Sono d'accordo con Valentina: la duttilità di OpenStreetMap permette di rappresentare tutta la ricchezza toponomastica del nostro bel paese.
Soprattutto nelle zone di confine dove la storia ha modificato nel tempo l'uso della lingua i toponimi si moltiplicano: nomi diversi per indicare gli stessi luoghi. Ne ho raccolto un piccolo esempio qui: http://tapazovaldoten.altervista.org/toponimi_valle_aosta.html. Capisco che per alcuni mappatori vedere affiancato al toponimo italiano quello nella loro lingua possa essere un traguardo importante ma se posso permettermi un consiglio dalla Regione Autonoma della Valle d'Aosta inviterei tutti a mappare nella loro lingua (o nel loro dialetto) i toponimi usando i prefissi linguistici che ha indicato Fayor Uno. Nella Région Autonoma de la Vallée d'Aoste non di rado accade che al toponimo dialettale (Fiernaz Dameun) si affianchi la versione francese (Fiernaz Dessus) e quella italiana (Fiernaz Superiore). Con i prefissi linguistici ciascuno visualizza il toponimo nella sua lingua/dialetto preferito, vederli accostati accenderebbe probabilmente lunghe discussioni sul diritto di precedenza. :-) Mi piacerebbe si potesse applicare una semplice regola alle correzioni della mappa: 1) la correzione proposta diventa effettiva solo con il consenso di chi ha mappato per primo l'elemento. 2) Se non vi è consenso occorre l'intervento di un mappatore terzo che dirime la questione. Riuscissimo ad usare più spesso questo tipo di gestione dei conflitti eviteremmo forse un po' di discussioni e di correzioni di correzioni di correzioni. ;-) Buon mapping a tutti. Gian Mario Navillod
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