Palestina Libera - Sabato manifestazione a Trieste - adesione
TRIESTE PER LA PACE IN PALESTINA Sabato 6 aprile 2002 ore 17.00 CORTEO da P.zza della Borsa PER CHIEDERE - a tutte le persone di buona volontà di attivarsi affinchè cessi il massacro e venga avviata la ricerca della Pace; - all'ONU di riprendere con forza e autorevolezza un ruolo negoziale, e di organizzare una forza di interposizione sulla base dei confini del 1967 come stabilito dalle sue Risoluzioni; - al Parlamento europeo di sospendere e congelare i trattati di associazione di Israele all'Unione Europea, fino a quando non saranno rispettate le risoluzioni votate all'ONU; - al nostro Paese di farsi interprete in tutte le sedi di queste richieste; - a tutti i cittadini di sostenere le iniziative dei pacifisti in tutto il mondo, compresi i molti italiani che proprio in queste drammatiche giornate stanno pacificamente assolvendo a quel ruolo di osservazione ed intermediazione non violenta che nessun organismo internazionale ha avuto il coraggio (o la forza) di attuare. per adesioni: Comitato Pace Convivenza e Solidarietà - Trieste tel. 040-368977 - 338-2118453 fax. 040-637788 e-mail <[EMAIL PROTECTED]> --- Zastava Trieste sarà in piazza con voi a sostegno dell'Intifada nella resistenza all'occupazione dei Territori, per il ritiro di Israele entro i confini del 1967, per una pace giusta come premessa per un futuro di sviluppo e convivenza di tutti i Popoli di Palestina e del M.O. Per una Palestina libera. Zastava Trieste Internazionalismo - Antimperialismo - Solidarietà http://www.digilander.iol/zastavatrieste
R: 3.000.000 a Roma - Immagini dalla manifestazione
Connection refused Tuula - Original Message - From: Redazione 31feb <[EMAIL PROTECTED]> To: <[EMAIL PROTECTED]> Sent: Monday, March 25, 2002 10:08 AM Subject: 3.000.000 a Roma - Immagini dalla manifestazione > > Gallery 1 > http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4546 > > Gallery 2 > http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4547 > > Gallery 3 > http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4548 > > > Ciao > > Redazione > www.31febbraio.org > > >
3.000.000 a Roma - Immagini dalla manifestazione
Gallery 1 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4546 Gallery 2 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4547 Gallery 3 http://www.31febbraio.org/foto_all.asp?ID=4548 Ciao Redazione www.31febbraio.org
23/03 Manifestazione a Roma - Tu sì - Tu no - Art. 18
Con preghiera di pubblicazione/diffusione Bologna Social Forum - 20 Marzo 2002 http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/23_a_roma.htm TRENO T4-BSF - Manifestazione a Roma Sono ancora disponibili posti nel treno che partirà Sabato 23 Marzo 2002 dalla stazione centrale di Bologna alle ore 0.22 (ritrovo in stazione venerdì notte alle ore 23.15), il treno è uno di quelli prenotati dalla camera del lavoro e avrà sulle carrozze l'adesivo T4-Bologna Social Forum. Treno T4-Bologna Social Forum Andata - partenza bologna ore 0.22 - arrivo stazione roma tiburtina 4.45 ritorno - partenza roma tiburtina ore 19.08 - arrivo bologna centtrale 23.20 il costo del biglietto e' di 10 euro a posto ( la differenza del costo del treno viene integrata dalla cgil con le sottoscrizioni). Indicazioni per la manifestazione: il concentramento dei social forum nazionali e' alle ore 9.00 in piazza esedra, vicino alla stazione termini. per spostarsi da tiburtina a termini si puo' utilizzare il metro (sara' in funzione per l'intera giornata) e occorre scendere alla fermata roma termini. per salire sul treno occorre presentare il tagliando T4-Tu sì tu no art.18 Per acquistare i biglietti: - gazebo in piazza re Enzo dalle ore 12 alle ore 19; - banchetto anche in stazione prima della partenza dei treni PER INFO: - BSF - valerio monteventi 347 0186818 - ATTAC - gianni paoletti 335 5742958 - CONTROPIANI roberta 347 6418230 --- Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf --- Le risorse: - Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque può iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere: - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum http://www.contropiani2000.org - all'indirizzo della lista http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info - Lista Noocse per il dibattito http://it.egroups.com/group/noocse-bo/ - Ordine del giorno partecipativo !! http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione
Manifestazione
Cari, care, vi invio informazioni piu' aggiornate sulla manifestazione di sabato, qui ci sono riunioni a raffica, molte cose purtroppo sono cambiate, date le nuove tragiche circostanze in cui ci siamo trovati a organizzare. Si conferma la partenza dei concentramenti alle ore 10, tuttavia dato l'altissimo numero di presenze previsto, si _consiglia_ ai gruppi di arrivare intorno alle 8 - 8,30, soprattutto per chi, come le associazioni GLBT, ha appuntamento in piazza della Repubblica. I comizi inizieranno intorno alle ore 13, si prevede il termine della manifestazione verso le ore 14,30. Lo spirito della manifestazione e' profondamente cambiato: sono state disdette musiche, coreografie, palloncini, il palco della prosa e del concerto, le nostre bandiere saranno listate a lutto. Io non potro' essere alla partenza perche' sono stata reclutata ai telefoni del backstage del palco, noi tutti del palazzo siamo divisi tra i vari gazebo addetti ai servizi, dovrei essere rintracciabile telefonicamente, in ogni caso all'appuntamento di p. della Repubblica alle 8 ci sara' il compagno Alessandro Cardente (tel. 339 64 63 992). Ci sarebbero tante considerazioni da fare e le faremo, la prima di tutte e' tuttavia che e' quanto mai importante esserci. A presto Gigliola *** Dr. Maria Gigliola Toniollo CGIL Nazionale - Ufficio Nuovi Diritti C.so d'Italia, 25 - 00198 Roma tel. ++39 06 84 76 390 - 338 87 50 286 [EMAIL PROTECTED] http//:www.cgil.it/org.diritti ***
20/03 Omicidio Biagi: Manifestazione 23 marzo
COMUNICATO STAMPA S.IN.COBAS OMICIDIO BIAGI: UN ATTO TERRORISTICO CONTRO I LAVORATORI IL 23 MARZO A ROMA CON I SOCIAL FORUM OCCORRE LO SCIOPERO GENERALE PER IL RITIRO DELLE DELEGHE L'omicidio di Marco Biagi ricorda quello D'Antona soltanto nella tecnica di esecuzione. Il contesto in cui avviene e la scelta dei tempi ricordano invece gli anni della strategia della tensione. Oggi come allora, ci sono in campo i movimenti, in particolare quello dei lavoratori. Da mesi c'è una straordinaria partecipazione alle mobilitazioni e agli scioperi, da quelli territoriali a quello generale del sindacalismo di base del 15 febbraio scorso. Si annuncia una mobilitazione massiccia per sabato 23 ed è all'ordine del giorno lo sciopero generale. Chiunque siano gli esecutori materiali e i mandanti, questo atto terroristico è rivolto contro i movimenti di massa, la partecipazione democratica e le lotte dei lavoratori in difesa dei loro diritti più elementari. In questo senso destano viva preoccupazione le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che accusano l'opposizione sociale e le mobilitazioni pacifiche dei lavoratori di nutrire la violenza omicida. Occorre invece mantenere viva la partecipazione di massa, perché questo è l' unico antidoto al terrorismo e alla repressione. Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a mobilitarsi in questi giorni e recarsi a Roma il 23 marzo. Il S.in.COBAS, insieme alle organizzazioni sindacali di base Sulta, Cnl e Ucs, sarà presente alla manifestazione del 23 marzo, insieme al resto del movimento no global. Vi porteremo la piattaforma anticoncertativa e antiliberista del 15 febbraio e le parole d'ordine della difesa e dell' estensione dell'art. 18, del ritiro di tutte le deleghe governative e del reddito sociale per disoccupati e precari. Oggi occorre lo sciopero generale, più che mai. La decisione odierna di Cgil, Cisl e Uil di rinviare lo sciopero generale è negativa, ma sin d'ora lavoreremo perché lo sciopero generale sia un momento di unificazione nella lotta di tutti i lavoratori. Invitiamo il sindacalismo di base a ritrovare la lucida unità che aveva portato al 15 febbraio, perché lo sciopero generale necessita la piattaforma anticoncertativa e antiliberista e perché lo sciopero generale deve rinunciare a ogni ambiguità, per chiedere invece limpidamente il ritiro non solo delle modifiche all'art. 18, ma di tutte le deleghe governative. Soltanto con la partecipazione e la lotta di massa, soltanto con la difesa intransigente dei diritti, uguali per tutti e tutte, a prescindere da nord e sud, dal colore della pelle e dall'età, sarà possibile difendere ed allargare la democrazia. p. Segreteria Nazionale S.in.COBAS Luciano Muhlbauer Milano, 20 marzo 2002 per info. 338-4290610
