Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-20 Per discussione Carlo Stemberger

Ciao,

Il 13/10/2010 14:03, Niccolo Rigacci ha scritto:


Stallman dice che la cosa più importante che ha scritto in vita
sua è stata la licenza GPL. Lo dice dopo aver scritto il
compilatore GCC e l'editor Emacs.
   


Sapresti indicarmi il passaggio esatto? È una frase che avevo già 
sentito, ma non riesco a trovarne la fonte.


Grazie!

Carlo

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Fabio Alessandro Locati
2010/10/13 Simone Piccardi :
> Io invece sono in totale disaccordo.
>
> A me della licenza mi frega eccome e non avrei mai contribuito (sia pur
> poco) ad un progetto che non garantisse la reciprocita` (chiamalo copyleft o
> share alike o come ti pare).
+1
e concordo con quanto detto da Martin
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Fabio Alessandro Locati

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Simone Piccardi

On 13/10/2010 14:13, albertobonati wrote:

Il 13/10/2010 12.24, Simone Saviolo ha scritto:

In tutta questa discussione su cambio di licenza, openness dei dati,
etica del progetto e spirito dello stesso, sono giunto ad una
conclusione forse un po' provocatoria, ma spero che se ne possa
discutere senza scatenare un flame.

La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
(quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?


Sono completamente d' accordo con te, sottoscrivo al 100%.


Io invece sono in totale disaccordo.

A me della licenza mi frega eccome e non avrei mai contribuito (sia pur 
poco) ad un progetto che non garantisse la reciprocita` (chiamalo 
copyleft o share alike o come ti pare).


Ciao
Simone
--
Simone Piccardi Truelite Srl
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Tel. +39-347-103243350142 Firenze
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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Niccolo Rigacci
On Wed, Oct 13, 2010 at 03:51:45PM +0200, Simone Saviolo wrote:
> 
> Ma qui si tratta di dire "prendi questi dati, sono
> pubblici, basta chiederli, usali come vuoi, basta riconoscere che sono
> nostri".

No, non basta. Molti dei mappatori richiedono la reciprocità 
della licenza: tu sei libero di usare i miei dati, ma se li 
usi devi lasciare altrettanto liberi i tuoi utenti.

> Il problema di licenze così complicate è che alla fine, come mi sembra
> di capire sia successo con XFree86, se la licenza del software XY
> cambia perché una parola è stata spostata prima della virgola

Non sarà proprio una virgola, ma in effetti il problema è 
complesso. Anche per via delle diverse legislazioni nel mondo. Ad 
esempio la protezione sui database è riconosciuta in Europa ma 
non negli USA.

Prima del 1985 non esisteva una licenza per il software libero 
con clausola di "reciprocità", Stallman ha dovuto inventarla. Per 
i dati geografici liberi siamo in condizioni simili e la ODbL che 
io sappia è il primo tentativo.

Anche far rispettare una licenza libera non è banale, tuttavia la 
Free Software Foundation ha portato alcune aziende in tribunale 
per violazione della licenza GPL e quasi sempre ha ottenuto un 
risultato positivo [1].

[1] http://gpl-violations.org/

-- 
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Niccolo Rigacci
On Wed, Oct 13, 2010 at 03:52:36PM +0200, Simone Saviolo wrote:
> 
> Lo so che probabilmente lo si è già detto mille volte, ma si è detto
> tutto e il contrario di tutto: la ODbL, in questo senso, è virale?

Sul database si applica una clausola share-alike, virale o 
reciproca che dir si voglia. Vedi la licenza ODbL.

Sul singolo dato invece no, praticamente quello viene ceduto dai 
mappatori alla OSM-Foundation in regime molto prossimo al public 
domain, vedi i CT (Contributor Terms).

Quindi devo rilasciare in share-alike il database, se lo
modifico.

Ma una bella stampa (es. ben curata e con stile personalizzato)
posso tenerla ben chiusa con licenza ultra-proprietaria, venderla
e impedirti di copiarla.

-- 
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Simone Saviolo
Il 13 ottobre 2010 14:23, M∡rtin Koppenhoefer 
ha scritto:
> 2010/10/13 Simone Saviolo :
>> La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
>> (quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?
>
>
> concordo con Niccolò e Giovanni: la licenza serve a mantenere i dati
> liberi, non solo a dargli liberamente. Con la SA è anche inteso un
> aspetto virale: liberare altri dati che ancora sono chiusi.

