On Wednesday 10 March 2010, Valerio Felici wrote:
> Il 10/03/2010 12:55, Giorgio Borelli ha scritto:
> > Il giorno 10/mar/2010, alle ore 11.41, Yuri ha scritto:
> >> La realtà è che Plone è indietro su queste cose, per il fatto che ci
> >> lavora vive di consulenze, e quindi certamente non lavora su cose che
> >> permettano a tutti di arrangiarsi troppo.
> >
> > Io sono un consulente ed in effetti da qualche anno ci vivo con Plone.
> >
> > Non credo che la questione sia 'permettere a tutti di arrangiarsi' bensì
> > una questione del tipo:  faccio quello per cui sono pagato e il resto lo
> > faccio se posso/ho tempo/ne ho voglia. Plone, come tanti software,
> > fortunatamente è open source e permette a tutti di collaborare in qualche
> > modo (non solo scrivendo codice).
>
> certo però che come l'ha spiegato Yuri è stato subito chiaro anche a me,
> Riccardo e Maurizio erano rimasti troppo "enterprise" per le mie
> orecchie. :-)
>
> > Spesso  può capitare di lavorare ad un progetto e rilasciare quello che è
> > stato fatto, però non è una cosa immediata (occorre del lavoro
> > aggiuntivo) e non è utile rilasciare verticalizzazioni sviluppate per un
> > singolo cliente; in quest'ultimo caso preferisco scrivere un post sul mio
> > blog spiegando quello che ho fatto/imparato. In verità anche per
> > ricordarmi le cose dopo mesi; spesso copincollo dai miei stessi post :)
>
> che poi, secondo me, è il maggior motivo per cui lo fa la maggior parte
> delle persone.
>
> >> Quella è una semplice interfaccia web alla creazione di contenuti, che
> >> sono delle semplici tabelle in un database e qualche hook. In Plone,
> >> essendo basato su python e ZODB, non puoi facilmente fare una cosa del
> >> genere perché non puoi creare nuove classi che derivino da un archetype
> >> al volo dopo che l'interprete è partito, e non puoi fare un dump da
> >> qualche parte dello schema del content type.
>
> ...
>
> > Attualmente evito di fare cose del genere (anche se pagato) per tanti
> > motivi che penso conosciamo tutti tra cui la poca manutenibilità di
> > quello che viene sviluppato.
>
> ok, ma, scherzi a parte, ci sono ambiti, come le scuole, che non saranno
> mai enterprise perché non ne hanno i mezzi, ed altri che lo saranno
> comunque perché non hanno risorse interne specializzate.
> tutto ciò significa tagliare fuori Plone da ambiti da cui potrebbe
> trarre benefici in termini di diffusione e non penso che questo sia
> utile a chi fa consulenze e/o business.
>
> Con Fabrizio facciamo una fatica immensa a far accettare Plone come uno
> strumento possibile per il sito della scuola, capisco il suo imbarazzo
> nel momento in cui potrebbe ritrovarsi a dover a dire un cosa del tipo:
> "no, questo con Plone non si può fare...., ma non perché è più scadente
> di Drupal, solo perché è più d'elite".
>
> Sempre grato a tutti voi che, ne sono sicuro, fate tutti del vostro
> meglio per questa comunità.

Certi strumenti ci sono stati e ci saranno anche in futuro in Plone, la 
ragione per cui durano una stagione o poco più è dovuto al fatto che non sono 
necessari a chi lavora tutti i giorni con Plone (con paster e 
ATSchemaExtender si hanno più vantaggi) e sono quindi progetti che partono di 
slancio grazie a qualche volontario ma presto si arenano perchè non si forma 
una vera comunità intorno al prodotto (hint: selezione naturale).
Per dexterity vale lo stesso discorso e solo il tempo ci dirà se le sue 
funzionalità ttw avranno successo.
-- 
Riccardo Lemmi                           Email:   ricca...@reflab.it
Reflab S.r.l. - Plone Design, Development and Consulting
Phone: +39 349 4620820                         http://www.reflab.it

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