Re: Debian Finally Starts a General Resolution to Consider a Non-Free Firmware Image

2022-10-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "AR" == Alessandro Rubini  writes:

AR> Ma so che sono parole al vento: chi e` convinto non ascolta
AR> ragioni.  Come conseguenza la fsf e` ormai irrilevante e noi siamo
AR> dei falliti in una nicchia fuori dal mondo. Io per primo.

Sarai anche un fallito, ma dici cose saggie. Tra i due modi di
fallire, meglio quello saggio.

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\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO

Re: migliore/peggiore ambiente desktop di sempre

2022-07-19 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MB" == Matteo Bini  writes:

MB> A casa e a lavoro utilizzo dwm [1] con qualche modifica, però
MB> tengo installato anche LXDE per le emergenze, ovvero nel caso
MB> qualcuno debba utilizzare il mio PC e non sia avvezzo al
MB> minimalismo dei programmi suckless.

Accidenti, 30k di eseguibile! Se non fosse che non sono un fan
dell'estetioca stile Olivetti M20...

MB> Come ho già scritto, in futuro mi piacerebbe giocare con Fvwm,
MB> anche se la mia motivazione è davvero frivola, e poi vorrei
MB> provare il fantomatico CDE [3], più per curiosità storica che
MB> altro.

Non aprire quella porta!

Il Common Desktop Environment ha probabilmente tutti i difetti di
GNOME senza averne i pregi essendo molto più antiquato come
concezione.

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Re: migliore/peggiore ambiente desktop di sempre

2022-07-11 Per discussione Gian Uberto Lauri

On 11/07/22 14:55, Giuseppe Naponiello wrote:


Mi sono reso conto di non aver mai provato altro per pigrizia, come
scommetto la maggior parte di voi. In verità all'inizio avevo installato
kde su consiglio dei miei colleghi ma l'ho trovato troppo "macchinoso" e
pieno di abbellimenti fighi ma pesanti in termini di prestazioni, e l'ho
subito abbandonato in favore di Gnome, che ho trovato più "leggero"
anche graficamente.


Il mio ambiente di lavoro ideale (regge da quasi 30 anni) è Windowmaker. 
Recentemente per vari motivi ho dovuto "lasciarci sotto" XFCE e, anche 
se la sua presenza non è sempre gradita, riesco a lavorarci bene.


Purtroppo sulla mia macchina personale al momento uso Gnome, e lo uso 
perché forse ho fatto una fesseria a comprarmi un portatile con uno 
schermo 4K. A WindowMaker dovrei fare una modifica per accettare icone 
da 128x128 almeno, che la tessera 64x64 mutuata da Next è troppo piccola 
per un 4K e poi perdere di nuovo tempo per ridimensionare a manina le 
scritte. O trovare il modo di ingrandire gli oggetti di 2 volte - cosa 
che Gnome fa in automatico.


Quello che di Gnome non sopporto, anche se sono riuscito a fargli le 
titlebar arcobaleno, è la gestione delle assegnazioni delle combinazioni 
di tasti all'azione, e cambiarla senza andare a usare strumenti di basso 
livello proprio non ci si riesce.


Ho trovato sul mercato una tastiera che, wow, ha alcuni tasti Ln (da 
left, a sinistra della tastiera normale - mai usata una workstation 
Sun?), anche se il nome è diverso per via dei driver e li chiamano M, da 
Macro. Ora Gnome proprio non ci sente ad associare a Tools il tasto M1, 
e siccome volevo indirizzare sugli M i vari workspace, me ne rimangono 4 
invece di 5... Ci si convive. Quando ho tempo comunque ripristino un 
ambiente WindowMaker, anche se ci sarà da lavorare.



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Gian Uberto Lauri
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Re: Per risparmiare energia elettrica

2022-02-23 Per discussione Gian Uberto Lauri

> ok seri: ecco la vera STR%%TA. Adesso i computer accesi 24/24 7/7 fanno
> risparmiare energia...

Se un pc sta acceso 8 ore e uno 2, ovvio che quello da 2 consuma meno.

Ma 10 ore di funzionamento continuo e 10 ore suddivise in vari periodi 
potrebbero riservarti qualche sorpresina.

E non sembra, ma a uso continuo una macchina dura di più.
—
Saint, from his tablet

Re: Per risparmiare energia elettrica

2022-02-23 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "LB" == Leonardo Boselli  writes:

LB> Riguardo al consumo elettrico occorrerebbe anche fare un
LB> distinguo, del dove è dissipato.  Per intendersi: in questo
LB> momento, a casa mia, nella stanza dove ho il computer, accesso
LB> 24/24 e il monitor, la energia che dissipano è tale che se
LB> "lavorano sodo" non mi serve accendere il riscaldamanto, quindi
LB> non è energia perduta.  Se sei in estate, o all'aperto o in un
LB> data center che devi raffreddare allora sì che è uno spreco.

Sensato.

LB> Quindi il consumo nel leggere gli headers e effettuare la
LB> compilazione nella stanza del programmatore in inverno non sono
LB> spreco, mentre è molto più importante il ridurre il consumo al run
LB> time.  Riduzione di consumi che peraltro porta sempre anche a una
LB> velocizzazione delle esecuzione, quindi magari meno processori che
LB> girano.

Sensato.

LB> La formazione dei programmatori negli ultimi tempi (io ci lavoro
LB> dal 1979) è stata sempre mirata alla logica, alla gestibilità,
LB> insomma a qualcosa di bello da vedersi e spiegarsi, ma
LB> tralasciando completamante la efficienza del processo al run time.

Vero. Ma qui c'è un *grosso* punto a favore del "bello da vedersi e
spiegarsi", ovvero la correttezza in fase di esecuzione. La presenza
di errori ha un costo energetico non indifferente.

Il fatto che Java ora sia "abbastanza in alto" (ovvero il bytecode
corra) è tutto frutto del fatto che si è fatto un *grossissimo* lavoro
per fare fare l'ottimizzazione alla macchina.

Già nel 1998 i compilatori di Microsoft erano più bravi ad ottimizzare
il codice per macchine Intel di quanto potesse cercare di un normale
programmatore.

A quell'epoca il GCC compilava una mia perversissima riga di codice
in 7 istruzioni, ora ne usa 5 [Nel 1997 il GCC ne generava 3 per SPARC :)].

Poi ho visto che lo studio non ha considerato un linguaggio che
comunque è dannatamente usato, SQL, solo il b-tree ha un uso in quel
campo, mi pare (indicizzazioni).


LB> Un altra fonte di spereco energetico sono i browser e tutte gli
LB> script che ci giranao.  Dobrebbe ess4erci su ogni browser un
LB> bottone, facilmente raggiungibile, e attivo (magari con una
LB> combinazione di tasti) che renda la pagina statica, fermando tutti
LB> gli script, il reload, le animazioni e il resto, abilitando solo i
LB> link e le scrollbar, se rimosse.

Approvo!

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Re: Per risparmiare energia elettrica

2022-02-23 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "PR" == Paolo Redaelli  writes:

PR> Il 22 febbraio 2022 21:13:31 CET, Davide Prina
PR>  ha scritto:

>> magari il problema è che gli attuali DE tendono a caricare in
>> automatico tante cose che l'utente non usa e se tu vuoi toglierle
>> non puoi... dovrebbero essere più modulari e configurabili,
>> permettendo all'utente di dire, questo a me non serve e non voglio
>> che sia caricato o che sia sostituito da qualcosa d'altro di più
>> semplice.

PR> Il problema degli ambienti attuali è che gli utenti si sono
PR> abituati alle comodità  Parlo per me stesso, oramai uso GNOME 3
PR> da qualche anno... mi son trovato a riutilizzare IceWm, Window
PR> Maker e Mate. e li ho trovati farraginosi. Con GNOME che per
PR> la verità ha copiato i tiling WM

Trovo invece Gnome farraginoso e limitato, dopo 30 anni circa Wmaker
(anche sopra xfce) rimane mooolto più adatto a me... perché è lui ad
adattarsi a me e non io a lui.

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Gian Uberto Lauri
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Re: da root a utente normale

2022-01-20 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "AR" == Alessandro Rubini  writes:

AR> Che poi il gruppo sia spesso identificato dalla stessa stringa
AR> dell'utente, e` un caso, non la regola

Consuetudine delle varie distribuzioni, comunque finalmente qualcuno che lo 
dice.

AR>   arcana% ls -ld /home/rubini drwxr-xr-x 150 rubini staff 20480
AR> Jan 20 00:15 /home/rubini/

C-Shell ! Anatema! 藍

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Re: da root a utente normale

2022-01-20 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "LB" == Leonardo Boselli  writes:

LB> On Wed, 19 Jan 2022, Debian IT wrote:
>> sposta da /root/ a utente che usi, poi cambi il proprietario con:
>> 
>> chown -R nuovoproprietario:nuovoproprietario files poi dai accesso
>> in esecuzione ai file: chmod -R 750 files

LB> per quale motivo dovrei dare un permesso di esecuzione e rimuovere
LB> quello in letture ai file ?  quello che voglio è proprio che i
LB> permessi del gruppo e di tutti non cambino ! (se un file era
LB> eseguibile/leggibile/scrivibile per tutti lo deve rimanere)
LB> (ossia: dopo la copia l'utente proprietario della directory deve
LB> porter fare tutto quello che root poteva fare, ma ciò che altri
LB> utenti potevano fare non deve cambiare [public_html e qualcosaltro
LB> di simile])

Allora ti conviene osservare bene il gruppo ed i permessi che hai ora
sui file e uid e gid degli altri utenti che usano quei file usano, per
capire se usavano i permessi per gruppo o resto del mondo.

