Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-18 Per discussione Michele Favara Pedarsi
Non ho idea di quale mondo tu stia parlando; io ti sto solo facendo
notare che esistono decine di progetti wireless in tutto il mondo,
realizzati da istituzioni di ogni tipo, grado e dimensione, in cui le
procedure di identificazione all'accesso sono state la principale
causa di fallimento.
Mentre progetti Liberi (per tornare alla domanda di Gioacchino:
Freifunk, AWMN, GuFi, e tanti altri[1]) stanno producendo benessere e
soddisfazione per tutti i partecipanti. E senza perdere in sikurezza
dato l'uso di tecnica crittografica superiore da parte degli istituti
finanziari, gli uffici immigrazione, le dogane, etc.

ciao

mfp


[1] Perfino la Sacra Romana Chiesa - mia acerrima nemica - sta
costruendo reti wireless in giro per il mondo il cui accesso e'
libero. E non si puo' certo dire che i preti siano stupidi... tant'e'
che si, l'accesso e' libero, ma poi proxano, filtrano e limitano i
contenuti a quelli da loro approvati... ma ripeto: l'accesso e'
libero. Le persone che ho lasciato li' dove ho costruito una piccola
rete wireless oggi non possono accedere a youporn e 4chan, pero' sono
in grado di parlarsi (e parlarmi, ora che sto a migliaia di km di
distanza), senza spendere soldi in telecomunicazioni... stiamo
parlando di gente che in casa non ha pavimenti per terra, non ha tetti
concreti sopra la testa, non ha l'acqua corrente, l'elettricita' va e
viene a caso, non sanno che fare quindi scopano come conigli sfornando
figli senza sosta, poi non registrano i figli all'anagrafe altrimenti
quel mese non c'hanno i soldi per comprare da mangiare visti i costi
della burocrazia, e le telco hanno perfino il coraggio di chiedergli
soldi per... il traffico telefonico.
Loro in quel quartiere ora hanno l'Accesso Libero a gMail, gTalk,
Skype, BlackBerry QualcosaCommunity, Wikipedia, Youtube, eMule.
Un italiano di Pordenone o della Provincia di Roma, no. Prima di
accedere alla conoscenza, l'arte e il Pr0n, deve AAA (identificarsi,
autenticarsi e pagare) al solo fine di garantire rendite di posizione
agli artisti del secolo scorso e trasmettere alla cittadinanza (cioe'
a se stesso) un falso senso di protezione dai pedoterrosatanisti che
vengono da Internet. E poi ci si chiede perche' l'Italia retrocede...
se studiare e conoscere e' piu' complicato del necessario, pochi
continuano a provarci.


Il 18 gennaio 2011 18:28, Davide Guerri  ha scritto:
> Devo ammettere che per un mio limite non sono in grado (non ho la capacità 
> di) immaginare un mondo come quello che vorresti tu.
> Molto probabilmente è il "migliore dei mondi possibili" (no cervelli nelle 
> vasche pls!!!:) ) ma dovrai ammettere che è parecchio lontano da quello in 
> cui stai leggendo questa email.
>
> A differenza di quella che è allo stato dei fatti la 'filosofia di ninux', 
> per la limitata esperienza che ho, non credo sia dando del 'carabiniere 
> handicappato' (chiedo scusa ai disabili...) che si possano avviare processi 
> di trasformazione...
>
>
> D.
>
> On 18/gen/2011, at 00:26, Michele Favara Pedarsi  wrote:
>
>> Il 17 gennaio 2011 22:16, Davide Guerri  ha scritto:
>>> Ciao Zio,
>>> l'articolo è interessante.
>>>
>>> Il principio d'induzione sulla non-necessità di autenticazione è da 
>>> incorniciare.
>>> Ma c'è una "divisione per 0" dove si assume che non si introduca nessuna 
>>> differenza quando ci si connette alla rete del vicino :)
>>>
>>> Scherzi a parte, il punto più interessante mi pare il primo.
>>> Sarebbe assolutamente corretto se tutti i servizi Internet che, se abusati, 
>>> potrebbero arrecare danno avessero un'autenticazione "forte" come quella 
>>> richiesta oggi per accedere alle reti (wi-fi e non) italiane. Questo però 
>>> non è vero.
>>> Utilizzando lo stesso parallelo, nella vita reale è vietato girare senza un 
>>> documento d'identità.
>>> E' vero che non devi girare con la carta d'identità sulla fronte ma se 
>>> commetti un reato (o se ti ferma la polizia) devi esibirla. Andare su 
>>> Internet senza identificazione, sarebbe come girare senza documenti perché 
>>> non li hai proprio mai avuti!
>>>
>>
>>
>> Lasciamo perdere i paralleli e i conseguenti distinguo... perche' via
>> Internet non si ammazza nessuno; al piu' spingi il bottone che avvia
>> il missile, ma devi aver armato un missile, e la rampa per lanciarlo.
>> Attivita' ampiamente tracciabili in modo tradizionale (c'e' sempre un
>> vicino di casa che non si fa i cazzi suoi quando lanci il tuo missile
>> nuculare o quando fai i test di lancio nel parco giochi dei bambini).
>>
>> E' proprio sbagliato il concetto che se commetti un reato devi esibire
>> una carta che dica chi sei. Solo una Coppia di Carabinieri
>> Handicappati puo' concepire un'obbligo del genere: fa parte di tutto
>> un castello di carte costruito in 2 millenni di storia di cui
>> sostanzialmente oggi non abbiamo piu' bisogno. E per altro e' arrivato
>> al limite della sostenibilita'. Prima avevi la stampa a caratteri
>> mobili e pochi ne conoscevano il segreto, allora le ID sono state
>> messe su 

Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Davide Guerri
Devo ammettere che per un mio limite non sono in grado (non ho la capacità di) 
immaginare un mondo come quello che vorresti tu.
Molto probabilmente è il "migliore dei mondi possibili" (no cervelli nelle 
vasche pls!!!:) ) ma dovrai ammettere che è parecchio lontano da quello in cui 
stai leggendo questa email.

