2009/1/26 Carlo Stemberger <carlo.stember...@gmail.com>

>
> Dicevo che non ho mai trovato grossi problemi e, in Italia, ho sempre
> trovato una certa coerenza. Per quanto riguarda l'estero, invece, mi
> sono sempre trovato spiazzato. Vedasi gli esempi riportati
> precedentemente. Per fare un esempio, Parigi, città che ormai conosco
> benino visto che ci vivo da diversi mesi -- e ci resto ancora per poco,
> sigh :-( --, mi lascia molto perplesso, per non dire del tutto
> disorientato: non riesco proprio a capire la logica con cui sono stati
> impostati i diversi valori. Ho quasi l'impressione che sia stato fatto
> un lavoro in stile haussmanniano, completamente a tavolino, e che si sia
> cercato di avere una rete abbastanza fitta per ogni grado di strada,
> senza che ciò corrispondesse alla realtà. Un esempio tra i tanti che
> potrei citare: rue Saint Jacques è classificata come primary[1]. Ora,
> dateci un'occhiata[2] e ditemi cosa ne pensate... È una via (a senso
> unico!) talmente stretta che in certi punti le macchine devono aspettare
> di raggiungere uno slargo per riuscire a superare una bici. Primary.
>

si, sembra troppo, ma se non ci sono altre strade vicine, che possono
prendere il traffico (e che magari ti forzano di girare ad ogni incroccio
per le regole di senso unico), potrebbe benissimo essere anche una secondary
o una  tertiary (primary mi sembra essagerato).


> Il problema è però abbastanza serio, in quanto effettivamente OSM è un
> progetto internazionale, quindi sarebbe una bella cosa arrivare ad una
> certa uniformità. Almeno in Europa le differenze fisiche non sono così
> enormi passando da un paese all'altro, mentre il modo di mappare è al
> momento molto molto diverso.
>

+1


> 1) non mappiamo per il rendering

2) non mappiamo per il routing


non *per*, ma cmq ci serve a verificare (sopratutto per le strade), se
abbiamo fatto bene.


>
> Un'altra visione è: coloriamo le strade con colori diversi, per indicare
> diversi gradi d'importanza. Semplice, logico. No: è qui che casca
> l'asino, perché se a prima vista tutto sembra liscio, non è affatto
> così. Innanzitutto: "importante" per chi? Può variare da mappatore a
> mappatore, in quanto si deve dare un giudizio (c'è un certo grado di
> soggettività) in base a regole più o meno vaghe (questo problema lo
> affronto successivamente), ma soprattutto varia senza ombra di dubbio da
> utilizzatore a utilizzatore, in quanto gli usi possibili sono
> virtualmente infiniti: quello che è un percorso preferenziale per un
> automobilista, non lo è per un ciclista, o per un cavaliere, o per un
> pedone, ecc. ecc. ecc.


la classificazione delle strade rimane invariata per i diversi mezzi di
trasporto, è lo significato che cambia (mentre i bici o cavallo cerco le
strade piccole, in macchina di solito cercerei  le strade piu grande)


>
> Fino ad ora le regole erano sostanzialmente:
>
> 1) importanza nazionale ---> primary
> 2) importanza regionale ---> secondary
> 3) importanza locale ---> terziary o unclassified
>

queste sono i significati dei valori fuori i centri urbani, la discussione
qui si volge sopratutto per quella dentro le grande città


> Una strada che in una metropoli è a stento una unclassified (la rue
> Saint Jacques a Parigi, secondo il mio modo di vedere), spostata in
> piena campagna potrebbe benissimo essere una primary che collega due
> capoluoghi passando per i bricchi. O, viceversa, una viuzza che passa
> per il centro cittadino ma che è l'unico modo per raggiungere il
> capoluogo più vicino è senz'altro una primary,


hm, non, direi se la strada non ti permette di correre ad una certa velocità
(sensa traffico), non po essere una primary, anche essendo l'unica strada
per questo paese, ma diventa una tertiary per esempio. -> in questo caso si
vede che il paese non e colleghato bene e basta.


