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 È disponibile il numero 1 della collana orientamenti di Jugocoord Onlus

 
  

 Tesori d'arte della Serbia medievale
 Un viaggio tra Oriente e Occidente
 di Rosa D'Amico

 Frankfurt: Zambon http://www.zambon.net/ 2018
  

 pagine 144, 17x24 cm, 18 euro
con un inserto di 16 pagine a colori
ISBN: 978-88-98582-69-3
altre info https://www.facebook.com/zambon.editore/posts/1941688552554667
  

 Sommario
 Introduzione 11
1. Per la costruzione di un ponte tra culture 11
2. Inquadramento storico: lo Stato serbo medievale, sul confine tra Oriente e 
Occidente 13
Capitolo 1. L’arte in Serbia al tempo della dominazione latina di 
Costantinopoli (1204‑1261) 19
1. Incroci e incontri in una terra di passaggio 19
1.1. Architettura e scultura dei monasteri serbi, tra Oriente e Occidente 19
1.2. La pittura bizantina e il rinascimento dell’arte antica al tempo della 
crisi 20
2. Il monastero di Studenica e la cattedrale di Žiča tra influssi romanici e 
bizantini 21
2.1. Studenica e la sua architettura al tempo di Nemanja 21
2.2. L’arte bizantina e i Nemanjić all’inizio del XIII secolo: la decorazione 
di Studenica 23
2.3. La cattedrale di Žiča 27
3. Mileševa nel contesto della scuola della Raška e del classicismo bizantino 30
4. Da Peć a Sopoćani 42
4.1. La fondazione della chiesa dei Santi Apostoli a Peć e i suoi affreschi più 
antichi 42
4.2. Il monastero di Sopoćani. Storia e architettura 44
4.3. Datazione e iconografia degli affreschi 47
4.4. Caratteri artistici delle pitture di Sopoćani 54
5. I grandi cantieri serbi del ’200 e i rapporti con l’Italia 58
Capitolo 2. Architettura e arte in Serbia al passaggio tra ’200 e ’300 63
1. Il monastero di Gradac, fondazione di Elena d’Angiò 63
1.1. Cambiamenti del linguaggio nell’arte bizantina tra la fine del ’200 e i 
primi del ’300 63
1.2. La chiesa dell’Annunciazione a Gradac tra tradizione e rinnovamento 64
2. La principale fondazione di Dragutin, Arilje 67
3. Al passaggio tra due secoli: recuperi e nuove tendenze 74
3.1. Il restauro dei Santi Apostoli a Peć. Gli interventi di fine secolo 74
3.2. Il restauro della cattedrale e del monastero di Žiča (1310) 76
Capitolo 3. I grandi cantieri della Serbia trecentesca: le fondazioni del re 
Milutin e l’attività di Michele Astrapa ed Eutichio 83
1. Una nuova fioritura artistica 83
2. Le fondazioni di Milutin: la cattedrale della Madonna di Ljeviša a Prizren 85
3. Le fondazioni di Milutin: San Giorgio a Staro Nagoričino in Macedonia 90
4. Le fondazioni di Milutin: la chiesa dei Santi Gioacchino ed Anna (Chiesa 
reale) nel complesso di Studenica 93
5. L’ultima fondazione di Milutin: il monastero di Gračanica 99
Capitolo 4. I grandi cantieri artistici nel periodo di massima espansione dello 
stato serbo 105
1. Il monastero di Dečani 105
1.1. Storia e architettura 105
1.2. La pittura «enciclopedica» bizantina e gli affreschi di Dečani 109
2. Gli interventi trecenteschi nel monastero di Peć 115
2.1. Aggiunte all’antico complesso: storia delle nuove fondazioni 115
2.2. Le pitture trecentesche nelle chiese del Patriarcato di Peć 118
Conclusioni. Le ultime fasi dell’arte nell’antica Serbia e le vicende dei 
monasteri dopo la conquista ottomana 123
Appendice 1. Genealogia 125
Appendice 2. Oggetti serbi in Italia: una testimonianza di un’identità 
dimenticata 127
Appendice 3. Appello della facoltà di arte applicata Filum di Kragujevac 133
Appendice 4. Gračanica 137
Elenco delle immagini 139
Elenco dei nomi e dei luoghi 144
Bibliografia citata 149



