"Lingua comune" o "linguaggio comune" di un campo non significa "franca",
ma il linguaggio tecnico tipico che può essere riscontrato nella
manualistica o in una perizia di un ctp. Linguaggio propedeutico per chi
inizia a conoscere Debian. Del resto non si tratta di un corso di scrittura
creativa per i narcisi che si improvvisano. Riguardo a Salsa chi lo usa sa
bene che dispone di un editor ad hoc, quindi non ho altro da aggiungere. 😉

Buon flaming war a tutti, ma soprattutto RTFM per restare in tema.

Il lun 16 ago 2021, 12:34 Agata Erminia Pennisi <
agataerminiapenn...@gmail.com> ha scritto:

> Innanzitutto colgo l'occasione per ringraziare il sig. Sacco che si era
> offerto in passato privatamente e senza neppure conoscermi di donarmi un
> computer usato.
>
> A proposito del rispetto del linguaggio tecnico e convenzionale tipico di
> chi possiede proprietà di linguaggio e che impiega per umiltà "la lingua
> comune" destinata ad un determinato campo (ed indispensabile in qualsiasi
> campo), in osservanza anche dei principi di Debian e della comunità open
> source, vi invito nuovamente a tradurre la pagina (il cui link è riportato
> in basso) per quanto possa essere obsoleta anche a solo scopo di
> riconoscimento del fondatore del progetto Debian.
>
> https://www.debian.org/intro/philosophy
>
> Ovviamente visto che la mia traduzione serve esclusivamente come mero
> confronto non occorre che la esporti in un altro formato. Tenete presente
> che il 90% del sito ufficiale di Debian non è ancora stato tradotto e credo
> che questo inevitabilmente danneggi la promozione del progetto in sé in
> Italia.  E, per dirla tutta, non credo che questo rientri nello stile
> Debian. Ma comunque buon lavoro 😉
>
> La nostra filosofia: perché facciamo tutto ciò e come lo facciamo
>
> Debian che cos'è?
>
> Il Debian Project è un'associazione di singoli individui che condividono
> uno
> scopo comune ovvero realizzare un sistema operativo free . Il sistema
> operativo
> da questi sviluppato è chiamato Debian.
> Un sistema operativo comprende sia i programmi fondamentali, sia le
> utilities
> che consentono al vostro computer di processare. L'elemento essenziale di
> un
> sistema operativo è il kernel. Il kernel difatti è il programma più
> importante
> per antonomasia sul computer in quanto si occupa dell'housekeeping
> necessario
> affinché possiate eseguire gli altri programmi.
> I sistemi Debian attualmente utilizzano i kernels Linux o FreeBSD . Linux
> è una
> componente software inizialmente realizzata da Linus Torvalds e poi
> supportata
> da migliaia di programmatori sparsi nel mondo. FreeBSD invece è anche un
> sistema
> operativo che include sia il kernel, sia altri softwares.
> Tuttavia è in corso un'operazione per integrare Debian con altri kernels,
> tra
> cui the Hurd. The Hurd è una collezione di servers che processano
> interagendo
> fra loro attraverso un microkernel (come ad esempio Mach) per implementare
> differenti features. The Hurd è un free software realizzato dal GNU
> project.
> La maggior parte dei tools integrati nel sistema operativo provengono dal
> GNU
> project; di conseguenza anche i loro nomi ne ricordano l'origine:
> GNU/Linux,
> GNU/kFreeBSD e GNU/Hurd. I suddetti tools sono inoltre free (rilasciati
> gratuitamente).
> Gli utenti finali in generale sono interessati principalmente alle
> applicazioni
> ossia ai programmi inerenti le loro attività produttive che possono
> spaziare
> dall'editing, al business, al gaming, alla videoscrittura, ecc. Debian
> include
> circa 59000 packages (software precompilato che viene rilasciato in un
> formato
> idoneo per consentire un'installazione agevole sulle vostre macchine), un
> package manager (APT), ed altre utilities che permettono di gestire
> centinaia di
> pacchetti su centinaia di computers alla stessa stregua dell'installazione
> di
> una singola applicazione. Ed è tutto free.
> Per essere più chiari immaginate una torre. Alla base della torre
> troverete il
> kernel. All'interno della torre sono presenti i tools fondamentali. Ed
> accanto a
> quest'ultimi ci sono i programmi che il vostro computer processa. Infine
