Non metto OT perchè con sto caldo ci sono così tanti OT che sarebbe più OT parlare esplicitamente di Python.
La mia domanda comunque nasce dalle recenti mail relative a python vs go e ai richiami ad altri linguaggi. Ho visto appassionanti comparazioni su features più o meno esotiche, ho visto vantare leggibilità o possibilità di scrivere procedure meno esposte a bug, ho letto con interesse tutte queste cose ma alla fine mi sono chiesto: "Ma quanto conta il linguaggio per scrivere buone applicazioni ?" Io identifico come elemento primario nella scrittura di un’applicazione di una certa complessità la sua architettura. Ovvero come si riesce ad analizzare il problema e come questo si traduce in sotto problemi in un modo elegante e facile da mantenere. Se la nostra applicazione fosse un edificio assomiglierebbe ad una torre svettante nel cielo e ricoperta da una facciata tutta a specchi o sarebbe un edificio basso con profonde cantine e lunghi corridoi ? Assomiglierebbe al duomo di Milano o al Partenone ? Insomma io credo che il modo in cui un’applicazione si struttura in servizi condivisi, il modo in cui distribuisce le risorse di memorizzazione e di elaborazione, il modo in cui pianifica da subito i possibili futuri cambiamenti conti alla fine ben più del linguaggio usato. Il linguaggio è uno strumento di lavoro, il modo che ho per costruire l’edificio. Ma posso fare ottimi edifici persino in PHP e con questo credo di aver già rischiato di farmi strangolare. Quando sento dire che di volta in volta si può scegliere il linguaggio migliore per lo specifico problema io penso che sia un’affermazione valida per un ristretto numero di eletti (spesso grandi bevitori di birra) che riescono a padroneggiare i linguaggi con la stessa facilità con cui un bravo giocoliere fa volteggiare 12 mazze sulla sua testa mentre attraversa una stretta passerella su un precipizio. Io credo invece che uno sviluppatore non così abile, dovrebbe limitarsi a conoscere bene un linguaggio in modo da sfruttarlo al meglio e conoscerne soprattutto i limiti e i punti deboli. Quando si cambia cavallo si rischia spesso di ottenere un risultato meno valido non perchè questo sia un brocco, anzi, ma perchè non lo si conosce bene e si commettono errori che solo anni di esperienza ti portano ad evitare. Quindi io amo python perchè mi permette di concentrarmi sull’architettura della soluzione e mi aiuta a scrivere con naturalezza del codice che funziona bene e che riesco a mantenere. So benissimo che mi perdo un sacco di raffinate features, ma so anche che essendo comunque un ottimo linguaggio, non mi mette nella necessità di cambiare. Neppure per passare a python 3. Per le stesse ragioni che enunciavo prima. Mi piacerebbe sentire la vostra opinione su questo tema… G. _______________________________________________ Python mailing list Python@lists.python.it http://lists.python.it/mailman/listinfo/python