La forza dei FOSS e dei GFOSS è l'apertura. E' una apertura "geneticamente" intrinseca ai software Open-Source, che risponde ad un comune desiderio di abbattimento di ostacoli, vincoli, limiti alla crescita, alla libertà, alla condivisione. L'opposto è la chiusura, il desiderio di avere un vantaggio diretto dalla detenzione di un qualcosa (un sw, un algoritmo, un dato, un'opera d'arte), magari cercando di aumentare il vantaggio facendo risultare desiderabile o importante ciò che si detiene, e cercando di fidelizzare o di indurre dipendenza rispetto al prodotto che si propone. In tal senso la scelta dell'apertura (dell'Openness) è una scelta che si opera quotidianamente su tanti fronti (tutti in qualche modo legati tra loro: servono i software liberi per poter usare i dati liberi, ma anche il viceversa; servono idee libere, competenze divulgate, conoscenze condivise, per favorire una crescita comune che non favorisca solo alcuni a discapito di altri;.... ). Dall'altra parte, occorre forse diffidare di chi propone cose mirabolanti, ma che alla fine inducono dipendenza ed assuefazione (pensate a quanti Soggetti Pubblici si trovano oggi in enormi difficoltà ad ipotizzare l'abbandono dei software o dei formati proprietari!), ma anche, secondo me, di quanti propongono cose "gratis" che alla fine si rivelano cavalli di troia (penso a motori di ricerca che ormai si sono evoluti diventando i padroni dei software dei cellulari di tutto il pianeta, e oggi pretendono di usare le informazioni sulle tue telefonate, sui tuoi contatti, sulla tua navigazione, ecc.; alle TV libere di tanti anni fa, che sono diventati strumenti di condizionamento delle idee e di falsificazione dell'informazione al punto da indirizzare le scelte (di voto, di acquisto, ...) di tantissimi; ecc.: strumenti che possono pesantemente limitare le nostre libertà (magari senza nemmeno che ce ne rendiamo realmente conto)). Allora la scelta dell'Openness è innanzitutto una scelta politica, di trasparenza, di condivisione, di apertura e disponibilità. La strategia dell'Openness è quella di costruire continuamente ponti che integrino e amplifichino esponenzialmente tutte le potenzialità e le possibilità, e il rifiuto o la titubanza nel costruire anche un singolo "ponte", ad utilizzare un singolo mattoncino o componente, un domani potrebbe rivelarsi un grave errore.
In tal senso leggo il suggerimento di Andrea a sfruttare al massimo le possibilità di integrazione e di valorizzazione dei contributi che prodotti come PostGis, o Spatialite (e non semplicemente come meri contenitori), insieme a tanti altri prodotti e librerie, possono portare alla crescita e diffusione degli strumenti software Open. La forza e l'affermazione dell'Associazione, parallelamente, secondo me, dipenderà (scusatemi se ne parlo senza essere parte in causa) da quanto saprà essere al suo interno libera, aperta, trasparente, disponibile, e verso l'esterno aperta, disponibile, collaborativa, pronta a contribuire nell'opera continua di costruzione di "ponti" che contrastino il più possibile le iniziative di chiusura, isolamento, assuefazione, dipendenza cui tutti siamo quotidianamente esposti e sottoposti. ciao. _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666 iscritti al 22.7.2013