Palestina Libera - Sabato manifestazione a Trieste - adesione

2002-04-05 Per discussione glr


TRIESTE PER LA PACE IN PALESTINA

Sabato 6 aprile 2002 ore 17.00 

CORTEO da P.zza della Borsa 

PER CHIEDERE 

- a tutte le persone di buona volontà di attivarsi affinchè cessi il 
massacro e venga avviata la ricerca della Pace; 
- all'ONU di riprendere con forza e autorevolezza un ruolo negoziale, 
e di organizzare una forza di interposizione sulla base dei confini del 
1967 come stabilito dalle sue Risoluzioni; 
- al Parlamento europeo di sospendere e congelare i trattati di 
associazione di Israele all'Unione Europea, fino a quando non 
saranno rispettate le risoluzioni votate all'ONU; 
- al nostro Paese di farsi interprete in tutte le sedi di queste richieste; 
- a tutti i cittadini di sostenere le iniziative dei pacifisti in tutto il 
mondo, compresi i molti italiani che proprio in queste drammatiche 
giornate stanno pacificamente assolvendo a quel ruolo di 
osservazione ed intermediazione non violenta che nessun organismo 
internazionale ha avuto il coraggio (o la forza) di attuare. 

per adesioni: 
Comitato Pace Convivenza e Solidarietà - Trieste 
tel. 040-368977 - 338-2118453 
fax. 040-637788 e-mail <[EMAIL PROTECTED]> 

--- 

Zastava Trieste sarà in piazza con voi a sostegno dell'Intifada nella 
resistenza all'occupazione dei Territori, per il ritiro di Israele entro i 
confini del 1967, per una pace giusta come premessa per un futuro 
di sviluppo e convivenza di tutti i Popoli di Palestina e del M.O. 
Per una Palestina libera. 

Zastava Trieste 
Internazionalismo - Antimperialismo - Solidarietà 
http://www.digilander.iol/zastavatrieste





R: 3.000.000 a Roma - Immagini dalla manifestazione

2002-03-25 Per discussione Tuula Haapiainen

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Tuula


- Original Message - 
From: Redazione 31feb <[EMAIL PROTECTED]>
To: <[EMAIL PROTECTED]>
Sent: Monday, March 25, 2002 10:08 AM
Subject: 3.000.000 a Roma - Immagini dalla manifestazione


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> Ciao
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> Redazione
> www.31febbraio.org
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3.000.000 a Roma - Immagini dalla manifestazione

2002-03-25 Per discussione Redazione 31feb


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Ciao

Redazione
www.31febbraio.org






23/03 Manifestazione a Roma - Tu sì - Tu no - Art. 18

2002-03-22 Per discussione Bologna Social Forum - Contropiani

Con preghiera di pubblicazione/diffusione


Bologna Social Forum - 20 Marzo 2002
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/23_a_roma.htm



TRENO T4-BSF - Manifestazione a Roma

Sono ancora disponibili posti nel treno che partirà Sabato 23 Marzo 2002
dalla stazione centrale di Bologna alle ore 0.22 (ritrovo in stazione
venerdì notte alle ore 23.15), il treno è uno di quelli prenotati dalla
camera del lavoro e avrà sulle carrozze l'adesivo T4-Bologna Social
Forum.

Treno T4-Bologna Social Forum
Andata - partenza bologna ore 0.22 - arrivo stazione roma tiburtina 4.45
ritorno - partenza roma tiburtina ore 19.08 - arrivo bologna centtrale
23.20

il costo del biglietto e' di 10 euro a posto ( la differenza del costo
del treno viene integrata dalla cgil con le sottoscrizioni).

Indicazioni per la manifestazione:
il concentramento dei social forum nazionali e' alle ore 9.00 in piazza
esedra, vicino alla stazione termini.
per spostarsi da tiburtina a termini si puo' utilizzare il metro (sara'
in funzione per l'intera giornata) e occorre scendere alla fermata roma
termini.
per salire sul treno occorre presentare il tagliando T4-Tu sì tu no
art.18

Per acquistare i biglietti:
- gazebo in piazza re Enzo dalle ore 12 alle ore 19;
- banchetto anche in stazione prima della partenza dei treni

PER INFO:

- BSF - valerio monteventi 347 0186818
- ATTAC - gianni paoletti 335 5742958
- CONTROPIANI roberta 347 6418230






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Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova
all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf
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Le risorse:
- Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque può
  iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su
  iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere:
  - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum
http://www.contropiani2000.org
  - all'indirizzo della lista
http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info
- Lista Noocse per il dibattito
  http://it.egroups.com/group/noocse-bo/
- Ordine del giorno partecipativo !!
  http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php
  Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione






Manifestazione

2002-03-21 Per discussione Ufficio Nuovi Diritti - CGIL Nazionale

Cari, care,

vi invio informazioni piu' aggiornate sulla manifestazione di sabato, qui ci
sono riunioni a raffica, molte cose purtroppo sono cambiate, date le nuove
tragiche circostanze in cui ci siamo trovati a organizzare.
Si conferma la partenza dei concentramenti alle ore 10, tuttavia dato
l'altissimo numero di presenze previsto, si _consiglia_ ai gruppi di
arrivare intorno alle 8 - 8,30, soprattutto per chi, come le associazioni
GLBT, ha appuntamento in piazza della Repubblica.
I comizi inizieranno intorno alle ore 13, si prevede il termine della
manifestazione verso le ore 14,30.
Lo spirito della manifestazione e' profondamente cambiato: sono state
disdette musiche, coreografie, palloncini, il palco della prosa e del
concerto, le nostre bandiere saranno listate a lutto.
Io non potro' essere alla partenza perche' sono stata reclutata ai telefoni
del backstage del palco, noi tutti del palazzo siamo divisi tra i vari
gazebo addetti ai servizi, dovrei essere rintracciabile telefonicamente, in
ogni caso all'appuntamento di p. della Repubblica alle 8 ci sara' il
compagno Alessandro Cardente (tel. 339 64 63 992).
Ci sarebbero tante considerazioni da fare e le faremo, la prima di tutte e'
tuttavia che e' quanto mai importante esserci.
A presto
Gigliola

***
Dr. Maria Gigliola Toniollo
CGIL Nazionale - Ufficio Nuovi Diritti
C.so d'Italia, 25 - 00198 Roma
tel. ++39 06 84 76 390 - 338 87 50 286
[EMAIL PROTECTED]
http//:www.cgil.it/org.diritti

***






20/03 Omicidio Biagi: Manifestazione 23 marzo

2002-03-20 Per discussione contac

COMUNICATO STAMPA S.IN.COBAS

OMICIDIO BIAGI: UN ATTO TERRORISTICO CONTRO I LAVORATORI
IL 23 MARZO A ROMA CON I SOCIAL FORUM
OCCORRE LO SCIOPERO GENERALE PER IL RITIRO DELLE DELEGHE
L'omicidio di Marco Biagi ricorda quello D'Antona soltanto nella tecnica di
esecuzione. Il contesto in cui avviene e la scelta dei tempi ricordano
invece gli anni della strategia della tensione.
Oggi come allora, ci sono in campo i movimenti, in particolare quello dei
lavoratori. Da mesi c'è una straordinaria partecipazione alle mobilitazioni
e agli scioperi, da quelli territoriali a quello generale del sindacalismo
di base del 15 febbraio scorso. Si annuncia una mobilitazione massiccia per
sabato 23 ed è all'ordine del giorno lo sciopero generale.
Chiunque siano gli esecutori materiali e i mandanti, questo atto
terroristico è rivolto contro i movimenti di massa, la partecipazione
democratica e le lotte dei lavoratori in difesa dei loro diritti più
elementari.
In questo senso destano viva preoccupazione le parole pronunciate dal
Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che accusano l'opposizione
sociale e le mobilitazioni pacifiche dei lavoratori di nutrire la violenza
omicida.
Occorre invece mantenere viva la partecipazione di massa, perché questo è l'
unico antidoto al terrorismo e alla repressione. Invitiamo tutti i
lavoratori e le lavoratrici a mobilitarsi in questi giorni e recarsi a Roma
il 23 marzo.
Il S.in.COBAS, insieme alle organizzazioni sindacali di base Sulta, Cnl e
Ucs, sarà presente alla manifestazione del 23 marzo, insieme al resto del
movimento no global. Vi porteremo la piattaforma anticoncertativa e
antiliberista del 15 febbraio e le parole d'ordine della difesa e dell'
estensione dell'art. 18, del ritiro di tutte le deleghe governative e del
reddito sociale per disoccupati e precari.
Oggi occorre lo sciopero generale, più che mai. La decisione odierna di
Cgil, Cisl e Uil di rinviare lo sciopero generale è negativa, ma sin d'ora
lavoreremo perché lo sciopero generale sia un momento di unificazione nella
lotta di tutti i lavoratori.
Invitiamo il sindacalismo di base a ritrovare la lucida unità che aveva
portato al 15 febbraio, perché lo sciopero generale necessita la piattaforma
anticoncertativa e antiliberista e perché lo sciopero generale deve
rinunciare a ogni ambiguità, per chiedere invece limpidamente il ritiro non
solo delle modifiche all'art. 18, ma di tutte le deleghe governative.
Soltanto con la partecipazione e la lotta di massa, soltanto con  la difesa
intransigente dei diritti, uguali per tutti e tutte, a prescindere da nord e
sud, dal colore della pelle e dall'età, sarà possibile difendere ed
allargare la democrazia.

