Davide Prina ha scritto:
8-0 ... questa non la sapevo ...

In ogni caso mi sembra che come il solito chi ha legiferato non conosce
l'argomento e non ha per nulla cautelato i consumatori.

Sui ng alcuni sostengono che la cosa sia stata interpretata male dalle associazioni (essenzialmente dall'ANUIT che però è anche la Associazione Nazionale Utenti Telecomunicazioni e quindi si presume che siano competenti). Le perplessità in effetti sono quelle che tu stesso adombri e cioè quelle che ruotano attorno alle domande: 1) Come viene identificata la connessione? Tramite IP e che succede nei casi in cui sia possibile celarlo con i sistemi uso appunto Privoxy o Anonimizer???? 2) Come viene identificato il singolo utente che sottoscrive o accetta il servizio a valore aggiunto? Esempio: Un Internet cafè o un università, o una rete aziendale poteva proteggersi finora con antidialer o disabilitazione di numerazioni a rischio ma che succede se in uno di questi luoghi un utente occasionale sottoscrive uno di questi servizi? Viene fatturato al titolare dell'Internet cafè, all'università o alla rete aziandale? Assurdo, ma possibile...... e stando a quanto è successo in passato non credo a chi troppo semplicisticamente dice che tutto è una bufala......
Ciao
Andrea

PS) Non vorrei proseguire eccessivamente nell'OT.

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