diverse a seconda degli altri oggetti circostanti), oppure
come un semplice punto nel "centro geografico", cosa che però perde
completamente il dato dell'estensione dell'area e quindi secondo me non
va bene, perché qualsiasi renderer non saprebbe fino a dove spalmare il
nome. 

Ciao, 

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[Talk-it] Toponimi di area vasta (era Re: Regione geografica italiana)

2020-10-08 Thread Vittorio Bertola via Talk-it

Il 2020-10-08 13:04 emmexx ha scritto:

On 10/8/20 12:39 PM, Simone Saviolo wrote:


In generale, se parliamo di "regioni geografiche" come nel caso in
discussione (regione geografica italiana), non possiamo affidarci ai
confini amministrativi storici. Potrei portarti il caso del 
Monferrato:

il marchesato del Monferrato ha avuto il dominio anche sul basso
Vercellese e sulla stessa Vercelli per un certo periodo, ma ti sfido a
trovare consenso se dici "Vercelli fa parte del Monferrato". 

A voler ben vedere, se parliamo di regione geografica non dovremmo
neanche considerare elementi non geografici come storia, cultura o
lingua, ma solo fattori geografici (orografia, morfologia, geologia,
idrografia, etc.). 


Anche se continuo a ritenere poco utile inserire questo tipo di oggetti
in OSM, avevo infatti proposto l'inserimento in Nominatim con rimando a
wikipedia non a OSM, mi pare stiate un po' perdendo di vista cosa sono
questo tipo di entità. Se non sono entità di tipo amministrativo, ciò
che interessa a chi fa una ricerca e vuole vedere a cosa corrisponde
sulla mappa non è una vista di dettaglio ma una vista d'insieme, un
cerchio rosso sulla mappa per capire più o meno dove gaurdare.


Allargando il discorso, questo genere di toponimi (i toponimi di area 
vasta) sono attualmente forse il maggior punto debole della nostra 
mappa. Provate appunto a chiedere a Openstreetmap/Nominatim dov'è il 
Monferrato... o il Canavese, o il Roero, o i Colli Euganei, o il 
Cilento, o la Lomellina (per cui Openstreetmap ti mostra una frazione di 
Cogoleto (GE)).


Questo tranne in alcuni casi in cui invece qualcuno ha tracciato tanto 
di confini, esempio la Brianza:


https://www.openstreetmap.org/relation/10314657

o la Franciacorta:

https://www.openstreetmap.org/relation/2342252

peraltro coi tag più disparati, e in modi che comunque non sembrano 
venire mai renderizzati.


Stessa cosa per le valli, molte sono correttamente tracciate ma la 
relazione non viene mai mostrata, altre sono tracciate in modi tutti 
loro, tipo la Valtellina:


https://www.openstreetmap.org/relation/8425324

e molte non esistono proprio. Se io ti dico "sono andato in montagna in 
Val Ferret" (o in Val Germanasca, o in Val Maira, o in Val Varaita), e 
tu non sai dov'è e la cerchi sulla nostra mappa... auguri.


Eppure sono toponimi di uso comunissimo, molto più di migliaia di 
frazioncine che talvolta vengono renderizzate sulla mappa anche a scale 
piuttosto piccole (per motivi simili, muovendosi visualmente su 
Openstreetmap è quasi impossibile trovare i comuni sparsi perché vengono 
renderizzati invece i nomi delle principali frazioni, che però nessuno a 
parte i "locali" conosce). Il fatto che si possa discutere sui loro 
confini precisi non vuol dire che una mappa utile li possa omettere del 
tutto!


Per fare qualcosa di utile di questa discussione, sarebbe il caso di 
lanciare un progetto specifico per capire come mappare e far 
renderizzare adeguatamente questo genere di toponimi.


Ciao,
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Re: [Talk-it] Regione geografica italiana

2020-10-02 Thread Vittorio Bertola via Talk-it
Il 2020-10-02 00:05 Simone Saviolo ha scritto:

> Il giorno gio 1 ott 2020 alle ore 21:12 Fintocubano  
> ha scritto: 
> 
>>> L'Ulster è un'entità definita dall'ISO (
>>> https://it.wikipedia.org/wiki/ISO_3166-2:IE). 
>>> Non è su OSM in quanto entità culturale, etnica, storica o linguistica. 
>> 
>> Not by a long shot, direbbero a Derry o a Ballymena. Su OSM l'Ulster e'
>> presente perche il tag boundary = historic non perche' boundary = defined by
>> ISO. Inoltre la definizione ISO di Ulster prevede SOLO le 3 contee
>> (amministrative) dell'Eire, escluse le 6 contee (storiche e non piu'
>> amministrative) che sono in territorio UK. L'Ulster storico e classico, che
>> e' quello mappato su OSM, e' 3+6. Dovremmo complimentarci con ISO per
>> l'ottimo lavoro di ricerca storica svolta e per la confusione che crea con
>> la loro definizione?
> 
> Che lo definisca l'ISO o l'UNESCO o chi altro non è importante: quello che 
> conta è che l'Ulster ha un'area misurabile, cioè ha un confine. Che 
> ovviamente non è un confine politico o amministrativo, ma puoi dire "qui è 
> Ulster, qui non è Ulster". Non c'è il dubbio (*AFAIK* - molto importante - 
> non sono uno storico dell'Ulster!) se un certo paese o città faccia parte o 
> meno dell'Ulster.  
> 
> Al contrario, c'è il dubbio se Nice o Menton o Ventimiglia facciano parte 
> della "regione italiana", il che significa che la "regione italiana" non ha 
> un confine, e quindi, esistente o inventata, non può essere rappresentata su 
> OSM.