Se sui file hai qualcosa del tipo

-rwxr-xr-x 1 root root  bla bla bla bla bla

allora è molto probabile che gli altri user abbiano un accesso
regolato dal resto del mondo ed in questo caso è un po' più pulito
fare un chown username:groupname (in molte distribuzioni
username:username).

Se però osservando /etc/passwd e /etc/group scopri che questi "altri
utenti" hanno accesso al gruppo root (magari attivo per default)
allora ti conviene non cambiare il gruppo. Ma a naso questa seconda
eventualità non si presenta.

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Re: [OT] Lazio, portale prenotazione vaccino anti covid19

2021-05-20 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "P" == Piviul   writes:

P> Quindi non ce l'hanno con linux!

La mia esperienza è stata questa (ma in una regione diversa,
Veneto). Per varie volte il sito mi ha mostrato la lista degli hub
possibili bloccata e poi alla fine ho potuto prenotare. Ma all'inizio,
quando indicava nessuna disponibilità, il comportamento era terribile,
hanno gestito male le situazioni anomale. Una delle possibilità, per
le persone che possono vaccinarsi anche se 'troppo giovani' rispetto
ai limiti, è che nei DB centrali non sia arrivata notizia della
fragilità.

Potrebbe darsi che il software sia lo stesso, come no. Qui in Italia
ci sono dei player piuttosto grossetti nel mercato del software per PA
e Sanità, ed effettivamente una ventina d'anni fa ho fatto delle belle
baruffe.

Ma oggi come oggi parti da framework che girano dappertutto, funziona
persino sharepoint di Microsoft con un client Linux (anche qui le
discussioni che feci con le persone di M$ a Aachen)...

E direi proprio che il bridge non c'entra.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-13 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MC" == Marco Ciampa  writes:

MC> Ehm mi pare una pezza peggio del buco... l'hanno pubblicata
MC> _ieri_.  Diciamo che prima hanno deciso e poi hanno votato? Come
MC> direbbe un mio conoscente: "Me bala n'ocio..."

"We take full responsibility for how badly we handled the news of his
election to a board seat. We had planned a flow of information that
was not executed in a timely manner or delivered in the proper
sequence."

Più semplice la cavolata comunicativa. A me pare più semplice.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-12 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MC" == Marco Ciampa  writes:

MC> Un semplice esempio: NESSUN "sostenitore" di RMS ha spiegato come,
MC> perché, perché proprio ora e su decisione di chi, RMS sia tornato
MC> a capo di FSF.

Lui è FSF.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-10 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MC" == Marco Ciampa  writes:

MC> Poi, possibile che dal 1985 FSF non abbia trovato nessuno a
MC> sostituirlo?  Dio non voglia ma se domani gli viene un colpo, chi
MC> lo sostituisce?

Penso che non sia una cosa affrontabile a Stallman vivo.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-10 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MC" == Marco Ciampa  writes:

MC> RMS è un ottimo "Guru" ma non un altrettanto
MC> buono "Leader", le due cose _non_ si sovrappongono perfettamente,
MC> alle volte si, ma non sempre...

Ma lasciarlo dove è e prendersi la responsabilità della propria rotta?

Non credo RMS voglia essere un leader. Palra a chi vuole sentirlo,
dice "se vuoi essere rigoroso in questa battaglia, fai così".

Espone le proprie opinioni perché è libero di farlo, ed è dannatamente
attaccato a questa libertà. Non mi pare abbia detto "seguite me", ma
"seguite questa idea".

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-06 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> On 04/04/21 23:51, fran...@modula.net wrote:
>> Buongiorno, mi permetterei di chiedere a tutti coloro che sono
>> interessati all'argomento, di portare la discussione in oggetto sul
>> blog della Fsf.
>> 
>> A tutti gli iscritti chiederei  invece di riflettere sul fatto che
>> in lista i post pervengono tutti dai maschietti: non ci sono
>> contributi femminili, a parte i graditi comunicati, una volta o due
>> all'anno, di Elena "of Walhalla".
>> 
>> Suggerimenti?

FDG> Suggerimenti per cosa? (Non sono ironico, non ho proprio
FDG> capito...)

Credo che sia per la scarsa presenza femminile, e dubito che sia per
il motivo cantato dai Pitura Freska sul remake di una delle canzoni
del peggior Jovanotti.

La cosa è che di colleghe ne ho e non poche, ma:

- non c'è interesse nel S.L.

- quasi sempre "fanno" le programmatrici/sistemiste, non "sono"
  programmatrici/sistemiste.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-06 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> Probabilmente non ce l'hai mai avuto in casa, che ti si azzecca
FDG> per 1 mese lamentandosi ogni mezz'ora del fatto che il
FDG> frigorifero è vuoto, che non funziona l'aria condizionata e che
FDG> da abbracci sudaticci a tutte le ragazze che passano senza
FDG> chiedere prima il permesso (alla ragazza, non al padrone di casa,
FDG> ovviamente). Stallman non è "non omologato", Stallman è
FDG> fastidioso sapendo di esserlo, e se ne frega.
>> 
>> Domanda: è stato in casa tua o potesti verificare la cosa?

FDG> All'epoca casa mia ero molto piccola, così è finito ospite da
FDG> amici. Non ho scritto per "sentito dire", ero lì. :D

Grazie.

Non so comunque se "Stallman sia fastidioso sapendo di esserlo" o ci
sia qualche problema sotto (si definisce "borderline autistic"). Qui
ci vorrebbe un referto medico.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-05 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "fn" == franchi@modula net  writes:

fn> A tutti gli iscritti chiederei  invece di riflettere sul fatto che
fn> in lista i post pervengono tutti dai maschietti: non ci sono
fn> contributi femminili, a parte i graditi comunicati, una volta o
fn> due all'anno, di Elena "of Walhalla".

Problema tutt'altro che facile da risolvere. Ho molte colleghe, ma tra
queste una sola - mia moglie - è sensibile al concetto di libertà del
software. E a parità di competenza guadagnano meno di un maschio.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-05 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PR" == Paolo Redaelli  writes:

PR> Ma la tunica e l'aureola (che poi mi pare fosse il piatto di un
PR> vecchio disco)

Confermo. È uno dei dischi di un vecchio HD, di quelli del tempo in
cui un HD era grande come una lavatrice.

PR> Prova a leggere https://stallman.org/saint.html in fondo scrive
PR> chiaramente:

PR> Saint IGNUcius says: Some people don't realize that Saint IGNUcius
PR> is Saint IGNUcius's way of not taking himself too
PR> seriously. Therefore,

PR> Warning: taking the Church of Emacs (or any church) too
PR> seriously may be hazardous to your health.

PR> Ho sempre trovato la scenetta di Sant'Ignuzio molto piacevole e
PR> divertente.

Concetto di "Joyous cleverness".

C'era un tempo, non così lontano, in cui degli studenti chiesero ad un
noto professore se i sorgenti del compilatore del suo sistema
operativo erano disponibili. La risposta fu il prezzo della cosa. Ma
poi scoprirono gcc.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-05 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "PR" == Paolo Redaelli  writes:

PR> Il 02/04/21 11:18, Marco Ciampa ha scritto:
>> 
>> Non si sta parlando di offesi qui. Si sta parlando di due cose:
>> 
>> 1) trasparenza e democraticità di FSF

PR> Innanzitutto non è automatico il sillogismo "fondazione" ergo
PR> "deve essere democratica".

Anzi, credo che sia il caso meno comune, quello della fondazione
democratica.

Se va bene, è illuminato mecenatismo.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-05 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MC" == Marco Ciampa  writes:

>> E non è più da un bel po’ il mantainer di Emacs, anche se esprime
>> sempre la sua opinione.  (E ricordati che Emacs è uno dei progetti
>> di maggior successo e longevità. Alla faccia delle cavolate di “La
>> cattedrale ed il bazaar”)

MC> ... disse quello che cercava di proteggere il suo idolo hacker RMS
MC> offendendo gratuitamente l'idolo di altri haker ESR

Al tempo, non essere intellettualmente disonesto!

Io esprimo critiche su un libro (3 saggi) non offendo una persona.

E le critiche sono fondate, perché in tutti i progetti di successo
individui due cose:

- c'è una forte guida che dirige il progetto, mantiene una rotta
e decidendo quali feature inserire e quando;

- partecipa chi è realmente in grado.

MC> Se hai letto il testo, forse, te n'è sfuggito il senso...

