2008/1/21, ZioPRoTo (Saverio Proto) <[EMAIL PROTECTED]>:
> > > Lo scopo di Ninux.org mi pare sia quello di creare una rete libera
> > > nella zona di Roma
> >
> > Condivido. Ma non era previsto anche spazio per fare delle prove o
> > sperimentazioni o test?
>
> Si, infatti noi ogni fine settimana ci vediamo, usciamo, andiamo sui
> tetti, facciamo wardriving, facciamo nuovi nodi. Negli ultimi tre fine
> settimana ci siamo visti sempre. Quando pioveva siamo andati a
> programmare al fusolab.
> Tutti possono proporre qualcosa da fare, e molte cose vengono fatte.
> Ma se non vieni alla riunione  e non partecipi alla vita comunitaria
> io non posso farci nulla :)

Buon per voi che potete permettervi di spendere il tempo libero nel
modo che più vi piace, come è giusto che sia. Io non godo di questa
libertà. Che posso dire quindi oltre al fatto che sarei voluto venire
e che sono benevolmente invidioso per non averlo potuto fare?

> scusa Fabio ma è ovvio che sei FUORI dalla comunità, e per TUA scelta:

No, Saverio, se sono fuori non è per mia scelta: mi stai mettendo
fuori tu in questo preciso momento.

>  * Non hai costruito (o provato a costruire) un nodo Ninux
>  * Non vieni quasi mai alle riunioni ninux
>  * Non scrivi quasi mai sulla mailing list
>  * Non hai MAI scritto (credo) una pagina di Wiki
>  * Non hai MAI committato codice sull'SVN di Ninux
>  * Non mi ricordo di averti visto a nessun Linux Day
> /Hackmeeting/Wireless Weekend
>
> Come fai a dire che fai parte di Ninux.org ? Perchè leggi i messaggi
> della lista ?

Grazie per questa puntigliosa lista di rinfacci, non era mia
intenzione portare la polemica a questo livello soprattutto nei
confronti di gente come te, Saverio, per cui da molto tempo nutro
stima ed amicizia.
Su alcuni dei tuoi punti avrei anche qualcosa da ridire, ma non vale
la pena perché comunque non cambierebbe il succo del discorso. Mi
pareva infatti che di queste cose se ne fosse già parlato, per lo meno
io avevo già espresso il mio pacato parere nel corso di una risposta a
Paolo e nessuno mi ha contraddetto (tutti troppo intenti a leggere il
"bollettino aprile maggio" di Paolo?). Ti riporto quindi un piccolo
pezzo di quella mail che, se ti fa piacere, aggiunge anche un paio di
punti alla lista di mie negligenze che tu hai gentilmente riassunto
sopra.

"Per quanto riguarda il problema che accenni alla fine è vero: ci sono
poche persone che lavorano e troppe che sembrano non produrre niente.
Io sicuramente rientro in questa seconda categoria: non ho un nodo,
non "wikizzo", non traduco libri, non miglioro ninux in nessun modo
visibile. Ma non me ne faccio una colpa, né ne faccio agli altri come
me. Mi sembra che ognuno qui possa agire secondo le proprie
possibilità, capacità e secondo il tempo che ha. Inoltre possono
esserci anche modi meno visibili di collaborare, ad esempio facendo
buona pubblicità alla gente che fa parte di ninux.
Insomma Paolo, in questa comunità ci siamo dentro in tanti, tutti
molto diversi. Non mi sembra il caso di alterarsi così facilmente ogni
volta e per così poco. Forse un po' più di pacatezza e di moderazione
non farebbero male a nessuno, non trovi?"

Del resto non mi sembrava che, per far parte di ninux.org, bisognasse
soddisfare degli standard di qualità o che gli utenti si dividessero
in buoni e cattivi, né che ci fosse qualcuno eletto per esaminare il
rendimento dei ninuxiani e per puntare il dito contro chi non sgobba
abbastanza. C'è forse un voto, Saverio? una combinazione lineare dei
punti che hai elencato sopra? c'è forse una media minima da mantenere
per poter essere parte della comunità? Non mi ero accordo di questa
svolta intollerante...

Mi piacerebbe sapere se qui c'è altra gente che la pensa come te ed
eventualmente sono ben pronto a smettere anche di leggere i messaggi
cancellando la mia sottoscrizione.

> A questo punto facciamo polemica ;)
>
> Saverio
>

Ecco, l'abbiamo fatta, e spero che tu almeno ti sia divertito. Io no.

Ciao,
FAB


-- 
"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza"
(Dante: Inferno XXVI, 118-120)

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