dieterdreist wrote > 2016-10-11 15:26 GMT+02:00 Marco_T < > totomar@
> >: > >> - se provate ad unire fogli catastali limitrofi vedrete che non >> combaciano >> mai perfettamente a volte per millimetri sulla carta che equivale a metri >> (parecchi) nella realtà, pertanto il confine tra i comuni non sarà mai >> precisissimo usando queste mappe. >> > > questo per motivi di proiezione? Che scala (nominale, ovviamente oggi sarà > digitale, no?) è il catasto? 1 milimetro in 1:500 sono 50cm. Ciao Martin, scusa per ritardo nel risponderti. Il problema è che le mappe catastali hanno subito negli anni varie modificazioni. In sintesi, le operazioni per la realizzazione delle mappe originali del Nuovo Catasto Terreni si sono concluse negli anni 50 (prima in Italia esistevano vari catasti locali) e queste operazioni si sono svolte con: - una fase di rilievi (triangolazione su rete IGM, rete di poligonali, rilievo di dettaglio) in cui i confini di proprietà sono stati determinati in contradditori tra le parti con rilievo strumentale (teodolite+stadia) da parte di topografi che, ti assicuro, sapevano fare il loro mestiere. - una fase di formazione in cui i dati analitici sono stati messi su carta disegnando la "MAPPA DI IMPIANTO" ed usando come sistema di riferimento Cassini-Soldner. Questa e' l'unica mappa affidabile per operazioni di riconfinamento in quanto viene conservata come reliquia in catasto e negli anni non ha subito alterazioni. Forse alcuni catasti hanno ancora i calcoli che hanno determinto le coordinate dei punti rilevati. Successivamente questa mappa e' stato "duplicata" con sistemi meccanici (figurati le dilatazioni...) e tutti i successivi aggiornamenti sono stati fatti su questi "copioni di visura" dai tecnici del catasto in modo speditivo (china) sulla base di rilievi fatti da professionisti con metodi più disparati (teodoliti, tachometri, cordelle, spago, occhio....). Questi copioni venivano visionati quotidiamanelte da tecnici, casalinghe, uomini qualunque e farabutti... Quando una mappa era logora veniva riduplicata ... e avanti a ridisegnarci sopra a mano!. Dopo il 1988 e' stata introdotta una nuova procedura (Pregeo) in cui tutti (o quasi) i rilievi per l'inserimento in mappa di nuovi fabbricati ed il frazionamento dei terreni doveva essere fatto con strumentazione adeguata ed appoggiati ai Punti Fiduciali ed il libretto delle misure con i dati rilevati diventava documeto ufficiale e doveva essere depositato in catasto. Recentemente le mappe catastali (copioni di visura) sono stati prima digitalizzati poi vettorizzati al fine di avere una "mappa numerica" basata sempre su coordinate Cassini-Soldner. Tutta questa premessa per farti vedere queto link: http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pregeo/isolato-dimenticato-nellunione-di-due-fogli-di-mappa-26977/ Nella prima immagine (se scorri le barre verso destra) vedi due fogli di mappa numerica che un collega ha cercato di attaccare (potrebbe benissimo essere il confine tra due comuni). La linea blu e' il limite di un foglio....un disastro, manca addirittura un isolato (in giallo) da entrambe le parti proprio a causa di queste operazioni di duplicazione, modifica, ripasso.... Inoltre, tieni conto che allo stato attuale i tecnici che fanno rilievi per operazioni catastali misurano correttamente i punti (libretto delle misure) ma poi devono adattare il rilievo allo stato della mappa creando anche distorsioni per adattare le linee rilevate alla mappa stessa. Per quanto riguarda la bontà della mappa: - le linee di mappa introdotte dopo il 1988 possono essere riconfinate recuperando il libretto delle misure e facendo le operazioni inverse ed il risultato e' affidabile in quanto analitico; - le linee precedenti al 1988 possono essere ripristinate ma dipende dalla bontà del rilievo che le ha generate; - le linee molto vecchie esistenti ora e sulla "mappa d'impianto" (penso ai confini tra comuni) possono essere ripristinate leggendo le coordinte dei punti sulla MAPPA DI IMPIANTO e non sulla copia che rilascia il catasto. Ma ripeto: seppur dando a volte buoni risultati questo metodo, ai sensi dell'art. 950 del Codice Civile, e' l'ultimo mezzo di prova ammesso dal giudice. Per concludere: le mappe catastali generalmente sono in scala 1:2000 o 1:1000 (piu' raramente 1:4000, 1:2880, 1:1440). Le mappe DI IMPIANTO sono disegnate con tratto circa 0,2mm che (in scala 1:2000) = 40cm ed hanno un reticolo parametrico di riferimento completo. Saluti. -- Marco_T -- View this message in context: http://gis.19327.n8.nabble.com/Utente-che-modifica-confini-tp5883928p5884710.html Sent from the Italy General mailing list archive at Nabble.com. _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org https://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it