> mentre una strada a
> doppia corsia potrebbe anche solo essere una terziary o meno, se lì di
> fianco passa un'autostrada. Ripeto: tutto è assolutamente relativo.
>

hm, anche questo mettrei un po in dubbio. Potrebbe come eccezione, ma nel
maggior parte dei casi una tertiary è più piccolo e non a doppie corsie.


>
> L'assegnamento del tag ritenuto più appropriato lo si può definire
> insomma come un giudizio di estrema sintesi dato sostanzialmente
> dall'esperienza e dalle "sensazioni" del mappatore, che ovviamente
> potrebbe anche sbagliarsi, alla prova dei fatti: credo che nessuno di
> noi si metta a cronometrare i tempi di percorrenza in diversi orari del
> giorno e in diversi giorni della settimana, seguendo differenti
> itinerari alternativi, e analizzando statisticamente i dati raccolti :-)


come non, certo che lo facciamo ;-)

>
> Fino a qui comunque eravamo in gran parte d'accordo (anche se da alcune
> mail mi è venuto qualche dubbio); però c'è un però, legato a quanto
> detto più sopra, ovvero al mezzo di trasporto impiegato: la stessa
> strada può essere percorsa con una moltitudine di mezzi diversi, e il
> percorso ottimale/preferito risulterà ben diverso a seconda mezzo adottato.
>

certo, ma questo non è la scelta del mappatore ma del utente della strada.


>
> Quindi un'altra domanda che dobbiamo porci è: che cosa vogliamo
> rappresentare? Secondo quale punto di vista?
>

pensavo che esiste l' accordo di classificare del punto di vista del
automobilista e usare poi in qualsiasi mezzo questa classificazione per
scegliere il proprio percorso.


> Per sormontare tutti questi problemi, le soluzioni che vedo io sono:
> 1) eliminazione dei vari livelli: in base ai tag "fisici" sarà un
> algoritmo a stabilire "i colori" da assegnare alle diverse strade, a
> seconda dei diversi usi che si vogliono fare dei dati --->


non avevi scritto al inizio che volevi vedere la cosa al livello
internazionale? Non penso che esiste un accordo internazionale per fare
questo ed eliminare tutte le classificazioni


> una carta
> diversa per ogni uso!


quello lo puoi anche fare adesso. Non c'è problema


>
> 2) risoluzione dei dubbi sopra esposti riguardanti le regole per
> effettuare la scelta e, soprattutto, chiarimento di ciò che vogliamo
> ottenere; discussione a livello internazionale in modo da omogeneizzare
> le tecniche di mappatura.


per me valgono mapfeatures-english, se vuoi cambiare delle cose lì, basta
iniziare una discussione in talk. Visto che in grosso modo in Ingleterra e
Germania non si percevono problemi così fondamentali, non mi aspetterei
troppe cambiamenti pero.


>
> A me piacciono entrambi gli approcci, basta mettersi d'accordo. Il
> secondo però mi sembra più praticabile, almeno al momento, inoltre credo
> che il giudizio umano, per quanto imperfetto, abbia ancora un grande
> valore.


+1


> Se invece gli informatici/matematici/statistici ci assicurano
> che in tempi decenti sono in grado di trovare l'algoritmo perfetto che
> risolve tutti i problemi e che ci regala carte impeccabili, allora
> davvero forse vale la pena di seguire questa via, avendo ben in mente
> che però diventerà fondamentale l'inserimento di tag dettagliatissimi
> per avere un risultato valido.
>

guarda, se dai un' occiata ad openrouteservice puoi vedere, che funziona già
piu o meno, basta mettere più strade. Io propongo a tutti di tenersi alle
regole già stabiliti (per esempio "tagging in urban context") e tradurre più
di cambiare per il wiki italiano. Per me le strade nelle città italiane sono
in generale (spesso) "sottoclassificate". Non capisco ancora la motivazione
di castrare il sistema di classificazione eliminando primary e secondary in
città.

ciao,
Martin
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