Il 03/06/2013 09:52 AM, Luciano Montanaro scrisse:
> Sinceramente non vedo il problema.
> 
> Non c'e' danno: l'esempio citato dice che c'e' un nodo in piu' che non
> serve, sai che roba.
> Ed e' evidente che c'era qualcuno pronto a risolvere il problema. :)
> 
> Ed e' normale che ci siano tanti che "provano", e si dimenticano o
> decidono che openstreetmap non e' roba per loro.
> Ma se non lasci provare liberamente, tanti utenti che diventeranno
> buoni contributori potrebbero rinunciare.
> E in ogni caso, e' gente che per lo meno e' in sintonia con il
> progetto, e potrebbe essere eventualmente mobilitata...

A me questo sembra un metodo di lavoro alla "Viva il parroco!" come
avrebbe commentato Bruno Pizzul. :-)

In ambienti professionali, di cui immagino la maggior parte degli
iscritti a questa ml siano ben coscienti, non si fanno modifiche a
sistemi di produzione.
In genere per fare aggiornamenti o per formare qualcuno, si utilizza un
ambiente di test.

Sono d'accordo che ci possa anche stare l'errore ma mi pare che
utilizzare la filosofia del "tanto prima o poi qualcuno se ne
accorge..." serva solo per scoraggiare utilizzi anche professionali di
osm (e relativi fondi, progetti, ecc.).
Oltre al fatto che tenere sott'occhio dati che crescono a velocita'
piuttosto vertiginosa non e' impresa cosi' semplice, specie se fatta da
volontari.

Forse l'idea dell'ambiente di test, sempre che non sia gia' stato fatto,
potrebbe risolvere parte dei problemi dei nuovi. Ovviamente ci vorrebbe
qualcuno che lo metta in piedi il sistema di test... ;-)

ciao
        maxx

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