A differenza di quella che è allo stato dei fatti la 'filosofia di ninux', per 
la limitata esperienza che ho, non credo sia dando del 'carabiniere 
handicappato' (chiedo scusa ai disabili...) che si possano avviare processi di 
trasformazione...


D.

On 18/gen/2011, at 00:26, Michele Favara Pedarsi  wrote:

> Il 17 gennaio 2011 22:16, Davide Guerri  ha scritto:
>> Ciao Zio,
>> l'articolo è interessante.
>> 
>> Il principio d'induzione sulla non-necessità di autenticazione è da 
>> incorniciare.
>> Ma c'è una "divisione per 0" dove si assume che non si introduca nessuna 
>> differenza quando ci si connette alla rete del vicino :)
>> 
>> Scherzi a parte, il punto più interessante mi pare il primo.
>> Sarebbe assolutamente corretto se tutti i servizi Internet che, se abusati, 
>> potrebbero arrecare danno avessero un'autenticazione "forte" come quella 
>> richiesta oggi per accedere alle reti (wi-fi e non) italiane. Questo però 
>> non è vero.
>> Utilizzando lo stesso parallelo, nella vita reale è vietato girare senza un 
>> documento d'identità.
>> E' vero che non devi girare con la carta d'identità sulla fronte ma se 
>> commetti un reato (o se ti ferma la polizia) devi esibirla. Andare su 
>> Internet senza identificazione, sarebbe come girare senza documenti perché 
>> non li hai proprio mai avuti!
>> 
> 
> 
> Lasciamo perdere i paralleli e i conseguenti distinguo... perche' via
> Internet non si ammazza nessuno; al piu' spingi il bottone che avvia
> il missile, ma devi aver armato un missile, e la rampa per lanciarlo.
> Attivita' ampiamente tracciabili in modo tradizionale (c'e' sempre un
> vicino di casa che non si fa i cazzi suoi quando lanci il tuo missile
> nuculare o quando fai i test di lancio nel parco giochi dei bambini).
> 
> E' proprio sbagliato il concetto che se commetti un reato devi esibire
> una carta che dica chi sei. Solo una Coppia di Carabinieri
> Handicappati puo' concepire un'obbligo del genere: fa parte di tutto
> un castello di carte costruito in 2 millenni di storia di cui
> sostanzialmente oggi non abbiamo piu' bisogno. E per altro e' arrivato
> al limite della sostenibilita'. Prima avevi la stampa a caratteri
> mobili e pochi ne conoscevano il segreto, allora le ID sono state
> messe su carta. Poi mano mano che il segreto della stampa a caratteri
> mobili e' diventato cosa comune e quindi falsificare e' diventato piu'
> facile (cfr. gli stampi per dollaro americano ritrovati di recente in
> Siria mi pare) si sono aggiunte altre misure: avvocati, notai,
> magistrati, agenti di pubblica sicurezza, etc, sul fronte umano;
> sovrimpressione, filigrana, ologramma, chip su quello tecnologico.
> L'attuale passaporto italiano ne e' il testimone piu' illustre.
> 
> Il risultato di tanta complessita' e' che mantenere una identita' nel
> tempo e' diventata una attivita' molto costosa (una penna costa 1
> euro, un lettore di chip 100); talmente costosa che probabilmente
> conviene usare un metodo diverso... e' cioe' assurdo spendere tante
> risorse per obbligare TUTTI ad avere SEMPRE una ID con se, quando
> questo serve solo in quella piccolissima percentuale di interazioni
> umane che vanno a finire male. Solo in Italia siamo 60 milioni, da
> quando usciamo la mattina a quando torniamo la sera a casa interagiamo
> con centinaia di persone al giorno (il barista, il giornalaio, gli
> altri viaggiatori sull'autobus e gli altri automobilisti
> all'incrocio), e solo una piccolissima parte di queste finisce col
> botto, e quindi con la necessita' di qualificarsi senza ricorrere a
> procedure piu' complesse del mostrare un pezzo di carta e registrare
> il numero identificativo ivi stampato (ie: andare in caserma e
> rintracciare parenti/amici che conoscono la persona). E' un dato di
> fatto. Chi lo nega e' una persona che ha/crea enormi problemi; e' chi
> pensa che l'uomo e' un animale kattivo per natura nonostante
> l'evidenza (viviamo in zone con 300 persone per m^2 ma ancora - per
> quanto di tanto in tanto qualcuno cerca di scatenare l'apocalisse
> tirando bombe qui e li' - non siamo diventati/tornati cannibali).
> 
> De facto una domandina "Come ti chiami?" e una rispostina
> "EmmeEffePpi'" e' il metodo piu' economico e rapido. E giusto nel caso
> in cui, trovandoci in una di quelle sfortunate circostanze in cui e'
> strettamente necessario qualificarsi, io volessi mentire, si puo' fare
> una foto cosi' se POI la rispostina alla domandina non e' coerente con
> la fotina, mi si fa pagare economicamente TUTTE le risorse spese per
> trovarmi.
> Non cioe' obbligo di identificazione per tutti, ma solo per quelli
> che si trovano in situazioni che richiedono accertamenti.
> 
> Stesso disc

Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Michele Favara Pedarsi
Il 17 gennaio 2011 22:16, Davide Guerri  ha scritto:
> Ciao Zio,
> l'articolo è interessante.
>
> Il principio d'induzione sulla non-necessità di autenticazione è da 
> incorniciare.
> Ma c'è una "divisione per 0" dove si assume che non si introduca nessuna 
> differenza quando ci si connette alla rete del vicino :)
>
> Scherzi a parte, il punto più interessante mi pare il primo.
> Sarebbe assolutamente corretto se tutti i servizi Internet che, se abusati, 
> potrebbero arrecare danno avessero un'autenticazione "forte" come quella 
> richiesta oggi per accedere alle reti (wi-fi e non) italiane. Questo però non 
> è vero.
> Utilizzando lo stesso parallelo, nella vita reale è vietato girare senza un 
> documento d'identità.
> E' vero che non devi girare con la carta d'identità sulla fronte ma se 
> commetti un reato (o se ti ferma la polizia) devi esibirla. Andare su 
> Internet senza identificazione, sarebbe come girare senza documenti perché 
> non li hai proprio mai avuti!
>


Lasciamo perdere i paralleli e i conseguenti distinguo... perche' via
Internet non si ammazza nessuno; al piu' spingi il bottone che avvia
il missile, ma devi aver armato un missile, e la rampa per lanciarlo.
Attivita' ampiamente tracciabili in modo tradizionale (c'e' sempre un
vicino di casa che non si fa i cazzi suoi quando lanci il tuo missile
nuculare o quando fai i test di lancio nel parco giochi dei bambini).

E' proprio sbagliato il concetto che se commetti un reato devi esibire
una carta che dica chi sei. Solo una Coppia di Carabinieri
Handicappati puo' concepire un'obbligo del genere: fa parte di tutto
un castello di carte costruito in 2 millenni di storia di cui
sostanzialmente oggi non abbiamo piu' bisogno. E per altro e' arrivato
al limite della sostenibilita'. Prima avevi la stampa a caratteri
mobili e pochi ne conoscevano il segreto, allora le ID sono state
messe su carta. Poi mano mano che il segreto della stampa a caratteri
mobili e' diventato cosa comune e quindi falsificare e' diventato piu'
facile (cfr. gli stampi per dollaro americano ritrovati di recente in
Siria mi pare) si sono aggiunte altre misure: avvocati, notai,
magistrati, agenti di pubblica sicurezza, etc, sul fronte umano;
sovrimpressione, filigrana, ologramma, chip su quello tecnologico.
L'attuale passaporto italiano ne e' il testimone piu' illustre.

Il risultato di tanta complessita' e' che mantenere una identita' nel
tempo e' diventata una attivita' molto costosa (una penna costa 1
euro, un lettore di chip 100); talmente costosa che probabilmente
conviene usare un metodo diverso... e' cioe' assurdo spendere tante
risorse per obbligare TUTTI ad avere SEMPRE una ID con se, quando
questo serve solo in quella piccolissima percentuale di interazioni
umane che vanno a finire male. Solo in Italia siamo 60 milioni, da
quando usciamo la mattina a quando torniamo la sera a casa interagiamo
con centinaia di persone al giorno (il barista, il giornalaio, gli
altri viaggiatori sull'autobus e gli altri automobilisti
all'incrocio), e solo una piccolissima parte di queste finisce col
botto, e quindi con la necessita' di qualificarsi senza ricorrere a
procedure piu' complesse del mostrare un pezzo di carta e registrare
il numero identificativo ivi stampato (ie: andare in caserma e
rintracciare parenti/amici che conoscono la persona). E' un dato di
fatto. Chi lo nega e' una persona che ha/crea enormi problemi; e' chi
pensa che l'uomo e' un animale kattivo per natura nonostante
l'evidenza (viviamo in zone con 300 persone per m^2 ma ancora - per
quanto di tanto in tanto qualcuno cerca di scatenare l'apocalisse
tirando bombe qui e li' - non siamo diventati/tornati cannibali).

De facto una domandina "Come ti chiami?" e una rispostina
"EmmeEffePpi'" e' il metodo piu' economico e rapido. E giusto nel caso
in cui, trovandoci in una di quelle sfortunate circostanze in cui e'
strettamente necessario qualificarsi, io volessi mentire, si puo' fare
una foto cosi' se POI la rispostina alla domandina non e' coerente con
la fotina, mi si fa pagare economicamente TUTTE le risorse spese per
trovarmi.
 Non cioe' obbligo di identificazione per tutti, ma solo per quelli
che si trovano in situazioni che richiedono accertamenti.

Stesso discorso per Internet: l'ACCESSO ad Internet puo' benissimo
essere anonimo - anche visto e considerato che il 99% dell'attivita'
e' di natura ludica, Pr0n - e quelle sole attivita' che richiedono
tecnica superiore possono essere piantonate con tecnica superiore:
l'otp che finalmente stanno distribuendo le banche (bancoposta,
unicredit) e' LO strumento. Eliminando definitivamente i pezzetti di
carta eliminiamo definitivamente la maggior parte delle frodi.
Poi ci sono tutta una serie di attivita' che semplicemente NON devono
essere messe in rete (es: valvole di potenza di una centrale
elettrica); ovvio che manager pubblici e privati queste cose non le
capiscono, a maggior ragione se il concepimento di questi Progetti gli
pone a portata di mano dei soldini d

Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Davide Guerri
Ciao,
citavo il garante non a caso.
Per come la vedo io è assurdo anche chiedere ad un negoziante che ti vende la 
sim di farti la fotocopia del documento...

