Ciao Marco,
Ovviamente si, anche perchè non si stanno vendendo i dati ma si sta > vendendo l'App che li visualizza, che e' fatta nel suo specifico modo, con > il suo specifico codice, e i dati OSM sono molto probabilmente stati > graficati-prillati-compressi-stagliuzzati in un certo modo al fine di > essere visualizzati da quella specifica App. > Nel caso specifico, il caso è interessante perché suscita una interessante discussione sulla possibilità di fare business con i dati liberi. Ben venga. Un programmatore ha scritto un applicativo, che volendo può servire a diffondere dati liberi, e anche ad educare all'uso di tali dati. Ovviamente, il programmatore ha fatto un lavoro, e vuole ricavare qualcosa dal suo lavoro (non si vive di sola libertà). OK. Il dubbio però che mi viene è il seguente: prendere i dati liberi da una mappa la cui forza sta proprio nella continuità territoriale, dividere tale mappa libera in tante mappe (centinaia, per il momento...), una per città, e creare tante "app", diverse solo nel fatto di essere di un'altra città (mentre la parte programmata resta sempre la stessa) chiamate, che so "SmartMap Roma", "SmartMap Milano", "SmartMap Torino", eccetera, e mettere in commercio tanti pezzi "stagni" della mappa, con la stessa grafica, le stesse funzioni, e nessun valore aggiunto come ricerche, immediatezza, o aggiornamenti mi sembra solo un modo veramente "Smart" di fare affari. Per quanto riguarda il caso di via Torino, mi spiego meglio: nella "App" c'è la strada sbagliata, in OpenStreetMap quella giusta. Quindi, pagare per avere una versione blindata di una mappa libera, in una versione non aggiornata, non mi pare un modo Smart :) Ciao Roberto
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