20/03 Omicidio Biagi: Manifestazione e Assemblea Cittadina
Con preghiera di pubblicazione/diffusione Bologna Social Forum - 20 Marzo 2002 http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/omicidio_biagi.htm Piombo sulla vita di un uomo Piombo sulla democrazia Piombo sui conflitti sociali Oggi è una giornata di lutto. Condanniamo in modo assoluto l'assassinio del giurista Marco Biagi, barbaramente ucciso mentre rientrava in casa. Assassinio che precede, non certo per caso, la grande mobilitazione in difesa dell'art. 18 e per i diritti dei lavoratori fissata per il giorno 23 marzo in preparazione dello sciopero generale. Assassinio consumato nel paese delle stragi di Stato e delle trame eversive, maturato in un clima di veline dei servizi segreti e scorte sospese. Assassinio contro la politica. Assassinio contro la democrazia per ciò che è oggi in questo paese: battaglia per i diritti, mobilitazione per la dignità, conflitto per e progetto di un nuovo mondo possibile. La destra e la Confindustria, affiancate dai peggiori pennivendoli di questo paese, vorrebbero criminalizzare tutti i movimenti parlando di clima d'odio che determina fatti simili, che "arma i terroristi". Chiamano all'unità tutte le forze politiche e sociali nel tentativo di azzittire il dissenso e il conflitto. Vorrebbero ridurre al silenzio i molti che, in questo paese, combattono per i diritti, la democrazia, il futuro. Non accetteremo questo ricatto. Scendendo in piazza per condannare questo brutale omicidio ribadiamo che continueremo a lottare per la democrazia. Continueremo con tutte le lotte e le mobilitazioni che ne rappresentano il sale e la vita. Appuntamento Ore 15.30 in Piazza Maggiore per la manifestazione A seguire in Piazza Nettuno Assemblea pubblica --- Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf --- Le risorse: - Newsletter del Bologna Social Forum dove chiunque può iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere: - attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum http://www.contropiani2000.org - all'indirizzo della lista http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info - Lista Noocse per il dibattito http://it.egroups.com/group/noocse-bo/ - Ordine del giorno partecipativo !! http://www.contropiani2000.org/bsf/assemblea/odg.php Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione
[marciamondialedonne] manifestazione 23 settembre
La Marcia mondiale delle donne (coordinamento italiano) aderisce alla manifestazione del 23 settembre a Roma e dà appuntamento presso la Chiesa di S. Maria degli Angeli (vicino p.zza Esedra) 15 minuti prima della partenza del corteo. Tra i molti motivi della nostra partecipazione che ci oppongono a un governo sessista, misogeno e razzista, che mira a attaccare i diritti e le libertà, abbiamo scelto quello della difesa dell'autodeterminazione delle donne. In particolare, l'opposizione al disegno di legge sulle tecniche di riproduzione assistita (che andrà in aula parlamentare il 27 marzo) e allo statuto dell'embrione, pericoloso precedente per una messa in discussione della legge 194. Su questo tema quindi ci caratterizzeremo con uno striscione e un volantino.
[aa-info] AGGIORNAMENTI MANIFESTAZIONE 9 MARZO PALESTINA
AGGIORNAMENTI E PROPOSTE PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PALESTINA DEL 9 MARZO Care compagne, cari compagni, Siamo ormai alla vigilia della manifestazione nazionale VITA, TERRA, LIBERTA' PER IL POPOLO PALESTINESE che si preannuncia grande e partecipata. Un primo risultato, dopo 14 mesi di inerzia e reticenze, è stato raggiunto. Occorre già cominciare a ragionare sul dopo, sul come dare continuità e coordinamento alle iniziative e alle forze messe in moto da questa manifestazione. Sabato 9 marzo, alle ore 10.00 nella sala di via Giolitti 231 (a fianco della stazione Termini, dove si è tenuta già la riunione nazionale del 19 gennaio) proponiamo di tenere una riunione nazionale aperta per discutere di questo e per poter poi andare alla manifestazione. AGGIORNAMENTI. Martedi sera, alla comunità palestinese, si è tenuta l'ultima riunione del comitato promotore della manifestazione per discutere e decidere la gestione del comizio conclusivo in piazza Navona. Ecco le cose più importanti: 1.. La comunità palestinese all'unanimità - incluso l'Ufficio dell'OLP - ha chiarito che il documento comparso su Liberazione del 5 marzo (ed oggi sul Manifesto del 6 marzo), NON E' della comunità palestinese. La Comunità palestinese si riconosce nell'appello VITA, TERRA, LIBERTA' PER IL POPOLO PALESTINESE reso noto già da alcune settimane e che contiene i quattro punti fondamentali della piattaforma della manifestazione del 9 marzo. Il documento uscito sui giornali è un documento della coalizione israelo-palestinese per la pace che un compagno dell'ufficio dell'OLP ha ritenuto potesse essere una piattaforma capace di allargare la partecipazione alla manifestazione del 9 marzo. Su questo è iniziato un chiarimento tra i compagni palestinesi. E' una precisazione importante anche perchè l'assemblea dei social forum di Bologna e il PRC, hanno sottoscritto quel documento come indicazione per la partecipazione alla manifestazione mentre la piattaforma originale ed ufficiale è al! quanto diversa, anche se non contrapposta. Abbiamo detto sin dall'inizio che alla manifestazione ognuno potrà partecipare anche con i propri contenuti aggiuntivi (ma non sostitutivi) alla piattaforma. Una volta chiarita la questione, ciò non rappresenta un problema, soprattutto se ci sarà visibilmente coerenza tra l'adesione e il contributo alla risucita della manifestazione stessa. 2.. Sugli interventi finali, nonostante un notevole "pressing" in senso contrario cresciuto negli ultimi giorni, abbiamo tenuto fermo il criterio del diritto di intervenire dal palco per tutti i coordinamenti, le associazioni e le strutture che hanno contribuito alla manifestazione. Curiosamente, questa forma "inclusiva" è stata contestata come "esclusiva" da alcuni che hanno una idea della "inclusione" assai originale e che mette in seria discussione la logica. Il criterio della pari dignità e della possibilità di intervenire a conclusione di una manifestazione unitaria, ha "messo in fuga" qualcuno ma ha persuaso molti altri. Per cui c'è un primo elenco di realtà che nei giorni scorsi hanno richiesto di intervenire e che abbiamo deciso di rendere pubblico e trasparente già da oggi. Si ribadisce il criterio che dovranno essere interventi brevi (tra i 3 e i 4 minuti max) tesi ad evidenziare i contenuti e le proposte aggiuntive rispetto a quelli della piattaforma generale ch! e in buona parte è già condivisa. In secondo luogo chiediamo ai vari comitati che partecipano a coordinamenti o a reti di unificare il loro intervento a nome di tutte le strutture che si riconoscono in quel percorso e in quei contenuti. 3.. INTERVENTI DAL PALCO. E'stato deciso di affidare la conduzione del palco a Stefano Chiarini che ha dato un forte contributo alla riuscita di questa manifestazione. Sono previsti l'intervento di un compagno palestinese, di una compagna israeliana e di un compagno kurdo. Poi ci saranno gli interventi delle varie strutture che al momento sono: Forum Palestina, Coordinamento Nazionale di solidarietà con l'Intifada, Assemblea Antimperialista, Confederazione Cobas, RdB/CUB, Convoglio Giorgiana Masi/Rete Senza Censura, Assemblea Nazionale dei Social Forum, Coordinamento nazionale dei circoli Rossoperaio, Coordinamento di solidarietà con l'Intifada di Torino, Associazione Ya Basta, Donne in nero, Campagna "Il volto di Handala", Associazione per la Pace, PRC,Verdi, PdCI, SG (NB: è un elenco e non un ordine cronologico degli interventi). Saranno inoltre possibili brevi comunicati, annunci di proposte ed iniziative, messaggi di saluto e solidarietà. Il tutto in un clima ed una condizione di maturità e rispetto di tutti i contributi che dovrà essere una scelta comune, condivisa e adeguata allo spirito unitario e positivo con cui è nata - finalmente -
28/02 Palermo: MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA a PALERMO
MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA a PALERMO Giovedì 28 febbraio 2002 - ore 16 Piazza Castelnuovo - Politeama http://www.onnivora.net http://www.forumsocialesiciliano.org
02/03 Napoli: Manifestazione Antirazzista