D.


Il giorno 17/gen/2011, alle ore 13.07, Luca Dionisi ha scritto:

> 2011/1/17 Davide Guerri :
>> E' vero che non devi girare con la carta d'identità sulla fronte ma se 
>> commetti un reato (o se ti ferma la polizia) devi esibirla.
> 
> Qui stiamo parlando di obbligare i fornitori del servizio a
> identificare il fruitore e registrare le sue azioni.
> Allora obblighiamo il portiere di ogni palazzina (che renderemo
> obbligatorio) a chiederti il documento prima di permetterti di uscire
> sul suolo pubblico, a chiederti dove vai e a filmarti.
> ___
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> Wireless@ml.ninux.org
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Luca Dionisi
2011/1/17 Davide Guerri :
> E' vero che non devi girare con la carta d'identità sulla fronte ma se 
> commetti un reato (o se ti ferma la polizia) devi esibirla.

Qui stiamo parlando di obbligare i fornitori del servizio a
identificare il fruitore e registrare le sue azioni.
Allora obblighiamo il portiere di ogni palazzina (che renderemo
obbligatorio) a chiederti il documento prima di permetterti di uscire
sul suolo pubblico, a chiederti dove vai e a filmarti.
___
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Davide Guerri

Il giorno 17/gen/2011, alle ore 12.57, Pierluigi Checchi ha scritto:

> Questo perchè io stesso sono a mia
> volta autenticato e se il mio vicino (o chi per lui) se ne va in giro
> a rubare account ebay o a visitare siti di escort

Abiti a Arcore?
___
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Pierluigi Checchi
Sono in linea di massima daccordo con Davide sull'autenticazione,
tanto è vero che sulle mie reti (AP in giro ed a casa), rigorosamente,
ho attivo il controllo d'accesso.  Questo perchè io stesso sono a mia
volta autenticato e se il mio vicino (o chi per lui) se ne va in giro
a rubare account ebay o a visitare siti di escort, o a gironzolare su
youporn (che ti geolocalizza e ti sniffa sulla history), magari non mi
fa piacere, visto mai che io sia in qualche modo intercettato dalle
autorità o mira di qualche curioso. E' come se, insomma, prestassi la
mia macchina a qualcuno e non sapessi cosa ci fa e dove va: la targa è
la mia.

Diverso è il discorso del mezzo pubblico. Può salire chiunque e non
deve autenticarsi per farlo. E' insensato che l'autista dell'autobus o
della metro possa venire accusato di fermarsi dalle prostitute o di
fare rapine in banca (o quantomeno se accade, è pure accaduto, va sul
giornale). Ci devono essere altri mezzi di indagine che aiutino a
stabilire le responsabilità e a lasciare il conducente sicuramente non
colpevole. Ma questo è ovvio.

Quello che dico è che non è con l'autenticazione che possiamo ottenere
la sicurezza di un accesso condiviso, pubblico, destinato al pubblico.
Prima di entrare in banca non mi chiedono il documento e nessuno
prende in considerazione che io possa entrare con un coltellino o con
una siringa per fare una rapina.

Il mio punto di vista è che quando ero a Vienna, loggandomi
tranquillamente senza password, il mio fornitore d'accesso (Vienna
airport)  sapeva dove ero triangolando le celle, conosceva il mio mac
address del portatile, il nome del mio iPad ("Pierluigi Checchi's
iPAD" no?) , mi poteva vedere con la telecamera ed, insomma, se avessi
deciso di fare un attentato di lì a poco o se facevo truffe su ebay,
sicuramente sapeva dove andare a parare, mostrando anche la mia foto
sul giornale, dalle telecamere interne. Sapeva anche gli ip che avevo
contattato e che ero italiano, di Roma. E tutto questo senza entrare
nel payload dei miei pacchetti. Chiaroo? Meglio autenticarsi allora?




2011/1/17 Davide Guerri :
> Ciao Zio,
> l'articolo è interessante.
>
> Il principio d'induzione sulla non-necessità di autenticazione è da 
> incorniciare.
> Ma c'è una "divisione per 0" dove si assume che non si introduca nessuna 
> differenza quando ci si connette alla rete del vicino :)
>
> Scherzi a parte, il punto più interessante mi pare il primo.
> Sarebbe assolutamente corretto se tutti i servizi Internet che, se abusati, 
> potrebbero arrecare danno avessero un'autenticazione "forte" come quella 
> richiesta oggi per accedere alle reti (wi-fi e non) italiane. Questo però non 
> è vero.
> Utilizzando lo stesso parallelo, nella vita reale è vietato girare senza un 
> documento d'identità.
> E' vero che non devi girare con la carta d'identità sulla fronte ma se 
> commetti un reato (o se ti ferma la polizia) devi esibirla. Andare su 
> Internet senza identificazione, sarebbe come girare senza documenti perché 
> non li hai proprio mai avuti!
>
>
> D.
>
>
>
> Il giorno 17/gen/2011, alle ore 11.59, ZioPRoTo (Saverio Proto) ha scritto:
>
>>> Personalmente non sono contrario alle "registrazioni" per tutte le cose 
>>> (tangibili e non) che richiedono un uso consapevole e
>>> rispettoso degli altri.
>>
>> hai letto questo ?
>> http://blog.ninux.org/2010/12/05/perche-bisogna-autenticarsi-prima-di-entrare-in-rete/
>>
>> ciao benvenuto in lista :)
>>
>> Saverio
>> ___
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>> Wireless@ml.ninux.org
>> http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless
>
>
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Michele Favara Pedarsi
Il 17 gennaio 2011 19:33, Pierluigi Checchi  ha scritto:
> Ieri ero all'aeroporto di Vienna. Click su "accept conditions" sul
> captive portal ed eccomi online con portatile, cellulare. Senza
> registrazione, completamente gratis. All'aeroporto dico, dove c'è
> pericolo di attentati. E dove ho telefonato alla grande via SIP e
> skype.
> Stesso discorso all'aeroporto di Bratislava, rete con SSID aperto
> senza necessità di registrazione, rete ufficiale dello scalo.