Anche su questo secondo me bisognerebbe valutare caso per caso, con meno
certezze. Cito un caso che mi è capitato personalmente: la definizione
dei confini dei quartieri di Torino. A Torino, le entità amministrative
attuali (municipalità) non corrispondono ai nomi dei quartieri come
usati comunemente, che risalgono a una definizione amministrativa in
vigore fino agli anni '80, dove però alle volte due o tre quartieri
erano fusi in un unico quartiere amministrativo. Quando li abbiamo
dovuti mappare, ci siamo trovati di fronte al fatto che i confini erano
noti e precisi per l'80-90%, mentre per il resto erano "più o meno"
noti, nel senso che chiedendo alla gente della zona quasi tutti ti
dicevano che da un lato della via era il quartiere X e dall'altra
iniziava il quartiere Y, ma secondo alcuni, o alcune fonti, il quartiere
Y iniziava invece due vie più in là. Io mi son fatto un lavoro certosino
di ricostruzione delle fonti (arrivando a scrivere ad alcuni presidenti
di municipalità per chiedere lumi su passati atti amministrativi...) ma
alla fine la scelta era tra non mappare i confini del tutto o mappare
confini con alcune parti non completamente oggettive, e si è scelta la
prima strada perché comunque il valore per l'utente di trovare sulla
mappa tutti i confini noti era superiore al problema di alcune parti non
del tutto sicure - il che, se lo depuri dalle colorazioni politiche, è
esattamente la situazione della "regione geografica italiana", in cui le
parti discutibili sono molto ridotte (essenzialmente il collegamento
Alpi-mare dai due lati, su cui peraltro vi sono visioni ampiamente
prevalenti) e tutto il resto è certo. 

Ma anche se si fosse presa la strada opposta, la mappa è piena di aree
geografiche estese ma senza confini precisi, mappate come punto (tipo,
praticamente qualsiasi località o frazione di un Comune). Altro che "non
ha un confine, e quindi, esistente o inventata, non può essere
rappresentata su OSM". 

In conclusione, nei progetti wiki si fa normalmente riferimento ultimo a
fonti indipendenti esattamente per evitare che il contenuto venga deciso
dal dibattito a chi grida più forte tra autoproclamati esperti in lista.
Wikipedia è possibile solo grazie a quel principio, che poi ovviamente
lascia spazio a dibattiti infiniti su fonti contrastanti, ma che almeno
li limita a un dibattito su posizioni oggettive e non su preferenze
personali e ideologiche. Qui, di fonti che descrivono l'esistenza e i
confini della "regione geografica italiana" ne sono state portate
diverse (e non offendetevi, ma qualunque sia il giudizio sulla Treccani,
è un po' difficile sostenere che il singolo che scrive su questa lista
sia più autorevole e affidabile di essa). Mi piacerebbe che chi non è
d'accordo portasse delle fonti credibili in direzione diversa. 

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Re: [Talk-it] Regione geografica italiana

2020-10-01 Thread Vittorio Bertola via Talk-it
Il 2020-09-30 12:18 Martin Koppenhoefer ha scritto:

> Comunque, quello che mi chiedo, perché l'Istria sì, ma la Dalmazia no? Perché 
> la Sardegna sì? 
> Questa mi sembra una buona mappa per sostenere il concetto della relazione 
> cancellata: 
> https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Prima_tetrarchia_Diocletianus.PNG

Più in generale basterebbe leggere la già citata voce della Treccani
(che spero si possa considerare sufficientemente autorevole e
indipendente): 

"Italia  Stato [1] dell'Europa meridionale, corrispondente a una delle
regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei
confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale
si collega all'Europa centrale (da O a E: Francia, Svizzera [2],
Austria, Slovenia). Come regione naturale, tra lo spartiacque alpino e i
tre mari (Adriatico, Ionio e Ligure-Tirreno) che la cingono, l'I. (con
le isole giacenti sulla sua piattaforma continentale) ha una superficie
di poco più di 300.000 km2. Alcune regioni continentali (Canton Ticino,
Istria), insulari (Corsica) e due Stati autonomi (San Marino e Città del
Vaticano) inclusi in questi limiti non fanno parte dello Stato
italiano." 