Lo so che probabilmente lo si è già detto mille volte, ma si è detto
tutto e il contrario di tutto: la ODbL, in questo senso, è virale?

> ciao,
> Martin

Ciao,

Simone

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Simone Saviolo
Niccolò, scusa se rispondo fuori ordine. Voglio cercare di raggruppare
alcuni punti.

Il 13 ottobre 2010 14:03, Niccolo Rigacci  ha scritto:
> On Wed, Oct 13, 2010 at 12:24:06PM +0200, Simone Saviolo wrote:
>>
>> La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
>> (quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?
>
> Siccome sul software libero esiste molta lettaratura ed è una
> realtà più consolidata rispetto alle mappe libere, ti consiglio
> di leggere "Software libero pensiero libero" di Stallman, qui
> tradotto in italiano [1].
>
> Stallman dice che la cosa più importante che ha scritto in vita
> sua è stata la licenza GPL. Lo dice dopo aver scritto il
> compilatore GCC e l'editor Emacs.

>> Rendiamoci conto che la licenza nel 98% dei casi sarà uno spreco di
>> inchiostro / byte / energia spesa per accendere dei pixel.
>
> Assolutamente no, la licenza e i suoi annessi sono fondamentali
> per la durata e la buona salute del progetto.
>
> Ti consiglio di studiare i casi di alcuni progetti di software
> libero ultraconsolidati che sono falliti o che stanno rischiando
> grosso per problemi di licenza: [2] e [3].

Ammetto la mia ignoranza in materia, e quindi può darsi che il mio
ragionamento sia fallato per via di questa ignoranza. Quello che mi
chiedo è: è così difficile fare un documento in cui si dice "usalo
come vuoi"?! Se dovessi vendere qualcosa dovrei prevedere casi in cui
questo qualcosa potrebbe essere distribuito contrariamente alla mia
volontà, e allora devo descrivere questi casi e vietarli, è questo è
complicato. Ma qui si tratta di dire "prendi questi dati, sono
pubblici, basta chiederli, usali come vuoi, basta riconoscere che sono
nostri".

Mi viene anche il dubbio sul "da cosa" dobbiamo proteggere dati
LIBERI. Se anche qualcuno li copia e ci costruisce attorno un sistema
chiuso, esisterà pur sempre una copia (la nostra) che sarà liberamente
accessibile da chiunque. Se si vuole una licenza virale com'era la
CC-BY-SA bisogna essere preparati a fare cause su cause a chi usa i
nostri dati senza rilasciarli pubblicamente. Ma per fare questo non
basta scrivere un paragrafo in cui si definisce "licenza libera" e si
aggiunge "le opere derivate devono essere rilasciate con licenza
libera"?

Il problema di licenze così complicate è che alla fine, come mi sembra
di capire sia successo con XFree86, se la licenza del software XY
cambia perché una parola è stata spostata prima della virgola (le
famose questioni tipo "filioque"), allora io, che fino a ieri
"condividevo la stessa filosofia di software libero", divento
improvvisamente incompatibile, a meno che non assuma uno studio legale
per cercare di capire perché.

>> Più che altro, mi interessano le sorti del progetto. Non voglio che,
>> per via del cambio di licenza, una parte consistente della mappa
>> sparisca.
>
> Bravo! E sai da dove nasce il problema? Che all'inizio è stata
> scelta una licenza sbagliata. La CC-By-SA non funziona bene con i
> dati geografici.
>
> La OSM Foundation ha dimostrato poca lungimiranza nella scelta
> originale di una licenza e la gestione del cambio mi pare che
> sia fatta se possibile pure peggio.

Su questo siamo d'accordo. Porbabilmente qua entra di nuovo in ballo
la mia ignoranza in materia di copyright, ma mi chiedo perché sia così
difficile scrivere una licenza che funzioni in tutto il mondo. Può
darsi che in alcuni Paesi non abbiamo il diritto sulla nostra raccolta
di dati, e che quindi non possiamo, ad esempio, imporre la viralità
nella nostra licenza?

>> Premetto che mi sembra chiaro che tutti ci teniamo all'attribuzione, e
>> che non vogliamo che la gente si arricchisca con il lavoro che abbiamo
>> fatto noi senza nemmeno dirci grazie.
>
> Non è vero, c'è chi preferisce il public domain (quindi niente
> attribuzione). Se qualcuno si arricchisce è un discorso
> irrilevante, altrimenti avremmo scelto una licenza di tipo Non
> Commercial. Scegliere una licenza piuttosto che un'altra ha molte
> implicazioni!