p. Segreteria Nazionale S.in.COBAS
Luciano Muhlbauer

Milano, 20 marzo 2002

per info. 338-4290610






20/03 Omicidio Biagi: Manifestazione e Assemblea Cittadina

2002-03-20 Per discussione Bologna Social Forum - Contropiani

Con preghiera di pubblicazione/diffusione


Bologna Social Forum - 20 Marzo 2002
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/omicidio_biagi.htm



Piombo sulla vita di un uomo
Piombo sulla democrazia
Piombo sui conflitti sociali


Oggi è una giornata di lutto.
Condanniamo in modo assoluto l'assassinio del giurista Marco Biagi,
barbaramente ucciso mentre rientrava in casa.
Assassinio che precede, non certo per caso, la grande mobilitazione in
difesa dell'art. 18 e per i diritti dei lavoratori fissata per il giorno 23
marzo in preparazione dello sciopero generale. Assassinio consumato nel
paese delle stragi di Stato e delle trame eversive, maturato in un clima di
veline dei servizi segreti e scorte sospese.
Assassinio contro la politica. Assassinio contro la democrazia per ciò che
è oggi in questo paese: battaglia per i diritti, mobilitazione per la
dignità, conflitto per e progetto di un nuovo mondo possibile.
La destra e la Confindustria, affiancate dai peggiori pennivendoli di
questo paese, vorrebbero criminalizzare tutti i movimenti parlando di clima
d'odio che determina fatti simili, che "arma i terroristi". Chiamano
all'unità tutte le forze politiche e sociali nel tentativo di azzittire il
dissenso e il conflitto. Vorrebbero ridurre al silenzio i molti che, in
questo paese, combattono per i diritti, la democrazia, il futuro.
Non accetteremo questo ricatto. Scendendo in piazza per condannare questo
brutale omicidio ribadiamo che continueremo a lottare per la democrazia.
Continueremo con tutte le lotte e le mobilitazioni che ne rappresentano il
sale e la vita.



Appuntamento Ore 15.30
in Piazza Maggiore per la manifestazione
A seguire in Piazza Nettuno
Assemblea pubblica







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Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova
all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf
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[marciamondialedonne] manifestazione 23 settembre

2002-03-20 Per discussione Valeria Savoca

La Marcia mondiale delle donne (coordinamento italiano) aderisce alla
manifestazione del 23 settembre a Roma e dà appuntamento presso la Chiesa
di S. Maria degli Angeli (vicino p.zza Esedra) 15 minuti prima della
partenza del corteo.
Tra i  molti motivi della nostra partecipazione che ci oppongono a un
governo sessista, misogeno e razzista, che mira a attaccare i diritti e le
libertà, abbiamo scelto quello della difesa dell'autodeterminazione delle
donne. In particolare, l'opposizione al disegno di legge sulle tecniche di
riproduzione assistita (che andrà in aula parlamentare il 27 marzo) e allo
statuto dell'embrione, pericoloso precedente per una messa in discussione
della legge 194.
Su questo tema quindi ci caratterizzeremo con uno striscione e un volantino.







[aa-info] AGGIORNAMENTI MANIFESTAZIONE 9 MARZO PALESTINA

2002-03-07 Per discussione forumpalestina


AGGIORNAMENTI E PROPOSTE PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PALESTINA DEL 9 MARZO


Care compagne, cari compagni,

Siamo ormai alla vigilia della manifestazione nazionale VITA, TERRA, LIBERTA' PER IL 
POPOLO PALESTINESE che si preannuncia grande e partecipata. Un primo risultato, dopo 
14 mesi di inerzia e reticenze, è stato raggiunto. Occorre già cominciare a ragionare 
sul dopo, sul come dare continuità e coordinamento alle iniziative e alle forze messe 
in moto da questa manifestazione.


Sabato 9 marzo, alle ore 10.00 nella sala di via Giolitti 231 (a fianco della stazione 
Termini, dove si è tenuta già la riunione nazionale del 19 gennaio) proponiamo di 
tenere una riunione nazionale aperta per discutere di questo e per poter poi andare 
alla manifestazione.


AGGIORNAMENTI.

Martedi sera, alla comunità palestinese, si è tenuta l'ultima riunione del comitato 
promotore della manifestazione per discutere e decidere la gestione del comizio 
conclusivo in piazza Navona. Ecco le cose più importanti:



  1.. La comunità palestinese all'unanimità - incluso l'Ufficio dell'OLP - ha chiarito 
che il documento comparso su Liberazione del 5 marzo (ed oggi sul Manifesto del 6 
marzo), NON E' della comunità palestinese. La Comunità palestinese si riconosce 
nell'appello VITA, TERRA, LIBERTA' PER IL POPOLO PALESTINESE reso noto già da alcune 
settimane e che contiene i quattro punti fondamentali della piattaforma della 
manifestazione del 9 marzo. Il documento uscito sui giornali è un documento della 
coalizione israelo-palestinese per la pace che un compagno dell'ufficio dell'OLP ha 
ritenuto potesse essere una piattaforma capace di allargare la partecipazione alla 
manifestazione del 9 marzo. Su questo è iniziato un chiarimento tra i compagni 
palestinesi. E' una precisazione importante anche perchè l'assemblea dei social forum 
di Bologna e il PRC, hanno sottoscritto quel documento come indicazione per la 
partecipazione alla manifestazione mentre la piattaforma originale ed ufficiale è al!
quanto diversa, anche se non contrapposta. Abbiamo detto sin dall'inizio che alla 
manifestazione ognuno potrà partecipare anche con i propri contenuti aggiuntivi (ma 
non sostitutivi) alla piattaforma. Una volta chiarita la questione, ciò non 
rappresenta un problema, soprattutto se ci sarà visibilmente coerenza tra l'adesione e 
il contributo alla risucita della manifestazione stessa.



  2.. Sugli interventi finali, nonostante un notevole "pressing" in senso contrario 
cresciuto negli ultimi giorni, abbiamo tenuto fermo il criterio del diritto di 
intervenire dal palco per tutti i coordinamenti, le associazioni e le strutture che 
hanno contribuito alla manifestazione. Curiosamente, questa forma "inclusiva" è stata 
contestata come "esclusiva" da alcuni che hanno una idea della "inclusione" assai 
originale e che mette in seria discussione la logica. Il criterio della pari dignità e 
della possibilità di intervenire a conclusione di una manifestazione unitaria, ha 
"messo in fuga" qualcuno ma ha persuaso molti altri. Per cui c'è un primo elenco di 
realtà che nei giorni scorsi hanno richiesto di intervenire e che abbiamo deciso di 
rendere pubblico e trasparente già da oggi. Si ribadisce il criterio che dovranno 
essere interventi brevi (tra i 3 e i 4 minuti max) tesi ad evidenziare i contenuti e 
le proposte aggiuntive rispetto a quelli della piattaforma generale ch!
e in buona parte è già condivisa. In secondo luogo chiediamo ai vari comitati che 
partecipano a coordinamenti o a reti di unificare il loro intervento a nome di tutte 
le strutture che si riconoscono in quel percorso e in quei contenuti.



  3.. INTERVENTI DAL PALCO. E'stato deciso di affidare la conduzione del palco a 
Stefano Chiarini che ha dato un forte contributo alla riuscita di questa 
manifestazione. Sono previsti l'intervento di un compagno palestinese, di una compagna 
israeliana e di un compagno kurdo. Poi ci saranno gli interventi delle varie strutture 
che al momento sono:


Forum Palestina, Coordinamento Nazionale di solidarietà con l'Intifada, Assemblea 
Antimperialista, Confederazione Cobas, RdB/CUB, Convoglio Giorgiana Masi/Rete Senza 
Censura, Assemblea Nazionale dei Social Forum, Coordinamento nazionale dei circoli 
Rossoperaio, Coordinamento di solidarietà con l'Intifada di Torino, Associazione Ya 
Basta, Donne in nero, Campagna "Il volto di Handala", Associazione per la Pace, 
PRC,Verdi, PdCI, SG (NB: è un elenco e non un ordine cronologico degli interventi).


