Michele Favara Pedarsi ha scritto:
- Autoconfigurazione IP: io a suo tempo componevo gli indirizzi usando i
numeri "Zona" (z), "Cella" (y) e "Nodo" (x) inseriti a mano durante la
prima accensione dell'apparato. ie: 10.z.y.x
Dopodiche' ogni cambiamento ulteriore implicava un meccanismo di
handshaking con i nodi adiacenti (posso diventare 123.11? {no,il nodo
esiste gia' | si, vai}).
Pros: semplice ed efficace; Cons: all'utente rimane il compito di
inserire 4 dati al primo avvio (nickname, location, cella, nodo), di cui
tre obbligatori (cella,nodo; ma zona e cella li avevo fissati tanto
eravamo pochi).
E poi su questo veniva costruito il numero SIP per l'asterisk a bordo.
Ora mi chiedo ... perche' parlate di IPv4? Con IPv6 Strong e Weak DAD
non e' gia' risolto? Qual'e' la necessita' che vi tiene ancorati ad IPv4
anche sull'interfaccia mesh?
L'idea è di fare una rete fully routable usabile da tutti.
Volenti o nolenti la maggior parte dei sistemi operativi che usa la gente non è ancora pronta per IPv6 nativamente (sto pensando ad esempio a WinXP senza l'upgrade IPV6, e alle versioni precedenti). Per quanto riguarda l'autoconfigurazione degli IP direi che un buon punto di partenza e' leggersi quello gia' fatto da altro. Ho provato a sintetizzare qualcosa di NOA-OLSR sulla pagina del wiki e dovrebbe forse bastarci per il weak-DaD. Per lo strong, secondo me la soluzione che usano quelli di Robin ci va piu' che bene.
E' gradita la partecipazione di tutti *  per sviluppare, testare e
discutere insieme le varie soluzioni in modo da fare un firmware usabile
da sperimentare (speriamo presto) sui tetti di Roma :-)

Tutti tutti? Allora dovreste integrarvi con chi ha gia' realizzato un
firmware funzionante al 100% (gia' in uso, anche a Roma), free 100%.
Infatti partiamo da Openwrt a cui stiamo mandando le patch dei lavori svolti:
https://dev.openwrt.org/log/packages/?mode=follow_copy
Cioe': iniziare subito a concretizzare la mesh (proprio: mettere nodi
sui tetti; si potrebbe iniziare "ieri") e continuare lo sviluppo
partendo da li' (ie: senza reinventare l'acqua calda). Per lo meno
Saverio mi sembra battere sulla concretezza... e questo e' il modo di
essere piu' concreti.
Prima di salire sui tetti e montare i nodi, vorremmo preparare il firmware. In particolare è importante anche la capacita' di auto aggiornarsi. Altrimenti , una volta installato il fw e' poi difficile ri-flasharlo e mantenerlo. Sembra che anche avere versioni diverse di OLSR puo' portare a dei problemi perchè hanno dei problemi di interoperabilita'.
O forse c'e' "altro"? Tipo... che ne so...
qualcuno che sfrutta le community pensando di fare poi uno spin-off
commerciale... o una qualche altra attivita' business da far saltare
fuori al momento giusto...
no

Lorenzo

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