Francamente non capisco bene come si possa mettere in dubbio che esista
una regione naturale chiamata Italia che si estende dalle Alpi al
Mediterraneo e che coincide al 95%, ma non completamente, con i confini
dello stato Repubblica Italiana chiamato volgarmente Italia. Tra l'altro
nemmeno questo è un caso particolare, pensate ad esempio a Irlanda
regione geografica e Irlanda stato (e anche lì qualunque discussione
geografica finisce subito in politica). 

Diversa se mai è la questione se su Openstreetmap questo tipo di entità
geografiche possano venire tracciate o meno. Una questione è quanto
siano precisamente definiti i confini dell'entità, visto che il tratto
dove lo spartiacque alpino si collega al mare non è geograficamente
univoco; qui esiste una tradizione geografica che risale ai tempi dei
confini amministrativi dell'Impero Romano, posti sul Varo a ovest e sul
golfo di Fiume a est, anche perché sono confini che sono esistiti fino a
tempi molto recenti; il Varo è stato il confine tra Savoia/Sardegna e
Francia fino al 1860, e il confine orientale dell'Italia tra il 1918 e
il 1945 era precedentemente il confine amministrativo dell'Istria
nell'impero austroungarico. 

Dopodiché, io non so se chi vuole tracciare questa entità sia mosso da
motivazioni ideologiche; peraltro anche la cancellazione mi sembra
esplicitamente motivata con un ragionamento politico. Alla fine, il
contenuto politico ce lo vede chi ce lo vuol vedere, ma si può trovare
in tutto; lo è anche scrivere "Casteddu / Cagliari" sulla mappa quando
nemmeno lo statuto della città prevede il nome bilingue. E' impossibile
fare una mappa che non possa essere letta politicamente, ma secondo me,
se una entità geografica esiste e non è inventata dal mappatore, e se
qualcuno la vuole mappare, ha tutto il diritto di stare lì. 

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Re: [Talk-it] Traduzione dei luoghi e dei monumenti famosi all'estero

2020-07-30 Thread Vittorio Bertola via Talk-it
Il 2020-07-30 10:20 Andrea Musuruane ha scritto:

> Diego, si sta parlando di prendere il nome da wikidata e di inserirlo nel tag 
> name (è un import). Non si sta parlando di inserire il tag wikidata come link 
> al corrispondente elemento in wikidata (non è un import).

Scusate, per curiosità, mi spieghereste qual è il copyright che sarebbe
violato prendendo dei nomi da Wikidata e mettendoli in OSM, considerando
che: 
- i nomi di luogo non sono soggetti a copyright, quindi sicuramente non
si sta violando il copyright sul dato specifico (come potrebbe succedere
se si copiasse ad esempio un testo descrittivo); 
- Wikidata nel complesso è protetto dal diritto sui generis di database,
che vuol dire che non lo si può copiare in parti sostanziali senza il
permesso del proprietario del database, ma 1) dubito che qualche
centinaio di nomi di luogo rappresenti una parte sostanziale del
database e 2) mi risulta che il proprietario di Wikidata non abbia
alcuna intenzione di vietarne l'utilizzo a Openstreetmap 
? 
Ciao, 
  -- 
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Re: [Talk-it] Denominazione di strade interne

2020-07-21 Thread Vittorio Bertola via Talk-it
Il 2020-07-21 09:51 Andrea Musuruane ha scritto:

> Ciao. 
> Temo si stiano confondendo due cose: strada e numeri civici che vi 
> afferiscono. 
> 
> "Via Tal dei Tali civici/interni/segue numerazione " non è certo il nome 
> della strada (che è Via Tal dei Tali, come riportato dallo stradario 
> comunale), ma solo l'indicazione che su quel tronco afferiscono quei civici.

In realtà no: secondo la regola generale di "mappare quello che esiste
sul terreno", il primo riferimento per denominare una strada è il nome
sulla targa toponomastica, e a Torino le targhe all'angolo di queste
strade riportano in genere il civico o "interno" seguito dal civico;
anche la mappa comunale ufficiale riporta lo stesso nome, cioé include
"interno" e il numero (vedi ad esempio
http://geoportale.comune.torino.it/geodati/pdf/carta_tecnica/1000/BN/cart063_BN.pdf
). 

Ciao, 

-- 
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Re: [Talk-it] Denominazione di strade interne

2020-07-20 Thread Vittorio Bertola via Talk-it

Il 2020-07-20 21:38 Martin Koppenhoefer ha scritto:

sent from a phone

On 20. Jul 2020, at 20:31, Vittorio Bertola via Talk-it 
 wrote:


vorrei chiedere se esista una linea guida per il tag name delle strade 
corrispondenti a interni, perché qui non ne ho trovato traccia:


https://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Editing_Standards_and_Conventions#Nomi_delle_strade



in realtà credo che nella maggior parte dei percorsi “interni” non ci
siano nomi, i nomi si assegnano principalmente a strade pubbliche, per
le vie interne di una proprietà può decidere il proprietario se dare
un nome e se renderlo pubblico.


