Il 10/08/16 19:39, Paolo Monegato ha scritto:
Vorrei aggiungere una piccola riflessione in tema di ufficialità della
toponomastica e filosofia di OSM.
Un tempo i cartografi incaricati dagli istituti preposti giravano per
mappare il paese e tra errori di comprensione e palesi invenzioni (in
stile Tolomei) hanno definito i nomi ufficiali. Era una cartografia che
veniva dall'alto.
OSM invece è una mappa costruita dal basso, ed è dalla strada che si
prendono i dati. Per quale motivo per quanto riguarda la toponomastica
si dovrebbe ignorare il territorio e prendere il dato dall'alto?

Scusa se reintervengo, ma allora non capisco proprio il senso della tua posizione. Una settimana fa mi hai detto che però secondo te il doppio nome si può mettere per il sardo ma non per il piemontese, perché solo la prima lingua è tutelata dalla legge 482/99... ma questa è esattamente una distinzione imposta dall'alto per regola nazionale, proprio come quella per cui il nome ufficiale è solo in italiano.

Se l'idea è che la mappa è "costruita dal basso", decisa dalla comunità e basata sul principio di riportare nel "name" qualsiasi toponimo usato comunemente sul territorio, allora tutte le lingue sono uguali e hanno diritto di vedere il proprio toponimo inserito in "name", purché siano ampiamente usate sul territorio e purché la comunità locale sia d'accordo. Solo che questa linea porta al caos, perché a quel punto le lingue non ufficiali effettivamente usate sul territorio sono molte (in molti Comuni anche piccoli ci sono comunità immigrate che sono ben più numerose dei parlanti della lingua locale tradizionale, ufficiale o meno che sia: su che base le vuoi discriminare?), e perché non ho capito chi definisce quale sia la "comunità locale" che può decidere quali lingue includere: gli utenti della Regione? del Comune? dell'area etnica tradizionale, es. le vallate occitane?

L'unica soluzione che non crea arbitrarietà, flame infiniti e accuse di parzialità (o peggio dà potenzialmente spazio ad accuse politicizzate di leghismo/separatismo/razzismo...) è quella di usare anche per i place i soli nomi ufficiali, in italiano e basta a parte la provincia di Bolzano, e comunque seguendo anche in futuro le deliberazioni in materia degli organi istituzionali competenti. Tutto il resto è più che benvenuto, ma va in name:*...

Ciao
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