Grazie per questa mail Andrea, e grazie a tutti i dirigenti/dipendenti pubblici che hanno a cuore il buon funzionamento dell'attivita' che svolgono. E' cosi' che si costruisce uno stato migliore :)
--strk; On Thu, Oct 10, 2013 at 09:34:33PM +0200, Andrea Peri wrote: > > > >Intendiamoci: Andrea e' uno degli utenti che piu' a contribuito allo > >sviluppo del GFOSS in Italia, quindi non imputo certo a lui questa > >posizione. Uso pero' questo scambio di opinioni per far capire come il > >ruolo di ciascuno di noi sia importante, in un ecosistema articolato e > >dinamico come questo in cui operiamo. > > Paolo, > mi preme di correggerti parzialmente. > Capisco il senso del tuo discorso e ti ringrazio, ma se non chiarissi farei > un torto a chi viene ingiustamente escluso. > > I meriti non sono miei, ma sono principalmente di Trevisani che in qualità > di dirigente del nostro servizio ha voluto (sottolineo "voluto") la svolta > GFOSS. Lui piu' di ogni altro (me compreso) ha compreso e sostenuto il > punto cardine che al gfoss occorre contribuire. E ci ha creduto a tal punto > di spingere fortemente per il suo impiego nel nostro servizio. > > Ma il merito va anche ai nostri colleghi del servizio che con entusiasmo > hanno accettato di cambiare modo di lavorare e passare da software > commerciale a software gfoss. > Colleghi che ogni giorno si trovano a lavorare su dati geografici a > verificarli, correggerli, manutenerli e distribuirli e impiegarli nel > lavoro quotidiano. Per alcni di loro passare da determinati softwares ad > altri non è stato uno sforzo da poco. > > Devi tenere presente che per certe persone che da una vita usavano un > determinato prodotto gis commerciale e hanno sempre usato quello li'. > Hanno acccettato di buon grado. Con pazienza e perseveranza hanno > cominciato a usarlo e piano piano se ne stanno impadronendo. > Poi ci sono i colleghi piu' giovani (certo piu' giovani, ma non di tanto > direi ... ) che hanno addirittura preso a cuore con entusiasmo la sfida di > usare grass per determinate routine particolarmente impegnative. NOn senza > difficolta' direi. > Difficolta' , a quel che so' , che hanno superato riuscendo a ottenere > risultati che io francamente non avrei pensato. > Oppure imparato a lavorare in python su qgis.Un nostro collega addirittura > si è riscritto in python sotto qgis le sue procedure di decodifica dei dati > catastali. Procedure che a suo tempo si era scritto in avenue. > > Il merito va anche e di piu' a loro. > Perche' è dal loro lavoro e dal loro sforzo che si trova le motivazioni per > investire in determinati prodotti. Perche' alla fine si vede che > l'investimento ripaga e non va perso. > > Per me tutto sommato > Invece va apprezzato lo sforzo di chi accetta di fare un cambiamento cosi' > radicale nel software impeigato per il suo lavoro. > Allo sforzo che han dovuto e stanno facendo per usarlo. > > Il punto è che alla fine lo sforzo sta ripagando. > Per quanto riguarda il nostro servizio il software GFOss direi che ormai è > entrato e l'uso che ne stanno facendo i miei colleghi dimostra che esso è > usabile. > > La loro esperienza lo dimostra piu' della mia. > > > Andrea. > > > > > Il giorno 10 ottobre 2013 08:21, Paolo Cavallini <cavall...@faunalia.it> ha > scritto: > > > -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- > > Hash: SHA1 > > > > Il 10/10/2013 02:26, Andrea Peri ha scritto: > > > > > Chi ha diritti di commit gode di un ruolo di arbitrato nei > > > confronti di un determinato prodotto. > > > > > > E' suo interesse primario che il prodotto si evolva e stia in buona > > > salute. Ed è quindi suo dovere, se vuole che il prodotto sia > > > credibile, dedicare parte del suo tempo a curarlo. Se si considera > > > il ruolo del committer come una rendita di posizione , non si fa' > > > il gioco del prodotto e questo alla lnga lo penalizza. E ci rimette > > > pure il committer perche' alla fine si ritrova solo nel deserto. > > > > > Il giorno 09 ottobre 2013 23:34, Simone Giannecchini > > > <simone.giannecch...@geo-solutions.it > > > <mailto:simone.giannecch...@geo-solutions.it>> ha scritto: > > > > > Se certo uno commissiona una fix o un evoluzione importante alla > > > ditta/professionista X che: - non ha mai scritto una lista in list > > > devel o user - nn ha nessuno nel PSC - nn ha mai fatto un commit o > > > una pull > > > > > > e poi si aspetta che qualcuno investa _a gratis_ il proprio tempo > > > sul progetto faccia review e merge a gratis, beh forse c'e' un bug > > > nell'algoritmo alla base della scelta iniziale ;) > > > > Salve. > > Grazie per questa discussione, che credo cruciale per il futuro dei > > GIS liberi, in Italia ed altrove. > > Le responsabilita' degli sviluppatori nei confronti del software che > > sviluppano sono chiare, e largamente assolte. > > Quello che Andrea dice riguardo ai committers si puo' tranquillamente > > ripetere per gli utenti,ed in particolare per quelli piu' "pesanti", > > ovvero quelli istituzionali: > > > > "Chi ha diritti di uso gode di un ruolo di arbitrato nei confronti di > > un determinato prodotto. > > E' suo interesse primario che il prodotto si evolva e stia in buona > > salute. > > Ed è quindi suo dovere, se vuole che il prodotto sia credibile, > > dedicare parte del suo tempo a curarlo." > > > > "Se si considera il ruolo dell'utente come una rendita di posizione , > > non si fa' il gioco del prodotto e questo alla lunga lo penalizza. > > E ci rimette pure l'utente perche' alla fine si ritrova solo nel > > deserto." > > > > Intendiamoci: Andrea e' uno degli utenti che piu' a contribuito allo > > sviluppo del GFOSS in Italia, quindi non imputo certo a lui questa > > posizione. Uso pero' questo scambio di opinioni per far capire come il > > ruolo di ciascuno di noi sia importante, in un ecosistema articolato e > > dinamico come questo in cui operiamo. > > > > Per essere piu' chiari: chi spende milioni di euro (!) > > nell'integrazione di sistemi basati su software libero, senza > > preoccuparsi che una parte significativa di questi fondi vada a > > contribuire al progresso del sw che stanno usando, fa un'operazione > > sostanzialmente miope. > > > > Spero che questo dibattito contribuisca a far aprire gli occhi a > > qualcuno, e spinga a comportarsi nel modo piu' produttivo. > > > > La Francia, dopo molto ponderare, ha iniziato a muoversi in questa > > direzione, e i risultati cominciano ad essere evidenti, per tutti i > > soggetti coinvolti. > > > > Saluti. _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. 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