A questo punto mi viene in mente che forse, nel mio voler essere
provocatorio, ho semplificato un po' la mia domanda. Non avrei dovuto
dire "che ce ne frega della licenza?", ma piuttosto "che ce ne frega
dei DETTAGLI della licenza?". Nel momento in cui siamo tutti d'accordo
che ci vuole una licenza con le caratteristiche X, Y e Z, e ci viene
detto che la nuova licenza ha le caratteristiche X, Y e Z, è il caso
PER UN CONTRIBUTOR a cui in teoria dovrebbe importare solo di dare una
mano a "creare la mappa libera del mondo", è il caso, dicevo, di fare
le pulci ad ogni articolo di cento pagine di licenza?

Poi siamo d'accordo che se si fosse proposta una licenza non
commercial e io avessi voluto una licenza che lasciasse alla gente la
possibilità di creare applicazioni commerciali, io mi sarei opposto.
Ma qui (a parte il discorso sulla viralità) mi sembra che la gente
accetti la nuova licenza, oppure non sia interessata dal cambio -
trovo pochi oppositori della licenza "per

Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione M∡rtin Koppenhoefer
2010/10/13 Simone Saviolo :
> La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
> (quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?


concordo con Niccolò e Giovanni: la licenza serve a mantenere i dati
liberi, non solo a dargli liberamente. Con la SA è anche inteso un
aspetto virale: liberare altri dati che ancora sono chiusi.

ciao,
Martin

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione albertobonati

 Il 13/10/2010 12.24, Simone Saviolo ha scritto:

In tutta questa discussione su cambio di licenza, openness dei dati,
etica del progetto e spirito dello stesso, sono giunto ad una
conclusione forse un po' provocatoria, ma spero che se ne possa
discutere senza scatenare un flame.

La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
(quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?


Sono completamente d' accordo con te, sottoscrivo al 100%.

ciao

alberto

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Niccolo Rigacci
On Wed, Oct 13, 2010 at 12:24:06PM +0200, Simone Saviolo wrote:
> 
> La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
> (quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?

Siccome sul software libero esiste molta lettaratura ed è una 
realtà più consolidata rispetto alle mappe libere, ti consiglio 
di leggere "Software libero pensiero libero" di Stallman, qui 
tradotto in italiano [1].

Stallman dice che la cosa più importante che ha scritto in vita 
sua è stata la licenza GPL. Lo dice dopo aver scritto il 
compilatore GCC e l'editor Emacs.


> Premetto che mi sembra chiaro che tutti ci teniamo all'attribuzione, e
> che non vogliamo che la gente si arricchisca con il lavoro che abbiamo
> fatto noi senza nemmeno dirci grazie.

Non è vero, c'è chi preferisce il public domain (quindi niente 
attribuzione). Se qualcuno si arricchisce è un discorso 
irrilevante, altrimenti avremmo scelto una licenza di tipo Non 
Commercial. Scegliere una licenza piuttosto che un'altra ha molte 
implicazioni!

> confrontando una soluzione Public Domain con una con licenza aperta ma
> protettiva, quale vantaggio vogliamo ottenere?

Semplice: OSM, che parte svantaggiato rispetto ai big vendor, 
vuole proteggersi dal rischio di essere cannibalizzato dagli 
stessi.

> Ma non solo: è pieno di gente che usa comunque le mappe di Google COME
> SE fossero libere. Chi fa il sito per un'azienda ci mette dieci minuti
> ad incorporare la mappa interattiva di Google, e l'effetto finale è
> più che soddisfacente. Non può, si badi bene:

Ti sbagli, non hai letto la licenza :-) Mettere GMaps in un sito 
web è esplicitamente permesso (ad alcune condizioni). Vedi come 
sono importanti le licenze?

> Se anche Pinco Pallino trae profitto dalla mappa che "mi"
> ha "rubato", OSMF cosa dovrebbe fare, chiedergli i danni e farsi dare
> una parte dei profitti?

Non è un problema di profitti, è un problema di libertà: tu sei 
libero di usare le mie mappe, a patto che tu lasci liberi i tuoi 
utenti di fare altrettanto. Se non lo fai ti porto da un giudice 
che ti obbliga.

> Più che altro, mi interessano le sorti del progetto. Non voglio che,
> per via del cambio di licenza, una parte consistente della mappa
> sparisca.

Bravo! E sai da dove nasce il problema? Che all'inizio è stata 
scelta una licenza sbagliata. La CC-By-SA non funziona bene con i 
dati geografici.