Sabato 2 Marzo - Napoli FERMIAMO IL RAZZISMO ISTITUZIONALIZZATO - Contro la legge Bossi-Fini - Per una sanatoria vera - Per la chiusura dei campi di detenzione per immigrati - Contro il lavoro nero - Per il diritto al rinnovo del permesso di soggiorno non vincolato ai ricatti del datore di lavoro - Per i diritti di cittadinanza per tutte e tutti MENTRE IN PARLAMENTO PROCEDE SPEDITA L'APPROVAZIONE DI UNA LEGGE VERGOGNOSA, ANCHE A NAPOLI MANIFESTAZIONE DELLE COMUNITA' DEGLI IMMIGRATI E DI TUTTE LE SOGGETTIVITA' E LE FORZE SOCIALI CHE VOGLIONO OPPORSI ALLA FEROCE DISCRIMINAZIONE CHE STA PORTANDO AVANTI IL GOVERNO. Piazza Garibaldi - ore 10:00 Immigrati in Movimento
Domenica 24 febbraio 2002 manifestazione a Brescia contro Bossi -Maroni - Castelli
DOMENICA 24 FEBBRAIO si svolge a Brescia il primo congresso federale dei Giovani Padani a cui parteciperanno BOSSI, MARONI e CASTELLI. Il Brescia Social Forum ha organizzato una manifestazione contro le politiche sull'IMMIGRAZIONE, sul LAVORO e sulla GIUSTIZIA. Anche da Bergamo partiremo alla volta di Brescia. Ci troviamo tutti alla stazione dei treni di Bergamo alle 13.30 per prendere il treno delle 13.53. BOSSI attraverso il razzismo della propria legge (la "Bossi-Fini") vuole ridurre gli immigrati a forza lavoro precaria, priva di diritti, non più uomini ma oggetti da sfruttare quando servono e da gettare a lavoro finito. A uomini e donne che chiedono libertà di circolazione e uguaglianza di diritti, il governo delle destre oppone leggi che incrementano la clandestinità, comprimono i diritti di libertà, ostacolano l'inserimento sociale e l'accesso a sanità, casa, istruzione. MARONI oltre a distruggere la previdenza pubblica per far risparmiare le industrie, sta cercando, attraverso la cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (che tutela i lavoratori da licenziamenti ingiusti ed arbitrari), di annullare la dignità di ogni lavoratore di essere uomo libero e pensatore indipendente, sottoponendolo ai sola volontà discrezionale dell'azienda CASTELLI punta a smantellare l'indipendenza della Magistratura in nome di una "legge uguale per tutti, ma per alcuni più uguale che per altri". -- BERGAMO SOCIAL FORUM MAILING LIST per informazioni [EMAIL PROTECTED] Ringraziamo www.bergamoblog.it per l'ospitalità.
ADESIONE CIRCOLO PINK ALLA MANIFESTAZIONE DEL 23 FEBBRAIO 2002AVERONA
CIRCOLO PINK CENTRO DI CULTURA E INIZIATIVA GAY/LESBICA/BISESSUALE E TRASGENDER VERONA OGGETTO: ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE PER IL DIRITTO AL FUTURO, PER LA CASA, PER I DIRITTI DI TUTTI VERONA 23 FEBBRAIO 2002 Perfettamente in linea con la battaglia che molte associazioni e gruppi italiani stanno conducendo per il riconoscimento del "diritto di cittadinanza" per tutte le minoranze e diversità, il Circolo Pink Aderisce alla manifestazione che si terrà sabato 23 febbraio a Verona, concentramento ore 16.00 in Piazza Santa Toscana. I diritti della casa, alla sanità, al lavoro e alla serenità devono essere assolutamente garantiti a tutte le persone migranti che si trovano sul territorio italiano, sia che abbiano un regolare permesso di soggiorno sia che si trovino in una condizione di clandestinità; proprio a loro deve essere garantito il diritto di cittadinanza. Il tema della cittadinaza era l'argomento portate della manifestazione fatta lo scorso 9 giugno 2001 a Verona, in quell'occasione furono raccolte centinaia di firme per il riconoscito dei diritti civili alle persone omoessuali, firme che sono state recapitate oltre che al Sindaco della città di Verona anche al Presidete della Repubblica Italiana Ciampi e al Presidete della commissione europea Prodi. Per il Circolo Pink Gianni Zardini 348 2634126
MANIFESTAZIONE SABATO 23 FEBBRAIO 2002 VERONA PER IL DIRITTO ALLACASA
Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K. in collaborazione con COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI PER IL DIRITTO AL FUTURO, PER LA CASA, PER I DIRITTI DI TUTTI Le guerre, la fame, la speranza di un futuro migliore hanno portato in Italia migliaia di migranti. Queste persone, che lavorano nelle campagne, nelle fabbriche, nelle aziende artigiane, nelle cooperative, che prestano la loro opera con le famiglie, gli anziani, i bambini, sono spesso costrette a vivere in condizioni degradanti. Moltissimi, anche nella nostra città, dormono nelle case o nelle fabbriche abbandonate, esposti a disagi che ne compromettono la salute, come dimostra l'aumento dei casi di tubercolosi. I più fortunati riescono ad affittare appartamenti in cui pagano affitti altissimi, che li costringono a vivere ammassati. Questa situazione costringe tutti coloro che cercano una casa in affitto a pagare prezzi esorbitanti. A Verona ci sono 7.000 appartamenti sfitti e nessun finanziamento per l'edilizia economico-popolare. Lo scorso anno sono state presentate 1600 domande per la casa popolare e sono stati assegnati 30 appartamenti. In previsione dell'approvazione della legge Bossi-Fini, che riduce le persone migranti a merce, con il diritto di esistere solo per lavorare, le forze dell'ordine stanno intensificando in tutta Italia i rastrellamenti alla ricerca di clandestini. Persone spesso fuggite da situazioni difficili vengono rimandate nei loro Paesi, mentre gli unici stanziamenti della legge Bossi-Fini andranno a finanziare la costruzione di nuovi centri di permanenza temporanea, veri e propri lager, di cui è prevista una variante anche per i richiedenti asilo. Nel frattempo i proprietari di case, a Verona come altrove, lucrano sulla pelle degli immigrati (e non solo sulla loro) e la pubblica amministrazione non fornisce alcuna risposta seria in tema di accoglienza, di diritto alla casa, di diritto ad una vita dignitosa. A Roma poche settimane fa duecentomila persone sono scese in piazza contro il Disegno di Legge razzista del governo in tema di immigrazione e per il diritto al futuro dei cittadini italiani e stranieri. Oggi a Verona scendiamo in piazza per difendere il diritto alla dignità, per la casa, per la salute, per l'istruzione, per emergere dal lavoro nero e dalla clandestinità. Chiediamo un incontro agli amministratori pubblici per avviare un tavolo di confronto sui diritti delle persone che vivono nel nostro territorio. Sabato 23 Febbraio 2002 MANIFESTAZIONE E CORTEO Concentramento in piazza Santa Toscana (Porta Vescovo) ore 16.00 Percorso: Santa Toscana, Via S. Nazaro, Via Muro Padri, Via Carducci, Ponte Nuovo, Piazza delle Poste, Via Stella, Via Anfiteatro, Piazza Brà. Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K. in collaborazione con COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI Segreteria C/o Circolo Pink Verona Via Scrimiari, 7 - 37129 Verona Tel e Fax 045 8065911 [EMAIL PROTECTED] per adesioni: [EMAIL PROTECTED] [EMAIL PROTECTED] Informazioni: 333 3405377 333 9595120
manifestazione 9/3 Palestina - aggiornamento situazione/adesioni
VITA, TERRA E LIBERTA' PER IL POPOLO PALESTINESE SABATO 9 MARZO 2002 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA Piazza della Repubblica - h. 15.00 Lo scenario palestinese si aggrava ogni giorno di più. Decine di militanti e civili palestinesi vengono uccisi, feriti, mutilati dai carri armati, dai bombardamenti e dal tirassegno dei soldati israeliani. Case e strutture demolite. Campi devastati. Migliaia di check point militari paralizzano la vita e i movimenti nei territori palestinesi occupati. Migliaia di persone sono ormai senza lavoro. Centinaia di giovani israeliani si rifiutano ormai di prestare il servizio militare. Lo Stato israeliano occupa, distrugge e annichilisce lo "Stato che non c'è", quello palestinese. Nel quadro delle mobilitazioni contro la "guerra infinita", di cui sono prevedibili nuove escalation in Medio Oriente, un vasto arco di associazioni, sindacati, forze politiche e sociali, ha convocato una manifestazione nazionale a Roma il prossimo 9 marzo per: - per il ritiro immediato dei militari e degli insediamenti coloniali israeliani da tutti i territori palestinesi occupati; - per il diritto all'autodeterminazione e la fondazione di uno Stato Palestinese Indipendente con Gerusalemme capitale; - per il diritto al ritorno dei profughi; - per l'invio di osservatori internazionali come richiesto dai palestinesi. Invitiamo tutti coloro che localmente stanno organizzando manifestazione e pulmann a comunicarcelo al più presto, per far uscire una scheda organizzativa il più completa possibile. Se in alcuni posti ci sono problemi economici per l'affitto dei pulmann, comunicatecelo: stiamo facendo una campagna di finanziamento per la manifestazione. Per intanto abbiamo provveduto a diffondere su stampa e altri media questa comunicazione e relative adesioni al 18 febbraio 2002. Non appena ci sarà la "massa critica" sufficiente manderemo in stampa un manifesto da utilizzare in tutte le città con i punti