L'ho letto e mi sono trovato sempre meno d'accordo man mano che
avanzavo nella lettura. Contiene poi degli errori, poi, abbastanza
grossi sul diritto, nella terza fase, assumendo come universali
concetti che invece sono legati ad un singolo sistema legale.

MC> Peraltro ESR è un altro "personaggio" abbastanza ingombrante vista
MC> la sua passione per le armi e le sue posizioni politiche che
MC> esprime (troppo direi) liberamente...

Le posizioni politiche di ESR sinceramente non le conosco. La
posizione sulle armi è comune a molti statunitensi e non aiuta per
niente avere il porto d'armi come un diritto
costituzionale. Sinceramente non mi trova d'accordo, anche se da
bambino ho giocato con un obice, preferisco il nostro sistema (mi
domando come facciano in Svizzera, dove credo ogni membro della
riserva[1] dovrebbe avere a casa l'arma d'ordinanza, ma qui usciamo
dal seminato).

Tornando a ESR, ho valutato quello che ha dato, effettivamente
costruito, per il SL e quello che ha preso, monetizzato, ed ho un mio
giudizio personale sulla cosa.

Ora, perdonami, torniamo a questa frase:

MC> ... disse quello che cercava di proteggere il suo idolo hacker RMS
MC> offendendo gratuitamente l'idolo di altri haker ESR

Dire che una persona è un riferimento, che ti permette di "calcolare
il tuo punto nave" non è farne un idolo. E criticare un opera non è
offendere una persona.

Perdonami, certi cali di stile (diciamo a livello "evita il sole per
non pietrificarti") non sono degni di te.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-04 Per discussione Gian Uberto Lauri


Sent from my smartphone 

> Se il suo comportamento allontana possibili contributor (perché è
> sessista, è favorevole alla pedofilia, ostacola la carriera di persone
> che non gli stanno simpatiche, etc. etc.) allora è giusto che venga rimosso.
> 
> Se il suo ruolo fosse semplicemente il code monkey ("Hey, RMS, scrivimi
> questa funzione su emacs e non scrivere niente in pubblico")

Per favore, aggiornati.

In primis sulla questione della pedofilia, dove ha riconosciuto il suo errore e 
l’ignoranza che lo ha generato.

E non è più da un bel po’ il mantainer di Emacs, anche se esprime sempre la sua 
opinione.
(E ricordati che Emacs è uno dei progetti di maggior successo e longevità. Alla 
faccia delle cavolate di “La cattedrale ed il bazaar”)

Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "DP" == Davide Prina  writes:

DP> * servirebbe che il movimento del software libero arrivi a mettere
DP> a disposizione un cloud completamente realizzato da software
DP> libero, meglio con libero con licenza AGPL, e che permetta a
DP> chiunque di ricrearsi la stessa infrastruttura

La cosa richiederebbe le risorse che Amazon ha messo in AWS, perché la
struttura deve dare costi di esercizio paragonabili.

Non è difficile mettere su una infrastruttura cloud. Una che rivaleggi
in efficienza con AWS non lo so se è facile.

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\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FS" == Felipe Salvador  writes:

FS> Github offre un servizio, git, che è un software libero.

Ciononostante, non so quanto sia facile e poco costoso migrare da
github ad un'altra installazione di git, conservando tutta la
storia...

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FS" == Felipe Salvador  writes:

FS> AWS usa XEN e mi pare di capire che stanno migrando su KVM, poco
FS> importa comunque, è lecito porsi dei dubbi.

AWS usa XEN mi pare un po' tanto semplicistico. Non paghi una persona
come Matteo Frigo se non vuoi che ti crei qualcosa le cui prestazioni
ti diano un vantaggio sulla concorrenza.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> On 02/04/21 15:21, Gian Uberto Lauri wrote:
>>>>>>> "MB" == Matteo Bini  writes:
>> 
MB> In breve, riconosco la concretezza del problema che
MB> l'atteggiamento di Stallman può generare, però non saprei quale
MB> soluzione proporre.
>> 
>> Non è che il problema invece di essere "Stallman non è accettabile"
>> non è "non abbiamo ancora una società in grado di accettare la non
>> omologazione"?

FDG> In generale sono d'accordo con te, ma nel caso di Stallman no.

FDG> Probabilmente non ce l'hai mai avuto in casa, che ti si azzecca
FDG> per 1 mese lamentandosi ogni mezz'ora del fatto che il
FDG> frigorifero è vuoto, che non funziona l'aria condizionata e che
FDG> da abbracci sudaticci a tutte le ragazze che passano senza
FDG> chiedere prima il permesso (alla ragazza, non al padrone di casa,
FDG> ovviamente). Stallman non è "non omologato", Stallman è
FDG> fastidioso sapendo di esserlo, e se ne frega.

Domanda: è stato in casa tua o potesti verificare la cosa?

(quella dell'igiene personale è una testimonianza di vecchia data,
quando lo ho incontrato però, a quanto pare, aveva cambiato
abitudini. O avevo un raffreddore della madonna, ma non mi pare)

FDG> La mia risposta è "molto poco", ma se la pensate in modo diverso
FDG> da me, tranquilli, non chiederò che veniate banditi* da questa
FDG> lista. :D

Raffinato uso della lingua! Non ti preoccupare, ho il jolly roger rosso pronto 
:D

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "g" == gerlos   writes:

g> RMS ha fatto qualcosa di enorme in passato, ma recentemente si è
g> distinto per uscite spesso discutibili (un eufemismo) sul piano
g> umano, e in più è completamente scollegato dalla realtà tecnologica
g> di oggi.

g> Sì, è ancora vero che "il cloud è il computer di qualcun altro", e
g> che il software offerto come servizio limita le libertà delle
g> persone, ma le dinamiche legate a queste tecnologie sono molto più
g> complesse di così, e RMS ne sembra talmente lontano da rendere
g> irrilevanti le sue posizioni (per dire, molti cloud e SAAS sono
g> basati su software libero, e rendono possibile usare OS liberi come
g> Debian per cose che finora hanno richiesto OS proprietari - insomma
g> è complicato).

Attento, anche se anzianuccio, il buon Richard la sa molto più lunga
di quanto appaia.

E quello che a te sembra "il nuovo cloud" si è già visto in
passato. Il cloud di oggi è un tentativo più riuscito, vui perché è
aumentata la domanda di computing, vuoi perché stavolta hanno infilato
bene insieme i pezzi, di cose già viste:

- il mainframe, poi
- multics, poi
- network computer

e non credo che sia un bene "rammollire" certe posizioni sia positivo,
sopratutto se la scusa è l'evoluzione tecnologica.

A quanto pare non sono il solo a considerare RMS un punto di
riferimeno, un faro utile per poter capire la propria posizione e la
propria rotta (che è diverso da un leader da seguire), almeno per
quello che riguarda il computing.

Ora è bene che il punto di riferimento sia fisso sulle sue posizioni
in modo che sia possibile capire dove sei e dove stai andando,
sopratutto perché ti aiuta ad andare dove non vuoi andare.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "g" == gerlos   writes:

g> Per esempio: scrivo un SAAS. OK, sarebbe preferibile un software
g> installato in locale, ma per la mia applicazione è importante la
g> collaborazione di più utenti, e in questo modo lo possono usare nel
g> browser senza installare nulla in locale, cosa che durante la
g> pandemia gli ha permesso di lavorare da casa senza troppe
g> difficoltà: è per questo accettabile questo SAAS?

Lasciamo perdere i paroloni, andiamo sul sodo.

UN software X gira su un serve e si usa con un thin client. L'unica
cosa su cui potrei fare obiezione è questa (nomi e luoghi sono
inventati - non è detto che eventuali luoghi identificabili abbiano
questi problemi, questo è un esempio teorico):

Nel paesino di Pulazza, nell'alta valle del Sed, ha grossi problemi di
connettività alla rete globale. Però Toni, che ha studiato a Padovada
ingegnere e ha visto il software X sa che potrebbe girare bene nel
server del comune, e così gli abitanti di Pulazza lo potrebbero usare.

Però dove sono i sorgenti da installare? Se mancano, credo che saltino
tutte le 4 proprietà del software libero. Anche quella di uso, perché
Pulazza ha grossi problemi di connettività.

E questo discorso trascende il fatto di chi eventualmente controlla la
macchina su cui gira il tuo programma.

g> È accettabile usare un browser proprietario per accedere al mio
g> servizio libero? Dovrei costringere i miei utenti ad usare Firefox
g> invece che Safari, oppure no?

Posso biasimarti perché tu usi il software proprietario, non impedirti
di lavorare. Emacs ad esempio gira su Windows e Mac OS. L'unica rogna
che sollevò, 23 anni fa, Stallman fu rinominare i simboli win32 in
w32, perché win ha un ben preciso significato.

g> Mettiamo poi che pubblico il codice sotto GPL su Github (servizio
g> proprietario), è accettabile o no? Probabilmente dovrei appoggiarmi
g> ad un servizio analogo open source, ma a costo di una barriera di
g> ingresso più alta per i miei contributori...

Usare Savannah.gnu.org è tutta questa barriera?