Saranno inoltre possibili brevi comunicati, annunci di proposte ed iniziative, 
messaggi di saluto e solidarietà. Il tutto in un clima ed una condizione di maturità e 
rispetto di tutti i contributi che dovrà essere una scelta comune, condivisa e 
adeguata allo spirito unitario e positivo con cui è nata - finalmente - 

28/02 Palermo: MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA a PALERMO

2002-02-27 Per discussione Curiosità

MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA a PALERMO

Giovedì 28 febbraio 2002 - ore 16
Piazza Castelnuovo - Politeama

http://www.onnivora.net
http://www.forumsocialesiciliano.org






02/03 Napoli: Manifestazione Antirazzista

2002-02-25 Per discussione Rete NoGlobal


Sabato 2 Marzo - Napoli
FERMIAMO IL RAZZISMO ISTITUZIONALIZZATO

- Contro la legge Bossi-Fini
- Per una sanatoria vera
- Per la chiusura dei campi di detenzione per immigrati
- Contro il lavoro nero
- Per il diritto al rinnovo del permesso di soggiorno non vincolato ai
ricatti del
   datore di lavoro
- Per i diritti di cittadinanza per tutte e tutti

MENTRE IN PARLAMENTO PROCEDE SPEDITA L'APPROVAZIONE DI UNA LEGGE
VERGOGNOSA, ANCHE A NAPOLI MANIFESTAZIONE DELLE COMUNITA' DEGLI IMMIGRATI E
DI TUTTE LE SOGGETTIVITA' E LE FORZE SOCIALI CHE VOGLIONO OPPORSI ALLA
FEROCE DISCRIMINAZIONE CHE STA PORTANDO AVANTI IL GOVERNO.
  Piazza Garibaldi - ore 10:00

Immigrati in Movimento






Domenica 24 febbraio 2002 manifestazione a Brescia contro Bossi -Maroni - Castelli

2002-02-23 Per discussione bgsocialforum



DOMENICA 24 FEBBRAIO


si svolge a Brescia il primo congresso federale dei Giovani Padani a cui
parteciperanno

BOSSI, MARONI e CASTELLI.

Il Brescia Social Forum ha organizzato una manifestazione contro le politiche

sull'IMMIGRAZIONE, sul LAVORO e sulla GIUSTIZIA.

Anche da Bergamo partiremo alla volta di Brescia.

Ci troviamo tutti alla stazione dei treni di Bergamo alle 13.30 per
prendere il treno delle 13.53.






BOSSI attraverso il razzismo della propria legge (la "Bossi-Fini") vuole
ridurre gli immigrati a forza lavoro precaria, priva di diritti, non più
uomini ma oggetti da sfruttare quando servono e da gettare a lavoro finito.
A uomini e donne che chiedono libertà di circolazione e uguaglianza di
diritti, il governo delle destre oppone leggi che incrementano la
clandestinità, comprimono i diritti di libertà, ostacolano l'inserimento
sociale e l'accesso a sanità, casa, istruzione.

MARONI  oltre a distruggere la previdenza pubblica per far risparmiare le
industrie, sta cercando, attraverso la  cancellazione dell'articolo 18
dello Statuto dei  Lavoratori (che tutela i lavoratori da licenziamenti
ingiusti ed arbitrari), di annullare la dignità di ogni lavoratore di
essere uomo libero e pensatore indipendente, sottoponendolo ai sola volontà
discrezionale dell'azienda

CASTELLI punta a smantellare l'indipendenza della Magistratura in nome di
una "legge uguale per tutti, ma per alcuni più uguale che per altri".


--
BERGAMO SOCIAL FORUM MAILING LIST
per informazioni [EMAIL PROTECTED]

Ringraziamo www.bergamoblog.it per l'ospitalità.







ADESIONE CIRCOLO PINK ALLA MANIFESTAZIONE DEL 23 FEBBRAIO 2002AVERONA

2002-02-22 Per discussione Gianni Zardini

CIRCOLO PINK
CENTRO DI CULTURA E INIZIATIVA GAY/LESBICA/BISESSUALE
E TRASGENDER VERONA
 

OGGETTO: ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE
“PER IL DIRITTO AL FUTURO, PER LA CASA, PER I DIRITTI DI TUTTI”
VERONA 23 FEBBRAIO 2002
 

Perfettamente in linea con la battaglia che molte associazioni e gruppi
italiani stanno conducendo per il riconoscimento del "diritto di
cittadinanza"  per tutte le minoranze e diversità, il Circolo Pink Aderisce
alla manifestazione che si terrà sabato 23 febbraio a Verona,
concentramento ore 16.00 in Piazza Santa Toscana.
I diritti della casa, alla sanità, al lavoro e alla serenità devono essere
assolutamente garantiti a tutte le persone migranti che si trovano sul
territorio italiano, sia che abbiano un regolare permesso di soggiorno sia
che si trovino in una condizione di clandestinità; proprio a loro deve
essere garantito il diritto di cittadinanza.
Il tema della cittadinaza era l'argomento portate della manifestazione
fatta lo scorso 9 giugno 2001 a Verona, in quell'occasione furono raccolte
centinaia di firme per il  riconoscito dei diritti civili alle persone
omoessuali, firme che sono state recapitate oltre che al Sindaco della
città di Verona anche al Presidete della Repubblica Italiana Ciampi e al
Presidete della commissione europea Prodi.

Per il Circolo Pink Gianni Zardini 348 2634126
 







MANIFESTAZIONE SABATO 23 FEBBRAIO 2002 VERONA PER IL DIRITTO ALLACASA

2002-02-19 Per discussione Gianni Zardini

Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K.
in collaborazione con COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI

PER IL DIRITTO AL FUTURO, PER LA CASA,
PER I DIRITTI DI TUTTI
 

Le guerre, la fame, la speranza di un futuro migliore hanno portato in
Italia migliaia di migranti. Queste persone, che lavorano nelle campagne,
nelle fabbriche, nelle aziende artigiane, nelle cooperative, che prestano
la loro opera con le famiglie, gli anziani, i bambini, sono spesso
costrette a vivere in condizioni degradanti. Moltissimi, anche nella nostra
città, dormono nelle case o nelle fabbriche abbandonate, esposti a disagi
che ne compromettono la salute, come dimostra l'aumento dei casi di
tubercolosi. I più fortunati riescono ad affittare appartamenti in cui
pagano affitti altissimi, che li costringono a vivere ammassati. Questa
situazione costringe tutti coloro che cercano una casa in affitto a pagare
prezzi esorbitanti.

A Verona ci sono 7.000 appartamenti sfitti e nessun finanziamento per
l'edilizia economico-popolare. Lo scorso anno sono state presentate 1600
domande per la casa popolare e sono stati assegnati 30 appartamenti.

In previsione dell'approvazione della legge Bossi-Fini, che riduce le
persone migranti a merce, con il diritto di esistere solo per lavorare, le
forze dell'ordine stanno intensificando in tutta Italia i rastrellamenti
alla ricerca di “clandestini”. Persone spesso fuggite da situazioni
difficili vengono rimandate nei loro Paesi, mentre gli unici stanziamenti
della legge Bossi-Fini andranno a finanziare la costruzione di nuovi
“centri di permanenza temporanea”, veri e propri lager, di cui è prevista
una
variante anche per i richiedenti asilo.

Nel frattempo i proprietari di case, a Verona come altrove, lucrano sulla
pelle degli immigrati (e non solo sulla loro) e la pubblica amministrazione
non fornisce alcuna risposta seria in tema di accoglienza, di diritto alla
casa, di diritto ad una vita dignitosa.

A Roma poche settimane fa duecentomila persone sono scese in piazza contro
il Disegno di Legge razzista del governo in tema di immigrazione e per il
diritto al futuro dei cittadini italiani e stranieri.

Oggi a Verona scendiamo in piazza per difendere il diritto alla dignità,
per la casa, per la salute, per  l'istruzione, per emergere dal lavoro nero
e dalla clandestinità. Chiediamo un incontro agli amministratori pubblici
per avviare un tavolo di confronto sui diritti delle persone che vivono nel
nostro territorio.

Sabato 23 Febbraio 2002
MANIFESTAZIONE E CORTEO
Concentramento in piazza Santa Toscana
(Porta Vescovo) ore 16.00

Percorso: Santa Toscana, Via S. Nazaro, Via Muro Padri, Via Carducci, Ponte
Nuovo, Piazza delle Poste, Via Stella, Via Anfiteatro, Piazza Brà.
 

Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K. in collaborazione con COMUNITA'
DEI MIGRANTI VERONESI

Segreteria
C/o Circolo Pink Verona
Via Scrimiari, 7 - 37129  Verona
Tel e Fax 045 8065911
[EMAIL PROTECTED]

per adesioni:
[EMAIL PROTECTED]
[EMAIL PROTECTED]

Informazioni:
333 3405377
333 9595120
 







manifestazione 9/3 Palestina - aggiornamento situazione/adesioni

2002-02-18 Per discussione glr

VITA, TERRA E LIBERTA' 
PER IL POPOLO PALESTINESE

SABATO 9 MARZO 2002
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
Piazza della Repubblica - h. 15.00

Lo scenario palestinese si aggrava ogni giorno di più. 
Decine di militanti e civili palestinesi vengono uccisi, 
feriti, mutilati dai carri armati, dai bombardamenti e dal 
tirassegno dei soldati israeliani. Case e strutture 
demolite. Campi devastati. Migliaia di check point militari 
paralizzano la vita e i movimenti nei territori palestinesi 
occupati. Migliaia di persone sono ormai senza lavoro. 
Centinaia di giovani israeliani si rifiutano ormai di 
prestare il servizio militare. Lo Stato israeliano occupa, 
distrugge e annichilisce lo "Stato che non c'è", quello 
palestinese.