Stesso discorso all'aereoporto di Dubai, in quello di Colombo
(Shrilanka) e Singapore la settimana scorsa. A New York (JFK) invece,
il giorno prima degli altri tre, bastava pagare (salato) per potersi
collegare...

ciao

mfp


> Noi abbiamo questi tizi e assessori degli assessori  che vogliono fare
> hub di autenticazione ovunque e, attenzione... abbiamo il wifi sui
> frecciarossa che va su rete HSDPA, in galleria a 64kbps (basta pure un
> MyWi) e che necessita di registrazione via carta di credito, sms o
> email di autenticazione ed username/password case sensitive di 40
> caratteri da digitare sul telefonino. E la cosa bella è che nelle
> stazioni viene spento il l'auth server e gli Access Point ed è
> necessario ridigitare l'accesso (di 40 caratteri) via web. Santo
> cielo.
>
>
> 2011/1/16 Michele Favara Pedarsi :
>> Il 17 gennaio 2011 05:57, Gioacchino Mazzurco 
>> ha scritto:
>>> ma cosa intendono con libera??
>>
>>
>>
>> Intendono la stessa esperienza fallimentare di Filadelfia, Toronto,
>> Parigi, Londra, etc.  In altre citta' hanno infatti gia' realizzato
>> progetti del genere e hanno gia' realizzato che sono fatti a cazzo; e
>> uno dei motivi principali per cui non funzionano e' proprio
>> l'ostinazione a voler identificare rigidamente ogni utilizzatore come
>> se non farlo potesse portare ad una qualche catastrofe sociale.
>>
>> Stanno perdendo un altro po' di tempo e soldi degli altri.
>>
>>
>>
>>> Il giorno 16 gennaio 2011 19:07, LuX  ha scritto:

 Il Comune sta creando una rete Wi-Fi che permetterà a tutti i cittadini di
 navigare gratuitamente e liberamente.

 L'amministrazione comunale di Pordenone ha deciso di attivarsi per offrire
 una connessione libera e gratuita a tutti i cittadini, anche a quelli che
 magari potevano avere problemi ad avere una propria connesione 
 residenziale,
 creando una rete Wi-Fi a livello cittadino.

 "L'idea" - spiega Giovanni Zanolin, Assessore alle Politiche Sociali - "è
 nata dalla conoscenza di alcune esperienze di città straniere, come
 Filadelfia e Toronto".

 Il primo passo è stato quello di creare un'ampia copertura in particolari
 aree della città come la stazione ferroviaria e quella degli autobus, il
 centro studi e la questura, la vecchia fiera, la casa dello studente Piazza
 XX settembre e l'interno della biblioteca comunale.

 L'idea è quella di coinvolgere più utenti possibile, garantendo loro i
 servizi di riconoscimento nella fase di accreditamento alla rete ed il
 tracciamento dell'utente.

 "In cambio" - continua Zanolin - "chiediamo che il segnale sia rilanciato
 a loro spese in zone limitate della città. Lo stesso proponiamo ai comuni
 della provincia: possono usare il nostro sistema per garantirsi
 riconoscimento e tracciamento, in cambio consentono ai cittadini di
 Pordenone di navigare gratis anche quando si trovano nel territorio di quei
 comuni".

 Per la copertura e la realizzazione delle rete wireless sono stati
 utilizzati mobility controller di Aruba Networks e access point conformi
 allo standard 802.11a/b/g, così come richiesto dal bando.

 Anche se il progetto è solo agli inizi (la prima fase richiesta dal comune
 è terminata) in questi giorni si sta ampliando la rete di un ulteriore 20%
 vista la notevole richiesta da parte dei cittadini e sono in progetto altre
 aree da coprire entro il 2011.

 Fonte: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=13898
 --
 LuX

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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Davide Guerri
Ciao Zio,
l'articolo è interessante.

Il principio d'induzione sulla non-necessità di autenticazione è da 
incorniciare. 
Ma c'è una "divisione per 0" dove si assume che non si introduca nessuna 
differenza quando ci si connette alla rete del vicino :)

Scherzi a parte, il punto più interessante mi pare il primo.
Sarebbe assolutamente corretto se tutti i servizi Internet che, se abusati, 
potrebbero arrecare danno avessero un'autenticazione "forte" come quella 
richiesta oggi per accedere alle reti (wi-fi e non) italiane. Questo però non è 
vero. 
Utilizzando lo stesso parallelo, nella vita reale è vietato girare senza un 
documento d'identità. 
E' vero che non devi girare con la carta d'identità sulla fronte ma se commetti 
un reato (o se ti ferma la polizia) devi esibirla. Andare su Internet senza 
identificazione, sarebbe come girare senza documenti perché non li hai proprio 
mai avuti!