della piattaforma e l'elenco delle adesioni. Grazie e buon lavoro a tutte e a tutti info nazionale: FORUM PALESTINA Tel. 06/4393512 - 06/4468028 e-mail: [EMAIL PROTECTED] aggiornamenti e info per il Nord Est su: http://www.arcipelago.org - http://www.tuttinlotta.org [EMAIL PROTECTED] - cell: 338-9116688 Salaam-Ragazzi dell'Olivo Trieste - tel. 040-3728230 fax: 040-3729847 e-mail: [EMAIL PROTECTED] Prime adesioni alla manifestazione nazionale: Associazioni e organizzazioni: Comunità palestinese del Lazio, Comunità palestinese di Napoli, Forum Palestina, Centro Sociale "Intifada"(Roma), Associazione "Radici", Comitato Donne RdB per la Palestina, Laboratorio Hurriya (Università Roma), Convoglio di Solidarietà Internazionalista "Giorgiana Masi", Tribunale Clark, Radio Città Aperta, CUB/Scuola, Unione Popolare, Associazione Progetto Diritti, Collettivo di economia "La Sapienza" (Roma), Federazione di Ancona del PRC, Campo Antimperialista, Democrazia Popolare, Associazione Italia- Cuba (Valle del Tevere), CSOA "Excarcere", CSOA "Zonarossa", Collettivo autonomo studentesco "la pietra" (Palermo), Cestes-Proteo, Collettivo Formazione Marxista di Roma, Associazione Il Pane e le Rose (Roma), Associazione Dimensioni Diverse (Milano), la Rete dei Comunisti, Centro Documentazione "Le radici e le ali" (Aversa), Associazione Pablo Neruda (Aversa), Circolo Agorà (Pisa), Associazione Culturale Monteverde, Associazione Terzo Cinema, Circoli PRC Roma: Camilla Ravera, Valmelaina-Tufello, Casalbertone, Laurentino-Fonte Ostiense, Acea, Ministero del Lavoro, Contraves, Circolo PRC Rosa Luxembourg (Marino), Comitato di solidarietà con il popolo palestinese (Torino), Soccorso popolare (Padova), Comitato Appoggio alla Resistenza palestinese (Milano), Comitato contro la guerra Roma Sud, Associazione "In Piazza" (Cassino), "Centro Popolare Autogestito" Firenze Sud, Centro Sociale "Oltre frontiera" (Pesaro), Umbria Rossa, Rossoperaio (Taranto), Comitato anticapitalista Palermo, Solidarietà Internazionale Pescara, Comitato di solidarietà con l'Intifada (Roma), Servizio Civile Internazionale (Terni), Spazio Antagonista "Newroz" (Pisa), Assemblea Nazionale Anticapitalista, Federazione Nazionale RdB, Un Ponte per , Contropiano, Associazione Senzaconfine, Circolo PRC Genzano, Giovani Comuniste e Comunisti, Coordinamento Nazionale Cobas, Redazione di "Corrispondenze Metropolitane" (Roma), Gruppo Zastava Trieste, Comitato contro la guerra (Cagliari), Cobas Sardegna, Comitato Valdimagra per la pace contro la guerra (La Spezia), Tirreno Social Forum, Network Antagonista Piemontese, CSOA Askatasuna (Torino), CSA Murazzi (Torino), Circolo Culturale "Orizzonte" (Bolzano), Movimento per la Confederazione dei comunisti (Toscana), As
(Fwd) MANIFESTAZIONE SABATO 23 FEBBRAIO 2002 VERONA PER IL DIR
--- Forwarded message follows --- Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K. in collaborazione con COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI PER IL DIRITTO AL FUTURO, PER LA CASA, PER I DIRITTI DI TUTTI Le guerre, la fame, la speranza di un futuro migliore hanno portato in Italia migliaia di migranti. Queste persone, che lavorano nelle campagne, nelle fabbriche, nelle aziende artigiane, nelle cooperative, che prestano la loro opera con le famiglie, gli anziani, i bambini, sono spesso costrette a vivere in condizioni degradanti. Moltissimi, anche nella nostra città, dormono nelle case o nelle fabbriche abbandonate, esposti a disagi che ne compromettono la salute, come dimostra líaumento dei casi di tubercolosi. I più fortunati riescono ad affittare appartamenti in cui pagano affitti altissimi, che li costringono a vivere ammassati. Questa situazione costringe tutti coloro che cercano una casa in affitto a pagare prezzi esorbitanti. A Verona ci sono 7.000 appartamenti sfitti e nessun finanziamento per líedilizia economico-popolare. Lo scorso anno sono state presentate 1600 domande per la casa popolare e sono stati assegnati 30 appartamenti. In previsione dellíapprovazione della legge Bossi-Fini, che riduce le persone migranti a merce, con il diritto di esistere solo per lavorare, le forze dellíordine stanno intensificando in tutta Italia i rastrellamenti alla ricerca di ìclandestiniî. Persone spesso fuggite da situazioni difficili vengono rimandate nei loro Paesi, mentre gli unici stanziamenti della legge Bossi-Fini andranno a finanziare la costruzione di nuovi ìcentri di permanenza temporaneaî, veri e propri lager, di cui è prevista una variante anche per i richiedenti asilo. Nel frattempo i proprietari di case, a Verona come altrove, lucrano sulla pelle degli immigrati (e non solo sulla loro) e la pubblica amministrazione non fornisce alcuna risposta seria in tema di accoglienza, di diritto alla casa, di diritto ad una vita dignitosa. A Roma poche settimane fa duecentomila persone sono scese in piazza contro il Disegno di Legge razzista del governo in tema di immigrazione e per il diritto al futuro dei cittadini italiani e stranieri. Oggi a Verona scendiamo in piazza per difendere il diritto alla dignità, per la casa, per la salute, per líistruzione, per emergere dal lavoro nero e dalla clandestinità. Chiediamo un incontro agli amministratori pubblici per avviare un tavolo di confronto sui diritti delle persone che vivono nel nostro territorio. Sabato 23 Febbraio 2002 MANIFESTAZIONE E CORTEO Concentramento in piazza Santa Toscana (Porta Vescovo) ore 16.00 Percorso: Santa Toscana, Via S. Nazaro, Via Muro Padri, Via Carducci, Ponte Nuovo, Piazza delle Poste, Via Stella, Via Anfiteatro, Piazza Brà. Coordinamento Laico Antirazzista CESAR K. in collaborazione con COMUNITA' DEI MIGRANTI VERONESI Segreteria C/o Circolo Pink Verona Via Scrimiari, 7 - 37129 Verona Tel e Fax 045 8065911 [EMAIL PROTECTED] per adesioni: [EMAIL PROTECTED] [EMAIL PROTECTED] Informazioni: 333 3405377 333 9595120 --- End of forwarded message ---
15/02 Manifestazione contro l'apertura del CPT di Via Mattei - Sciopero Generale e Manifestazione a Roma
Con preghiera di pubblicazione/diffusione Bologna Social Forum (http://www.contropiani2000.org/bsf) Prossimi appuntamenti del Bologna Social Forum. Giovedì 14 Febbraio - Chiostro di San Giovanni in Monte. Ore 17.00 Per parlare di Brevetti nell'Università di Bologna e di come organizzare un controcorso nello stesso luogo e nello stesso momento con degli interventi basati sui due punti centrali: - rapporto fra ricerca scientifica pubblica e interessi economici privati; - brevettazione del vivente e del sapere sociale (software, biotecnologie, ecc.). http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/mobilitazione_brevetti.htm Info: [EMAIL PROTECTED] Venerdì 15 Febbraio - Ore 00.00 - 00.30. Stazione di Bolonga Partenza per Sciopero Generale e Manifestazione a Roma http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/15_tutti_a_roma.htm Treni: dopo la partenza da Milano ferma: - Piacenza: ore 23 - Parma: ore 23.30 - Reggio E: ore 23 50 - Modena: ore 0.15 - Bologna: ore 0.45 Ovviamente ci si deve trovare un congruo tempo prima alla stazione. Prezzo: 5 euro per gli studenti, 8 o 10 per i lavoratori. Info: [EMAIL PROTECTED] - Ore 12. Manifestazione di Fronte al CPT di Via Mattei http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/cpt_via_mattei_no_apertura.htm - Link, via Fioravanti. Ore 21.30 Presentazione del Libro "LE PAROLE DI GENOVA". Idee e proposte dal movimento di Radio GAP. http://www.contropiani2000.org/calendario/le_parole_di_genova.htm Saranno proiettati materiali video di Indymedia. Alcuni Brani verranno letti da Emidio Clementi. Partecipano gli autori, il fotografo Tano D'Amico, il Comitato "Piazza Carlo Giuliani", Desi Bruno avvocato del Coordinamento Giuridico Democratico, Marcello Zinola dell' Associazione Ligure Giornalisti, Indymedia. A seguire Party in sostegno di Indymedia. Info: Gabriella Podobnich - 335.7822957 (Radio K Centrale) - Alfredo Pasquali - 051346458 (Radio Città 103) Giovedì 21 Febbraio - Libera Università Contropiani. Via Fioravanti, 24 - ore 21 1° incontro dell'abbecedario del movimento globale http://www.contropiani2000.org/informazione/liberauniversita/2002_via_fioravanti.htm Il concetto di MOLTITUDINE parteciperanno: - Paolo Virno (Università di Cosenza) - Mario Piccinnini (Università di Padova) Info: [EMAIL PROTECTED] IN EVIDENZA: - "Dai megafoni gracchianti ai microfoni consapevoli": Corso di Avviamento al Giornalismo Radiofonico http://www.contropiani2000.org/bsf/iniziative/corso_giornalismo.htm - CEDOST (CENTRO DI DOCUMENTAZIONE STORICO POLITICA SULLO STRAGISMO) indice per l'anno accademico2001-2002 un bando di concorso con premio per una