Nel quadro delle mobilitazioni contro la "guerra infinita", 
di cui sono prevedibili nuove escalation in Medio Oriente, 
un vasto arco di associazioni, sindacati, forze politiche e 
sociali, ha convocato una manifestazione nazionale a Roma 
il prossimo 9 marzo per:

- per il ritiro immediato dei militari e degli insediamenti 
coloniali israeliani da tutti i territori palestinesi 
occupati;

- per il diritto all'autodeterminazione e la fondazione di 
uno Stato Palestinese Indipendente con Gerusalemme capitale;

- per il diritto al ritorno dei profughi;

- per l'invio di osservatori internazionali come richiesto 
dai palestinesi.


Invitiamo tutti coloro che localmente stanno organizzando 
manifestazione e pulmann a comunicarcelo al più presto, per 
far uscire una scheda organizzativa il più completa 
possibile. Se in alcuni posti ci sono problemi economici 
per l'affitto dei pulmann, comunicatecelo: stiamo facendo 
una campagna di finanziamento per la manifestazione. 
Per intanto abbiamo provveduto a diffondere su stampa e 
altri media questa comunicazione e relative adesioni al 18 
febbraio 2002.
Non appena ci sarà la "massa critica" sufficiente manderemo 
in stampa un manifesto da utilizzare in tutte le città con 
i punti della piattaforma e l'elenco delle adesioni.

Grazie e buon lavoro a tutte e a tutti


info nazionale: 
FORUM PALESTINA
Tel. 06/4393512 - 06/4468028
e-mail: [EMAIL PROTECTED] 

aggiornamenti e info per il Nord Est su:
http://www.arcipelago.org - http://www.tuttinlotta.org 
[EMAIL PROTECTED] - cell: 338-9116688 
Salaam-Ragazzi dell'Olivo Trieste - tel. 040-3728230 
fax: 040-3729847 e-mail: [EMAIL PROTECTED]


 

Prime adesioni alla manifestazione nazionale: 

 Associazioni e organizzazioni: 
Comunità palestinese del Lazio, Comunità palestinese di 
Napoli, Forum Palestina, Centro Sociale "Intifada"(Roma), 
Associazione "Radici", Comitato Donne RdB per la Palestina, 
Laboratorio Hurriya (Università Roma), Convoglio di 
Solidarietà Internazionalista "Giorgiana Masi", Tribunale 
Clark, Radio Città Aperta, CUB/Scuola, Unione Popolare, 
Associazione Progetto Diritti,  Collettivo di economia "La 
Sapienza" (Roma), Federazione di Ancona del PRC, Campo 
Antimperialista, Democrazia Popolare, Associazione Italia-
Cuba (Valle del Tevere), CSOA "Excarcere", CSOA 
"Zonarossa", Collettivo autonomo studentesco "la pietra" 
(Palermo), Cestes-Proteo, Collettivo Formazione Marxista di 
Roma, Associazione Il Pane e le Rose (Roma), Associazione 
Dimensioni Diverse (Milano), la Rete dei Comunisti, Centro 
Documentazione "Le radici e le ali" (Aversa), Associazione 
Pablo Neruda (Aversa), Circolo Agorà (Pisa), Associazione 
Culturale Monteverde, Associazione Terzo Cinema, Circoli 
PRC Roma:  Camilla Ravera, Valmelaina-Tufello, 
Casalbertone, Laurentino-Fonte Ostiense, Acea, Ministero 
del Lavoro, Contraves, Circolo PRC Rosa Luxembourg 
(Marino), Comitato di solidarietà con il popolo palestinese 
(Torino), Soccorso popolare (Padova), Comitato Appoggio 
alla Resistenza palestinese (Milano), Comitato contro la 
guerra Roma Sud, Associazione "In Piazza" (Cassino), 
"Centro Popolare Autogestito" Firenze Sud, Centro Sociale 
"Oltre frontiera" (Pesaro), Umbria Rossa, Rossoperaio 
(Taranto), Comitato anticapitalista Palermo, Solidarietà 
Internazionale Pescara, Comitato di solidarietà con 
l'Intifada (Roma), Servizio Civile Internazionale (Terni), 
Spazio Antagonista "Newroz" (Pisa), Assemblea Nazionale 
Anticapitalista, Federazione Nazionale RdB, Un Ponte per…, 
Contropiano, Associazione Senzaconfine, Circolo PRC 
Genzano, Giovani Comuniste e Comunisti, Coordinamento 
Nazionale Cobas, Redazione di "Corrispondenze 
Metropolitane" (Roma), Gruppo Zastava Trieste, Comitato 
contro la guerra (Cagliari), Cobas Sardegna, Comitato 
Valdimagra per la pace contro la guerra (La Spezia), 
Tirreno Social Forum, Network Antagonista Piemontese, CSOA 
Askatasuna (Torino), CSA Murazzi (Torino), Circolo 
Culturale "Orizzonte" (Bolzano), Movimento per la 
Confederazione dei comunisti (Toscana), As

(Fwd) MANIFESTAZIONE SABATO 23 FEBBRAIO 2002 VERONA PER IL DIR

2002-02-15 Per discussione Davide Bertok


--- Forwarded message follows ---

Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K.
in collaborazione con COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI

PER IL DIRITTO AL FUTURO, PER LA CASA,
PER I DIRITTI DI TUTTI


Le guerre, la fame, la speranza di un futuro migliore hanno portato in
Italia migliaia di migranti. Queste persone, che lavorano nelle
campagne, nelle fabbriche, nelle aziende artigiane, nelle cooperative,
che prestano la loro opera con le famiglie, gli anziani, i bambini,
sono spesso costrette a vivere in condizioni degradanti. Moltissimi,
anche nella nostra città, dormono nelle case o nelle fabbriche
abbandonate, esposti a disagi che ne compromettono la salute, come
dimostra líaumento dei casi di tubercolosi. I più fortunati riescono
ad affittare appartamenti in cui pagano affitti altissimi, che li
costringono a vivere ammassati. Questa situazione costringe tutti
coloro che cercano una casa in affitto a pagare prezzi esorbitanti.

A Verona ci sono 7.000 appartamenti sfitti e nessun finanziamento per
líedilizia economico-popolare. Lo scorso anno sono state presentate
1600 domande per la casa popolare e sono stati assegnati 30
appartamenti.

In previsione dellíapprovazione della legge Bossi-Fini, che riduce le
persone migranti a merce, con il diritto di esistere solo per
lavorare, le forze dellíordine stanno intensificando in tutta Italia i
rastrellamenti alla ricerca di ìclandestiniî. Persone spesso fuggite
da situazioni difficili vengono rimandate nei loro Paesi, mentre gli
unici stanziamenti della legge Bossi-Fini andranno a finanziare la
costruzione di nuovi ìcentri di permanenza temporaneaî, veri e propri
lager, di cui è prevista una variante anche per i richiedenti asilo.

Nel frattempo i proprietari di case, a Verona come altrove, lucrano
sulla pelle degli immigrati (e non solo sulla loro) e la pubblica
amministrazione non fornisce alcuna risposta seria in tema di
accoglienza, di diritto alla casa, di diritto ad una vita dignitosa.

A Roma poche settimane fa duecentomila persone sono scese in 
piazza
contro il Disegno di Legge razzista del governo in tema di
immigrazione e per il diritto al futuro dei cittadini italiani e
stranieri.

Oggi a Verona scendiamo in piazza per difendere il diritto alla
dignità, per la casa, per la salute, per  líistruzione, per emergere
dal lavoro nero e dalla clandestinità. Chiediamo un incontro agli
amministratori pubblici per avviare un tavolo di confronto sui diritti
delle persone che vivono nel nostro territorio.

Sabato 23 Febbraio 2002
MANIFESTAZIONE E CORTEO
Concentramento in piazza Santa Toscana
(Porta Vescovo) ore 16.00

Percorso: Santa Toscana, Via S. Nazaro, Via Muro Padri, Via Carducci,
Ponte Nuovo, Piazza delle Poste, Via Stella, Via Anfiteatro, Piazza
Brà.



Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K. in collaborazione con
COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI

Segreteria
C/o Circolo Pink Verona
Via Scrimiari, 7 - 37129  Verona
Tel e Fax 045 8065911
[EMAIL PROTECTED]

per adesioni:
[EMAIL PROTECTED]
[EMAIL PROTECTED]

Informazioni:
333 3405377
333 9595120


--- End of forwarded message ---





15/02 Manifestazione contro l'apertura del CPT di Via Mattei - Sciopero Generale e Manifestazione a Roma

2002-02-15 Per discussione Bologna Social Forum - Contropiani

Con preghiera di pubblicazione/diffusione

Bologna Social Forum
(http://www.contropiani2000.org/bsf)



Prossimi appuntamenti del Bologna Social Forum.