Toni in questo caso non farebbe altro che andare in un posto dove ci
si connette bene, scaricarsi i sorgenti, portarli a Pulazza ed
installarli.

g> Poi acquisto su un server cloud di un gestore, mettiamo AWS, ci
g> installo Debian al fine di offrire il mio SAAS. Il sistema
g> operativo è libero, il software è libero, però non so quasi nulla
g> sull'infrastruttura su cui gira il mio server, e con ogni
g> probabilità è roba proprietaria. Dovrei smettere di usarla?

Qui entra in ballo il discorso del faro.

RMS probabilmente non li userà. Da questo punto in poi io sono in
grado di misurare quante deroghe accetto di fare, ed eventualmente
comprendere che rischi corro. RMS serve come servono gli asceti nelle
religioni.

g> Poi supponiamo che per far funzionare il mio software serva ad
g> accedere ad alcuni dati tramite un servizio terzo, tramite API, e
g> che questo servizio sia proprietario. Io mi potrei riproporre di
g> rifare una versione open source del servizio in questione in un
g> secondo momento, ma nel frattempo che faccio? Non lo uso?

Nuovamente, sai a che distanza ti poni, quanto rischi.

g> Ammetto che ho un'idea molto vaga di come potessero andare le cose
g> ai tempi dei mainframe e di multics, ma so più o meno come va oggi,
g> e quanti livelli di complessità ci sono oggi, ed ho l'impressione
g> che tutte queste complessità siano ignorate o sottovalutate nei
g> discorsi che fa oggi RMS.

RMS le capisce molto molto bene. Fa invece un discorso ideologico
molto molto rigoroso, fondamentalista se vuoi. E FSF è stata, da che
la conosco, una fondazione che si ispirava a questo rigore.

g> O quanto meno, forse sono io che non riesco a cogliere indicazioni
g> concrete utili a questi casi specifici (o almeno, indicazioni che
g> non mi portino alla paralisi). 路

Nessun roboblocco. Solo sapere dove si è.

Sapere quanto si è distanti dall'essere "un santo della chiesa di Emacs".

Io non lo sono.

Sul mio portatile aziendale Debian fallì con mio sommo dolore, non
riusciva a gestire il multiheading.

Sul mio portatile personale Debian fallì ancora peggio.

Ci vivo benissimo. Uso anche Gnome (che continuo a ritenere molto
malfatto e comunque più scomodo di WindowMaker) e quando ho bisogno di
banda abbondante attacco il mio cellulare (si chiama ΜΗΛΑ, vi lascio
indovinare la marca[*])su cui quello spericolato del mio gestore mi ha
dato trattico illimitato.

E continuo a pensare che Ubuntu sia un'antica parola africana che
significa "Non so installare Debian".

So quali sono i limiti ed i rischi ed ho valutato che al momento certe
scelte mi danno sufficienti benefici personali. Non sono un santo.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> Inoltre, questo argomento, purtroppo, *è* in topic. Su varie ML
FDG> debian si sta discutendo "ufficialmente" se e come supportare una
FDG> delle due fazioni (pro- o contro- Stallman). Il fatto che
FDG> l'argomento e la discussione tracimino pure qui non solo è
FDG> normale, ma direi che non c'era modo di evitarlo.

FDG> Quindi, per favore, se l'argomento non ti interessa, metti un
FDG> filtro e smettila di generare rumore e insulti.

Saggia posizione.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MB" == Matteo Bini  writes:

MB> In breve, riconosco la concretezza del problema che
MB> l'atteggiamento di Stallman può generare, però non saprei quale
MB> soluzione proporre.

Non è che il problema invece di essere "Stallman non è accettabile"
non è "non abbiamo ancora una società in grado di accettare la non
omologazione"?

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "SDB" == Sergio De Benedictis  writes:

SDB> da quello tecnico. Per me è stato e sarà sempre un punto di
SDB> riferimento.

Toh, non sono il solo.

SDB> Il folklore fa poi parte del personaggio ma non disturba più di
SDB> tanto.

Ditto.

SDB> io ha avuto all'Università un Maestro molto oltre le righe
SDB> rispetto ad RMS

SDB> ma quanto gli devo per la mia formazione.

Io al liceo. Idem. Ed anche il mio relatore, alla sua età, era noto
per essere andato a gattonare fino al videoregistratore dei
ricercatori francesi per vedere se il natro era compatibile coi nostri...

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "MV" == Marco Valli  writes:

MV> In data venerdì 2 aprile 2021 11:22:47 CEST, Gian Uberto Lauri ha
MV> scritto:
>> Su questa frase mi trovo in completo disaccordo.

MV> Io l'ho visto due volte rms e tutte e due le volte ha indossato
MV> una tunica e l'aureola: una cosa veramente imbarazzante. Per
MV> parlare a chi non ha bisogno di essere convinto andrà pure bene,
MV> ma dubito che qualcuno comprerebbe un'automobile usata da lui.

Non è il suo ruolo. Io lo ho visto dal vivo una volta ed era in "abiti
civili".

Vestito da St. Ignucius solo in foto, e se lo avessi visto avrei
sorriso per la il gioco di parole sul nome del santo e per l'hard disk
usato come aureola (avevo già riso una volta).

Stallman non è uno che fa pubblicità. Ma proprio per nulla. Parla,
racconta. Propone. Ma non fa pubblicità. Dice di se stesso di essere
"borderline autistic". Potrebbe essere. Non sono uno psicologo, ma
potrebbe essere.

Tutto quello che ho sentito di "storto" su RMS è principalmente frutto
del fatto che lui non è standar, non è alla moda, non è mainstream. È
scomodo, perché ti fa riflettere sugli errori, non ti promette prati
fioriti, alla peggio ti dice chiaro e tondo che hai un campo minato da
affrontare.

L'ho sentito chiedere scusa dopo aver appreso che la sua posizione,
assunta con deduzioni dai sui credi ideologici, faceva a cornate coi
danni alla psiche delle vittime, e ammettere che aveva sbagliato
(trovatene gente che lo faccia).

Stallman per me non è stato un mito. È stato l'autore del mio
programma preferito (e cazzarola se ha condotto bene il progetto, è
tutt'ora attivo e utile... Vogliamo parlare di OpenMoko???). Non sono
sempre stato d'accordissimo, con lui. Ma cavoli, RMS è uno che puoi
usare per fare il "punto nave di te stesso", valutando le distanze tra
te e lui.

Non ne ho trovati altri di punti di riferimento.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MC" == Marco Ciampa  writes:

MC> On Fri, Apr 02, 2021 at 11:05:28AM +0200, Felipe Salvador wrote:

MC> 2) opportunità di avere RMS come figura di riferimento,
MC> considerato che è un _pessimo_ comunicatore, facilmente
MC> inchiodabile nella forma e inadatto a ricoprire figure di
MC> rappresenzanza. Questo è assodato.

Su questa frase mi trovo in completo disaccordo.

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Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-02 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "MC" == Marco Ciampa  writes:

>> Gian Uberto Lauri Integralista GNUslamico
MC>   ^^^

MC> Anche te non scherzi...

MC> :-)

La tirò fuori un mio collega e la trovai molto divertente.

 Bismillemacs al rahman al rahim!

-- 
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Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-11 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MB" == Marco Bodrato  writes:

MB> Saluton Marco, Il 2021-03-10 19:54 Marco Ciampa ha scritto:
>> Concordo pienamente (lacrimuccia pensando allo Z80 e ai bei tempi
>> dell'assembler...)

MB> Son quasi dieci anni che non tocco l'assembler dello Z80, ma
MB> ricordo con certezza che usa i flag; anzi, c'è proprio il registro
MB> F, ad 8-bit come tutti gli altri!

Credo che fosse una "costante" dei processori. Lo Z80 non lo conosco,
ma c'era sul 6502 (un RISC senza registri :) ), PDP-11, 68000...

-- 
Gian
   Friends will be friends
  right to the end!



Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?

2021-03-10 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "AR" == Alessandro Rubini  writes:

AR> riscv-spec-20191213.pdf pagina 23 (ricordavo bene):

AR>The conditional branches were designed to include arithmetic
AR> comparison operations between two registers (as also done in
AR> PA-RISC, Xtensa, and MIPS R6), rather than use condition codes
AR> (x86, ARM, SPARC, PowerPC), or to only compare one register
AR> against zero (Alpha, MIPS), or two registers only for equality
AR> (MIPS). This design was motivated by the observation that a
AR> combined compare-and-branch instruction fits into a regular
AR> pipeline, avoids additional condition code state or use of a
AR> temporary register, and reduces static code size and dynamic
AR> instruction fetch traffic. Another point is that comparisons
AR> against zero require non-trivial circuit delay (especially after
AR> the move to static logic in advanced processes) and so are almost
AR> as expensive as arithmetic magnitude compares. Another advantage
AR> of a fused compare-and-branch instruction is that branches are
AR> observed earlier in the front-end instruction stream, and so can
AR> be predicted earlier. There is perhaps an advantage to a design
AR> with condition codes in the case where multiple branches can be
AR> taken based on the same condition codes, but we believe this case
AR> to be relatively rare.