tesi di laurea in storia contemporanea focalizzata sui temi del terrirismo in Italia. Il bando è visibile nel sito: http://www.cedost.it - Le prese di posizione di Rete Lilliput contro il CPT di Via Mattei http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/cpt_via_mattei_smontato.htm#Anchor-Bologna-49575 - Firma per la Tassa Tobin - Partecipa ai banchetti http://www.attac.org/italia/tobin/allattac/banchetti/index.html -------- 15/02/2002 - Manifestazione contro l'apertura del CPT di Via Mattei http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/cpt_via_mattei_no_apertura.htm Bologna Social Forum No all'apertura del Centro di Permanenza Temporanea di Via Mattei Manifestazione il 15 di Febbraio verà inaugurato il Centro di detenzione di via Mattei a Bologna. La silenziosa clandestinità della cerimonia non è sufficente a ridimensionare i caratteri oscuri, quasi macabri, dell'evento, anzi li amplifica. La destra più razzista e xenofoba fa pressione sul governo, il governo sulla Prefettura, la Prefettura sulla Croce Rossa... Nonostante le prese di posizione da parte del Presidente della Regione Vasco Errani, delle decine e decine di amministratori locali, della Cgil, delle comunità di migranti, dell'associazionismo diffuso impegnato a lavorare sul tema dell'immigrazione, il dettame è uno ed uno solo: "Il Cpt deve aprire il 15 febbraio, a tutti i costi, anche se osteggiato dalla maggioranza delle forze politiche e della società civile di questi territori. Anche se l'azione di smontaggio del 25 gennaio scorso lo ha reso inagibile. Anche se non lo useremo immediatamente: Non si può cedere difronte all'ostinata determinazione di chi blatera di volere un'altro mondo possibile, altrimenti potrebbe saltagli in mente di provare a costruirlo". Un misto di arroganza ed ostinazione bambinesca, quella di chi sbatte i piedi piangando e gridando "lo voglio, lo voglio, lo voglio..." contorce il volto e le parole del Prefetto di Bologna. Bene: noi, dal canto nostro, andiamo avanti, e non da soli. Avanti a guastare la festa a chi si accinge a celebrare
CAGLIARI: 15 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE
venerdì 15 febbraio, in occasione dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base in sostegno della scuola pubblica, del lavoro e per la pace, si terrà a Cagliari una manifestazione con corteo per le vie della città. Il concentramento sarà in piazza Garibaldi a partire dalle 10.00. Tutti sono invitati a partecipare e a portare con se uno strumento musicale per un concerto che amplifichi le voci del dissenso. http://web.tiscali.it/adacore/cagliarisocialforum.htm http://www.rdbcub.it/
Manifestazione 9 marzo
Da alcuni anni il movimento delle donne italiano spiega a se stesso la gravità della pretesa di riconoscere all'embrione capacità giuridica UN OTTO MARZO IN DIFESA DELL'AUTODETERMINAZIONE Da alcuni anni il movimento delle donne italiano spiega a se stesso la gravità della pretesa di riconoscere all'embrione capacità giuridica. Ci siamo dette forse decine di volte che la riformulazione del primo articolo del Codice civile prima di tutto farebbe immediatamente decadere la legge 194 e che altre conseguenze deriverebbero dalla demenziale impresa. Se le legge( per esempio) fosse coerente con se stessa dovrebbe dar vita alla nuova figura del curator ventris con il compito di tutelare il concepito, così come oggi un giudice tutela il minore da genitori incapaci o in qualche modo inadeguati. L'impossibilità di un'autentica tutela che potrebbe darsi solo allontanando l'embrione dal corpo della madre, così come avviene oggi per i minori, mostra l'assurdità di una norma giuridica che consideri donna e concepito allo stesso titolo persone. La capacità giuridica dell'embrione farebbe per altro dell'Italia un caso unico in Europa, rappresenterebbe una lesione dello Stato laico peggiore degli stessi Patti lateranensi, cristallizzando in norme per l'intero corpo sociale i nuovi connotati integralisti della Chiesa cattolica. Oggi il governo che ha partecipato al massacro di migliaia di civili in Afghanistan, risponde attraverso il ministro Sirchia a un ennesimo appello del papa, assicurando che la legge per la capacità giuridica si farà presto e sarà "rigorosa". La discussione comincerà a Montecitorio alla metà del mese di marzo. E' questo il momento di trasformare in presenza politica collettiva, in lotta, in testimonianza visibile del nostro sdegno la coscienza acquisita in anni di discussione sugli aspetti etici, giuridici, culturali e politici della questione. La prossimità tra l'inizio del dibattito a Montecitorio e la data simbolica dell'8 marzo suggerirebbero una manifestazione nazionale di tutte a Roma nel primo pomeriggio di sabato 9 marzo. In quella data tuttavia sono già convocate a Roma un'iniziativa per la Palestina e a Firenze una manifestazione femminista, nelle intenzioni delle donne del collettivo 8 marzo dovrebbe essere nazionale. La soluzione più equa sarebbe quella del rinvio ad altra data della scadenza sulla Palestina per la semplice ragione che l'8 marzo non è rinviabile ad altra parte dell'anno; manca ancora un mese e il rinvio non sarebbe impossibile. L'esigenza si porrebbe, anche se si volesse mantenere a Firenze la scadenza nazionale delle donne, pensata prima delle dichiarazioni di Sirchia. Due manifestazioni nazionali nello stesso giorno non sono quanto di più utile e razionale il movimento possa fare. Ci rendiamo conto però che non è facile mettere in moto un meccanismo di rimando a questo punto delle cose, anche perché molte nel movimento delle donne stanno già lavorando per la Palestina. Chiediamo quindi a tutte di pensare a una scadenza alternativa per l'inizio del dibattito a Montecitorio , non tuttavia senza aver fatto prima una formale richiesta di rimando. L'occupazione della data delle donne( o almeno del giorno più vicino in cui sono possibili manifestazioni nazionali) suggerisce di fare dell'8 marzo, e anche del 9 per quelle che non andranno a Roma, scadenze cittadine di lotta e di presenza politica femminista. COORDINAMENTO NAZIONALE DELLA MARCIA MONDIALE DELLE DONNE
09/03 Firenze: Non è tempo di mimose - Manifestazione femminista
Care tutte e cari tutti, visto il susseguirsi agghiacciante degli attacchi ai diritti delle donne, la rimonta di integralismi di vario tipo e il clima bacchettone e moralista che si sta diffondando, a Firenze si è costituito il Collettivo 8 marzo, per indire una grande manifestazione di strada il 9 marzo. Vorremmo che fosse grande, grandissima, e che contasse sulla adesione del maggior numero possibile di organizzazioni di donne e su quella dei soggetti che lottano per i diritti e la democrazia. Vi chiediamo di esserci, e se non potete, di mandarci almeno una adesione formale, sia personale, sia della associazione-gruppo-rete di cui facciate parte. Vi preghiamo anche di diffondere questo invito a tutta la rete di soggetti con cui siete in contatto. Per le associazioni toscane è stata indetta una riunione di coordinamento in preparazione della manifestazione: 16 febbraio h 15 presso SMS Andrea Del Sarto, via Manara 12. Vi allego il documento steso dal collettivo cari saluti elena laurenzi Non è tempo di mimose Manifestazione femminista Siamo un gruppo di donne, eterosessuali e lesbiche, studentesse e lavoratrici, precarie e non, che hanno individuato nel Firenze Social Forum uno spazio politico. Abbiamo iniziato a lavorare insieme e ci costituiamo in gruppo perché da anni ormai le donne non sono più visibili come soggetto politico, perché le ultime generazioni non hanno potuto leggere la realtà attraverso un'analisi femminista e anzi questa parola sembra ormai sorpassata ed inutile. Noi ci diciamo femministe. Ci viene fatto credere che le donne abbiano raggiunto non solo la parità legislativa ma anche la libertà sostanziale nella gestione delle proprie vite. Ma non è così. La forza e la grande visibilità del movimento femminista degli anni '70 portò alla conquista di importanti obiettivi, ma all'inizio degli anni '80 le strategie del riflusso e della criminalizzazione del dissenso hanno distrutto il movimento delle donne; in seguito gli attacchi all'autodeterminazione hanno trovato maggior spazio ed espressioni sempre più becere e reazionarie fino a rimettere in discussione i diritti acquisiti, prima attraverso i mass-media, poi nelle istituzioni. Ne è un esempio la discussione parlamentare sulle tecniche di riproduzione assistita durante la quale è stata attaccata la legge 194, proposto uno statuto giuridico dell'embrione, divise le donne in categorie morali, in sostanza negato il diritto all'autodeterminazione. Ciascuna