Giovedì 14 Febbraio
- Chiostro di San Giovanni in Monte. Ore 17.00
  Per parlare di Brevetti nell'Università di Bologna e di come organizzare
  un controcorso nello stesso luogo e nello stesso momento con degli
  interventi basati sui due punti centrali:
  - rapporto fra ricerca scientifica pubblica e interessi economici
privati;
  - brevettazione del vivente e del sapere sociale (software,
biotecnologie, ecc.).
  http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/mobilitazione_brevetti.htm
  Info: [EMAIL PROTECTED]


Venerdì 15 Febbraio
- Ore 00.00 - 00.30. Stazione di Bolonga
  Partenza per Sciopero Generale e Manifestazione a Roma
  http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/15_tutti_a_roma.htm
  Treni: dopo la partenza da Milano ferma:
  - Piacenza: ore 23
  - Parma: ore 23.30
  - Reggio E: ore 23 50
  - Modena: ore 0.15
  - Bologna: ore 0.45
  Ovviamente ci si deve trovare un congruo tempo prima alla stazione.
  Prezzo: 5 euro per gli studenti, 8 o 10 per i lavoratori.
  Info: [EMAIL PROTECTED]

- Ore 12. Manifestazione di Fronte al CPT di Via Mattei
  http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/cpt_via_mattei_no_apertura.htm

- Link, via Fioravanti. Ore 21.30
  Presentazione del Libro "LE PAROLE DI GENOVA". Idee e proposte dal
  movimento di Radio GAP.
  http://www.contropiani2000.org/calendario/le_parole_di_genova.htm
  Saranno proiettati materiali video di Indymedia. Alcuni Brani verranno
  letti da Emidio Clementi.
  Partecipano gli autori, il fotografo Tano D'Amico, il Comitato "Piazza
  Carlo Giuliani", Desi Bruno avvocato del Coordinamento Giuridico
  Democratico, Marcello Zinola dell' Associazione Ligure Giornalisti,
  Indymedia.
  A seguire Party in sostegno di Indymedia.
  Info: Gabriella Podobnich - 335.7822957 (Radio K Centrale) - Alfredo
  Pasquali - 051346458 (Radio Città 103)


Giovedì 21 Febbraio
- Libera Università Contropiani. Via Fioravanti, 24 - ore 21
  1° incontro dell'abbecedario del movimento globale
  http://www.contropiani2000.org/informazione/liberauniversita/2002_via_fioravanti.htm
  Il concetto di MOLTITUDINE
  parteciperanno:
  - Paolo Virno  (Università di Cosenza)
  - Mario Piccinnini  (Università di Padova)
  Info: [EMAIL PROTECTED]





IN EVIDENZA:
- "Dai megafoni gracchianti ai microfoni consapevoli":
  Corso di Avviamento al Giornalismo Radiofonico
  http://www.contropiani2000.org/bsf/iniziative/corso_giornalismo.htm
- CEDOST (CENTRO DI DOCUMENTAZIONE STORICO POLITICA SULLO STRAGISMO)
  indice per l'anno accademico2001-2002 un bando di concorso con premio per
  una tesi di laurea in storia contemporanea focalizzata sui temi del
  terrirismo in Italia. Il bando è visibile nel sito: http://www.cedost.it
- Le prese di posizione di Rete Lilliput contro il CPT di Via Mattei
  
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/cpt_via_mattei_smontato.htm#Anchor-Bologna-49575
- Firma per la Tassa Tobin - Partecipa ai banchetti
  http://www.attac.org/italia/tobin/allattac/banchetti/index.html






--------
15/02/2002 - Manifestazione contro l'apertura del CPT di Via Mattei
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/cpt_via_mattei_no_apertura.htm


Bologna Social Forum
No all'apertura del
Centro di Permanenza Temporanea
di Via Mattei
Manifestazione


 
il 15 di Febbraio verà inaugurato il Centro di detenzione di via Mattei a
Bologna.
La silenziosa clandestinità della cerimonia non è sufficente a
ridimensionare i caratteri oscuri, quasi macabri, dell'evento, anzi li
amplifica.
La destra più razzista e xenofoba fa pressione sul governo, il governo
sulla Prefettura, la Prefettura sulla Croce Rossa... Nonostante le prese di
posizione da parte del Presidente della Regione Vasco Errani, delle decine
e decine di amministratori locali, della Cgil, delle comunità di migranti,
dell'associazionismo diffuso impegnato a lavorare sul tema
dell'immigrazione, il dettame è uno ed uno solo: "Il Cpt deve aprire il 15
febbraio, a tutti i costi, anche se osteggiato dalla maggioranza delle
forze politiche e della società civile di questi territori. Anche se
l'azione di smontaggio del 25 gennaio scorso lo ha reso inagibile. Anche se
non lo useremo immediatamente: Non si può cedere difronte all'ostinata
determinazione di chi blatera di volere un'altro mondo possibile,
altrimenti potrebbe saltagli in mente di provare a costruirlo".
Un misto di arroganza ed ostinazione bambinesca, quella di chi sbatte i
piedi piangando e gridando "lo voglio, lo voglio, lo voglio..." contorce il
volto e le parole del Prefetto di Bologna.
Bene: noi, dal canto nostro, andiamo avanti, e non da soli. Avanti a
guastare la festa a chi si accinge a celebrare 

CAGLIARI: 15 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE

2002-02-12 Per discussione migrantes

venerdì 15 febbraio, in occasione dello sciopero generale indetto dal
sindacalismo
di base in sostegno della scuola pubblica, del lavoro e per la pace, si
terrà a Cagliari una manifestazione con corteo per le vie della città.
Il concentramento sarà in piazza Garibaldi a partire dalle 10.00.
Tutti sono invitati a partecipare e a portare con se uno strumento musicale
per un concerto che amplifichi le voci del dissenso.

http://web.tiscali.it/adacore/cagliarisocialforum.htm
http://www.rdbcub.it/







Manifestazione 9 marzo

2002-02-11 Per discussione Valeria Savoca

Da alcuni anni il movimento delle donne italiano spiega a se stesso la
gravità della pretesa di riconoscere all'embrione capacità giuridica

UN OTTO MARZO IN DIFESA DELL'AUTODETERMINAZIONE


Da alcuni anni il movimento delle donne italiano spiega a se stesso la
gravità della pretesa di riconoscere all'embrione capacità giuridica. Ci
siamo dette forse decine di volte che la riformulazione del primo articolo
del Codice civile prima di tutto farebbe immediatamente decadere la legge
194 e che altre conseguenze deriverebbero dalla demenziale impresa. Se le
legge( per esempio) fosse coerente con se stessa dovrebbe dar vita alla
nuova figura del curator ventris con il compito di tutelare il concepito,
così come oggi un giudice tutela il minore da genitori incapaci o in
qualche modo inadeguati. L'impossibilità di un'autentica tutela che
potrebbe darsi solo allontanando l'embrione dal corpo della madre, così
come avviene oggi per i minori, mostra l'assurdità di una norma giuridica
che consideri donna e concepito allo stesso titolo persone.

La capacità giuridica dell'embrione farebbe per altro dell'Italia un caso
unico in Europa, rappresenterebbe una lesione dello Stato laico peggiore
degli stessi Patti lateranensi, cristallizzando in norme per l'intero corpo
sociale i nuovi connotati integralisti della Chiesa cattolica.

Oggi il governo che ha partecipato al massacro di migliaia di civili in
Afghanistan, risponde attraverso il ministro Sirchia a un ennesimo appello
del papa, assicurando che la legge per la capacità giuridica si farà presto
e sarà "rigorosa". La discussione comincerà a Montecitorio alla metà del
mese di marzo.

E' questo il momento di trasformare in presenza politica collettiva, in
lotta,  in testimonianza visibile del nostro sdegno la coscienza acquisita
in anni di discussione sugli aspetti etici, giuridici, culturali e politici
della questione. La prossimità tra l'inizio del dibattito a Montecitorio e
la data simbolica dell'8 marzo suggerirebbero  una manifestazione nazionale
di tutte a Roma nel primo pomeriggio di sabato 9 marzo. In quella data
tuttavia sono già convocate a Roma un'iniziativa per la Palestina e a
Firenze una manifestazione femminista, nelle intenzioni delle donne del
collettivo 8 marzo dovrebbe essere nazionale.

La soluzione più equa sarebbe quella del rinvio ad altra data della
scadenza sulla Palestina per la semplice ragione che l'8 marzo non è
rinviabile ad altra parte dell'anno; manca ancora un mese e il rinvio non
sarebbe impossibile. L'esigenza si porrebbe, anche se si volesse mantenere
a Firenze la scadenza nazionale delle donne, pensata prima delle
dichiarazioni di Sirchia. Due manifestazioni nazionali nello stesso giorno
non sono quanto di più utile e razionale il movimento possa fare.

Ci rendiamo conto però che non è facile mettere in moto un meccanismo di
rimando a questo punto delle cose, anche perché molte nel  movimento delle
donne stanno già lavorando  per la Palestina. Chiediamo quindi a tutte di
pensare a una scadenza alternativa per l'inizio del dibattito a
Montecitorio , non tuttavia senza aver fatto prima una formale richiesta di
rimando.

L'occupazione della data delle donne( o almeno del giorno più vicino in cui
sono possibili manifestazioni nazionali) suggerisce di fare dell'8 marzo, e
anche del 9 per quelle che non andranno a Roma, scadenze cittadine di lotta
e di presenza politica femminista.



