On Wed, Feb 13, 2002 at 01:39:04PM +0100, Paolo Redaelli wrote: > Il mer, 2002-02-13 alle 11:29, Francesco Potorti` ha scritto: > > > > msgid "The following packages will be DOWNGRADED" > > > > msgstr "I Seguenti pacchetti verranno RIPRISTINATI ALLA VERSIONE > > PRECEDENTE (DOWNGRADED)" > > > Mi sembra che la precisazione tra parentesi sia inutile. > > uhm no, downgrade e' il termine corretto, mi sembra "didattico" lasciarlo > > cosi' una persona capisce che cosa vuol dire ... > > > > No, se pensi che "ripristinati ..." sia una corretta traduzione (secondo > > me va bene) non c'è bisogno di mettere niente fra parentesi. È già > > corretto così, non diventa più corretto aggiungendo la parentesi. > > > I seguenti pacchetti verrano DE-AGGIORNATI > > o DISAGGIORNATI > > Credo sia una traduzione fedele. ma suona male. D'altro canto anche > downgrade suona male ai puristi dell'inglese. Vogliamo aggiornare > l'italiano e creare nuove e utili, oppure vogliamo che si trasformi in > una lingua morta?
"downgrade" esiste. Significa "degradare" o "(far) retrocedere". Io propongo "degradare". Secondo me "ripristinare" può generare confusione. Prendi questo esempio: il nostro utente che usa Debian unstable scopre l'esistenza del meraviglioso pacchetto "bush", la shell presidenziale. La installa. Improvvisamente il sistema comincia a fare cose strane. L'utente controlla "http://bugs.debian.org/bush" e scopre che le versioni recenti di "bush" vanno in conflitto con "/bin/laden": i due processi continuano a cercare di ammazzarsi a vicenda e ci vorrà parecchio tempo prima che le cose si sistemino. Viene consigliato di usare le vecchie versioni di "bush", che non avevano questo problema. L'utente allora tira fuori i suoi CD con Debian stable e chiede di installare una versione precedente. A questo punto gli viene detto: "RIPRISTINO bush alla versione 1.3-2". Visto che la versione 1.3-2 non è mai stata installata, trovo non corretto dire che viene ripristinata. -- Matteo De Luigi # mount /dev/fantasma /mnt mount: No medium found