Lo so, non si fa, non si cita un grosso blocco di testo per un
commento di due righe...

Ma diamine, quanto mi mancava leggere cose del genere...

GRAZIE!

-- 
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Re: BeagleV is a $150 RISC-V Computer Designed To Run Linux

2021-01-15 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "DP" == Davide Prina  writes:

DP> politica, allora paga la licenza e avrai gli aggiornamenti di
DP> sicurezza anche sulle versioni precedenti.  Inoltre a decidere la
DP> strada futura è in pratica solo Oracle o gli altri si devono
DP> adattare...

OpenJDK forever

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Re: RDP

2021-01-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "AR" == Alessandro Rubini  writes:

AR> Anch'io avevo un 386 con 8M di RAM che era una bomba, mentre con
AR> 2M di RAM facevo andare un server web con i cgi e qualche
AR> attuatore locale.

Ma oggi sarebbe anche energeticamente efficente usare quel materiale?

Ottima posizione Alessandro.

Peraltro: un felice, prospero, sicuro e sano 2021 a tutti?

-- 
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Re: errori java

2020-11-30 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDB" == Filippo Dal Bosco <- > writes:

FDB>  in /bin trovo @pdfsam

FDB> che è un link a

FDB> /usr/share/pdfsam/bin/pdfsam.sh

FDB> che è il metodo per lanciare il programma.

FDB> Infatti lanciando direttamente pdfsam.sh ottengo lo stesso errore
FDB> che ho riportato.

1) orrore il .sh finale! La shell ha avuto una cosa terribilmente
innovativa all'epoca, per cui invocavi i tuoi programmi come un
qualsiasi altro programma del sistema (inclusi gli script). Usare una
estensione è umiliante.

FDB> A meno che la tua frase " sottocartella *bin* " non intenda un
FDB> altra sottocartella bin che non ho trovato

Java ha una sua sottocartella bin. Di solito /usr/bin/java è un link
simbolico ad /etc/alternatives che punta all'eseguibile nella bin di
java.

Ma se non ricordo male c'era sotto un ClassDefNotFoundException. Che
se uno googla (non serve guadagnarsi la pagnotta con Java) si accorge
che è una eccezione che si manifesta perché _a_runtime_ non si trova
una classe che si suppone fosse ben presente al momento della
compilazione.

Conviene guardare dentro lo script e vedere che classpath setta. Poi
vedere dove sono i jar propri dell'applicazione e controllare che
siano nel classpath...

Non fa male avere un livello di Java sufficientemente avanzato - ma
non credo che la cosa abbia a che vedere con l'errore.

-- 
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Re: laptop di fascia medio/alta linux compatibile

2020-05-14 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "P" == Piviul   writes:

P> strano, sarebbe da approfondire ma... avevi abilitato i repos
P> contrib e non-free?

Il P70 ed il mio laptop erano (a loro tempo) macchine recenti ed il
netinstall non mi pareva avesse tale opzione.

P> Non mi risulta che ubuntu abbia driver proprietari che non siano
P> disponibili nei repos debian...

Puoi benissimo avere ragione. Ubuntu però è un po' più rilassata di
Debian su certi argomenti.

-- 
Gian
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  right to the end!



Re: laptop di fascia medio/alta linux compatibile

2020-05-14 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "A" == ALwarrior   writes:

A> Questo mi sembra un buon inizio per fare una ricerca:
A> https://certification.ubuntu.com/desktop Solitamente se sono
A> certificati per Ubuntu non dovrebbero avere problemi con Debian.

Ni. Principalmente perché Ubuntu ammette driver non liberi.

Il mio portatile è un P70 di qualche anno fa. Anche perché ho lasciato
perdere, non sono riuscito ad usare il lettore di impronte digitali ed
il calibratore cromatico interno.

Ma sopratutto Debian non ci ha mai funzionato, Ubuntu si.

Portatile aziendale. Con Debian, a suo tempo, niente multi-heading,
non so se la cosa è cabiata da qualche anno a questa parte.

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Re: Xfce e smartphone

2020-05-01 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "iq" == ilario quinson  writes:

iq> Scusate se mi sono espresso male. Non riesco proprio ad accedere
iq> al telefono nel gestore dei file.

Che smartphone è?

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Re: ot system.d al rogo

2020-03-19 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "GUL" == Gian Uberto Lauri < > writes:

GUL> È il problema di impostazione di alcuni prodotti. Volendo essere
GUL> mainstream e facili come {scegli un famoso OS proprietario(*)} da

Mancava, perdonate:

(*) Non c'è solo "quello", anche "s'altro" che la pensa
differentemente allo stesso modo.

-- 
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Re: ot system.d al rogo

2020-03-18 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "m" == marco   writes:

m> Io uso software LIBERO perché voglio essere LIBERO, libero di
m> scegliere, libero di sbagliare, libero di contestare.

m> Se per me un processo deve partire prima di un altro avrò le mie
m> buone ragioni, magari è sbagliato, ma voglio poter capire il mio
m> errore, non voglio l’imposizione esterna di un “guardone” che
m> decide cosa è meglio o peggio fare.

È il problema di impostazione di alcuni prodotti. Volendo essere
mainstream e facili come {scegli un famoso OS proprietario(*)} da una
parte lo scopiazzano come modo di fare - qualsiasi sia l'OS
proprietario di partenza - e dall'altro fanno soluzioni che ti
ingabbiano un po' troppo.

Per carità, sono comportamenti comprensibili, al giorno d'oggi non
credo sia tanto comune l'utente che ha come primo sistema usato uno
Unix, ancora meno uno unix con terminale 80x25. Sono generalmente
ex-utenti Windows, qualche volta utenti Mac, che comunque sono
abituati e trovano ovvia una certa modalità di interazione. E fare un
sistema che sia da una parte immediato per l'utente che vede il
computer come un elettrodomestico ma dall'altra configurabile come
serve agli utenti più preparati non è facilissimo, ma è possibile.

Io di Systemd non ne sentivo la necessità. Ora non mi rompe troppo le
palle perché ho notevolmente ridotto la mia attività sistemistica e
non devo più scendere così vicino al ferro (ho trovato dell'altro
tipo di ferro, anzi acciaio, che mi da molte più soddisfazioni).

Comunque andarsi ad inventare un sistema che battezza una interfaccia
di rete enp0s31f6 o peggio enp0s20f0u5c4i2 è indice di una forma
degenerativa di ibimemmite biessediosa .

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\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: [OT] Sistema operativo per Smartphone

2019-09-26 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "G" == Gollum1   writes:

G> considera che anche i telefoni APPLE, tanto decantati, dopo un po'
G> di anni, non sono più aggiornabili e vanno bene come soprammobili.

No, il mio ha cessato di lavorare come telefono solo perché qualcuna
mi ha costretto ad aggiornalo, ma è tutt'altro che un soprammobile.

G> non esistono telefoni occidentali...

Vero, perché tanto per cominciare non ci sono fonderie (o almeno
fonderie adatte) per i chip a ovest.

G> anche Apple è prodotta in
G> Cina.

Fabbricata in cina. La differenza sono le persone che fanno
regolarmente avanti ed indietro per controllare la cosa.

Poi, trovatemi una cosa, fuori dall'extra lusso semiartigianale, che
non abbia per lo meno componentistica asiatica o non sia completamente
costruita in Asia.

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Re: [OT] Sistema operativo per Smartphone

2019-09-26 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "LM" == Lucio Marinelli  writes:

LM> La /e/ foundation rivende alcuni modelli
LM> di cellulari "refurbished", cioè nuovi ma riformattati e
LM> reimpacchettati da loro.

Occhio che "refurbished" è equivalente al "ricondizionato" dell'usato
automobilistico.

1 "Re-use of smartphones is an amazing way of reducing landfill use
2  and helping reduce our impact on the environment. We partner with
3  select providers to offer highest grade refurbished smartphones so
4  you get a “like new” experience at a great price, including a 1
5  year warranty."

[Da: https://e.foundation/e-pre-installed-refurbished-smartphones/]

Nella frase si adoperano i termini "re-use" (riuso, riga uno, prima
parola) e "like new" (come nuovo, riga 4, quarta e quinta parola)

Che poi sia una buona idea non far andare subito in demolizione le
cose, è tutt'altro discorso. Peccato detesti Android.

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Re: Strano comportamento su vs sudo

2019-09-24 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "ab" == andrea biancalana  writes:

ab> il giorno Mon, 23 Sep 2019 19:54:11 +0200 Luca Costantino
ab>  ha scritto:
>> Buongiorno lista
>> 

>> Ora peroo' mi trovo alcuni comandi che da root non funzionano, ma
>> che funzionano con sudo, tipo quello sottostante...
>> 
>> Che succede?? :/

ab> forse e' necessario passare a utente root con: su -

ab> (con il - per caricare le variabili d'ambiente di root)

Puoi togliere decisamente il "forse".

Ambedue i comandi riportati da Luca Costantino sono in /sbin che
(usualmente) non è nel path degli utenti normali, ma in quello di root
si.

