Il 16 gennaio 2009 11.23, Edoardo 'Yossef' Marascalchi
<edoa...@edoardomarascalchi.it> ha scritto:
> Ricollegandomi al dibattito in lista riguardo Roma, vorrei ricondurre il
> ragionamento ad un ambito più generico.
>
> Gli esempi portati riguardo Londra sono del tutto accettabili e casi
> simili accadono anche in Italia. La Via Emilia, classificata come
> Statale, attraversa in più punti i centri abitati (Modena per esempio).
>
> In città come Modena, però, il percorso è stato deviato all'esterno del
> centro storico, ma il tratto che lo attraversa ne mantiene il nome (ma
> non la classificazione).
> In città più piccole, invece, attraversa tranquillamente il centro
> cittadino mantenendo la classificazione di statale.
>
> Ora,
> la gerarchia residential - unclassified - tertiary è intesa per la
> generalità dei casi, ma non esclude le eccezioni.
>
> Se una strada statale attraversa un centro abitato, mantenendo la
> classificazione UFFICIALE di Strada Statale _DEVE_ venire marcata come
> primary anche in ambito urbano.
> Ovviamente andranno indicati i limiti di velocità corretti, gli incroci
> semaforici e tutti gli altri ostacoli che ne deprimono la circolabilità.
>
> Un router ben fatto sa riconoscere che una strada di classificazione
> inferiore rappresenta un routing migliore in casi come questo e devierà
> l'utente su un percorso più rapido (a meno che non abbia scelto quello
> più breve).
>
> Non è quindi _AFFATTO_ vietato marcare come trunk,secondary o primary
> tratti in ambito urbano, ma va fatto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE se si tratta
> di tratti urbani di trade statali o regionali o superstrade che
> mantengono IN AMBITO URBANO la classificazione ufficiale.
>
> Non conosco, quindi, il caso specifico proposto, ma ci tengo a
> sottolineare che POSSONO esserci primary in ambito urbano.
>
> Il caso di Londra, portato ad esempio, è significativo, in quanto le
> strade marcate primary sono effettivamente classificate
> amminstrativamente come A-Road e quindi Statali, anche se attraversano
> l'ambito urbano.
>
> Riguardo, invece, la pagina delle features sulla wiki, è la traduzione
> con lieve adattamento al caso italiano, di quella inglese.
> Gli adattamenti sono sempre stati discussi in lista o sulla wiki e si è
> cercato di mantenersi il più possibili aderenti al modello generale.
> Anche negli altri stati è stato seguito lo stesso procedimento e, di
> fatto, è impossibile avere un modello generalmente valido in tutto il
> mondo a meno di non aggiugnere un altra ventina di classificazioni e
> rendere poco newbie-frendly il tutto.
>

grazie edo, i tuoi "ormai" pochi interventi sono sempre molto chiari e
ben accetti :-)

concordo al 100% con quanto detto sopra

> Edoardo
>

cia
Luca

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