Non è detto che siano strade private: molti interni sono stati 
comunalizzati negli anni senza dargli un nuovo nome (perché 
costringerebbe a cambiare i documenti di chi ci abita). Per esempio, il 
caso in questione è questo:


https://www.openstreetmap.org/way/783013632

Questo è solo il primo pezzo di "corso Romania interno 501", una strada 
pubblica di circa due chilometri che serve diversi stabilimenti e da 
ora, con una ulteriore ramificazione, tre rotonde e un nuovo ponte, è 
anche il secondo accesso principale a tutta la zona di Torino a nord 
dell'autostrada. Magari tra un po' gli daranno un nome, ma non è detto.


Ma anche quando restano privati, a Torino questi passaggi sono 
generalmente aperti al pubblico (talvolta sono vie di comunicazione tra 
due parti del quartiere) e hanno la loro brava targa toponomastica 
standard, solo che c'è scritto "via XYZ [interno] 123". Se mi passi il 
link all'altra mappa, questo è l'inizio di via Sansovino 243, che è un 
interno di quasi un chilometro con sei sotto-interni come traverse:


https://goo.gl/maps/ASgZ9ETT8LH3tnFCA

E lo stesso nome è riportato sulle mappe catastali:

http://geoportale.comune.torino.it/geodati/pdf/carta_tecnica/1000/BN/cart063_BN.pdf

Quindi direi proprio che un nome esiste ed è pure ufficiale, sia su 
carta che sul posto. E poi, capisci che se l'unica indicazione che 
sappiamo dare per arrivare in via Sansovino 243 interno 55 interno L è 
prendere via Sansovino, girare a destra in via Sansovino, superare le 
prime due traverse sulla sinistra (via Sansovino e via Sansovino) per 
girare poi nella terza ossia in via Sansovino, la navigazione può non 
essere chiarissima :-)


Ciao,
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[Talk-it] Denominazione di strade interne

2020-07-20 Thread Vittorio Bertola via Talk-it

Salve a tutti,

vorrei chiedere se esista una linea guida per il tag name delle strade 
corrispondenti a interni, perché qui non ne ho trovato traccia:


https://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Editing_Standards_and_Conventions#Nomi_delle_strade

Attualmente, almeno a Torino, gli interni sono mappati con lo stesso 
nome della via principale, ossia un tratto di strada denominato "corso 
XYZ interno 123" (su cui affacciano civici "corso XYZ interno 123/1", 
"corso XYZ interno 123/2" e così via) ha name="corso XYZ" esattamente 
come il corso principale. Il problema è che in questo modo, specialmente 
quando ci sono interni lunghi e complessi, diventa difficile distinguere 
a prima vista la strada principale dall'interno, e anche la navigazione 
si trova a dover gestire cose come "prosegui su corso XYZ, poi svolta a 
destra in corso XYZ".


Forse sarebbe meglio che questi tratti di strada avessero name="corso 
XYZ interno 123", come peraltro hanno ad esempio sulle mappe del piano 
regolatore comunale.


Ciao,
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Re: [Talk-it] Problemi nella ricerca indirizzo con Maps.me

2019-07-11 Thread Vittorio Bertola via Talk-it

Il 2019-07-11 10:18 liste DOT girarsi AT posteo DOT eu ha scritto:


Ciao Martin,

il problema è che si tratta di vecchie scritte messe sule case con
placche di marmo o calcaree, scritte semplicemente:

VICOLO CHIUSO

per cui l'adeguamento a OSM dovrebbe essere Vicolo chiuso, poi se 
Chiuso

è un cognome, quà dovremmo riaccendere le vecchie discussioni sui
decreti comunali, che attualmente non sono disponibili online e quindi
non è possibile conoscere direttamente la volontà del Comune all'epoca.


Scusa se mi permetto:

http://www.treccani.it/enciclopedia/uso-delle-maiuscole_%28La-grammatica-italiana%29/

L'ortografia dei toponimi in italiano è chiara, si scrive "monte Rosa" 
(minuscolo il nome comune, maiuscolo il nome proprio), a meno che non ci 
si trovi a inizio frase nel qual caso la prima parola diventa maiuscola 
e si ha "Monte Rosa"; è comunque ammissibile il maiuscolo nella prima 
parola anche a centro frase, ma certo non il minuscolo nella seconda. 
Questo è indipendente dal fatto che "rosa" sia un aggettivo e non il 
cognome di qualcuno, perché quando fa parte di un toponimo diviene il 
nome proprio dell'oggetto geografico che indica, e quindi acquista la 
maiuscola.


Nel caso specifico, "vicolo chiuso" non può essere il nome del vicolo, 
ma al massimo una scritta (odonomasticamente irrilevante) che informa 
che il vicolo non va da nessuna parte. Se invece è diventata il nome del 
vicolo, allora è certamente "vicolo Chiuso"; in altre parole, o la 
strada non ha nome o si chiama "vicolo Chiuso", ma "vicolo chiuso" 
sicuramente no.


