Questi thread sono sempre difficili da contenere perché l'argomento è vasto e complesso. Seguendo il flusso del discorso, ritengo che implementare INSPIRE non sia tanto un problema di servizi ma da dati e dei loro modelli. A questo proposito intervengo solo per ricordare l'editor foss HALE, del progetto HUMBOLDT, l'allineamento dei dati tematici alle guidelines e agli annessi INSPIRE: http://community.esdi-humboldt.eu/projects/hale/wiki
@Andrea il problema delle trasformazioni non è solo sul piano geometrico/topologico. Credo che la difficoltà maggiore sia piuttosto nella mappatura tra modelli concettuali specifici e locali e gli schema INSPIRE (io ne ho fatto esperienza nell'ambito pedologico). giovanni Il 18/ott/2015 10:49, "Andrea Peri" <aperi2...@gmail.com> ha scritto: > Ciao, ho capito perfettamente il punto del tuo discorso. > > Discorso complesso e anche condivisibile almeno in parte. > > Le specifiche OGC ovviamente non sono nate per soddisfare Inspire, ma > almeno sul fronte DIscovery e Downloading ci sono a giro ottimi prodotti > GFoss che si sono evoluti oltre la specifica e comunque sempre in maniera > da rimanere compatibili con essa (quella OGC) che forniscono un sufficiente > (se non di piu') grado di compatibilit'a con le richieste di Inpsire (sia > sul multilinguismo, sia sui named-groups, metadati di servizio conlinks > vari, etc...). > > Non tutti ovviamente i gfoss wms sono a quesot livello, ma alcuni si. > > Idem per il WFS. > > Su CSW confrontato al discovery non mi esprimo. > Invece sul trasnformation la situazione e' come dici te. Molto in altomare. > Ma li' ci ha messo del suo anche Inspire che agiunse il trasnformation > alla galassia di servizi solo in un secondo momento. > Quais in sordina e moti (io compreso all'inizio) lo avevano scambiato per > un serviziodi trasformazione di coordinate. > Invece era ben altro. > Un serizio di trasformazone dei dati messo apposta per permettere di > effettuae trasfrmazioni al volo da un modello dati specifico del paese > membro (o dell'ente in questione) verso il modello dati di Inspire. > > Il fatto che non si fosse ben notato questo dettaglio ha fatto si che si > alimentasse un dibattito (a volte anche qui sulla lista gfoss) sulla > opportunita' di modificare fisicamente i propri dataset per renderli come > li richiede inspire. > > Perseguendo una logica molto antica per cui se serve avere i dati in 4 > modi differenti se ne fanno 4 copie e si mantengono tutte e 4. > :) > > Invece se ne deve tener euno solo. Il nostro e avere un buon sistema di > trasformazione per trasformarli secondo altri modelli. > Rigorosamente al volo per evitre sprechi di spazio disco e per evitare che > un eventuale mancato allineamento tra le copie (sempre in agguato) finisce > per produrre informazioni differenti a seconda di dove uno guarda. > > Purtroppo e' piu' difficile rispetto a fare 4 copie e quindi molti penso > che finiranno per farsi 4 copie dei dati nei 4 modelli richiesti (4 e' un > numero ipotetico) e saranno contenti cosi'. > > Scendendo nel dettaglio , pero', prima di pensare a un serviziodi > trasformazione. > Cisono altri problemi piu'basici che andrebbero risolti. > > Il piu' serio e importante a parer mo e' la presenza di geometrie non > valide (che andrebbero risolte) e la non topoogia di alcuni archivi che non > possono per loro natura non essere topologici. > Altrimenti qualsiasi sistema di trasformazione finira' per dare > irrimediabilmente errore. > > Noi possiamopensare il piu' belsistema di trasformazione dei dati di utto > il mondo, ma se i dati in partenza non sono validi geometricamente e > topologicamente corretti, non potra' mai realmente fnzionare. > E restera' una cattedrale nel deserto. > > Qui purtroppo scontoiamo le vere carenze. > Ancora tropo pochi hanno la percezione di cosa si intende per archivio > topologicamente corretto. > Ignorando come dice pg che non e' solo uno snap , o pensando altrettanto > ingenuamente che una topologia a poligoni (o a regole) da sola riesca a > risolvere i problemi topologici di un archivio. > > Si potrebbe dire che come una macchina di formula-uno vuole una benzina > particolare e se ci mettessi dentro un litoro di benzina preso dal > distributore sotto casa mi si ingolfa subito. > Cosi 'varrebbe per un servizio di traformazione. > > Prima risolviamo le impurita' dalla benzina e poi pensiamo alla macchina > di formula-uno. > > > A. > > > Il giorno 18 ottobre 2015 01:47, Alessandro Sarretta < > alessandro.sarre...