D.



Il giorno 17/gen/2011, alle ore 11.59, ZioPRoTo (Saverio Proto) ha scritto:

>> Personalmente non sono contrario alle "registrazioni" per tutte le cose 
>> (tangibili e non) che richiedono un uso consapevole e
>> rispettoso degli altri.
> 
> hai letto questo ?
> http://blog.ninux.org/2010/12/05/perche-bisogna-autenticarsi-prima-di-entrare-in-rete/
> 
> ciao benvenuto in lista :)
> 
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione ZioPRoTo (Saverio Proto)
> Personalmente non sono contrario alle "registrazioni" per tutte le cose 
> (tangibili e non) che richiedono un uso consapevole e
> rispettoso degli altri.

hai letto questo ?
http://blog.ninux.org/2010/12/05/perche-bisogna-autenticarsi-prima-di-entrare-in-rete/

ciao benvenuto in lista :)

Saverio
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Davide Guerri
Ciao Pierluigi (e ciao a tutti visto che sono nuovo della ML),
visto che è la prima volta che scrivo vorrei fare una premessa e poi fare una 
considerazione sul tuo post.

Personalmente non sono contrario alle "registrazioni" per tutte le cose 
(tangibili e non) che richiedono un uso consapevole e rispettoso degli altri.
Come per l'utenza del cellulare, il contratto di affitto di una macchina o di 
una casa o all'acquisto di un biglietto aereo, anche l'utilizzo della rete 
dovrebbe essere soggetto ad identificazione.
Ritengo altresì che il vero problema (anche qui) sia l'utilizzo che si fa delle 
informazioni identificative e per tale motivo apprezzo particolarmente i 
recenti "sforzi" del garante.
Quello che trovo ampiamente da rivedere (per usare un eufemismo), e che a mio 
avviso è il vero motivo della scarsa diffusione del wi-fi nel nostro paese, è 
la quantità di burocrazia e di vincoli contenuti nel codice delle comunicazioni.

Allo stesso modo sono però rispettoso dell'opinione altrui e dunque ritengo che 
ogni dibattito ragionevole possa solo portare benefici. :)

Fatta questa doverosa premessa, rispondo al tuo post.

Quello che scrivi sugli assessori e HSDPA sul frecciarossa (che, aggiungo, 
adesso è gratis ma a quanto ne so diventerà a pagamento!) è sacrosanto. 
Tuttavia nel contesto in cui ci troviamo, io non sarei così duro: è impossibile 
che tutto cambi da un momento all'altro. 
Considerando che prima non c'era niente e che solo una piccola parte dei 
cittadini si poneva il problema "Internet", anche ammettendo che effettivamente 
c'è ancora molto lavoro da fare, le novità di questo periodo dovrebbero essere 
gradite! :)


Ciao e a presto,
 Davide.



Il giorno 17/gen/2011, alle ore 09.33, Pierluigi Checchi ha scritto:

> Ieri ero all'aeroporto di Vienna. Click su "accept conditions" sul
> captive portal ed eccomi online con portatile, cellulare. Senza
> registrazione, completamente gratis. All'aeroporto dico, dove c'è
> pericolo di attentati. E dove ho telefonato alla grande via SIP e
> skype.
> Stesso discorso all'aeroporto di Bratislava, rete con SSID aperto
> senza necessità di registrazione, rete ufficiale dello scalo.
> 
> Noi abbiamo questi tizi e assessori degli assessori  che vogliono fare
> hub di autenticazione ovunque e, attenzione... abbiamo il wifi sui
> frecciarossa che va su rete HSDPA, in galleria a 64kbps (basta pure un
> MyWi) e che necessita di registrazione via carta di credito, sms o
> email di autenticazione ed username/password case sensitive di 40
> caratteri da digitare sul telefonino. E la cosa bella è che nelle
> stazioni viene spento il l'auth server e gli Access Point ed è
> necessario ridigitare l'accesso (di 40 caratteri) via web. Santo
> cielo.
> 



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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione ZioPRoTo (Saverio Proto)
> Ieri ero all'aeroporto di Vienna. Click su "accept conditions" sul
> captive portal ed eccomi online con portatile, cellulare. Senza
> registrazione, completamente gratis. All'aeroporto dico, dove c'è
> pericolo di attentati. E dove ho telefonato alla grande via SIP e
> skype.
[..CUT..]

Pierluigi perché non copi ed incolli la tua email e ci scrivi un post
sul blog di Ninux ?

Saverio
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Michele Favara Pedarsi
mmm... Kiediamo a Kaori[1]...

[1] http://www.youtube.com/watch?v=1KMk3TFalEQ


2011/1/17 paolo delbene :
> Philadelphia e non Filadelfia !
>
>
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-17 Per discussione Pierluigi Checchi
Ieri ero all'aeroporto di Vienna. Click su "accept conditions" sul
captive portal ed eccomi online con portatile, cellulare. Senza
registrazione, completamente gratis. All'aeroporto dico, dove c'è
pericolo di attentati. E dove ho telefonato alla grande via SIP e
skype.
Stesso discorso all'aeroporto di Bratislava, rete con SSID aperto
senza necessità di registrazione, rete ufficiale dello scalo.