La OSM Foundation ha dimostrato poca lungimiranza nella scelta 
originale di una licenza e la gestione del cambio mi pare che 
sia fatta se possibile pure peggio.

> Rendiamoci conto che la licenza nel 98% dei casi sarà uno spreco di
> inchiostro / byte / energia spesa per accendere dei pixel.

Assolutamente no, la licenza e i suoi annessi sono fondamentali 
per la durata e la buona salute del progetto.

Ti consiglio di studiare i casi di alcuni progetti di software 
libero ultraconsolidati che sono falliti o che stanno rischiando 
grosso per problemi di licenza: [2] e [3].

[1] http://it.wikisource.org/wiki/Software_libero_pensiero_libero
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/XFree86
[3] 
http://www.webmasterpoint.org/news/mysql-e-oracle-multinazionale-potrebbe-bloccare-sviluppo-secondo-stallman_p34774.html

-- 
Niccolo Rigacci
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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione gvf
Il giorno mer, 13/10/2010 alle 12.46 +0200, Simone Saviolo ha scritto:

> Sì, essenzialmente intendevo questo. In pratica - ma posso sbagliarmi
> - la legge stabilisce una specie di "licenza di default", ma io posso
> creare una licenza che può rimpiazzare la legge (almeno entro certi
> limiti).
Non è esatto. La legge stabilisce che i diritti sono tuoi. La licenza
serve per concedere l'uso secondo certe regole più o meno stringenti.
In genere le licenze libere ti consentono di fare un po' di tutto: le
limitazioni che vengono poste più di frequente sono:
* fai quello che vuoi ma lascialo fare anche ai tuoi utenti (SA)
* Fanne quello che vuoi ma non guadagnarci (NC)
progetti come OSM e wikipedia ti lasciano usare i dati anche in ambito
commerciale ma richiedono da parte tua un "pagamento" ovvero di lasciare
libero anche ciò che derivi dai loro dati. Un po' come dire:"ehi io ti
lascio usare i miei dati ma tu contribuisci lasciando libero anche ciò
che ci aggiungi..."
Questa "viralità" è a mio avviso importante, in mancanza di questa (per
esempio rilasciando i dati in pubblico dominio) potrebbe capitare che
qualcuno utilizzi i dati aggiungendoci qualcosa di suo di cui però si
tiene stretta la licenza ottenendo di avere un prodotto a costo minore
ma completamente chiuso senza dare nessun vantaggio alla comunità.

-- 
Ciao Gio.


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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione David Paleino
On Wed, 13 Oct 2010 12:52:27 +0200, Stefano Salvador wrote:

> >> sbagliato ... a questo ci pensano le varie leggi sul copyright. La
> >> licenza dei dati servono a CONCEDERE dei diritti. Nel caso di OSM di
> >> diritti ne concediamo un sacco e con la ODBl anche di più.
> >
> > Sì, ma penso che l'idea di Simone fosse: "la licenza non cambia il nostro
> > modo di lavorare, né le nostre idee, cambia solo come gli ALTRI si
> > rapportano con i NOSTRI dati".
> 
> vabbè, daccordo, ma come fai a essere sicuro che le tue idee sia
> capite e rispettate da tutti se con una licenza chiara ?

Anche ODbL ha un "human-readable summary", come CC:

http://www.opendatacommons.org/licenses/odbl/summary/

Poi, per essere precisi, puoi andarti a leggere la licenza, così puoi dare una
risposta precisa (vedi la mia risposta a "Obblighi con la ODbL")

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Simone Saviolo
Il 13 ottobre 2010 12:52, Stefano Salvador
 ha scritto:
> vabbè, daccordo, ma come fai a essere sicuro che le tue idee sia
> capite e rispettate da tutti se con una licenza chiara ?
>
> non è una questione di schierare avvocati, probabilmente OSM non lo
> farà mai, si tratta di dire al mondo: noi lavoriamo così.

Beh ma quello è chiaro nel momento in cui dici "Mappa libera del
mondo", e mi sembrava molto chiaro con "Creative Commons - Attribution
- Share Alike". In cinque parole si era detto "usateli come volete",
"riconoscete che l'abbiamo fatto noi", "siate generosi come lo siamo
stati noi". A livello di "comunicazione", per così dire, la CC-BY-SA
mi sembra molto meglio di "ODbL 1.0".

La differenza la fanno gli avvocati, che poi sono gli unici che non
svengono di fronte ad un documento di licenza.

