Andrea, 
 
l'analogia del rapporto mente/corpo con il rapporto software/hardware è piuttosto 
evidente. L'importante è ricordare che la MOQ ritiene che non sia una buona 
suddivisione del mondo quella mente/materia o soggetto/oggetto. La divisione 
fondamentale è statico/dinamico. 
 
La struttura a strati di cui tu parli, è invece quella che serve a Pirsig per spiegare 
il rapporto che intercorre fra i quattro livelli di qualità statica Inorganica, 
Biologica, Sociale ed Intellettuale.  Pirsig spiega chiaramente come il DNA (chè è una 
molecola inorganica) contenga le informazioni *base* per il livello biologico (ed 
infatti si parla spesso del genoma come del "libro della vita"). Dunque il livello 
biologico si basa su delle configurazioni genetiche che sono scritte sul DNA.... 
proprio come un romanzo è scritto sulla carta, o un software è scritto sull'hardware. 
 
Pirsig non parla invece di come si siano formati gli altri livelli. Per analogia, si 
potrebbe pensare ad una particolare tipologia di configurazioni biologiche che rendono 
possibile il livello sociale e ad una particolare tipologia di configurazioni sociali 
che rendono possibile il livello intellettuale. 
 
In sintesi: se il DNA è il supporto inorganico su cui è scritto il codice del livello 
biologico, su quale supporto biologico è scritto il codice del livello sociale? E su 
quale supporto sociale è scritto il livello intellettuale? 
 
 
p.s.
Sono felice che ci sia ancora qualcuno che ricorda i Van der Graaf Generator :-) 
 
 
 -----Messaggio originale-----
Da: [EMAIL PROTECTED] [mailto:[EMAIL PROTECTED]]Per conto di Andrea Sosio
Inviato: lunedì 21 maggio 2001 11.21
A: [EMAIL PROTECTED]
Oggetto: Re: QUI Intelletto


Roberto: 
Ad una prima valutazione il mio corpo non ha nulla di qualitativamente differente da 
qualsiasi altro corpo umano. Non è "unico", se non, magari, nella forma; ma la sua 
sostanza è identica a quella di qualsiasi altro essere umano. [...] Se poi voglio 
indagare più a fondo, nella struttura stessa dei miei organi, questa sua equivalenza 
si espande sempre più fino ad abbracciare ogni altro oggetto materiale [...] L'unica 
vera differenza sembra risiedere nel livello di complessità organizzativa e funzionale 
con la quale i componenti, le strutture che costituiscono il corpo, interagiscono tra 
loro. 
Marco: 
Chi ci dice che il nostro sangue o le nostre cellule o i nostri escrementi siano 
*composti* di Carbonio, Idrogeno, Ossigeno, Azoto e qualche sale minerale? E' un modo 
di dire sbagliato, a mio avviso. Come dire che i Promessi Sposi sono *composti* di 
carta ed inchiostro. Un romanzo *richiede* carta ed inchiostro per esistere; allo 
stesso modo un essere vivente *richiede* atomi per esistere; è *scritto* sulla 
materia, non è *composto* di materia. 
  

A questo proposito, in quanto informatico, vorrei citare la struttura a strati dei 
sistemi informatici. Credo cosi' in parte di illustrare il pensiero di Marco da altra 
direzione (o sollevare se possibile obiezioni da parte sua, per capire se e dove ci 
sono divergenze) e anch'io contribuire alla risposta all'impostazione di Roberto... 
per vedere se riusciamo ad andare assieme in qualche direzione... 

Sistemi informatici, dunque. Come si sa, alla base di tutto c'e' l'hardware. Su questo 
hardware qualcuno ha realizzato uno "strato" di software che fornisce i servizi di 
base che tutto il resto del software utilizzera'; il "sistema operativo". In realta', 
anche il sistema operativo e' solitamente stratificato in un nucleo piu' essenziale e 
strati aggiuntivi che si basano sul nucleo e forniscono servizi via via piu' 
complessi. Sul sistema operativo si muovono poi gli applicativi (Office, compilatori, 
ecc.). 

Dal punto di vista "fisico", esiste l'hardware e *tutto* il software non e' altro che 
"stati dell'hardware" (unita' di memoria hardware poste in uno stato che rappresenta 
lo "0" o uno stato che rappresenta l'"1"). 