Noi abbiamo questi tizi e assessori degli assessori  che vogliono fare
hub di autenticazione ovunque e, attenzione... abbiamo il wifi sui
frecciarossa che va su rete HSDPA, in galleria a 64kbps (basta pure un
MyWi) e che necessita di registrazione via carta di credito, sms o
email di autenticazione ed username/password case sensitive di 40
caratteri da digitare sul telefonino. E la cosa bella è che nelle
stazioni viene spento il l'auth server e gli Access Point ed è
necessario ridigitare l'accesso (di 40 caratteri) via web. Santo
cielo.


2011/1/16 Michele Favara Pedarsi :
> Il 17 gennaio 2011 05:57, Gioacchino Mazzurco 
> ha scritto:
>> ma cosa intendono con libera??
>
>
>
> Intendono la stessa esperienza fallimentare di Filadelfia, Toronto,
> Parigi, Londra, etc.  In altre citta' hanno infatti gia' realizzato
> progetti del genere e hanno gia' realizzato che sono fatti a cazzo; e
> uno dei motivi principali per cui non funzionano e' proprio
> l'ostinazione a voler identificare rigidamente ogni utilizzatore come
> se non farlo potesse portare ad una qualche catastrofe sociale.
>
> Stanno perdendo un altro po' di tempo e soldi degli altri.
>
>
>
>> Il giorno 16 gennaio 2011 19:07, LuX  ha scritto:
>>>
>>> Il Comune sta creando una rete Wi-Fi che permetterà a tutti i cittadini di
>>> navigare gratuitamente e liberamente.
>>>
>>> L'amministrazione comunale di Pordenone ha deciso di attivarsi per offrire
>>> una connessione libera e gratuita a tutti i cittadini, anche a quelli che
>>> magari potevano avere problemi ad avere una propria connesione residenziale,
>>> creando una rete Wi-Fi a livello cittadino.
>>>
>>> "L'idea" - spiega Giovanni Zanolin, Assessore alle Politiche Sociali - "è
>>> nata dalla conoscenza di alcune esperienze di città straniere, come
>>> Filadelfia e Toronto".
>>>
>>> Il primo passo è stato quello di creare un'ampia copertura in particolari
>>> aree della città come la stazione ferroviaria e quella degli autobus, il
>>> centro studi e la questura, la vecchia fiera, la casa dello studente Piazza
>>> XX settembre e l'interno della biblioteca comunale.
>>>
>>> L'idea è quella di coinvolgere più utenti possibile, garantendo loro i
>>> servizi di riconoscimento nella fase di accreditamento alla rete ed il
>>> tracciamento dell'utente.
>>>
>>> "In cambio" - continua Zanolin - "chiediamo che il segnale sia rilanciato
>>> a loro spese in zone limitate della città. Lo stesso proponiamo ai comuni
>>> della provincia: possono usare il nostro sistema per garantirsi
>>> riconoscimento e tracciamento, in cambio consentono ai cittadini di
>>> Pordenone di navigare gratis anche quando si trovano nel territorio di quei
>>> comuni".
>>>
>>> Per la copertura e la realizzazione delle rete wireless sono stati
>>> utilizzati mobility controller di Aruba Networks e access point conformi
>>> allo standard 802.11a/b/g, così come richiesto dal bando.
>>>
>>> Anche se il progetto è solo agli inizi (la prima fase richiesta dal comune
>>> è terminata) in questi giorni si sta ampliando la rete di un ulteriore 20%
>>> vista la notevole richiesta da parte dei cittadini e sono in progetto altre
>>> aree da coprire entro il 2011.
>>>
>>> Fonte: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=13898
>>> --
>>> LuX
>>>
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-16 Per discussione paolo delbene
Philadelphia e non Filadelfia !
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-16 Per discussione Michele Favara Pedarsi
Il 17 gennaio 2011 05:57, Gioacchino Mazzurco 
ha scritto:
> ma cosa intendono con libera??



Intendono la stessa esperienza fallimentare di Filadelfia, Toronto,
Parigi, Londra, etc.  In altre citta' hanno infatti gia' realizzato
progetti del genere e hanno gia' realizzato che sono fatti a cazzo; e
uno dei motivi principali per cui non funzionano e' proprio
l'ostinazione a voler identificare rigidamente ogni utilizzatore come
se non farlo potesse portare ad una qualche catastrofe sociale.

Stanno perdendo un altro po' di tempo e soldi degli altri.



