Il 20/03/2012 21:29, a.furi...@lqt.it ha scritto:
ma in questo nuovo settore che si va aprendo sopravvive solo chi e' in
grado di offire una poderosa infrastruttura web ed una vasta e ricca mole
di dati a copertura globale.
quindi non a caso ESRI sta velocemente diventando un protagonista di
primo
piano sul versante delle iniziative a favore degli Open Data; e guarda
che
coincidenza, l'altro e' proprio Google ... mentre Microsoft inizia a fare
capolino, seppure in posizione piu' defilata.
Beh, defilata mica tanto, visto che si e' "comprata" l'inventore di
OpenStreetMap.
A me questi fenomeni, e l'analisi di Sandro, confermano l'idea che per
il software libero la liberazione dei dati sia si' un'opportunita', ma
anche un pericolo. Per cui e' importante avere una strategia
sufficientemente furba per evitare i pericoli, cogliendo le opportunita'.
Saluti.
--
Paolo Cavallini
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