donna sa che ci sono diritti mai acquisiti: la paura è il prezzo minimo da pagare per uscire non "accompagnate", specialmente la notte, per camminare per strada, per vivere da sole. Tutte noi sperimentiamo quotidianamente umilianti molestie verbali e la paura di subire violenze fisiche, esperienza reale per molte donne. La chiesa cattolica, che oggi si impone politicamente e culturalmente con crescente autorità, e le destre saldamente al potere ripropongono come unico stile di vita ammissibile la famiglia tradizionale ed il conseguente ruolo di moglie e madre della donna. Sottrarsi alla centralità della famiglia comporta prezzi sempre più alti sia in termini identitari che economici. Lo smantellamento dello stato sociale tenta di riportare le donne ad assumersi gratuitamente i ruoli di cura, il sistema economico e la precarizzazione impongono alle donne di vivere in famiglia per supplire alla mancanza di garanzie e tutele sociali. La parità giuridica non ha comportato nessuna divisione del potere tra i sessi: oggi in Italia il 94% dei parlamentari sono uomini, sembra assurdo pensare ad un governo guidato da una donna, nel mondo l'economia è tutta in mano ad uomini. La globalizzazione ha rafforzato un sistema sessista, escludente e patriarcale. Nei paesi poveri donne e bambine sostengono il carico maggiore di lavoro avendo accesso ad una minore quantità di risorse: sono le più povere, le meno assistite ed hanno un'aspettativa di vita più bassa. Nei paesi ricchi la situazione generale di precarizzazione del lavoro penalizza anzitutto le donne: essendo la disoccupazione di massa un elemento strutturale della globalizzazione, il lavoro precario è riservato agli uomini, il lavoro gratuito è assegnato alle donne. In nome di una falsa emancipazione le donne sono usate come oggetti sessuali in televisione, nelle riviste, sui cartelloni pubblicitari: vallette, miss e modelle sono le nuove forme di umiliazione della donna. La mercificazione del corpo femminile fa parte di una normalità subita acriticamente dalle donne stesse, anzi si impone come modello di realizzazione individuale. Precarietà, mancanza di potere, mercificazione sono comunque "privilegi" delle occidentali; le altre donne, costrette a fuggire dalla povertà che affligge il resto del mondo, sono qui schiavizzate nel mercato della prostituzione o rese serve invisibili di una miseria umiliante. Negli ultimi vent'anni, l'emergere di forti co
Comunicato stampa per la manifestazione regionale 19/01/2002
Comunicato stampa CRO Gruppo di lavoro: Nomadi e migranti Oristano Social Forum Per informazioni e chiarimenti eLEONORA 3397916117 [EMAIL PROTECTED] Per un diritto al futuro - contro il DDl Bossi Fini Il Gdl nomadi e migranti, ha indetto per il 19/01/2002 una manifestazione regionale di protesta contro il DDL Bossi fini "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE" Come Gdl Nomadi e migranti, ci siamo resi conto che, è sicuramente difficoltoso per molti di noi sardi e migranti residenti in Sardegna far sentire la nostra "voce" durante la manifestazione nazionale indetta dal Roma migrant's Social forum . In concomitanza con la giornata nazionale di protesta contro il DDL Bossi/Fini, Il GdL migranti dell'Oristano social forum, già forum oristanese per la pace per pace invita alla massima mobilitazione. E' per noi tutti necessario che un tale disegno di legge xenofobo e razzista non venga approvato da governo Berlusconi; in caso contrario renderebbe più dura la già difficile situazione di chi viene in Italia con la speranza di un futuro migliore e magari cerca nel nostro stato asilo e rifugio. Il DDL Bossi-Fini non è ancora in vigore, ma verrà approvato facilmente non si svilupperà subitouna forte opposizione sociale delle associazioni italiane, delle comunità straniere, dei sindacati e di tutti i cittadini democratici, per questo il Gdl Migranti chiede a tutti coloro che credono che un mondo diverso si in costruzione di aderire e di partecipare in massa alla giornata di manifestazione del 19/01/2002. Anche noi seguiremo i quattro filoni principali su cui è basata la manifestazione romana : diritto alla vita e al futuro, dunque all'esistenza legale e all'uguaglianza giuridica; 2) accesso di tutti allo stato sociale, e quindi, in un'ottica pluralista, difesa della scuola e dei servizi pubblici; 3) solidarietà fra lavoratori italiani e immigrati nella comune difesa delle garanzie del lavoro (l'art. 18...) e contro la precarizzazione; 4) rifiuto della guerra e protezione delle sue vittime (il diritto di asilo). Siamo fermamente convinti che contro un DDl che ridurrà i canali di ingresso regolare in Italia, cancellarà il diritto di asilo prolunghera' il trattenimento nei centri di detenzione, renderà a' piu' difficile prendere il ricongiungimento familiare e la carta di soggiorno, Sia necessaria una mobilitazione totale di tutte le forze politiche, sindacati, associazioni e singoli cittadini che credono e sono fermamente convinti che anche i lavoratori stranieri siano essere umani e come tali abbiano diritto ad un futuro. Alle ore 10.30 la manifestazione- corteo partirà da pzza Mannu ( fronte carcere) Oristano e che avrà conclusione in piazza Eleonora dove tutti sono invitati ad esporre le proprie idee sul tema del "diritto al futuro e alla cittadinanza", e con un concerto di musica etnica. Ad oggi hanno aderito : Arci comitato Sardegna; Arci Solidarietà Nuoro, Cobas Sardegna, Cobas Scuola Oristano, PRC federazione di Oristano,PRC Iglesiente,Comitato di solidarietà con il popolo Kurdo comitato:SARCIDANO-KURDISTAN-PER-LA-PACE-TRA-I-POPOLI., rete Lilliput nodo di Oristano, Associazione culturale Peppino Impastato, " Su La testa" Bollettino dell'alta Marmilla, Democrazia Popolare, Oristano Social Forum. Per comunicare altre adesioni contattare il 3397916117; 3687825037 o via mail [EMAIL PROTECTED]; http://www.vicinielontani.too.it Gdl Migranti OSF
14/12 Napoli: Manifestazione Antirazzista
Un momento decisivo per i diritti degli uomini e delle donne migranti in qesto paese! Il parlamento discute una sanatoria farsa ed una legge (purtroppo) vera e razzista, la Bossi-Fini, che esaspera l'impianto repressivo già presente nella legge del '98: il tempo di detenzione nelle "prigioni per immigrati" passerebbe da uno a tre mesi, la dipendenza del permesso di soggiorno dal contratto di lavoro (vera arma nelle mani dei peggiori speculatori) viene accentuata con la creazione di un permesso che scade col contratto stesso, ma sono solo alcuni esempi Intanto questure come quella di Napoli si apprestano a negare il rinnovo per circa il 40% dei permessi di soggiorno rilasciati nel '98 per il solito problema del contratto di lavoro ! I padroni vogliono la flessibilità del lavoro ma sono rigidi nel pregiudicare i diritti dei lavoratori... Dobbiamo tutti prendere consapevolezza che la condizione dei migranti rappresenta in occidente il livello più alto dell'aggressione condotta dai signori del profitto contro la dignità umana ed insieme la sperimentazione di nuovi apartheid : gli immigrati ad es. sono la maggioranza tra le persone recluse in questo paese pur rappresentando il 2-3% della popolazione complessiva. In alcune regioni come la Campania il decreto sui flussi regolari di ingresso del 2000 (zero ingressi regolari previsti !) dimostra la scelta consapevole di legare al lavoro nero la valorizzazione dei cicli industriali che coinvolgono i migranti. Il movimento antirazzista e il protagonismo dei migranti hanno fatto passi importanti in questi anni, ma sono oggi di fronte a una prova fondamentale. E' in discussione il tipo di società che vogliamo : chiusa e razzista, oppure aperta, multiculturale e libera dallo sfruttamento ! Per questo manifesteremo a Napoli in costruzione dell'appuntamento nazionale del 19 gennaio a Roma : Lunedì 14 Gennaio ore 10:00 Piazza Garibaldi - Napoli MANIFESTAZIONE REGIONALE ANTIRAZZISTA - Per la sanatoria generalizzata e meccanismi di regolarizzazione ordinari. - Per la libera circolazione planetaria degli uomini e delle donne. - Per svincolare il rinnovo dei permessi di soggiorno dal lavoro. - Per la chiusura dei Campi di detenzione temporanea. - Per il passaggio delle competenze sul soggiorno dalle questure agli enti locali. - per una legge che garantisca davvero l'asilo politico. Immigrati in Movimento (Rete NoGlobal), Centri sociali della Campania, Studenti in Movimento, Uds, Rifondazione Comunista, Cgil-Immigrati, coordinamento associazioni antirazziste, Coop. immigrati Casbah, Coop. Dedalus
Re: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio
Carissimi, Aderiamo al vostro appello. Purtroppo non possiamo essere a Roma alla manifestazione del 19 Gennaio 2002, ma saremo senz'altro presenti in eventuali manifestazioni locali a Palermo ed in Sicilia in genere. Cordialmente. Maurizio Li Muli Resp.le politiche sociali Democratici di Sinistra Palermo - Original Message - From: "diritto al futuro" <[EMAIL PROTECTED]> To: <[EMAIL PROTECTED]> Sent: Wednesday, January 02, 2002 9:12 AM Subject: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio ED ORA... AL LAVORO! PER COMINCIARE BENE IL 2002... L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il Manifesto, Liberazione e L'Unità. Raccogliendo le proposte rese pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum sociali (Firenze e poi Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che viene da decine di manifestazioni in tutte le principali città italiane, questo documento lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a Roma per il 19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare sul ddl Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del Senato). L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le nuove adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino rapidamente sia da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali (questo indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono usare anche i fax in calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846). Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei migranti, e diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio locali) e in forma stampata. Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base delle sue proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice unitaria. Del resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle audizioni in commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo, dei giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella critica radicale all'impianto del ddl Bossi-Fini. Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione potrebbe essere, riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi e raccolta da questo appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è, sinteticamente, ciò che il disegno di legge nega ai cittadini stranieri, quindi a tutti. E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia fra la manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni sindacali di dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla lotta contro l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania un incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi, politici e sindacali che avranno aderito. UNA GIORNATA DI CIVILTA' PER IL DIRITTO AL FUTURO Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento del patto di cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la nostra Costituzione. La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati alla clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un contesto di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei lavoratori ed il suo articolo 18. Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma. Primi firmatari: Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda, Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia, Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella, d. Giuseppe Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle, Giovanni Franzoni; i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino; gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati, Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario Bertin, Franco Ottaviano; i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim Dammash. Ulteriori adesioni: fax 06.5757233-57305132, E-mail [EMAIL PROTECTED]
Re: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio
Carissimi, Aderiamo al vostro appello. Purtroppo non possiamo essere a Roma alla manifestazione del 19 Gennaio 2002, ma possiamo organizzare delle iniziative locali, nel nostro Sud Est siciliano. Cordialmente. Consiglio Direttivo dell'Ass. Cult. Mediterraneo Luis Lo Pinto - Original Message - From: "diritto al futuro" <[EMAIL PROTECTED]> To: <[EMAIL PROTECTED]> Sent: Wednesday, January 02, 2002 10:12 AM Subject: DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionale antirazzista a Roma il 19 gennaio ED ORA... AL LAVORO! PER COMINCIARE BENE IL 2002... L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il Manifesto, Liberazione e L'Unità. Raccogliendo le proposte rese pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum sociali (Firenze e poi Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che viene da decine di manifestazioni in tutte le principali città italiane, questo documento lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a Roma per il 19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare sul ddl Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del Senato). L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le nuove adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino rapidamente sia da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali (questo indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono usare anche i fax in calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846). Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei migranti, e diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio locali) e in forma stampata. Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base delle sue proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice unitaria. Del resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle audizioni in commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo, dei giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella critica radicale all'impianto del ddl Bossi-Fini. Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione potrebbe essere, riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi e raccolta da questo appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è, sinteticamente, ciò che il disegno di legge nega ai cittadini stranieri, quindi a tutti. E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia fra la manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni sindacali di dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla lotta contro l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania un incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi, politici e sindacali che avranno aderito. UNA GIORNATA DI CIVILTA' PER IL DIRITTO AL FUTURO Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento del patto di cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la nostra Costituzione. La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati alla clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un contesto di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei lavoratori ed il suo articolo 18. Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma. Primi firmatari: Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda, Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia, Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella, d. Giuseppe Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle, Giovanni Franzoni; i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino; gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati, Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario Bertin, Franco Ottaviano; i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim Dammash. Ulteriori adesioni: fax 06.5757233-57305132, E-mail [EMAIL PROTECTED]
DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazionaleantirazzista a Roma il 19 gennaio