Ciao,
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Re: [Talk-it] Flame su old_name

2019-07-11 Thread Vittorio Bertola via Talk-it

Il 2019-07-11 06:28 solitone ha scritto:
On 10 Jul 2019, at 12:59, Vittorio Bertola via Talk-it 
 wrote:


Veramente, a Torino (dove vivo) ho praticamente sempre sentito 
chiamare il posto "Salice d'Ulzio". Se dici "andiamo a Sosdul" ti 
capiscono, ma suona strano (anche perché quelli che usano il nome 
ufficiale spesso lo pronunciano "Sàuze" come è scritto e come si 
pronuncia in piemontese e in francoprovenzale, e non come si pronuncia 
in francese).


Nessuno capisce “/sosd'ul/ perché non si pronuncia alla francese. Non
è un nome francese. Si pronuncia /’sauze/ /d’ulks/.


Peggio ancora: il nome ufficiale è talmente poco usato che nessuno sa 
nemmeno come si pronunci...


Questo anche perché la località è diventata nota come stazione 
invernale quando si chiamava Salice, per cui il nome si è poi 
tramandato di generazione in generazione, almeno nelle città in cui 
c'è gente che va a sciare da quelle parti. Quindi IMHO è senza alcun 
dubbio un alt_name (e peraltro non si capisce che fastidio dia).


Dà fastidio perché “Salice d’Ulzio” è un nome inesistente, e che non
c’entra nulla  col nome originale, che è stato imposto dal regime
fascista.


Io penso che la mappa debba riflettere l'uso comune e non l'ideologia 
del mappatore. Nell'uso comune, abbiamo una parte dei 1000 residenti di 
Sauze d'Oulx (quelli che non sono proprietari di seconde case che hanno 
preso lì la residenza per non pagare l'IMU) che usa il nome ufficiale, e 
abbiamo qualche centinaio di migliaia di persone in pianura che almeno 
in buona parte usano il nome italianizzato (questo nel parlato, nello 
scritto invece il nome ufficiale prevale nettamente).


A me interessa che se qualcuno di questi va su una mappa basata su OSM e 
cerca "Salice d'Ulzio" trovi immediatamente il posto senza tanti 
problemi; da questo punto di vista, normalmente le applicazioni 
includono nella ricerca (talvolta anche nel rendering) gli alt_name ma 
non gli old_name, e per questo credo che alt_name sia preferibile, 
privilegiando l'usabilità della mappa. Già l'ideologia impazza ogni 
volta che si parla di name, almeno gli alt_name dovrebbero servire a 
riportare i nomi di uso comune ancorché sgraditi a chi governa i nomi 
ufficiali.


Venendo ai nomi fascisti in Piemonte in genere: il problema è che alcuni 
sono rimasti sia come ufficiali che come uso comune (es. Caprie al posto 
di Chiavrie), altri sono stati riportati alla grafia originaria e sono 
rientrati come tali anche nell'uso (es. Venaus invece di Venalzio). Poi 
però ci sono un sacco di casi intermedi complicati, per esempio il 
Comune di (pre-1939) Leynì, italianizzato dal fascismo in Lèini, 
rinominato nel dopoguerra Leinì ma apparentemente solo informalmente, 
senza una delibera valida, per cui il ministero dell'Interno una decina 
di anni fa ha ribadito che il nome ufficiale è Lèini e questo è il nome 
che abbiamo su OSM, ma è un nome che non usa assolutamente nessuno, e 
tutti in Piemonte lo chiamano Leinì; risultato, se cerchi "Leinì" lo 
trovi su Geonames ma non su OSM. (Direi che devo andare a mettere un 
alt_name...)


Ulzio e Salice d'Ulzio sono proprio uno di questi casi intermedi: 
probabilmente per la difficoltà di un italofono nel capire come si 
scrive e si pronuncia "Oulx", i due nomi italianizzati sono rimasti 
nell'uso generale. Addirittura, diversi comuni della cintura di Torino 
hanno a tutt'oggi una "via Ulzio" invece che "via Oulx", spesso 
intitolata ex novo in zone urbanizzate solo negli ultimi 
venti-trent'anni (es. 
https://www.openstreetmap.org/way/471777471#map=16/45.0424/7.5163 ) - il 
che mi pare un'altra prova del fatto che il toponimo sia ampiamente di 
uso comune ancora oggi. Altro che "inesistente"...


Ultima cosa:


Riporto per l’ennesima volta la definizione di alt_name [1], in cui si
afferma che  il soggetto da considerare sono gli abitanti del posto
(locals), non i torinesi o i genovesi o gli stranieri:

This tag can be used when a street, river or any other feature has 
another official (or locally preferred name) but locals frequently 
refer to it by its abbreviated name, or by other names in local 
dialects (for which a language code is not enough selective), or the 
name has several alternative orthographies (possibly in other scripts) 
and even the orthography of the preferred name is uncertain.


