Grazie a tutti, in poche email mi avete dato un quadro completo della 
situazione e delle problematiche, almeno so da dove partire.
Ma rispetto all'argomento introdotto da Marco, migliorare l'integrazione di 
threejs non potrebbe essere una soluzione per il problema foreste?
Grazie
L

> From: geograf...@alice.it
> Date: Thu, 3 Jul 2014 12:51:29 +0200
> To: mandol...@gmail.com
> CC: Gfoss@lists.gfoss.it
> Subject: Re: [Gfoss] 3D landscape
> 
> Il giorno 03/lug/2014, alle ore 12:28, Luca Mandolesi <mandol...@gmail.com> 
> ha scritto:
> 
> > Cavoli Roberto, onore alla mole di lavoro!!! Quel sito di VTerrain andrebbe 
> > rivisto è illeggibile. Grazie anche di avermi fatto notare che si parla di 
> > WEB e Blender ha un sistema di import da shapefile per mantenere tutto 
> > georeferenziato e un export verso sketchfab per avere il modello online…
> 
> Il grande problema quando fai export verso ambiente online e’ gestire la 
> vegetazione, perché diventa pesantissima se si usano modelli 3d. L’unico modo 
> per renderla leggera è usare le istanze e/o modelli 3d con livello di 
> dettaglio variabile. Le istanze vengono gestite bene se invece di modelli 3d 
> si usano delle billboard o crossboard, ovvero delle immagini di alberi 
> proiettate su un semplice piano - come fa Enviro. 
> 
> Software che gestiscano veramente bene questa roba online non ne ho ancora 
> visti, ma non dubito che possano esistere. Dipende sempre da quanti alberi 
> dobbiamo gestire, se sono 100, 1000, 10.000 o 1 milione…. E’ un ambito molto 
> settoriale, e visto l’impegno delle risorse hardware e alle ottimizzazioni 
> software richieste, e’ difficile che si possa andare oltre certi livelli in 
> progetti OpenSource se non c’e’ un adeguato finanziatore: solo che in genere 
> l’adeguato finanziatore non e’ disposto a rilasciare il suo progetto o il 
> codice del software in modalità Open….
> 
> > ho dubbi sulla possibilità di diversificare il paesaggio in maniera 
> > semplice, ma con un esperto di blender si vuole andare in quella direzione 
> > per i paleoambienti.
> 
> In realtà non c’è niente di particolarmente complesso a livello concettuale, 
> si tratta solo di farsi una libreria di textures e una serie di modelli di 
> distribuzione ecosistemi con i quali popolare i poligoni di uso del suolo.
> 
> Calcola che queste cose si fanno ampiamente in ambito commerciale in 
> particolare nella computer grafica per i film (es. Lord of The Rings): lì si 
> usano tool commerciali essenzialmente per comodità (ci sono prodotti che 
> fanno esattamente quello che serve con decine di preset pronti da essere 
> modificati). In quel caso il GIS pero’ c’entra ben poco, per non dire niente.
> 
> Ciao
> Marco
> 
> Marco Gualdrini
> GEOgrafica - Faenza
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> www.geografica.org
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> Virtual Terrain Project / GeoView examples: 
> http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
> http://youtu.be/9UPfufPLQUw
> http://youtu.be/gv8HgX9TZfs
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