ED ORA... AL LAVORO! PER COMINCIARE BENE IL 2002... L'appello qui allegato è stato pubblicato oggi 30 dicembre contemporaneamente, in forma più o meno completa, dai quotidiani Il Manifesto, Liberazione e L'Unità. Raccogliendo le proposte rese pubbliche dall'Assemblea nazionale dei Forum sociali (Firenze e poi Roma) e dall'Arci nazionale, ma anche la spinta che viene da decine di manifestazioni in tutte le principali città italiane, questo documento lancia di fatto la proposta di manifestazione nazionale a Roma per il 19 gennaio, a ridosso della ripresa del dibattito parlamentare sul ddl Bossi-Fini (prevista per il 16 gennaio nella 1.a commissione del Senato). L'appello sarà ripubblicato nei primi giorni di gennaio con tutte le nuove adesioni, che a questo punto chiediamo che si moltiplichino rapidamente sia da parte di singoli, sia di organizzazioni locali e nazionali (questo indirizzo mail è stato creato appositamente, si possono usare anche i fax in calce e i telefoni 339.6504639 - 347.1777846). Chiediamo inoltre di riprodurlo, anche traducendolo nelle varie lingue dei migranti, e diffonderlo in tutte le reti (compresa la stampa e le radio locali) e in forma stampata. Resta fermo che alla manifestazione, che dovrà essere grande, ricca e plurale, ogni soggetto politico e associativo arriverà sulla base delle sue proprie convinzioni e piattaforme, all'interno di una cornice unitaria. Del resto le prime battute della battaglia parlamentare, nelle audizioni in commissione, hanno visto una larga convergenza dell'associazionismo, dei giuristi democratici e delle organizzazioni sindacali nella critica radicale all'impianto del ddl Bossi-Fini. Il "titolo" e lo slogan portante della manifestazione potrebbe essere, riprendendo una proposta circolata nei giorni scorsi e raccolta da questo appello, "DIRITTO AL FUTURO". Che è, sinteticamente, ciò che il disegno di legge nega ai cittadini stranieri, quindi a tutti. E' da tener presente la coincidenza positiva e la possibile sinergia fra la manifestazione nazionale e la decisione delle organizzazioni sindacali di dedicare proprio le giornate a cavallo del 19 gennaio alla lotta contro l'abrogazione dell'art.18 dello Statuto dei Lavoratori. Per gli aspetti organizzativi, sarà necessario subito dopo l'Epifania un incontro a Roma fra tutti i principali soggetti associativi, politici e sindacali che avranno aderito. UNA GIORNATA DI CIVILTA' PER IL DIRITTO AL FUTURO Il doppio standard nelle garanzie giuridiche e la totale precarizzazione della vita e del lavoro dei cittadini stranieri, introdotti dal ddl governativo sull'asilo e l'immigrazione, coronano e istituzionalizzano una lunga campagna xenofoba e segnano un secco arretramento del patto di cittadinanza fondato sulla convivenza e sul lavoro, su cui si basa anche la nostra Costituzione. La supremazia della guerra sul diritto internazionale rischia di trovare così il suo corrispettivo interno in un'idea esclusiva e nazionalitaria dei diritti, nella mercificazione di esseri umani condannati alla clandestinità, all'arbitrio e al lavoro nero, in un epocale salto all'indietro di civiltà non solo per loro ma per tutti, tanto più in un contesto di attacco a garanzie universalistiche quali lo Statuto dei lavoratori ed il suo articolo 18. Per questo condividiamo e rilanciamo l'idea di una mobilitazione di coscienza che culmini il 19 gennaio, alla ripresa della discussione parlamentare, in una grande manifestazione civile e solidale a Roma. Primi firmatari: Dario Fo e Franca Rame, Bruno Trentin, d. Luigi Ciotti, Rossana Rossanda, Mons. Raffaele Nogaro, Mons. Luigi Bettazzi, Margherita Hak, Moni Ovadia, Marco Revelli, Mario Tronti, Giulio Girardi, d. Gino Barsella, d. Giuseppe Stoppiglia, d. Vitaliano Della Sala, Eugenio Melandri, Raniero La Valle, Giovanni Franzoni; i giuristi Domenico Gallo, Giovanni Palombarini, Luigi Ferraioli, Vittorio Borraccetti, Umberto Allegretti, Livio Pepino; gli scrittori Stefano Benni, Cristina Ali Farah, Ribka Shibatu, Ron Kubati, Amara Lakousse, Antonio Tabucchi, Ettore Masina, Pedrag Matvejevic, Mario Bertin, Franco Ottaviano; i docenti Franco Cassano, Annamaria Rivera, Enrico Pugliese, Sandro Portelli, Luciano Marrocu, Sergio Raimondo, Alessandro Dallago, Sandro Mezzadra, Fuad Allam, Luigi M. Lombardi Satriani, Nicola Porro, Wassim Dammash. Ulteriori adesioni: fax 06.5757233-57305132, E-mail [EMAIL PROTECTED]
(Fwd) DIRITTO AL FUTURO: l'appello per una manifestazione nazi
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Manifestazione a Roma per la giustizia e la legalità
L' ASSEMBLEA NAZIONALE SI TERRA' A ROMA SABATO 19 GENNAIO 2002 alle ore 10.30. Per quello che riguarda il luogo aspettiamo una conferma che vi comunicheremo immediatamente. Questa assemblea si inserisce in un percorso più ampio che ci vedrà impegnati, a livello nazionale e nelle sue articolazioni territoriali, insieme a Libera in una serie di eventi che si svolgeranno da febbraio con l'Assemblea Nazionale di Libera fino ad aprile con la Carovana Nazionale Antimafia. Vi invitiamo ad essere presenti in numero consistente a Roma e di confermare con una e.mail o un fax (091 340793) la vostra presenza. Nel frattempo occorre uno sforzo da parte di tutti noi per nuove adesioni. A questo proposito in allegato troverete l'appello con le adesioni finora arrivate. Vi invieremo presto una bozza di documento programmatico da presentare in assemblea che vi invitiamo ad eleborare ed a integrare. Grazie ancora e buon lavoro Palermo Anno --- PALERMO chiama per esserci contro la mafia --- "Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perchè non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere"(G.Falcone) Assistiamo ad un progressivo e costante smantellamento di tutti quegli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata che, dopo le stragi del 92, ci avevano fatto sperare di potere un giorno vivere in una società libera dall'intimidazione mafiosa. Sempre più difficile è collaborare con la giustizia, sia da parte dei pentiti che di imprenditori onesti e taglieggiati, sempre più sfumato è il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, mentre fioccano le condanne di risarcimento a carico di chi racconta o analizza la Mafia e i magistrati più esposti vengono costantemente attaccati e delegittimati. Niente più falsi in bilancio, ostacoli insormontabili per le rogatorie internazionali e un bel colpo di spugna per i reati finanziari. Dopo la cessazione dell' operazione "Vespri Siciliani", ecco oggi la riduzione della "vergogna nazionale", cioè delle scorte ai magistrati. Imperativo categorico è diventato "imparare a convivere con la mafia", in attesa di allentare la vigilanza sui grandi appalti. Intendiamo esprimere non solo preoccupazione ma indignazione per il percorso intrapreso verso una normalità che somiglia troppo ad una "normalizzazione".Oggi, come e più di ieri, è necessario ribadire con forza e convinzione, che la mafia esiste, ancora, e controlla il territorio. La mafia non è un'emergenza. La mafia è un sistema criminale che trova la sua forza nei legami ancora forti con pezzi della politica, delle istituzioni, del mondo dell' economia ed in capitali immensi, appena scalfiti da sequestri e confische. Per questo è assolutamente necessario rialzare la guardia, mobilitare le coscienze e rendere evidente nel Paese la volontà di liberarsi dal giogo mafioso. E' ancor più necessario richiamare alle proprie responsabilità tutte le cariche istituzionali a garanzia della democrazia e della libertà. Riteniamo urgente e vitale organizzare una mobilitazione nazionale contro la mafia che veda convergere associazioni, gruppi, movimenti e cittadini.Una manifestazione che riteniamo opportuno proporre a Roma entro poche settimane per sottolineare il senso di una battaglia contro la criminalità che è dell'intero Paese. Per dimostrare a pezzi delle istituzioni non coerentemente impegnati nel contrasto alla mafia la presenza determinata e non rassegnata dei cittadini italiani. Vi invitiamo ad inviare entro i prossimi giorni la Vostra adesione insieme alla disponibilità a dare un contributo di idee ed un apporto organizzativo per la riuscita dell'iniziativa. Associazione PALERMO ANNO UNO Onlus [EMAIL PROTECTED] Fax: 091 340793 DIFFONDIAMO QUESTO INVITO PER ESSERCI CONTRO LA MAFIA ADESIONI Hanno aderito ad oggi: Aequa Toscana, Ag. Stampa Consumi Etici e Alt., Anna Cocchi Sindaco Anzola dell'Emilia, Roberta Bussolari Assessore alle Politiche giovanili Comune Anzola dell'Emilia, Arci Agrigento, Arci Palermo, Ass. Antiestorsione Catanese, Ass. Scuola Formaz. Politica " G. Falcone ", Donatella Savelli -Ass. Naz. Magna Charta, Ass. Namaste, Roberta Attanasio (Rm), Damiano Avinio (Co), Emanuele Banfi - Univ. Mi Bicocca, Davide Barbieri (Bo), Gian Luigi Beccaria - Univ. Torino, Sandra Bino (Pa), Rita Borsellino, Aldo Brigaglia (Pa), Silvia Calamai (Fi), Sindaco di Calderara (Bo), Paola Carini (Pc), Augusto Cavadi (Pa), Avv. Guido Cavalcanti Presid. Trib. Firenze Sez. Lavoro, Centro Impastato, Mario Cerè (Bo), "Cervello", CeSPI Rm, CGIL Palermo, Segr. Nazionale CGIL Scuola, CIDI, Domenico Cilione, Michele Cipolla (Pa), Giuseppe Cipr
05/12 Napoli: MANIFESTAZIONE REGIONALE DEGLI STUDENTI
Contro lo stato fatiscente delle nostre scuole Per la scuola pubblica Contro il processo di aziendalizzazione della formazione portato avanti dalla ministra Moratti dopo Berlinguer Per una formazione critica e accessibile a tutti/e Contro il copyright sui saperi Mercoledì 5 Dicembre ore 10:00 - piazza Garibaldi - Napoli MANIFESTAZIONE REGIONALE DEGLI STUDENTI (seguirà incontro con l'assessore provinciale all'istruzione) Studenti in Movimento