E nessuno a Sauze usa Salice come nome alternativo.


Ma secondo te, uno di Torino non è "local" a Salice d'Ulzio? Magari uno 
di Torino che ha la seconda casa lì e ci viene regolarmente e dice 
"questo weekend vado a Salice"? E uno di Ulzio? Di Susa? Dove comincia 
la repubblica indipendente di Sauze d'Oulx? Mi pare veramente un 
approccio un po' poco costruttivo.


Ciao,
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Re: [Talk-it] Flame su old_name

2019-07-10 Thread Vittorio Bertola via Talk-it

Il 2019-07-09 09:11 Martin Koppenhoefer ha scritto:

sent from a phone

On 9. Jul 2019, at 06:37, solitone via Talk-it 
 wrote:


Ok, grazie. Rileggendo la frase, continuo a ritenere che “Salice 
d’Ulzio” non possa andare in alt_name, ma debba essere il valore di 
old_name.



se si tratta di un nome vecchio (non più utilizzato attualmente), si.


Veramente, a Torino (dove vivo) ho praticamente sempre sentito chiamare 
il posto "Salice d'Ulzio". Se dici "andiamo a Sosdul" ti capiscono, ma 
suona strano (anche perché quelli che usano il nome ufficiale spesso lo 
pronunciano "Sàuze" come è scritto e come si pronuncia in piemontese e 
in francoprovenzale, e non come si pronuncia in francese). Questo anche 
perché la località è diventata nota come stazione invernale quando si 
chiamava Salice, per cui il nome si è poi tramandato di generazione in 
generazione, almeno nelle città in cui c'è gente che va a sciare da 
quelle parti. Quindi IMHO è senza alcun dubbio un alt_name (e peraltro 
non si capisce che fastidio dia).


Ciao,
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[Talk-it] Tagging di rovine romane

2018-10-05 Thread Vittorio Bertola

Ciao a tutti,

la settimana scorsa sono stato alle rovine di Villa Adriana (Tivoli), e 
avendo notato che mancavano molti percorsi e alcuni edifici, ho preso 
tracce e mi son messo a mappare. Ciò facendo, ho notato che:
a) gli edifici ancora in gran parte in piedi, ancorché parzialmente 
crollati, sono marcati con building=yes, historic=ruins;
b) gli edifici di cui restano solo le basi e qualche muro sono marcati 
in tre modi diversi:

1. historic=archaeological_site
2. historic=archaeological_site, ruins=yes
3. historic=ruins
Questo ha ovviamente anche delle conseguenze di disuniformità del 
rendering - in particolare, sul sito web historic=ruins non viene 
proprio renderizzato e i percorsi finiscono nel nulla.


Non sarebbe meglio uniformare tutto il caso b) in un solo modo? Esistono 
delle linee guida condivise? A me la scelta migliore pare la 2; in 
https://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Key:historic non c'è molto se non 
l'indicazione che historic=ruins non è preferibile; però qui in inglese 
https://wiki.openstreetmap.org/wiki/Key:ruins c'è un tentativo di 
deprecare ruins=yes. Posso procedere a uniformare tutto nel modo 2?


Inoltre, il secondo link suggerisce che il caso a) dovrebbe piuttosto 
essere building=ruins, abandoned:building=yes; però la pagina 
https://wiki.openstreetmap.org/wiki/Key:building dice invece che 
building=ruins si usa solo per le finte rovine costruite apposta; 
insomma, mi pare che ci sia una gran confusione e il povero mappatore 
non sa cosa fare.


Ciao
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Re: [Talk-it] R: Aggiornare i confini

2018-04-11 Thread Vittorio Bertola

Il 2018-04-10 17:09 Martin Koppenhoefer ha scritto:


2018-04-10 16:15 GMT+02:00 Fayor Uno <fay...@hotmail.com>:

Se il confine (parliamo dei confini comunali italiani) originariamente 
segue un corso d'acqua, o una strada, o un qualsiasi altro elemento 
naturale o artificiale, e successivamente questo riferimento sparisce 
o viene modificato nella realtà, la variazione non comporta il 
mutamento automatico del confine.


Confermo, anche perché nel momento in cui esiste un catasto di immobili 
e terreni ogni particella dello stesso è disegnata su una mappa e 
appartiene a un Comune, e non è legata (come era prima del catasto) a 
definizioni topologiche o a marcatori locali. Del resto attorno ai fiumi 
è normale vedere confini comunali che non corrispondono più al tracciato 
del fiume, col risultato di avere pezzi isolati di terreno su una sponda 
che appartengono al Comune sulla sponda opposta pur non essendo 
direttamente raggiungibili da esso.


le Regioni sono definiti attraverso i comuni, o ci sono confini a 
parte?