> Stefano

Ciao,

Simone

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Stefano Salvador
>> sbagliato ... a questo ci pensano le varie leggi sul copyright. La
>> licenza dei dati servono a CONCEDERE dei diritti. Nel caso di OSM di
>> diritti ne concediamo un sacco e con la ODBl anche di più.
>
> Sì, ma penso che l'idea di Simone fosse: "la licenza non cambia il nostro modo
> di lavorare, né le nostre idee, cambia solo come gli ALTRI si rapportano con i
> NOSTRI dati".

vabbè, daccordo, ma come fai a essere sicuro che le tue idee sia
capite e rispettate da tutti se con una licenza chiara ?

non è una questione di schierare avvocati, probabilmente OSM non lo
farà mai, si tratta di dire al mondo: noi lavoriamo così.

Stefano

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Simone Saviolo
Il 13 ottobre 2010 12:39, David Paleino  ha scritto:
> On Wed, 13 Oct 2010 12:35:09 +0200, Stefano Salvador wrote:
>
>> > La licenza serve a proteggere i dati, giusto?
>>
>> sbagliato ... a questo ci pensano le varie leggi sul copyright. La
>> licenza dei dati servono a CONCEDERE dei diritti. Nel caso di OSM di
>> diritti ne concediamo un sacco e con la ODBl anche di più.
>
> Sì, ma penso che l'idea di Simone fosse: "la licenza non cambia il nostro modo
> di lavorare, né le nostre idee, cambia solo come gli ALTRI si rapportano con i
> NOSTRI dati".

Sì, essenzialmente intendevo questo. In pratica - ma posso sbagliarmi
- la legge stabilisce una specie di "licenza di default", ma io posso
creare una licenza che può rimpiazzare la legge (almeno entro certi
limiti).

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione David Paleino
On Wed, 13 Oct 2010 12:35:09 +0200, Stefano Salvador wrote:

> > La licenza serve a proteggere i dati, giusto?
> 
> sbagliato ... a questo ci pensano le varie leggi sul copyright. La
> licenza dei dati servono a CONCEDERE dei diritti. Nel caso di OSM di
> diritti ne concediamo un sacco e con la ODBl anche di più.

Sì, ma penso che l'idea di Simone fosse: "la licenza non cambia il nostro modo
di lavorare, né le nostre idee, cambia solo come gli ALTRI si rapportano con i
NOSTRI dati".

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Stefano Salvador
> La licenza serve a proteggere i dati, giusto?

sbagliato ... a questo ci pensano le varie leggi sul copyright. La
licenza dei dati servono a CONCEDERE dei diritti. Nel caso di OSM di
diritti ne concediamo un sacco e con la ODBl anche di più.

Il PD in linea di principio va bene ma applicarlo si è rivelato più
difficile di altre strade.

Ciao,

Stefano

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Re: [Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione David Paleino
On Wed, 13 Oct 2010 12:24:06 +0200, Simone Saviolo wrote:

> In tutta questa discussione su cambio di licenza, openness dei dati,
> etica del progetto e spirito dello stesso, sono giunto ad una
> conclusione forse un po' provocatoria, ma spero che se ne possa
> discutere senza scatenare un flame.
> 
> La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
> (quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?

+1000.

D'accordo su TUTTO.

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[Talk-it] Riflessione su openness e licenza

2010-10-13 Per discussione Simone Saviolo
In tutta questa discussione su cambio di licenza, openness dei dati,
etica del progetto e spirito dello stesso, sono giunto ad una
conclusione forse un po' provocatoria, ma spero che se ne possa
discutere senza scatenare un flame.

La domanda è semplice: SE OPENSTREETMAP È UN PROGETTO DI MAPPA LIBERA
(quindi volto a creare DATI LIBERI), CHE CE NE FREGA DELLA LICENZA?

La licenza serve a proteggere i dati, giusto? È sempre tecnicamente
possibile (più o meno difficile) copiare un certo dato, ma la licenza
è un limite legale (access=no :-) ) a questa copia, del tipo "puoi
farlo ma non te lo permetto", oppure "te lo permetto a certe
condizioni", oppure ancora "te lo permetto a qualunque condizione,
fanne quello che vuoi" (licenza open). La licenza Public Domain è
proprio quest'ultima, mentre la Creative Commons impone alcuni limiti
(attribuzione, share-alike e così via). Ovviamente qualcuno mi
corregga se sbaglio, ma ciò che mi interessa in questo momento non è
fare una classificazione delle licenze.

