Il 20 marzo 2013 11:33, Sandro Santilli <s...@keybit.net> ha scritto: > E se non e' sviluppato da te ? >
E' lo stesso. Il codice degli appalti (D.Lgs. n. 163/2006) e il regolamento di attuazione (DPR n. 207/2010) dividono il mondo i 3: - beni; - servizi; - lavori. Il software e' un "bene" che va a patrimonio (e' considerato un "investimento") con un suo cespite (si lo so, e' assurdo, ma e' cosi') se "acquisti" la "licenza d'uso". Se acquisti 100 licenze d'uso di MSOffice ognuna a 100 euro, usi fondi di investimento per 10k€ e li metti a patrimonio ognuno con un suo numero di inventario. Lo stesso succede se fai sviluppare un software per te. "Crei" un software (e per la "direttiva stanca" se paghi "time&material" la proprieta' e' tua), usi fondi di investimento, e "produci" un "bene" che va a patrimonio con un suo numero di inventario. Altra cosa e' se comperi "giornate di assistenza, configurazione, ecc.". E' un "servizio", una "spesa corrente". Quindi, ad esempio, su un software in licenza GPL o similare, comperi se comperi "servizi", e' una spesa corrente. Se invece fai sviluppare un "modulo personalizzato", e' un investimento che va a patrimonio. Poi magari puoi cederlo ad altra PA, con il riuso, ma per te quella parte e' un "bene". Poi se vuoi puoi "licenziarlo" in GPL o altro, ma l'impianto non cambia. Si, e' vero, andrebbe cambiato tutto, ma il mondo non lo abbiamo fatto noi, lo abbiamo trovato cosi' ;-) Quindi, in conclusione, devi decidere a monte se stai comperando "beni" o "servizi". Se invece stai comperando "lavori" (che magari contengono software) e' un altro "mondo", anche piu' complicato ... luca -- Passa al software libero! _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013