Non sono nemmeno sicuro che esista una legge che definisce 
esplicitamente i territori delle varie regioni, al di là dell'elenco 
scritto in Costituzione. Molte Regioni definiscono il proprio territorio 
nel proprio Statuto, e generalmente lo fanno scrivendo all'articolo 1 
che la Regione è costituita dai territori delle Province di ..., che a 
loro volta sono la somma dei Comuni. Quindi sì, le Regioni sono definite 
attraverso i Comuni.


Ci sono aree sul territorio italiano, che non fanno parte di alcun 
comune? (Sicuramente si, al meno alle coste, acque territoriali).


In mare forse, ma sulla terra no: non esiste in Italia (a differenza ad 
esempio degli USA) il concetto di "territorio non incorporato".

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Re: [Talk-it] Autostrada A14 issues

2016-09-12 Thread Vittorio Bertola

Il 09/09/16 14:09, Andrea Musuruane ha scritto:

Io ho appena notato che la A5 è segnata come toll=yes tra la barriera
di Aosta Ovest e il traforo del Monte Bianco (e non lo è).


Come no? Arrivando ad Aosta Est da Torino, se non esci, paghi tutto il 
pedaggio fino al Monte Bianco indipendentemente dal fatto che tu possa 
uscire prima (poi, per venire incontro agli abitanti del posto 
imbufaliti, hanno messo un rilevatore Telepass sulle uscite intermedie e 
se passi col Telepass ti restituiscono una parte di ciò che hai pagato; 
se invece hai pagato coi soldi, ti attacchi). In senso opposto, ad Aosta 
Est prendi il biglietto ma pagherai in aggiunta tutto il tratto sin dal 
Monte Bianco quando uscirai. Ad Aosta Ovest puoi entrare in entrambe le 
direzioni, ma se vai verso Torino pagherai poi il pedaggio con il 
biglietto preso ad Aosta Est, invece da/per il Monte Bianco c'è un 
casellino sullo svincolo e paghi sul posto. A Morgex, salvo situazioni 
temporanee, le rampe da/per il Monte Bianco sono chiuse al transito e 
puoi soltanto usare quelle da/per Torino e pagare ad Aosta Est. A 
Courmayeur Sud le rampe da/per il Monte Bianco non sono state proprio 
costruite... Pertanto l'intero tratto Aosta Est-Courmayeur Nord è a 
pagamento, solo che paghi una tariffa unica in un punto solo, o entrando 
o uscendo.

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Re: [Talk-it] [english 100%] Re: Edit war Sardegna

2016-08-16 Thread Vittorio Bertola

Il 10/08/16 19:39, Paolo Monegato ha scritto:

Vorrei aggiungere una piccola riflessione in tema di ufficialità della
toponomastica e filosofia di OSM.
Un tempo i cartografi incaricati dagli istituti preposti giravano per
mappare il paese e tra errori di comprensione e palesi invenzioni (in
stile Tolomei) hanno definito i nomi ufficiali. Era una cartografia che
veniva dall'alto.
OSM invece è una mappa costruita dal basso, ed è dalla strada che si
prendono i dati. Per quale motivo per quanto riguarda la toponomastica
si dovrebbe ignorare il territorio e prendere il dato dall'alto?


Scusa se reintervengo, ma allora non capisco proprio il senso della tua 
posizione. Una settimana fa mi hai detto che però secondo te il doppio 
nome si può mettere per il sardo ma non per il piemontese, perché solo 
la prima lingua è tutelata dalla legge 482/99... ma questa è esattamente 
una distinzione imposta dall'alto per regola nazionale, proprio come 
quella per cui il nome ufficiale è solo in italiano.


Se l'idea è che la mappa è "costruita dal basso", decisa dalla comunità 
e basata sul principio di riportare nel "name" qualsiasi toponimo usato 
comunemente sul territorio, allora tutte le lingue sono uguali e hanno 
diritto di vedere il proprio toponimo inserito in "name", purché siano 
ampiamente usate sul territorio e purché la comunità locale sia 
d'accordo. Solo che questa linea porta al caos, perché a quel punto le 
lingue non ufficiali effettivamente usate sul territorio sono molte (in 
molti Comuni anche piccoli ci sono comunità immigrate che sono ben più 
numerose dei parlanti della lingua locale tradizionale, ufficiale o meno 
che sia: su che base le vuoi discriminare?), e perché non ho capito chi 
definisce quale sia la "comunità locale" che può decidere quali lingue 
includere: gli utenti della Regione? del Comune? dell'area etnica 
tradizionale, es. le vallate occitane?


L'unica soluzione che non crea arbitrarietà, flame infiniti e accuse di 
parzialità (o peggio dà potenzialmente spazio ad accuse politicizzate di 
leghismo/separatismo/razzismo...) è quella di usare anche per i place i 
soli nomi ufficiali, in italiano e basta a parte la provincia di 
Bolzano, e comunque seguendo anche in futuro le deliberazioni in materia 
degli organi istituzionali competenti. Tutto il resto è più che 
benvenuto, ma va in name:*...