Ricordo a Luca che lanciando "su" e basta si fa solo un cambiamento
dell'ID con cui vengono eseguiti i comandi ma non un cambiamento
dell'ambiente e non è il modo migliore per lavorare come root.

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Re: Openmoko [Re: ssd, trim, e raspbian]

2019-08-18 Per discussione Gian Uberto Lauri
Domanda: lo avevi?

La mia esperienza: molto felice di averlo acquistato. La prima versione del 
software non era male. Forse c’erano problemi di brevetti, ma principalmente 
c’era un eco sgradevole per l’altro utente. Ci misero secoli a sistemare la 
cosa. Ed in compenso ogni nuova distribuzione del software era peggio della 
precedente. Meno funzionale, meno organizzata e curata. Sparito X con la 
possibilità di gestire il tel da remoto.
Fissati con Dbus documentato male.
Sempre meno utile, sempre più goffo.
Nessuna rotta, nessuna guida. Anarchia e inefficienza con risultato di totale 
inefficacia.

Sent from my smartphone

On 18 Aug 2019, at 11:47, Paride Desimone 
mailto:nos...@inventati.org>> wrote:

Poteva anche essere gestito male, ma il problema era tutto l'hw proprietario. 
Alla fine gettarono la spugna. Ad oggetto non credo che esista ancora uno 
smartphone completamente open.

Il August 16, 2019 10:37:31 PM UTC, Gian Uberto Lauri 
mailto:gianuberto.la...@eng.it>> ha scritto:

Un po’? Uno dei progetti gestiti peggio

Sent from my smartphone

On 16 Aug 2019, at 12:36, Leandro Noferini 
mailto:lnofe...@cybervalley.org>> wrote:

On Wed, Jul 17, 2019 at 07:26:11PM +0200, Davide Prina wrote:

di progetti, funzionanti con solo software libero, nel tempo ho letto che ce
ne sono alcuni.

Che mi viene in mente ora c'è openmoko[¹], poi recentemente avevo letto di
un altro progetto, ma ora non mi viene in mente il nome, magari partendo dai
link di wikipedia di openmoko[²] riesci a trovarne altri

Ciao
Davide

[¹] http://wiki.openmoko.org/wiki/Main_Page

[²] https://en.wikipedia.org/wiki/Openmoko

Premetto che non l'ho mai provato ma da quel che ho sentito raccontare da chi
invece l'ha fatto era un po' un azzardo definire "funzionante" openmoko.

:-)

--
Ciao
leandro


--
Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità.


Re: Openmoko [Re: ssd, trim, e raspbian]

2019-08-17 Per discussione Gian Uberto Lauri
Un po’? Uno dei progetti gestiti peggio

Sent from my smartphone 

> On 16 Aug 2019, at 12:36, Leandro Noferini  wrote:
> 
>> On Wed, Jul 17, 2019 at 07:26:11PM +0200, Davide Prina wrote:
>> 
>> di progetti, funzionanti con solo software libero, nel tempo ho letto che ce
>> ne sono alcuni.
>> 
>> Che mi viene in mente ora c'è openmoko[¹], poi recentemente avevo letto di
>> un altro progetto, ma ora non mi viene in mente il nome, magari partendo dai
>> link di wikipedia di openmoko[²] riesci a trovarne altri
>> 
>> Ciao
>> Davide
>> 
>> [¹] http://wiki.openmoko.org/wiki/Main_Page
>> 
>> [²] https://en.wikipedia.org/wiki/Openmoko
> 
> Premetto che non l'ho mai provato ma da quel che ho sentito raccontare da chi
> invece l'ha fatto era un po' un azzardo definire "funzionante" openmoko.
> 
> :-)
> 
> -- 
> Ciao
> leandro
> 


Re: IBM acquista Red Hat.

2019-07-11 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "lDgApDe" == liste DOT girarsi AT posteo DOT eu  
> writes:

lDgApDe> Per la modica cifra di 34 miliardi di dollari.  Via Punto
lDgApDe> Informatico, segnalo a chi di interesse.

lDgApDe> https://www.punto-informatico.it/ibm-acquisizione-red-hat-34-miliardi/


Effettivamente un esito fantastico potrebbe esserci... 

Deep Blue + Red... Deep Purple! 

Yeah! 蘭

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Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?

2019-06-05 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "G" == Gollum1   writes:

>> Contattare con Re Sorcio il passaggio dei cavi seriali sotto il
>> pavimento flottante. Corso extra di diplomazia

G> Adesso hanno i cavi antiratto... piace vincere facile...

Veramente

G> a poi... a livello di programmazione... spaccare il byte, per
G> sfruttare i singoli bit, visto che avevi pochi MB di memoria in
G> tutto... S.O. e applicativo compreso...

Uno con l'Amiga, meno con i C= precedenti o le schede a
microprocessore del laboratorio (quello del sovrano roditore)

G> eppure si tiravano fuori gran bei pezzi di codice, ottimizzato
G> all'inverosimile...  (naturalmente era un suicidio farlo in
G> assembly, ma in casi particolari si faceva direttamente così)...

Debuggata e sistemata una torre di Hanoi ricorsiva in assembler 68k,
traduzione di una versione per PDP-11.

Però era una figata, per ogni chiamata ricorsiva si allocava il suo
frame sullo stack (una sciocchezza con lo M68K).

E quando arrivarono i terminali grafici, solo 256 colori, sia lodato
WindowMaker.

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Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?

2019-06-05 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "G" == Gollum1   writes:

G> Il 4 giugno 2019 14:57:29 CEST, "Paolo Redælli"
G>  ha scritto:
>> 
>> E allora vorrete usare questo:
>> https://monodes.com/predaelli/2019/04/07/swordfish90-cool-retro-term/
>> !!!

G> oddio... il fatto che abbia avuto a che fare con tutti questi tipi
G> di terminali, vuol dire che sono vecchio?

No, hai un uptime elevato.

G> però i giovani d'oggi non sanno che vuol dire, avere a che dare con
G> quei vecchi catafalchi, non proveranno mai le soddisfazioni che
G> abbiamo avuto noi.  

Contattare con Re Sorcio il passaggio dei cavi seriali sotto il
pavimento flottante. Corso extra di diplomazia 

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Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?

2019-06-04 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PR" == Paolo Redælli  writes:

PR> E allora vorrete usare questo:
PR> https://monodes.com/predaelli/2019/04/07/swordfish90-cool-retro-term/


Beh, la volta che veramente sento nostalgia di un 3B2, lancio un vi in
configurazione bastarda su quello.

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Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?

2019-06-04 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "E" == Ennio-Sr   writes:

E> Ah, sì, l''ho scoperto dopo aver usato 'wmgenmenu': ho generato un
E> menù di prova che ho poi corretto/integrato a mio piacimento da
E> linea di comando: 

Come ho inserito i menu di Ubuntu (antica parola africana...)

8<
(Distribuzione, OPEN_PLMENU, "|| /usr/bin/wmmenugen -parser:xdg 
/usr/share/applications/ /usr/local/share/applications/"),
8<

E> sai, sono rimasto 'attaccato' alla linea di
E> comando e non so volentieri la grafica...

È un ottimo modo per avere più terminali! :)

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P.S.
Purtroppo Ubuntu aveva i driver per il mio portatile aziendale e
si installava sul P70, a differenza di Debian.



Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?

2019-06-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PR" == Paolo Redaelli  writes:

PR> Il 31/05/19 01:11, Ennio-Sr ha scritto:
>> 
>>> In realtà non hai bisogno di editare nessun file perché Window
>>> Maker arriva con WPrefs che ti permette di personalizzarlo - menù
>>> compresi.
>> Nel *WPrefs* vi sono una quindicina di righe che si riferiscono ai
>> colori del WM.


PR> Non mi riferifvo al *file* WPrefs, ma al *programma*. WMaker "fa
PR> il verso" a NextStep che è stata la prima interfaccia Unix che ha
PR> voluto evitare all'utente di configurare i programmi editando file
PR> di testo.

WindowMaker è stato uno dei primi tool visibili dell'ecosistema OpenStep.
Fortunatamente mantiene i file di testo.

PR> Il contenuto del WPrefs mi pare sia qualcosa di simil-LISP, ma il
PR> suo formato seppur intelleggibile all'uomo è fatto per essere
PR> letto e scritto dal programma...

L'unica similitudine è che apre le liste con una parentesi tonda
aperta e le chiude con una parentesi tonda chiusa.

Una cosa molto buona è che, seppur generati spesso automaticamente,
la formattazione rimane leggibile e modificabile a mano.

Per il menu, sotto Debian, sfruttavo il sistema di menu di Debian
che genera una definizione del menu a livello di sistema.

Il mio WMRoot la includeva alla voce distribuzione. Con Ubuntu
(migrazione obbligata dalla mancanza di driver) sono costretto ad
usare un generatore che si smazza le directory di FreeDesktop.

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Re: [OT] che fine ha fatto The Linux Documentation Project?