COORDINAMENTO NAZIONALE
DELLA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE








09/03 Firenze: Non è tempo di mimose - Manifestazione femminista

2002-01-30 Per discussione TESTARDA

Care tutte e cari tutti,
visto il susseguirsi agghiacciante degli attacchi ai diritti delle donne,
la rimonta di integralismi di vario tipo  e il clima bacchettone e
moralista che si sta diffondando, a Firenze si è costituito il Collettivo 8
marzo, per indire una grande manifestazione di strada il 9 marzo.
Vorremmo che fosse grande, grandissima, e che contasse sulla adesione del
maggior numero possibile di organizzazioni di donne e su quella dei
soggetti che lottano per i diritti e la democrazia.
Vi chiediamo di esserci, e se non potete, di mandarci almeno una adesione
formale, sia personale, sia della associazione-gruppo-rete di cui facciate
parte.
Vi preghiamo anche di diffondere questo invito a tutta la rete di soggetti
con cui siete in contatto.


Per le associazioni toscane è stata indetta una riunione di coordinamento
in preparazione della manifestazione: 16 febbraio h 15 presso SMS Andrea
Del Sarto, via Manara 12.

Vi allego il documento steso dal collettivo

cari saluti

elena laurenzi

Non è tempo di mimose

Manifestazione femminista



Siamo un gruppo di donne, eterosessuali e lesbiche, studentesse e
lavoratrici, precarie e non, che hanno individuato nel Firenze Social Forum
uno spazio politico.

Abbiamo iniziato a lavorare insieme e ci costituiamo in gruppo perché da
anni ormai le donne non sono più visibili come soggetto politico, perché le
ultime generazioni non hanno potuto leggere la realtà attraverso un'analisi
femminista e anzi questa parola sembra ormai sorpassata ed inutile. Noi ci
diciamo femministe.

Ci viene fatto credere che le donne abbiano raggiunto non solo la parità
legislativa ma anche la libertà sostanziale nella gestione delle proprie
vite.

Ma non è così. La forza e la grande visibilità del movimento femminista
degli anni '70 portò alla conquista di importanti obiettivi, ma all'inizio
degli anni '80 le strategie del riflusso e della criminalizzazione del
dissenso hanno distrutto il movimento delle donne; in seguito gli attacchi
all'autodeterminazione hanno trovato maggior spazio ed espressioni sempre
più becere e reazionarie fino a rimettere in discussione i diritti
acquisiti, prima attraverso i mass-media, poi nelle istituzioni. Ne è un
esempio la discussione parlamentare sulle tecniche di riproduzione
assistita durante la quale è stata attaccata la legge 194, proposto uno
statuto giuridico dell'embrione, divise le donne in categorie morali, in
sostanza negato il diritto all'autodeterminazione.

Ciascuna donna sa che ci sono diritti mai acquisiti: la paura è il prezzo
minimo da pagare per uscire non "accompagnate", specialmente la notte, per
camminare per strada, per vivere da sole. Tutte noi sperimentiamo
quotidianamente umilianti molestie verbali e la paura di subire violenze
fisiche, esperienza reale per molte donne.

La chiesa cattolica, che oggi si impone politicamente e culturalmente con
crescente autorità, e le destre saldamente al potere ripropongono come
unico stile di vita ammissibile la famiglia tradizionale ed il conseguente
ruolo di moglie e madre della donna.

Sottrarsi alla centralità della famiglia comporta prezzi sempre più alti
sia in termini identitari che economici. Lo smantellamento dello stato
sociale tenta di riportare le donne ad assumersi gratuitamente i ruoli di
cura, il sistema economico e la precarizzazione impongono alle donne di
vivere in famiglia per supplire alla mancanza di garanzie e tutele sociali.

La parità giuridica non ha comportato nessuna divisione del potere tra i
sessi: oggi in Italia il 94% dei parlamentari sono uomini, sembra assurdo
pensare ad un governo guidato da una donna, nel mondo l'economia è tutta in
mano ad uomini. La globalizzazione ha rafforzato un sistema sessista,
escludente e patriarcale. Nei paesi poveri donne e bambine sostengono il
carico maggiore di lavoro avendo accesso ad una minore quantità di risorse:
sono le più povere, le meno assistite ed hanno un'aspettativa di vita più
bassa. Nei paesi ricchi la situazione generale di precarizzazione del
lavoro penalizza anzitutto le donne: essendo la disoccupazione di massa un
elemento strutturale della globalizzazione, il lavoro precario è riservato
agli uomini, il lavoro gratuito è assegnato alle donne.

In nome di una falsa emancipazione le donne sono usate come oggetti
sessuali in televisione, nelle riviste, sui cartelloni pubblicitari:
vallette, miss e modelle sono le nuove forme di umiliazione della donna. La
mercificazione del corpo femminile fa parte di una normalità subita
acriticamente dalle donne stesse, anzi si impone come modello di
realizzazione individuale.

Precarietà, mancanza di potere, mercificazione sono comunque "privilegi"
delle occidentali; le altre donne, costrette a fuggire dalla povertà che
affligge il resto del mondo, sono qui schiavizzate nel mercato della
prostituzione o rese serve invisibili di una miseria umiliante.

Negli ultimi vent'anni, l'emergere di forti co

Comunicato stampa per la manifestazione regionale 19/01/2002

2002-01-11 Per discussione GdL Migranti

Comunicato stampa
CRO



Gruppo di lavoro:  Nomadi e migranti
Oristano Social Forum
Per informazioni e chiarimenti eLEONORA  3397916117 [EMAIL PROTECTED]



Per un diritto al futuro - contro il DDl Bossi Fini

Il Gdl nomadi e migranti, ha  indetto per il 19/01/2002 una manifestazione
regionale di protesta contro il DDL Bossi fini  "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
IMMIGRAZIONE"



Come Gdl Nomadi e migranti, ci siamo resi conto che, è sicuramente
difficoltoso per molti di noi sardi e migranti residenti in Sardegna far
sentire la nostra "voce" durante la manifestazione nazionale indetta dal
Roma migrant's Social forum .

In  concomitanza con la giornata nazionale di protesta contro il DDL
Bossi/Fini, Il GdL migranti dell'Oristano social forum, già forum
oristanese per la pace per pace  invita alla massima mobilitazione.

E' per noi tutti necessario che un tale disegno di legge xenofobo e
razzista non venga approvato da governo Berlusconi; in caso contrario
renderebbe più dura la già difficile situazione di chi viene in Italia con
la speranza di un futuro migliore e magari cerca nel nostro stato asilo e
rifugio.

Il DDL Bossi-Fini non è ancora in vigore, ma verrà approvato facilmente non
si svilupperà subitouna forte opposizione sociale delle associazioni
italiane, delle comunità straniere, dei sindacati e di tutti i cittadini
democratici, per questo il Gdl Migranti chiede a tutti coloro che credono
che un mondo diverso si in costruzione di aderire e di partecipare in massa
alla giornata di manifestazione del 19/01/2002.

Anche noi seguiremo  i quattro filoni  principali su cui è basata la
manifestazione romana : diritto alla vita e al futuro, dunque all'esistenza
legale e all'uguaglianza giuridica; 2) accesso di tutti allo stato sociale,
e quindi, in un'ottica pluralista, difesa della scuola e dei servizi
pubblici; 3) solidarietà fra lavoratori italiani e immigrati nella comune
difesa delle garanzie del lavoro (l'art. 18...) e contro la
precarizzazione; 4) rifiuto della guerra e protezione delle sue vittime (il
diritto di asilo).

Siamo fermamente convinti che contro un DDl che  ridurrà i canali di
ingresso regolare in Italia, cancellarà il diritto di asilo prolunghera' il
trattenimento nei centri di detenzione, renderà a' piu' difficile prendere
il ricongiungimento familiare e la carta di soggiorno,  Sia necessaria una
mobilitazione totale di tutte le forze politiche, sindacati,  associazioni
e singoli cittadini  che credono  e sono fermamente convinti che anche i
lavoratori stranieri siano essere umani e come tali abbiano  diritto ad un
futuro.

Alle ore 10.30 la manifestazione- corteo  partirà da pzza Mannu ( fronte
carcere) Oristano e che avrà conclusione in piazza Eleonora dove tutti sono
invitati ad esporre le proprie idee sul tema del "diritto al futuro e alla
cittadinanza", e con un concerto di musica etnica.

Ad oggi hanno aderito : Arci comitato Sardegna; Arci Solidarietà Nuoro,
Cobas Sardegna, Cobas Scuola Oristano, PRC federazione di Oristano,PRC
Iglesiente,Comitato di solidarietà con il  popolo  Kurdo
comitato:SARCIDANO-KURDISTAN-PER-LA-PACE-TRA-I-POPOLI., rete Lilliput nodo
di Oristano, Associazione culturale Peppino Impastato, " Su La testa"
Bollettino dell'alta Marmilla, Democrazia Popolare, Oristano Social Forum.

