Il 29/04/2010 09:23, Simone Cortesi ha scritto:
> 2010/4/28 Francesco Cherubini <fra7...@gmail.com>:
>> In sintesi, tramite una partnership con Intermap, questo progetto
>> social ha ottenuto una "base map" dell'Italia da cui partire per
>> sviluppare la community.
> 
> vogliono semplicemente costruire l'ennesima mappa chiusa.
> 
> Noi stiamo facendo altro.
> 
> Stiamo costruendo qualcosa che va oltre i limiti di un cellulare,
> qualcosa che va oltre i limiti d'utilizzo decisi da una ditta. Noi
> siamo qui per rimanere. Se anche il progetto openstreetmap, un giorno
> dovesse fallire, tutti i dati raccolti, la tecnologia sviluppata negli
> anni, rimarranno, e qualcun'altro li potrà utilizzare.

Straquoto. Il discorso che gli utenti waze stanno (inconsapevolmente?)
contrbuendo a costruire una mappa chiusa è proprio ciò che molti di loro
non riescono a capire. E che mi sa tanto di "sfruttamento".

> 
> Che noi si abbia bisogno di strumenti piu' semplici per permettere
> anche agli utenti meno techno di partecipare al progetto, beh, questo
> è tutto un altro discorso, e, btw, approvo l'approccio di waze alla
> semplicità.

A mio modo di vedere la semplicità di waze è un'arma a doppio taglio:
vero che la curva di apprendimento è pressoché piatta, ma tutta questa
semplicità non paga, se il progetto mira alla precisione dei dati
raccolti (come è il caso di osm).

Ciao
Stefano


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