@gmail.com> ha scritto: > >> Ciao Andrea, >> >> On 18/10/2015 01:33, aperi2007 wrote: >> >> Puoi essere piu' preciso ? >> >> Io non avevo capito che pg dicesse che mancava del software . >> >> Non credo l'abbia detto :-) >> Io ho scritto che i software non sono ancora abbastanza maturi e stabili >> per rispondere a tutto ciò che richiede INSPIRE. >> >> I links che riportava PG portavano a pagine dove sono gia' elencati >> softwares Gfoss e non. >> >> Certo, però tra il dire che alcuni software gestiscono alcune componenti >> di INSPIRE (discovery, download, transformation, ...) e il fatto che lo >> facciano in modo pieno e magari anche semplice... ce ne passa :-) >> >> Inspire richiede una infrastruttura interoperabile. >> L'interoperabilita' e' per definizione una metodica per cui software >> differenti riescono a colloquiare tra di loro. >> Grazie ai servizi wms, wfs, wcs, etc... e a formati open. >> >> Io mi aspetterei che in un mondo interoperabile un server wms mpaserver >> riesca a fornire i medesimi servizi di un server wms fatto con geoserver ed >> entrambi riescano a colloquiare in analoga maniera con un qgis. >> >> E di software penserei che ce ne sono gia' abbastanza. >> >> Ma forse ti riferisci a qualche compoenente particolare. >> >> L'interoperabilità si ottiene anche tramite i servizi, che però >> innanzitutto devono parlare la stessa lingua. E ricordo che INSPIRE non >> richiede CSW, WMS, WFS, ... ma Discovery, View, Download, ... services, il >> che comporta alcune differenze (a volte non banali) che non tutti i >> software disponibili rispettano in toto. >> Tanto per ricordare che INSPIRE è diverso da OGC! >> >> Il grosso, che mi sembra si tende a dimenticare (e ne trovo conferma >> anche in alcuni scambi in lista), è che l'interoperabilità passa sì tramite >> i servizi, che però devono veicolare informazioni con un preciso (o meglio, >> molti precisi) modello dati: vedi Data Specifications: >> http://inspire.ec.europa.eu/index.cfm/pageid/2 >> Qui i software (FOSS e non) sono ancora lontani ad esempio dal gestire >> GML con complex features in modo efficiente. >> E qui ci sarà il grosso lavoro da fare... altro che i metadati :-) >> >> Sui sensori poi la cosa si fa ancora un po' più complessa, perché ad es >> lo standard SOS e il modello dati O&M non sono granché conosciuti e >> applicati e le componenti sia server sia client anche qui non sono ancora >> molto stabili. >> >> Spero di aver aggiunto info utili. >> >> Ale >> >> -- >> >> Alessandro Sarretta >> >> skype/twitter: alesarrett >> Web: ilsarrett.wordpress.com >> >> Research information: >> >> - Google scholar profile >> <http://scholar.google.it/citations?user=IsyXargAAAAJ&hl=it> >> - ORCID <http://orcid.org/0000-0002-1475-8686> >> - Research Gate >> <https://www.researchgate.net/profile/Alessandro_Sarretta> >> - <https://impactstory.org/AlessandroSarretta> >> >> >> _______________________________________________ >> Gfoss@lists.gfoss.it >> http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss >> Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. >> I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni >> dell'Associazione GFOSS.it. >> 786 iscritti al 30.9.2015 >> > > > > -- > ----------------- > Andrea Peri > . . . . . . . . . > qwerty àèìòù > ----------------- > > _______________________________________________ > Gfoss@lists.gfoss.it > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni > dell'Associazione GFOSS.it. > 786 iscritti al 30.9.2015 >
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