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Re: [Talk-it] [english 100%] Re: Edit war Sardegna

2016-08-04 Thread Vittorio Bertola
Il Gio, 4 Agosto 2016 5:48 pm, Paolo Monegato ha scritto:
>> Però prendete una decisione, perché se il doppio nome vale per la
>> Sardegna allora da domani anche in Piemonte come name mettiamo
>> Torino/Turin, Vercelli/Vërsèj e pure i trilingui tipo
>> Pomaretto/Pomaret/Lou Poumaré e Sambuco/Sambuch/Lou Sambuc, che poi
>> voglio vedere come li si renderizza senza rendere la mappa illeggibile
>> e incomprensibile per l'utente finale :-)
>
> No, non puoi. Il piemontese è di "serie B". Non ha tutele ufficiali.

Veramente esiste una legge della Regione Piemonte (n. 11 del 7 aprile
2009) che all'articolo 1 dichiara "La Regione... tutela e valorizza la
lingua piemontese..." e all'articolo 2 prevede "la conservazione e la
valorizzazione delle tradizioni storico−linguistiche, con particolare
riguardo alla toponomastica...". Non è una tutela ufficiale?

> Diverso è il discorso per l'occitano che è di "serie A2" come il sardo
> (la serie A1 è per il tedesco a Bolzano, che c'hanno pure le carte di
> identità bilingui)...

Allora, lasciamo perdere per un attimo il piemontese e limitiamoci alle
lingue tutelate a livello nazionale dalla legge 482/99 (immagino che per
"serie A2" tu intenda quelle). Questo vuol dire che, se si mette il doppio
nome per il sardo sulla base di questo principio, allora da domani sulla
cartina della Val d'Aosta compariranno località come "Saint-Vincent/San
Vincenzo della Fonte" e "Châtillon/Castiglion Dora", visto che sia
l'italiano che il francese sono lingue ufficiali in Val d'Aosta e
riconosciute dalla legge, anche se i nomi dei comuni dal 1946 sono
soltanto in francese. No?

Che poi, ripeto, io penso che l'unica soluzione sensata sia quella di
mettere nel name il solo nome ufficiale ISTAT, quindi bilingue solo in
Alto Adige. Ma la cosa importante è stabilire un criterio chiaro e
applicarlo equamente su tutto il territorio nazionale, trattando allo
stesso modo tutte le lingue locali e non.

Ciao
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Re: [Talk-it] [english 100%] Re: Edit war Sardegna

2016-08-04 Thread Vittorio Bertola

Il 04/08/16 11:37, stefano664 ha scritto:

Vorrei fare, però, una piccola precisazione linguistica.
Mentre il lombardo (bergamasco, bresciano o che dir si voglia), il
veneto, il campano ed altri sono dialetti, il sardo è classificato come
lingua a sé stante.


Ma neanche per sogno :-) Scusate se intervengo, sono un utente attivo da 
pochissimo, ma - anche se il tema è complesso e dibattuto - quasi tutte 
le lingue locali d'Italia sono riconosciute come lingue vere e proprie, 
sia in sede di Nazioni Unite (atlante linguistico UNESCO delle lingue in 
pericolo http://www.unesco.org/languages-atlas/index.php ) che di 
standard internazionali (codici ISO 639-1 e/o 639-3 
http://www-01.sil.org/iso639-3/codes.asp ).


Sulla questione specifica, premetto che tra le cose che mi piacerebbe 
fare nei prossimi mesi c'è l'inserimento sui comuni del Piemonte del 
toponimo in piemontese e/o nelle altre lingue minoritarie del Piemonte 
(occitano, francoprovenzale/arpitano e walser), come name:pms, name:oc, 
name:frp o name:wae.


Tuttavia, mi sembrerebbe sbagliato e confusionario, persino per i Comuni 
ufficialmente bilingui ai sensi della legge 482/99 (es. quelli 
occitani), riportare il doppio nome dentro il tag name, a meno che tale 
non sia il nome ufficiale (cosa che mi pare accada solo in Alto Adige). 
E' vero che parti diverse della popolazione parlano comunemente lingue 
diverse e quindi usano toponimi diversi per riferirsi al posto, ma se il 
criterio fosse di mettere nel name la serie di tutti i nomi comunemente 
usati dalla popolazione nella propria madrelingua, perché "usati on the 
ground", allora in quasi tutte le città italiane dovremmo aggiungere 
anche il nome in arabo, spagnolo e romeno...


Però prendete una decisione, perché se il doppio nome vale per la 
Sardegna allora da domani anche in Piemonte come name mettiamo 
Torino/Turin, Vercelli/Vërsèj e pure i trilingui tipo 
Pomaretto/Pomaret/Lou Poumaré e Sambuco/Sambuch/Lou Sambuc, che poi 
voglio vedere come li si renderizza senza rendere la mappa illeggibile e 
incomprensibile per l'utente finale :-)


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