  

 dalla Quarta di copertina:
 Nel Medioevo proprio l’Italia fu, per vicinanza geografica, politica e 
culturale, la principale cassa di risonanza per la diffusione in Occidente di 
suggestioni bizantine e balcaniche. Purtroppo il debito contratto con quel 
mondo è stato a lungo quasi ignorato, a causa di secolari pregiudizi, 
incentivati anche dalla scarsa informazione sulla reale consistenza di un 
patrimonio, i cui maggiori monumenti sono in buona parte riaffiorati tra fine 
’800 e inizi del ’900: salvo pochi vertici, l’intera arte bizantina è stata a 
lungo conosciuta in Italia soprattutto tramite opere tarde, o periferiche e 
«provinciali», che non rendono giustizia alla sua grandezza.
  

 L'Autrice

 Rosa D’Amico, dal 1976 al 2012 funzionaria della Soprintendenza per i Beni 
artistici e storici di Bologna, ha seguito nell’ambito della sua attività 
progetti di tutela, restauro e promozione culturale in città, nella provincia, 
e nella Pinacoteca Nazionale di Bologna. Ha curato numerose mostre e 
partecipato a pubblicazioni e convegni scientifici su vari argomenti, 
approfondendo in particolare gli studi sul periodo dal XIII al XV secolo. 
Dal 1994 ha avviato, in collaborazione con le Istituzioni culturali di Bologna 
e di altri luoghi d’Italia, progetti di scambio con la Serbia, approfondendo in 
particolare gli studi sui rapporti storico-artistici, con interventi a convegni 
e pubblicazioni e curando diverse iniziative espositive. È membro del Comitato 
scientifico-artistico di Jugocoord Onlus. 


  

 collana orientamenti http://www.cnj.it/home/it/orientamenti.html
 La conoscenza della realtà jugoslava e balcanica nel nostro paese è meno che 
scarsa. Nonostante la prossimità geografica, le vicende comuni e gli 
inevitabili scambi culturali avuti nei secoli, la visione che permane egemone 
nella pubblica opinione è sintetizzabile con la ben nota locuzione: hic sunt 
leones. Se attorno al mondo slavo in genere prevalgono vuoi esotismo e 
intellettualismo vuoi pregiudizio e ostilità, sullo specifico jugoslavo dopo la 
crisi drammatica di fine Novecento è stata ulteriormente incoraggiata la 
propensione a rimuovere tutto quanto riguarda i caratteri al contempo unitari e 
multiformi di quello spazio culturale e storico-politico.
Perciò il Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia Onlus si è dato come 
obiettivo costituente quello di rendere possibile una maggiore integrazione 
delle conoscenze in materia, ed a questo scopo "pubblicare libri, opuscoli, 
materiali audiovisivi" oltre che diffondere e rendere sempre disponibili 
informazioni con i moderni strumenti telematici e promuovere specifiche 
iniziative culturali ed informative.
In linea con questo intendimento viene promossa la collana orientamenti, la 
quale, intervenendo in territori della Conoscenza attualmente popolati poco e 
male, necessariamente si prefigge di fornire innanzitutto gli strumenti 
basilari – ripubblicando classici o traducendo testi importanti mai giunti 
prima in Italia, fornendo strumenti sintetici e divulgativi su temi diversi, 
rispondendo alle richieste di chi è veramente interessato a sapere e capire.
 CONTENUTI DELLA COLLANA:
 Arte e cultura slava e balcanica / Storia contemporanea / Movimento di 
Liberazione / Politica internazionale / Mondo slavo / Biografie / Movimento 
operaio e antifascista / Internazionalismo partigiano / Teoria politica / 
Linguistica / Nazionalità e identità / Amicizia tra i popoli / Macroeconomia / 
Materiali per la Associazione

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