<<Quali parti di Lila o ZAMM vi sono piaciute di più, e perchè? >>

Carissimi,

forse, la frase che mi piace di più è: "La matita è più potente della
penna". Una bella frase, semplice, concisa, che sembra andare contro il
buonsenso.

C'è quel famoso proverbio Latino: "Verba volant, scripta manent", che pare
l'opposto della frase di Pirsig. In realtà, il proverbio non dà giudizi di
valore, esprime solo due dati di fatto e ci lascia libertà di
interpretazione: comunemente si pensa che i Latini intendessero che poichè
le parole scritte rimangono, esse valgono più di quelle dette, che non hanno
alcuna consistenza.

Qualche mese fa, però, ho sentito alla radio un commento che rovescia il
concetto. Secondo il commentatore, infatti, il senso che i Romani davano
alla frase dovrebbe essere che le cose dette sono addirittura migliori,
perchè possono più facilmente essere comunicate, anche a gruppi di persone;
sono più comprensibili e più facilmente ripetibili (al tempo dei Romani, ben
pochi sapevano leggere, e le tecnologie per scrivere non erano un gran che):
più dinamiche. Mentre quelle scritte, pesanti, sono meno efficaci, sebbene
più durature: lente, pesanti, statiche.....chissà.

Oggi abbiamo a disposizione il tasto BackSpace, che a ben vedere è la gomma
elettronica. E l'email è l'aggiornamento più recente della carta e matita.
E' facile correggere quel che stiamo scrivendo. Allo stesso tempo è facile
duplicare quel che ci viene scritto, e comunicarlo ad altri, anche a gruppi
di persone. A chi dice che l'email ha tolto poesia allo scrivere, io
rispondo che invece è grazie all'email che un sacco di gente ha ricominciato
a scrivere. Il successo della posta elettronica sta nel fatto che riunisce
in sè il buono che c'è nella parola detta (condivisibile in gruppo,
duplicabile, velocemente comunicabile a distanza) ed in quella scritta,
magari a matita.

Oggi possiamo dire  "Scripta volant".  E questo è il massimo! Infatti, come
dice Pirsig: "Il segreto è tutto qui: come avere contemporaneamente i due
tipi di Qualità, statica e dinamica".

Già.... il segreto è tutto qui. Sembra facile.... ma come si fa nella vita
di tutti i giorni a ottenere il giusto equilibrio fra Q statica e Q
dinamica?



Un caro saluto,
Marco


----- Original Message -----
From: "Spherik" <[EMAIL PROTECTED]>
To: <[EMAIL PROTECTED]>
Sent: Sunday, November 04, 2001 2:46 AM
Subject: Re: QUI Noi e il romanzo


> > <<Quali parti di Lila o ZAMM vi sono piaciute di più, e perchè? >>
> >
> > Mi sembra un buon modo per dire la propria, senza doversi imbarcare in
> > ragionamenti metafisici,  complessi ed improbabili...  Per chi ne ha
> voglia,
> > bastano poche righe, ovviamente.
>
> Ricordo con piacere la parte in cui Pirsig riordina le schede, le
difficoltà
> nell'armonizzarle...quelle che sono da scartare dopo ogni "schema". Mi
> ricorda un po' il concetto di deframmentazione nei computers...e mi piace
> come immagine della nostra ricerca infinita di un ordine nei nostri
> pensieri, di un'organizzazione razionale delle conoscenze...
>
> E voi?
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> Spherik
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