Il *tuo* mondo, pero', e' fatto di entita' come Outlook Express, con cui magari stai 
lavorando ora (o Netscape, o Eudora, quello che e'). Queste non sono entita' fisiche 
prime (mattoni), ma struttura delle entita' fisiche (stati dell'hardware, appunto). Se 
hai un problema con Outlook, forse l'indirizzo del tuo POP provider e' sbagliato; 
forse l'indirizzo del destinatario e' sbagliato; forse hai premuto il tasto sbagliato. 
Tutte queste cose *hanno* un corrispondente nell'hardware, ma per vari motivi, e' 
difficile esprimere questi problemi in termini hardware. Se l'indirizzo del provider 
e' sbagliato, questo in termini hardware vuol dire che c'e' una sequenza sbagliata di 
1 e 0 da qualche parte. Se chiudi Outlook, copi i tuoi dati personali per Outlook 
(profilo) su CD, lo porti su un altro computer, lo lanci, l'indirizzo del provider e' 
ancora sbagliato, ma da un punto di vista hardware gli 1i e gli 0i sbagliati sono da 
qualche altra parte, rispetto a dov'erano sul computer originale. 

Se

Il problema *non* e' a quel livello. 

Il problema mente-neuroni potrebbe (ma non necessariamente deve) essere analogo. Ora, 
il punto di vista classico scientifico e' che in effetti esistono *solo* i fenomeni 
fisici (hardware) e tutto il resto si riconduce a essi. Se non si puo' (come gia' nel 
caso di Outlook, te lo garantisco, da informatico) e' perche' e' troppo *difficile* 
(chi ha un milione di anni liberi per dedicarcisi?); ma non e' impossibile in linea di 
principio. 

Questo va benissimo *finche' lasci fuori il valore*, la qualita'. Il valore che tu 
attribuisci a Outlook (e' bello o brutto) non ha molto a che vedere col modo in cui e' 
realizzato sull'hardware. Se trovi che Outlook sia bello, e guardi il suo codice 
binario, non ci troverai magari proprio niente di bello. Da un punto di vista fisico, 
la qualta' e' un fenomeno emergente; non segue la catena del "e' fatto con". Come dice 
Marco, ovviamente la Qualita' della Divina Commedia non sta nell'inchiostro, e neanche 
nei simboli dell'alfabeto latino. 

A proposito dei sistemi, nota che l'impossibilita' di trattarli in termini di parti in 
modo soddisfacente si presenta gia' a livello fisico per tutti quei sistemi che hanno 
la proprieta' di "adattarsi" e raggiungere *uno* scopo (fissato) sfruttando diverse 
organizzazioni. Cosi' l'uomo che perde la vista sviluppa un udito e un tatto piu' 
potenti... il sistema uomo sta cercando di ottenere un certo livello di precisione 
nella percezione del mondo esterno indipendentemente dai "pezzi" che ha a 
disposizione... Ma non e' neppure questo il punto chiave, a mio parere... Pirsig ci si 
avvicina di piu'... 

Quello che Pirsig dice e' che, a dispetto dell'atteggiamento classico della scienza, 
il mondo che una persona reale percepisce (al contrario di cio' che percepisce 
l'astratto "osservatore" dei libri di fisica) e' *principalmente* valore. (Anzi da 
questa considerazione Pirsig si muove fino a racchiudere anche la percezione delle 
proprieta' fisiche, quindi la "vecchia" percezione, come caso particolare della 
percezione del valore). Quindi, a meno che tu non stia parlando del mondo astratto 
della scienza, che nessuno *ha mai percepito*, ogni qualvolta trovi che qualcosa e' 
fatto di qualcos'altro (tu di cellule, la citta' di persone) questo non ti autorizza a 
dire che in realta' esistono *solo* i mattoni. Cio' annullerebbe di fatto il mondo 
attorno a te, che e' un mondo fatto di valori che non puoi attribuire alle componenti 
fondamentali. Alla loro organizzazione, tu dici; si; ma tenendo presente che la loro 
organizzazione, in quanto oggetto con valore proprio indipendente dalle parti, *

e'

C'e' una canzone di Peter Hammill che descrive bene il punto in cui la razionalita' 
scientifica di cui sopra si accorge della sua incapacita' di comprendere la realta': 

"Four pails of water and a bagful of salts... 
that is all we are, all my lover comprehended 
now that sounds as mad as saying she will never die 
[...] 
now questions appear that I rationally can't ignore... 
Nothingness or God, which of them seems more unlikely? 
once I would have answered clearly, 
now I only think I'm nearly sure." 
(Peter Hammill, Four Pails of Water) 

(Quattro secchi d'acqua e un sacchetto di sali / questo e' tutto cio' che siamo, tutto 
cio' di cui era fatto il mio amore / questo ora sembra pazzesco come dire che lei non 
morira' mai / ora appaiono domande che non posso razionalmente ignorare / il Nulla o 
Dio, cosa sembra piu' improbabile? / una volta avrei risposto chiaramente / ora credo 
solo di esserne quasi sicuro.) 
  

Andrea Sosio 
  




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