2018-11-15 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "LC" == Luca Costantino  writes:

LC> On Wed, Nov 14, 2018 at 08:48:54PM +0100, Hugh Hartmann wrote:
>> http://www.pluto.it/ildp

LC> Ho provato ad aprire le prime tre apgine, howto, guide, altre
LC> traduzioni, e tutte ritornano un 404 :(

Pluto R.I.P.

(o al più è un non morto)

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Re: LXC, logrotate & systemd

2018-10-31 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MB" == Marco Bertorello  writes:

MB> Il giorno mer 31 ott 2018 alle ore 09:54 Federico Di Gregorio
MB>  ha scritto:

>> Credo sia relativo a questo:
>> 
>> https://github.com/rsyslog/rsyslog-pkg-ubuntu/issues/74
>> 
>> (La cosa strana è che nel bug report la cosa succede per Ubuntu ma
>> Debian ha lo script corretto, quindi forse il tuo problema è solo
>> simile...)

MB> [... omissis, cose che capitano ...] era un container ubuntu, non debian.

A quanto pare la semantica della parola Ubuntu è un po' più ricca di quel
che dice la mia firma 藍.

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Re: udev in systemd era

2018-10-17 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:


FDG> **SYSTEMD RULEZZA**

Monnezza ? 藍 (controtrollaggio, dai ci stava)

FDG> (Si, dai, un minimo di trollaggio anche da questo lato...)

Grande Federico, ho riso di gusto!

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Re: Bye Bye Debian - Pass to DevOne

2018-10-10 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> Rispondo solo qui, su debian-italian. Come sempre, vedo che i
FDG> detrattori di systemd presentano delle critiche altamente
FDG> informate. Si, sono ironico.

Premetto che purtroppo devo usare l'antica parola africana che
singnifica "non so usare debian"(*) perché quando ho installato le
macchine che uso, Debian non supportava completamente l'hardware
(i.e. multiheading dei Lifebook A series quasi-recenti di Fujitsu, o i
P70 di Lenovo), quindi francamente non ho capito se il boot lo governa
upstart o systemd.

Fortunatamente funziona e devo anche dire che non si impianta più per
ere geologiche al boot per qualche issue di rete. Non ho visto tutti
questi benefici. 

Ma architetturalmente systemd continua ad essere un lassativo,
sopratutto la parte di logging.

Ma di cose architetturalmente peggio-che-lassative (i.e. emetiche) mi
tocca sorbirne altre, quindi il lassativo è il minore dei mali.

(*) abbondantemente schiaffeggiata per usare solo quello che IO voglio
sia usato.

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Re: Bye Bye Debian - Pass to DevOne

2018-10-10 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> Cos'è esattamente che non ti aggrada? Io, per esempio, ho odiato
FDG> journalctl e preferito i buoni vecchi file di testo in /var/log
FDG> fino a che non ho scoperto che "journalctl -u TAB" completa i
FDG> nomi dei servizi:

Comodo fin quando funziona. Ma è la vaccata che vedo ripetere sempre e
sempre. Non ci si ricorda mai che le cose possono andare male, molto male.

E a quel punto il file di testo è l'unica cosa che può per lo meno
permetterti di fare una autopsia decente che ti permetta di risalire
al problema.

Con un minimo di lavoro ci puoi fare sopra però tutte le cose comode
che vuoi, senza perderti la possibilità di operare quando tutto è
perduto (i.e. quando editi un file di configurazione con ed perché il
sistema non trova le librerie curses per vi).

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Re: Bye Bye Debian - Pass to DevOne

2018-10-10 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> Devo dire che mano a mano che vengo "obbligato" a approfondire i
FDG> vari pezzi di systemd spesso passo da un "vabbè" a un "dai,
FDG> questo è utile".

Altra scelta del cavolo è il naming dei device. Gli ha preso una
"ibiemmite acuta", e l'unica volta che ho visto un device cambiare
nome è stato con una immagine di una VM, cosa che una riga di UDEV ha
risolto.

Ma si convive anche con quella...

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Re: consiglio culturale

2018-03-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDB" == Filippo Dal Bosco <- > writes:

FDB> Il giorno Tue, 20 Mar 2018 20:25:17 +0100 Davide Prina
FDB>  ha scritto:

>> On 20/03/2018 14:59, Filippo Dal Bosco - wrote: > Se volessi sapere
>> tutto di "debian dalla A alla Zeta" cosa dovrei > leggere ?
>> 
>> la tua è una richiesta impossibile da soddisfare, se non leggendoti
>> i sorgenti e la documentazione di ogni pacchetto.

FDB> il mio ed un interesse puramente culturale per capire come
FDB> funziona un PC con Linux. Conoscere in profondità stable è
FDB> sufficiente

FDB> Ho una certa età ed ho iniziato con il dos 3,1 primi anni 90,
FDB> leggendomi libri sul DOS e sul hardware di allora. Dopo sono
FDB> passato a OS2 e poi a Linux ( mai nessuna versione di windows)

Windows me lo sono dovuto sorbire per la tesi e per lavoro. Acuqa
passata fortunatamente.

FDB> certo, ma io voglio conoscere i fondamenti ad esempio cosa
FDB> succede al boot passo passo.

Beh, allora più che Debian, che è una distribuzione, ti servirebbe
documentarti su kernel, systemd (e magari anche sul predecessore init)
e la gestione di suono e rete. Debian gestisce il networking in modo
diverso da altre distribuzioni (i.e. Red Hat e derivate).

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Re: Debian disponibile su microsoft store?

2018-03-08 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> Questo permette agli sviluppatori che usan Linux sui server ma
FDG> che preferiscono sviluppare in Windows (bleah, de gustibus)

Permette anche di sopravvivere a chi preferisce Linux ma viene
obbligato ad usare Windows.

E riuscendo a mettere fuori dai piedi la Userland di Redmond, il
sistema risultante non dovrebbe essere così male, anche se non libero.

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Re: Portatile, ma di livello alto

2018-02-23 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "PR" == Paolo Redaelli <paolo.redae...@gmail.com> writeste:
>> 
>> 
>> Il 23 febbraio 2018 15:44:55 CET, dea <d...@corep.it> ha scritto:
>>> Un ottimo portatile di buon livello su cui Debian gira molto bene
>>> e senza alcun problema (funziona tutto alla perfezione, tranne il
>>> lettore
>>> 
>>> di impronte) è il Lenovo Thinkpad Carbon X1, una macchina sotto i
>>> 2 Kg di buon livello (simile a quello da te proposto).
>>> 
>>> Te lo dico perchè ce l'ho di fronte e la uso con stable.
>> 
>> Grazie… sei riuscito ad acquistarlo senza sistemi operativi
>> proprietari?  Perché se è possibile è una opzione decisamente
>> nascosta.

Arrivo tardi.

P70, "trasportabile" milspec della Lenovo. Niente (che sappia)
calibratura del colore e lettore di impronte digitali.

Peraltro è una bestia di circa 4 kg che ho preso per avere una
macchina silenziosa sulla mia scrivania.

Un po' laborioso configurarsi WindowMaker per il 4k.

Arrivava con Windows 10.

-- 
ing. Gian Uberto Lauri
Senior Solution Developer
Dir. Tecnica Innovazione Ricerca / Tech. Innovation & Research Div.
gianuberto.la...@eng.it

Sun Java Certified Programmer

Engineering Ingegneria Informatica spa
Corso Stati Uniti 23/C, 35127 Padova (PD)

Tel. +39-049.8283.526 | main(){printf(["\021%six\012\0"],
Fax  +39-049.8283.569 |(unix)["have"]+"fun"-0x60);}
http://www.eng.it |  David Korn, AT Bell Labs
  |  ioccc best One Liner, 1987



Re: terminale root

2017-11-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> Mm.. ma usare sudo da un terminale normale? È anche più comodo...

Sudo è mal usato e potenzialmente pericoloso.

Usare un terminale normale in cui fare un bell'SU e configurarlo in modo
che sia chiaro che lì si è root?

Ah, vero, Gnome non sopporta chi pensa in modo autonomo... Occorre un
vecchio VM cui è facile agganciare comandi custom.

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Re: gestione script

2017-09-13 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PH" == Pol Hallen  writes:


PH> vorrei evitare l'uso di apache, openvpn, etc. qualcosa a linea di
PH> comando

Non mi dire che stai cercando qualcosa del tipo

ssh user@server script

???

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\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: Desktop e e parallel computing

2017-09-12 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "md" == maxlinux duemila  writes:

md> e ci sono questi risultati: Total time 477.0617 s

md> per request statistics min 47.69 ms avg 47.7 ms max 49.91 ms

md> diff between min and max 2.22 ms


md> poi ho provato nel mio vecchio portatile (core 2 t7250)

md> Test execution summary: total time: 54.0525s total number of
md> events: 1 total time taken by event execution: 54.0426
md> per-request statistics: min: 5.36ms avg: 5.40ms max: 22.17ms
md> approx.  95 percentile: 5.46ms


md> Ovvero, l'Intel del 2008, è 8.83 volte più rapido del ARMv7
md> Processor rev 4 (v7l)...

Come ti hanno già detto, l'ARM è un processore pensato per consumare
poca energia, quindi i circuiti reagiscono un po' più lentamente.