> Il giorno 16 gennaio 2011 19:07, LuX  ha scritto:
>>
>> Il Comune sta creando una rete Wi-Fi che permetterà a tutti i cittadini di
>> navigare gratuitamente e liberamente.
>>
>> L'amministrazione comunale di Pordenone ha deciso di attivarsi per offrire
>> una connessione libera e gratuita a tutti i cittadini, anche a quelli che
>> magari potevano avere problemi ad avere una propria connesione residenziale,
>> creando una rete Wi-Fi a livello cittadino.
>>
>> "L'idea" - spiega Giovanni Zanolin, Assessore alle Politiche Sociali - "è
>> nata dalla conoscenza di alcune esperienze di città straniere, come
>> Filadelfia e Toronto".
>>
>> Il primo passo è stato quello di creare un'ampia copertura in particolari
>> aree della città come la stazione ferroviaria e quella degli autobus, il
>> centro studi e la questura, la vecchia fiera, la casa dello studente Piazza
>> XX settembre e l'interno della biblioteca comunale.
>>
>> L'idea è quella di coinvolgere più utenti possibile, garantendo loro i
>> servizi di riconoscimento nella fase di accreditamento alla rete ed il
>> tracciamento dell'utente.
>>
>> "In cambio" - continua Zanolin - "chiediamo che il segnale sia rilanciato
>> a loro spese in zone limitate della città. Lo stesso proponiamo ai comuni
>> della provincia: possono usare il nostro sistema per garantirsi
>> riconoscimento e tracciamento, in cambio consentono ai cittadini di
>> Pordenone di navigare gratis anche quando si trovano nel territorio di quei
>> comuni".
>>
>> Per la copertura e la realizzazione delle rete wireless sono stati
>> utilizzati mobility controller di Aruba Networks e access point conformi
>> allo standard 802.11a/b/g, così come richiesto dal bando.
>>
>> Anche se il progetto è solo agli inizi (la prima fase richiesta dal comune
>> è terminata) in questi giorni si sta ampliando la rete di un ulteriore 20%
>> vista la notevole richiesta da parte dei cittadini e sono in progetto altre
>> aree da coprire entro il 2011.
>>
>> Fonte: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=13898
>> --
>> LuX
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Re: [Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-16 Per discussione Gioacchino Mazzurco
ma cosa intendono con libera??

Il giorno 16 gennaio 2011 19:07, LuX  ha scritto:

> *Il Comune sta creando una rete Wi-Fi che permetterà a tutti i cittadini
> di navigare gratuitamente e liberamente.*
>
> L'amministrazione comunale di Pordenone ha deciso di attivarsi per offrire
> una *connessione libera e gratuita* a tutti i cittadini, anche a quelli
> che magari potevano avere problemi ad avere una propria connesione
> residenziale, creando una rete Wi-Fi a livello cittadino.
>
> *"L'idea"* - spiega Giovanni Zanolin, Assessore alle Politiche Sociali - *"è
> nata dalla conoscenza di alcune esperienze di città straniere, come
> Filadelfia e Toronto"*.
>
> Il primo passo è stato quello di *creare un'ampia copertura* in
> particolari aree della città come la stazione ferroviaria e quella degli
> autobus, il centro studi e la questura, la vecchia fiera, la casa dello
> studente Piazza XX settembre e l'interno della biblioteca comunale.
>
> L'idea è quella di *coinvolgere più utenti possibile*, garantendo loro i
> servizi di riconoscimento nella fase di accreditamento alla rete ed il
> tracciamento dell'utente.
>
> *"In cambio"* - continua Zanolin - *"chiediamo che il segnale sia
> rilanciato a loro spese in zone limitate della città. Lo stesso proponiamo ai
> comuni della provincia: possono usare il nostro sistema per garantirsi
> riconoscimento e tracciamento, in cambio consentono ai cittadini di
> Pordenone di navigare gratis anche quando si trovano nel territorio di quei
> comuni"*.
>
> Per la copertura e la realizzazione delle rete wireless sono stati
> utilizzati mobility controller di Aruba Networks e access point conformi
> allo *standard 802.11a/b/g*, così come richiesto dal bando.
>
> Anche se il progetto è solo agli inizi (la prima fase richiesta dal comune
> è terminata) in questi giorni si *sta ampliando la rete* di un ulteriore
> 20% vista la notevole richiesta da parte dei cittadini e sono in progetto
> altre aree da coprire entro il 2011.
>
> Fonte: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=13898
>
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> LuX
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[Ninux-Wireless] Wi-Fi gratis a Pordenone

2011-01-16 Per discussione LuX
Il Comune sta creando una rete Wi-Fi che permetterà a tutti i cittadini di 
navigare gratuitamente e liberamente.

L'amministrazione comunale di Pordenone ha deciso di attivarsi per offrire una 
connessione libera e gratuita a tutti i cittadini, anche a quelli che magari 
potevano avere problemi ad avere una propria connesione residenziale, creando 
una rete Wi-Fi a livello cittadino.

"L'idea" - spiega Giovanni Zanolin, Assessore alle Politiche Sociali - "è nata 
dalla conoscenza di alcune esperienze di città straniere, come Filadelfia e 
Toronto".

Il primo passo è stato quello di creare un'ampia copertura in particolari aree 
della città come la stazione ferroviaria e quella degli autobus, il centro 
studi e la questura, la vecchia fiera, la casa dello studente Piazza XX 
settembre e l'interno della biblioteca comunale.

L'idea è quella di coinvolgere più utenti possibile, garantendo loro i servizi 
di riconoscimento nella fase di accreditamento alla rete ed il tracciamento 
dell'utente.

"In cambio" - continua Zanolin - "chiediamo che il segnale sia rilanciato a 
loro spese in zone limitate della città. Lo stesso proponiamo ai comuni della 
provincia: possono usare il nostro sistema per garantirsi riconoscimento e 
tracciamento, in cambio consentono ai cittadini di Pordenone di navigare gratis 
anche quando si trovano nel territorio di quei comuni".

Per la copertura e la realizzazione delle rete wireless sono stati utilizzati 
mobility controller di Aruba Networks e access point conformi allo standard 
802.11a/b/g, così come richiesto dal bando.

Anche se il progetto è solo agli inizi (la prima fase richiesta dal comune è 
terminata) in questi giorni si sta ampliando la rete di un ulteriore 20% vista 
la notevole richiesta da parte dei cittadini e sono in progetto altre aree da 
coprire entro il 2011. 


Fonte: http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=13898

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