resoconto finale della terza edizione del raduno antirazzista internazionale

Raduno Antirazzista Internazionale

Ancora una volta Freak Brothers e Working Class rispondono con i fatti alla politica italiana che li etichetta come criminali incalliti animati da una violenza congenita. Lo fanno riuscendo a riempire di un debordante entusiasmo umano lo splendido verde di Gramaccioli di Vigne di Narni. 30 gruppi ultras provenienti da tutta Italia e da mezza Europa, due serate di musica no-stop, mostre anti-repressive, sala video tematica, birra a fiumi ma soprattutto, e questo dice tutto, più di tremila (3000) presenze nei due giorni di Raduno. Un successo che va oltre ogni aspettativa, visto la concorrenza musicale di Piediluco e di Arezzo, il torneo in ricordo di Spagnaa Roma, ed il tentativo di Viminale e Media nazionali e non di far passare gli ultras come i barbari del nuovo millennio. Due giorni di festa, due giorni di riconciliazione tra luomo e la natura, due giorni di perdizionee solidarietà, due giorni sostanziati da due dibattiti che hanno messo a fuoco la Repressione scientifica che uccide nelle piazze e imprigiona negli stadi. Due dibattiti che hanno visto la presenza di giornalisti nazionali, avvocati del Genova Legal Forum, avvocati anti-diffida, rappresentanti del progetto ultrà, ma soprattutto resi vivi dalla partecipazione dei tanti ultras e non che alla stretta repressiva rispondono reclamando libertà e lottando per la giustizia sociale in nome dellantifascismo e dellantirazzismo. Il calcio governato dal conflitto di interessi, lItalia liberticida di Berlusconi-Bossi-Fini, la guerra preventiva, la xenofobia occidentale, lo sfruttamento capitalistico, la dottrina della tolleranza zero, leroina ecco cosa il Fronte di Resistenza Ultras, nato alla prima edizione del RAI e composto oggi da Ternana, Livorno, Ancona e Working Class Savona, combatterà fino in fondo. Questi i contenuti alla base di una battaglia di giustizia sociale e libertà che si è scelto di allargare ai tanti compagni(singoli o gruppi) che per mille ragioni sono rimasti ancora alla finestra. In conclusione un ringraziamento formale agli Enti che hanno patrocinato e contribuito al Raduno, un ringraziamento sostanziale a chi in conferenza stampa ha difeso le ragioni del RAI nonostante linquietante presenza della Digos, ma soprattutto un ringraziamento a cuore aperto a chi con il proprio impegno volontario ha costruito fisicamente il raduno. Le sottoscrizioni raccolte, che lo scorso anno sono state usate per contribuire alla costruzione di un centro polivalente in Chiapas e di un asilo in Palestina, questanno verranno interamente devolute ai tanti ragazzi perseguitati dalla repressione negli stadi (diffidati, firmatari e reclusi differiti) e a chi ha subito e subisce ancor oggi gli strascichi fisico-giudiziari della mattanza umanamessa in atto nelle piazze di Napoli e Genova dal potere globale nellormai lontanissimo2001.

Resistere alla repressione, Ribellarsi allingiustizia
Raduno Antirazzista Internazionale
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