> in cima
> alla torre vedrete Debian — che meticolosamente organizza e prepara tutto
> ciò
> che è necessario affinché ogni elemento sia in funzione in sincronia.
>
>
> È davvero ogni cosa free?
>
> Se viene menzionato il lemma "free", è per riferirsi al software freedom.
> Potrete comunque ottenere maggiori informazioni sull'argomento su what we
> mean
> by "free software" e su what the Free Software Foundation says .
> Esterrefatti potreste chiedervi: perché delle persone dovrebbero
> affannarsi a
> scrivere software, realizzarne il relativo packaging con cura, e poi
> rilasciarlo così? Non esiste una risposta univoca per ogni individuo che
> contribuisce. Diverse persone potrebbero genericamente amare aiutare il
> prossimo. Altre potrebbero dedicarsi alla scrittura dei programmi per
> ampliare
> le loro conoscenze informatiche. Altri contributori potrebbero essere
> invece
> interessati ad abbattere i costi scartando i softwares con licenze a
> pagamento.
> Inoltre una notevole quantità di individui contribuisce meramente per
> riconoscenza nei confronti di quelli che hanno loro generosamente
> consentito di
> usufruire del free software. Per di più molti accademici creano free
> software
> per aiutare la ricerca ed ampliare il loro campo d'azione. Le società
> sponsorizzano lo sviluppo del free software per partecipare allo sviluppo
> -- non
> esiste mezzo più veloce che crearsi da soli le funzionalità di cui si
> necessita!
> Certamente, la maggior parte dei nostri associati lo fa solo per
> divertimento.
> Debian è pertanto stato focalizzato sul free software ed il nostro
> contributo ha
> avuto luogo in cambio della stesura di un documento che formalizzasse il
> nostro
> impegno. In questo modo è nato il nostro Social Contract.
> Sebbene Debian creda nel free software, esistono dei casi per cui gli
> utenti
> finali desiderano o sono costretti ad installare sulle loro macchine
> software
> non-free. Quando è fattibile Debian cerca di supportarli. Difatti una
> moltitudine di pacchetti esiste per il solo scopo di installare non-free
> software nei sistemi Debian.
>
>
> Come fa la Comunità ad operare nelle vesti di un Progetto?
>
> Debian è di fatto realizzato da circa mille developers attivi e sparsi
> around
> the world (in tutto il mondo) che operano come volontari durante il loro
> tempo
> libero. E solo pochi sviluppatori si sono mai incontrati realmente di
> persona.
> Le comunicazioni vengono effettuate attraverso e-mails (le mailing lists
> su lists.debian.org) e IRC (#debian channel su irc.debian.org).
> Il Debian Project ha una struttura meticolosamente organizzata (vedi
> organized
> structure). Per avere meglio un'idea su come Debian operi internamente
> sentitevi
> liberi di consultare lo spazio riservato agli sviluppatori (developers'
> corner) .
> I documenti principali che descrivono le attività della comunità sono i
> seguenti:
> • The Debian Constitution
> • The Social Contract and the Free Software Guidelines
> • The Diversity Statement
> • The Code of Conduct
> • The Developer's Reference
> • The Debian Policy
>
> Quando ha avuto inizio tutto ciò?
>
> Debian è stato creato nell'Agosto del 1993 da Ian Murdock; questo sistema
> operativo è stato fin dal suo principio una nuova distribuzione resa
> "aperta"
> per volontà del suo stesso creatore secondo lo spirito di Linux e GNU.
> Debian è
> stato designato per essere attentamente e coscientemente realizzato in
> cooperazione, e manutenuto e supportato con lo stesso metodo e
> scrupolosità. Ha
> avuto inizio grazie al contributo di un gruppo ristretto e selezionato di
> hackers sostenitori del Free Software e con il passare degli anni è
> cresciuto
> gradualmente divenendo oggi una vasta comunità di sviluppatori e utenti,
> ben
> organizzata. Per maggiori informazioni leggete the detailed history.
> Dato che in molti se lo domandano Debian si pronuncia /ˈde.bi.ən/. Il nome
> di
> questo sistema operativo deriva dall'unione dei primi nomi del suo
> creatore, Ian
> Murdock, e di sua moglie, Debra.
>

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