Per comunicare altre adesioni contattare il 3397916117; 3687825037 o via
mail [EMAIL PROTECTED]; http://www.vicinielontani.too.it



Gdl Migranti OSF










14/12 Napoli: Manifestazione Antirazzista

2002-01-07 Per discussione Rete NoGlobal

Un momento decisivo per i diritti degli uomini e delle donne migranti in
qesto paese!
Il parlamento discute una sanatoria farsa ed una legge (purtroppo) vera e
razzista, la Bossi-Fini, che esaspera l'impianto repressivo  già presente
nella legge del '98:
il tempo di detenzione nelle "prigioni per immigrati" passerebbe da uno a
tre mesi, la dipendenza del permesso di soggiorno dal contratto di lavoro
(vera arma nelle mani dei peggiori speculatori) viene accentuata con la
creazione di un permesso che scade col contratto stesso, ma sono solo
alcuni esempi
Intanto questure come quella di Napoli si apprestano a negare il rinnovo
per circa il 40% dei permessi di soggiorno rilasciati nel '98 per il solito
problema del contratto di lavoro ! I padroni vogliono la flessibilità del
lavoro ma sono rigidi nel pregiudicare i diritti dei lavoratori...
Dobbiamo tutti prendere consapevolezza che la condizione dei migranti
rappresenta in occidente il livello più alto dell'aggressione condotta dai
signori del profitto contro la dignità umana ed insieme la sperimentazione
di nuovi apartheid : gli immigrati ad es. sono la maggioranza tra le
persone recluse in questo paese pur rappresentando il 2-3% della
popolazione complessiva. In alcune regioni come la Campania il decreto sui
flussi regolari di ingresso del 2000 (zero ingressi regolari previsti !)
dimostra la scelta consapevole di legare al lavoro nero la valorizzazione
dei cicli industriali che coinvolgono i migranti.
Il movimento antirazzista e il protagonismo dei migranti hanno fatto passi
importanti in questi anni, ma sono oggi di fronte a una prova fondamentale.
E' in discussione il tipo di società che vogliamo : chiusa e razzista,
oppure aperta, multiculturale e libera dallo sfruttamento !
Per questo manifesteremo a Napoli in costruzione dell'appuntamento
nazionale del 19 gennaio a Roma :

Lunedì 14 Gennaio ore 10:00
Piazza Garibaldi - Napoli
MANIFESTAZIONE REGIONALE ANTIRAZZISTA

- Per la sanatoria generalizzata e meccanismi di regolarizzazione ordinari.
- Per la libera circolazione planetaria degli uomini e delle donne.
- Per svincolare il rinnovo dei permessi di soggiorno dal lavoro.
- Per la chiusura dei Campi di detenzione temporanea.
- Per il passaggio delle competenze sul soggiorno dalle questure agli enti
locali.
- per una legge che garantisca davvero l'asilo politico.

Immigrati in Movimento (Rete NoGlobal), Centri sociali della Campania,
Studenti in Movimento, Uds, Rifondazione Comunista, Cgil-Immigrati,
coordinamento associazioni antirazziste, Coop. immigrati Casbah, Coop.
Dedalus






Re: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio

2002-01-04 Per discussione mlimuli

Carissimi,
Aderiamo al vostro appello. Purtroppo non possiamo essere a  Roma alla
manifestazione del 19 Gennaio 2002, ma saremo senz'altro presenti in
eventuali manifestazioni locali a Palermo ed in Sicilia in genere.
Cordialmente.

Maurizio Li Muli
Resp.le politiche sociali
Democratici di Sinistra Palermo

- Original Message -
From: "diritto al futuro" <[EMAIL PROTECTED]>
To: <[EMAIL PROTECTED]>
Sent: Wednesday, January 02, 2002 9:12 AM
Subject: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale
antirazzista a Roma il 19 gennaio


ED ORA... AL LAVORO!
PER COMINCIARE BENE IL 2002...

L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre
contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il
Manifesto, Liberazione e L'Unità.
Raccogliendo le proposte rese pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum
sociali (Firenze e poi Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che
viene da decine di manifestazioni in tutte le principali città italiane,
questo documento lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a
Roma per il 19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare
sul ddl Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del
Senato).

L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le nuove
adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino rapidamente sia
da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali (questo
indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono usare anche i fax
in calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846).
Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei
migranti, e diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio
locali) e in forma stampata.

Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e
plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base delle sue
proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice unitaria. Del
resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle audizioni in
commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo, dei
giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella critica
radicale all'impianto del ddl Bossi-Fini.
Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione potrebbe essere,
riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi e raccolta da questo
appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è, sinteticamente, ciò che il disegno di
legge nega ai cittadini stranieri, quindi a tutti.

E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia fra la
manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni sindacali di
dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla lotta contro
l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori.


Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania un
incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi, politici e
sindacali che avranno aderito.


UNA GIORNATA DI CIVILTA'
PER IL DIRITTO AL FUTURO

Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione
della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl
governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una
lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento del patto di
cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la
nostra Costituzione.

La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare
così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei
diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati alla
clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto
all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un
contesto di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei
lavoratori ed il suo articolo 18.

Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di
coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione
parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma.
Primi firmatari:

Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda,
Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia,
Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella, d. Giuseppe
Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle,
Giovanni Franzoni;

i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio
Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino;

gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati,
Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario
Bertin, Franco Ottaviano;

i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro
Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro
Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim
Dammash.

Ulteriori adesioni: fax 06.5757233-57305132, E-mail
[EMAIL PROTECTED]








Re: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio

2002-01-03 Per discussione Associazione Culturale Mediterraneo

Carissimi,
Aderiamo al vostro appello. Purtroppo non possiamo essere a  Roma alla
manifestazione del 19 Gennaio 2002, ma possiamo organizzare delle iniziative
locali, nel nostro Sud Est siciliano.
Cordialmente.
Consiglio Direttivo dell'Ass. Cult. Mediterraneo
Luis Lo Pinto


- Original Message -
From: "diritto al futuro" <[EMAIL PROTECTED]>
To: <[EMAIL PROTECTED]>
Sent: Wednesday, January 02, 2002 10:12 AM
Subject: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale
antirazzista a Roma il 19 gennaio


ED ORA... AL LAVORO!
PER COMINCIARE BENE IL 2002...

L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre
contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il
Manifesto, Liberazione e L'Unità.
Raccogliendo le proposte rese pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum
sociali (Firenze e poi Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che
viene da decine di manifestazioni in tutte le principali città italiane,
questo documento lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a
Roma per il 19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare
sul ddl Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del
Senato).

L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le nuove
adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino rapidamente sia
da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali (questo
indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono usare anche i fax
in calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846).
Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei
migranti, e diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio
locali) e in forma stampata.

Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e
plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base delle sue
proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice unitaria. Del
resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle audizioni in
commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo, dei
giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella critica
radicale all'impianto del ddl Bossi-Fini.
Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione potrebbe essere,
riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi e raccolta da questo
appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è, sinteticamente, ciò che il disegno di
legge nega ai cittadini stranieri, quindi a tutti.

E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia fra la
manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni sindacali di
dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla lotta contro
l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori.


Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania un
incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi, politici e
sindacali che avranno aderito.


UNA GIORNATA DI CIVILTA'
PER IL DIRITTO AL FUTURO

Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione
della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl
governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una
lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento del patto di
cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la
nostra Costituzione.

La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare
così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei
diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati alla
clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto
all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un
contesto di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei
lavoratori ed il suo articolo 18.

Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di
coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione
parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma.
Primi firmatari:

Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda,
Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia,
Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella, d. Giuseppe
Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle,
Giovanni Franzoni;

i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio
Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino;

gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati,
Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario
Bertin, Franco Ottaviano;

i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro
Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro
Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim
Dammash.

Ulteriori adesioni: fax 06.5757233-57305132, E-mail
[EMAIL PROTECTED]








DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionaleantirazzista a Roma il 19 gennaio

2002-01-02 Per discussione diritto al futuro

ED ORA... AL LAVORO!
PER COMINCIARE BENE IL 2002...

L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre
contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il
Manifesto, Liberazione e L'Unità.
Raccogliendo le proposte rese pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum
sociali (Firenze e poi Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che
viene da decine di manifestazioni in tutte le principali città italiane,
questo documento lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a
Roma per il 19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare
sul ddl Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del
Senato).

L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le nuove
adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino rapidamente sia
da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali (questo
indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono usare anche i fax
in calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846).
Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei
migranti, e diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio
locali) e in forma stampata.

Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e
plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base delle sue
proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice unitaria. Del
resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle audizioni in
commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo, dei
giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella critica
radicale all'impianto del ddl Bossi-Fini.
Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione potrebbe essere,
riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi e raccolta da questo
appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è, sinteticamente, ciò che il disegno di
legge nega ai cittadini stranieri, quindi a tutti.

E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia fra la
manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni sindacali di
dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla lotta contro
l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori.


Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania un
incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi, politici e
sindacali che avranno aderito.


UNA GIORNATA DI CIVILTA'
PER IL DIRITTO AL FUTURO

Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione
della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl
governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una
lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento del patto di
cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la
nostra Costituzione.

