Le normative danno ragione a Damjan. I confini amministrativi sono per
l'appunto decisi con atti amministrativi che spesso non ricalcano per
niente quello che si trova nella realtà. Proprio stamattina ero in un
comune dove mi mostravano che ci sono case con la zona giorno in un comune
e la zona notte nel comune limitrofo.

E' vero che i confini comunali vengono estrapolati dal catasto ma spesso le
proprietà sono la somma di diverse particelle catastali quindi le
recinzioni, le strade e altri elementi naturali non indicano assolutamente
niente. Esempio chiaro di questo sono le rotonde che vengono costruite
sugli incroci che facevano da confine: alla fine ci si può ritrovare con un
quarto di rotonda in un comune e tre quarti in un altro.

In FVG è stato fatto un grosso lavoro per georiferire correttamente i fogli
catastali e da qualche hanno la regione pubblica i confini aggiornati su
questa base. Periodicamente poi ci sono delibere regionali (anche una
decina l'anno) che modificano i confini "sanando" situazione strane,
probabilmente su istanza di proprietari stufi di pagare le tasse in due
comuni.

Per quanto riguarda il caso del Tagliamento che faceva da confine tra
Veneto e Friuli quello che vedete sulla mappa è proprio la situazione
attuale in cui nessuno amministratore si metterà mai a modifica il confine
seguendo un fiume che cambia corso ad ogni piena.

In conclusione modifcare i confini sulla base di quello che trovo sul
territorio è quasi sempre sbagliato, così come legare le geometrie alle
altre geometrie che compongono la mappa.

Ciao,

Stefano
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