Quello che mi interessa è cercare di capire cosa intendiamo con
"progetto libero", e perché, se è "libero", vogliamo proteggere i dati
- o meglio, che scopo ci proponiamo di raggiungere proteggendo i dati.
Premetto che mi sembra chiaro che tutti ci teniamo all'attribuzione, e
che non vogliamo che la gente si arricchisca con il lavoro che abbiamo
fatto noi senza nemmeno dirci grazie. Quello che mi chiedo è,
confrontando una soluzione Public Domain con una con licenza aperta ma
protettiva, quale vantaggio vogliamo ottenere?

Se OSM vuole dare al mondo una mappa libera, la dia e basta. In questo
modo, se voglio stamparmi la cartina per andare in quel posto sperduto
in mezzo alle colline, posso farlo tranquillamente, mentre se lo
facessi usando Google Maps potrei essere denunciato per violazione di
copyright - evento altamente improbabile ma legalmente possibile.
Inoltre, se voglio mettere sul sito della mia impresa la cartina per
raggiungerci, posso. Ancora, se voglio sviluppare un navigatore per
auto e venderlo a Garmin per la sua prossima linea di dispositivi,
posso farlo includendoci le mappe di OSM - perché sono libere a
differenza di quelle di Navteq o di TeleAtlas. TUTTO quello che devo
fare è scrivere da qualche parte che i dati vengono da OSM, rilasciati
con licenza CC-BY-SA.

Però attenzione: supponiamo che io vada da Navteq e ottenga una
licenza per usare le loro mappe (tipicamente pagando). Faccio il mio
navigatore e ci metto le mappe di Navteq; inoltre, come mi chiede la
licenza, scrivo in basso "Mappe create da Navteq" e specifico la
licenza: "(c) Navteq". Chi USA il mio navigatore non paga né in un
caso né nell'altro, in entrambi i casi ha quella scritta in basso che
a volte è proprio un po' fastidiosa, e di solito non gliene frega
niente di cosa c'è scritto, e anche se gliene fregasse probabilmente
non conoscerebbe la differenza tra copyright, CC-BY-SA e ODbL
(quest'ultima non siamo sicuri di saperla neanche noi...). L'unico
vantaggio è che magari chi legge "Openstreetmap" scopre che esiste un
progetto del genere (io l'avevo conosciuto grazie a Monopoly City,
tutto fa brodo direi).

Ma non solo: è pieno di gente che usa comunque le mappe di Google COME
SE fossero libere. Chi fa il sito per un'azienda ci mette dieci minuti
ad incorporare la mappa interattiva di Google, e l'effetto finale è
più che soddisfacente. Non può, si badi bene: Google è permissiva con
il suo servizio (praticamente la slippy map), ma Navteq potrebbe
(anche se non lo fa quasi mai) lamentarsi dell'uso che si fa dei dati.
Resta il fatto che tutti lo fanno, e non ho mai sentito di aziende
costrette da Google o da Navteq a togliere una mappa dal sito o dai
volantini.

Quando le mappe di OSM attireranno l'interesse delle masse, sarà pieno
di gente che userà le mappe di OSM come se fossero libere, con la
differenza che effettivamente lo saranno. Ma questo va bene, lo
facciamo apposta perché la gente usi le mappe di OSM. E non guardiamo
a casa del vicino per vedere perché Google non fa rispettare la sua
licenza, quelli sono cavoli loro.

OSMF dice che la ODbL permetterà di proteggere meglio i dati creati
dai contributors. Che bello, così avremo uno strumento valido perché
Pinco Pallino non si prenda la mappa che ho fatto io dicendo che l'ha
fatta lui. Mi sembra cosa buona e giusta. Ma PROTEGGERE I DATI e
OFFRIRE DATI LIBERI mi sembrano due cose leggermente incompatibili.
Non che non possano coesistere, sia chiaro, ma mi sembra inutile che
coesistano. Se anche Pinco Pallino trae profitto dalla mappa che "mi"
ha "rubato", OSMF cosa dovrebbe fare, chiedergli i danni e farsi dare
una parte dei profitti? Ma i dati non erano offerti *liberamente*?
"Certo," risponderà OSMF, "ma sono coperti da una licenza che permette
di usarli per qualunque scopo purché siano rispettate certe
condizioni". Con la CC-BY-SA, le "certe condizioni" erano attribuzione
e stessa ridistribuzione dei dati derivati; ciò significa che se uso i
dati così come sono mi basta