La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare
così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei
diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati alla
clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto
all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un
contesto di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei
lavoratori ed il suo articolo 18.

Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di
coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione
parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma.
Primi firmatari:

Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda,
Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia,
Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella, d. Giuseppe
Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle,
Giovanni Franzoni;

i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio
Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino;

gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati,
Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario
Bertin, Franco Ottaviano;

i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro
Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro
Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim
Dammash.

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(Fwd) DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazi

2001-12-31 Per discussione Davide Bertok


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L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre
contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il
Manifesto, Liberazione e L'Unità. Raccogliendo le proposte rese
pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum sociali (Firenze e poi
Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che viene da decine di
manifestazioni in tutte le principali città italiane, questo documento
lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a Roma per il
19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare sul ddl
Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del
Senato).

L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le
nuove adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino
rapidamente sia da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e
nazionali (questo indirizzo mail è stato creato appositamente, si
possono usare anche i fax in calce e i telefoni 339.6504639 -
347.1777846). Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo
nelle varie lingue dei migranti, e diffonderlo in tutte le reti
(compresa la stampa e le radio locali) e in forma stampata.

Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e
plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base
delle sue proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una
cornice unitaria. Del resto le prime battute della battaglia
parlamentare, nelle audizioni in commissione, hanno visto una larga
convergenza dell'associazionismo, dei giuristi democratici e delle
organizzazioni sindacali nella critica radicale all'impianto del ddl
Bossi-Fini. Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione
potrebbe essere, riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi
e raccolta da questo appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è,
sinteticamente, ciò che il disegno di legge nega ai cittadini
stranieri, quindi a tutti.

E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia
fra la manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni
sindacali di dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio
alla lotta contro l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei
Lavoratori.

Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania
un incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi,
politici e sindacali che avranno aderito.

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UNA GIORNATA DI CIVILTA'
PER IL DIRITTO AL FUTURO

Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale
precarizzazione della vita e del lavoro dei cittadini stranieri,
introdotti dal ddl governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e
istituzionalizzano una lunga campagna xenofoba e segnano un secco
arretramento del patto di cittadinanza fondato sulla convivenza e sul
lavoro, su cui si basa anche la nostra Costituzione. 

La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di
trovare così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e
nazionalitaria dei diritti, nella mercificazione di esseri umani
condannati alla clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un
epocale salto all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti,
tanto più in un contesto di attacco a garanzie universalistiche quali
lo Statuto dei lavoratori ed il suo articolo 18.

Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di
coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione
parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma.
Primi firmatari:

Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana
Rossanda, Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita 
Hak,
Moni Ovadia, Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino
Barsella, d. Giuseppe Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio
Melandri, Raniero La Valle, Giovanni Franzoni;

i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli,
Vittorio Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino;

gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron
Kubati, Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag
Matvejevic, Mario Bertin, Franco Ottaviano;

i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro
Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, 
Sandro
Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, 
Wassim
Dammash.

Ulteriori adesioni: fax 06.5757233-57305132, E-mail
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Manifestazione a Roma per la giustizia e la legalità

2001-12-18 Per discussione Palermo Anno Uno

L' ASSEMBLEA NAZIONALE SI TERRA' A ROMA SABATO 19 GENNAIO 2002 alle ore 10.30.

Per quello che riguarda il luogo aspettiamo una conferma che vi
comunicheremo immediatamente.

Questa assemblea si inserisce in un percorso più ampio che ci vedrà
impegnati, a livello nazionale e nelle sue articolazioni
territoriali, insieme a Libera in una serie di eventi che si svolgeranno da
febbraio con l'Assemblea Nazionale di Libera fino ad aprile con la Carovana
Nazionale
Antimafia.

Vi invitiamo ad essere presenti in numero consistente a Roma e di
confermare con una e.mail o un fax (091 340793) la vostra
presenza.

Nel frattempo occorre uno sforzo da parte di tutti noi per nuove adesioni.
A questo proposito in allegato troverete l'appello con le
adesioni finora arrivate.

Vi invieremo presto una bozza di documento programmatico da presentare in
assemblea che vi invitiamo ad eleborare ed a
integrare.

Grazie ancora e buon lavoro

Palermo Anno




---
PALERMO chiamaŠ per esserci contro la mafia
---

"Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco
troppo grande. Si muore spesso perchè non si dispone delle necessarie
alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i
servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere"(G.Falcone)
Assistiamo ad un progressivo e costante smantellamento di tutti quegli
strumenti di contrasto alla criminalità organizzata che, dopo le stragi del
92, ci avevano fatto sperare di potere un giorno vivere in una società
libera dall'intimidazione mafiosa.
Sempre più difficile è collaborare con la giustizia, sia da parte dei
pentiti che di imprenditori onesti e taglieggiati, sempre più sfumato è il
reato di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre fioccano le
condanne di risarcimento a carico di chi racconta o analizza la Mafia e i
magistrati più esposti vengono costantemente attaccati e delegittimati.
Niente più falsi in bilancio, ostacoli insormontabili per le rogatorie
internazionali e un bel colpo di spugna per i reati finanziari. Dopo la
cessazione dell' operazione "Vespri Siciliani", ecco oggi  la riduzione
della "vergogna nazionale", cioè delle scorte ai magistrati. Imperativo
categorico è diventato "imparare a convivere con la mafia", in attesa di
allentare la vigilanza sui grandi appalti.
Intendiamo esprimere non solo preoccupazione ma indignazione per il
percorso intrapreso verso una normalità che somiglia troppo ad una
"normalizzazione".Oggi, come e più di ieri, è necessario ribadire con forza
e convinzione, che la mafia esiste, ancora, e controlla il territorio. La
mafia non è un'emergenza. La mafia è un sistema criminale che trova la sua
forza nei legami ancora forti con pezzi della politica, delle istituzioni,
del mondo dell' economia ed in capitali immensi, appena scalfiti da
sequestri e confische.
Per questo è assolutamente necessario rialzare la guardia, mobilitare le
coscienze e rendere evidente nel Paese la volontà di liberarsi dal giogo
mafioso. E' ancor più necessario richiamare alle proprie responsabilità
tutte le cariche istituzionali a garanzia della democrazia e della libertà.
Riteniamo urgente e vitale organizzare una mobilitazione nazionale contro
la mafia che veda convergere associazioni, gruppi, movimenti e
cittadini.Una manifestazione che riteniamo opportuno proporre a Roma entro
poche settimane per sottolineare il senso di una battaglia contro la
criminalità che è dell'intero Paese. Per dimostrare a pezzi delle
istituzioni non coerentemente impegnati nel contrasto alla mafia la
presenza determinata e non rassegnata dei cittadini italiani.
Vi invitiamo ad inviare entro i prossimi giorni la Vostra adesione insieme
alla disponibilità a dare un contributo di idee ed un apporto organizzativo
per la riuscita dell'iniziativa.
Associazione PALERMO ANNO UNO Onlus

[EMAIL PROTECTED]
Fax: 091 340793

DIFFONDIAMO QUESTO INVITO PER ESSERCI CONTRO LA MAFIA

ADESIONI


Hanno aderito ad oggi: Aequa Toscana, Ag. Stampa Consumi Etici e Alt., Anna
Cocchi Sindaco Anzola dell'Emilia, Roberta Bussolari Assessore alle
Politiche giovanili Comune Anzola dell'Emilia, Arci Agrigento, Arci
Palermo, Ass. Antiestorsione Catanese, Ass. Scuola Formaz. Politica " G.
Falcone ", Donatella Savelli -Ass. Naz. Magna Charta, Ass. Namaste, Roberta
Attanasio (Rm), Damiano Avinio (Co), Emanuele Banfi - Univ. Mi Bicocca,
Davide Barbieri (Bo), Gian Luigi Beccaria - Univ. Torino, Sandra Bino (Pa),
Rita Borsellino, Aldo Brigaglia (Pa), Silvia Calamai (Fi), Sindaco di
Calderara (Bo), Paola Carini (Pc), Augusto Cavadi (Pa), Avv. Guido
Cavalcanti Presid. Trib. Firenze Sez. Lavoro, Centro Impastato, Mario Cerè
(Bo), "Cervello", CeSPI Rm, CGIL Palermo, Segr. Nazionale CGIL Scuola,
CIDI, Domenico Cilione, Michele Cipolla (Pa), Giuseppe Cipr

05/12 Napoli: MANIFESTAZIONE REGIONALE DEGLI STUDENTI

2001-12-03 Per discussione Rete NoGlobal

Contro lo stato fatiscente delle nostre scuole

Per la scuola pubblica

Contro il processo di aziendalizzazione della formazione portato avanti
dalla ministra Moratti dopo Berlinguer

Per una formazione critica e accessibile a tutti/e

Contro il copyright sui saperi

Mercoledì 5 Dicembre ore 10:00 - piazza Garibaldi - Napoli
MANIFESTAZIONE REGIONALE DEGLI STUDENTI
(seguirà incontro con l'assessore provinciale all'istruzione)


Studenti in Movimento