In compenso le macchine Intel erano famose dagli anni '90 per poter
essere usate per cuocere gli Hamburger, la sfida era scrivere il
programma che desse la cottura più uniforme.

La cosa divertente sarebbe eseguire il test con 4 thread sull'ARM e 2
(non ce ne stanno di più) sull fornelletto.

Mi aspetto che l'ARM arrivi a tempi sui 159 secondi o qualcosa meno,
mentre per l'intel non penso si vada tanto sotto i 26. La cosa buffa
(o no? :) ) è che i tempi medi per-request peggiorano un pochino...

Comunque, se non per giocare e imparare, non mi farei un cluster di
Raspberry per avere un supercomputer...


-- 
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Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: Desktop e e parallel computing

2017-09-11 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "md" == maxlinux duemila  writes:

md> compressione di video con ffmpeg,

Credo si guadagni di più riuscendo ad utilizzare le SSE avendo una
multiprocessore multicore che andando su una VM in cluster...

md> rendering di video con
md> blender.

Con un intervento minimo e l'uso di Cilk Plus, credo che a parità di
processori la macchina parallela faccia mangiare la polvere al
cluster...

Cilk Plus è disponibile con GCC 5.0.

-- 
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 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: tastiere win-furbe

2017-06-07 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "P" == Piviul  <piv...@riminilug.it> writes:

P> Il 07/06/2017 11:15, Gian Uberto Lauri ha scritto:
>> Ho per le mani un tastierino numerico pagato pochissimo, meccanica
>> cherry blu.
>> 
>> Ha in particolare 4 tasti extra che mandano BACKSPACE, (, ) e =.
>> 
>> Solo che per i tre ultimi tasti manda le sequenze ALT+> tre cifre>. Qualcuno conosce un modo per rendere utili quei tre
>> tasti? Magari senza replicare parentesi e = .

P> Forse mi sfuggge qualcosa: assegnargli una scorciatoia?

Forse mi sono espresso male.

Questo tastierino ha 4 tasti extra, tre dei quali mandano una cosa del
genere

keycode  56 press   (premo ALT)
keycode  82 press   (premo 0)
keycode  82 release (lascio 0)
keycode  75 press   (premo 4)
keycode  75 release (lascio 4)
keycode  82 press   (premo 0)
keycode  56 release (lascio ALT)
keycode  82 release (lascio 0)

che è ALT+040. Le altre sequenze sono ALT+041 e ALT+061, ovvero (, ) e
=

Qualcuno conosce un metodo per sfruttare in modo utile queste sequenze?

(Nota: su una macchina windows può anche essere comodo avere le
parentesi e l'uguale per la notazione algebrica, permette di inserire
espressioni un pelo complesse dal tastierino.)


-- 
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tastiere win-furbe

2017-06-07 Per discussione Gian Uberto Lauri
Ho per le mani un tastierino numerico pagato pochissimo, meccanica
cherry blu.

Ha in particolare 4 tasti extra che mandano BACKSPACE, (, ) e =.

Solo che per i tre ultimi tasti manda le sequenze ALT+. Qualcuno conosce un modo per rendere utili quei
tre tasti? Magari senza replicare parentesi e = .

Grazie anticipatamente

-- 
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Re: SQL: incrementare valore

2017-04-29 Per discussione Gian Uberto Lauri

On 29/04/2017 10:17, Federico Di Gregorio wrote:

Puoi fare:

UPDATE mee SET r_co = (SELECT max(r_co) FROM mee) + r_to - r_fr WHERE 
r_id = ...


Questa soluzione è sicuramente corretta solo se l'update va fatta su una 
singola riga.


Se invece si devono aggiornare in blocco N righe (i.e. 'where id in 
...), allora AFAIK il risultato
dipende da come è stato implementato l'ottimizzatore di query: se decide 
di calcolare la max
una volta per tutte all'inizio si avrà un risultato, altrimenti se ne 
avrà un altro e tempi di

esecuzione più lunghi.

[E può anche esserci uno standard che sancisce uno o l'altro 
comportamento, bisogna

comunque vedere se il DBMS lo rispetta.]

In ogni caso, in dipendenza dalle esigenze della logica di business, si 
possono avere
due situazioni a seconda o meno che serva che venga ricalcolato il max 
per ogni riga, e
comunque affidarsi alla buona grazia dell'implementazione 
dell'ottimizzatore non è una
soluzione accettabile oggi. Lavorare come Mel andava bene negli anni 
'50/60 del secolo

scorso.

La stored procedure rimane una soluzione affidabile ed elegante.
--
Gian, stavolta non su uno smartphone.




Re: SQL: incrementare valore

2017-04-28 Per discussione Gian Uberto Lauri
Store procedure

Sent from my smartphone 

> On 28 Apr 2017, at 20:53, Leonardo Boselli  wrote:
> 
> Un po'ot ma chiedere non costa nulla:
> ho un file SQL che contiene la tabella 'mee' con le colonne r_id r_fr r_to e 
> r_co dove r_id è un intero(5) e r_co un decimale(8,2)
> esiste un comando che mi faccia:
> UPDATE mee SET r_co= *non_lo_so*  WHERE r_id = *qualcosa*;
> 
> *qualcosa* è l'id unico del record, e ovviamente lo conosco
> 
> il *non_lo_so* è la cosa per cui chiedo aiuto: si tratta del valore più alto 
> presente nella colonna r_co prima dell'aggiornamento più la differenza tra 
> r_to e r_fr della corrispondente riga.
> C'è un modo elegante di fare questa operazione ?
> 
> 
> --
> Leonardo Boselli
> Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale UNIFI
> tel +39 0552758808  +39 3488605348
> 
> 



Re: Descktop non caricato

2017-01-12 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "GB" == Giovanni Bellonio  writes:

GB> Il 2017-01-12 12:24 Walter Valenti ha scritto:
>> 
>> Prova a vedere se in ~/.xerrors c'è qualcosa di utile.
>> 
>> Walter

GB> Ciao Walter

GB> non ho trovato il file da te indicato, ma in ~/.xsession-errors
GB> trovo ripetuti i seguenti messaggi:

GB> (cinnamon:922): dconf-CRITICAL **: unable to create file
GB> '/run/user/1000/dconf/user': Permesso negato.  dconf will not work
GB> properly.

GB> (cinnamon-screensaver-main.py:964): dconf-CRITICAL **: unable to
GB> create file '/run/user/1000/dconf/user': Permesso negato.  dconf
GB> will not work properly.

GB> nemo:930): dconf-CRITICAL **: unable to create file
GB> '/run/user/1000/dconf/user': Permesso negato.  dconf will not work
GB> properly.

/run?

E che si sono inventati?

Non è che dovrebbe essere /var?

-- 
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Re: Maledetta gatta...

2016-12-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "G" == Gollum1   writes:

G> Arrivo a casa, dove avevo lasciato il portatile accesso, perché ci
G> stavo lavorando, trovo la gatta distesa sulla tastiera... La sposto
G> e ricomincio a lavorare... Impossibile... File system in sola
G> lettura...  Alla fine, guardando nei log dopo il restart, scopro
G> che quella maledetta è riuscita a fare la sequenza sysrq: Emergency
G> remount R/O

G> 

Sicura non sia un pinguino? (Madagascar, scena del ponte di comando della nave)

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Re: Tastiera: <> e AltGr

2016-11-30 Per discussione Gian Uberto Lauri
'>>>>> "VV" == Vincenzo Villa <scriv...@vincenzov.net> writes:

VV> Il giorno mer, 30/11/2016 alle 12.07 +0100, Gian Uberto Lauri ha
VV> scritto:

>> Forse xkeycap + xmodmap potrebbero risolverti i problemi.

VV> Ci sto giocando. Qualche risultato, ma nulla di risolutivo. E solo
VV> in Gnome

Scusa, ma lanciando xmodmap dovrebbe sistemarsi la tastiera.
O Gnome continua a pensare di essere più intelligente?

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Re: Tastiera: <> e AltGr

2016-11-30 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "VV" == Vincenzo Villa  writes:

VV> (problema minore) Il tasto con su stampato "><" viene riconosciuto
VV> come Ctrl_R sia da Debian che da Windows. Codice riportato da
VV> xev/showkey: 105/97 (non 94/86)

Forse xkeycap + xmodmap potrebbero risolverti i problemi. Ma bisogna
vedere che ne pensa Gnome (chelopossino... Io potei e da me non gira).

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Re: Duplicare monitor del portatile

2016-11-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FB" == Federico Bruni  writes:

FB> Il giorno lun 21 nov 2016 alle 17:06, Giuliano Grandin
FB>  ha scritto:
>> mi serve collegare il videoproiettore alla presa vga del portatile
>> per mostrare esattamente il contenuto del monitor del portatile
>> (duplicare, cioè)

FB> Che ambiente desktop usi?  In Gnome ci sono delle impostazioni
FB> apposite. Immagino che ci sia qualcosa di simile anche in altri
FB> DE.

Dovrebbe esserci una checkbox con l'etichetta "Mirror display" o
similare in altra lingua.

Anche senza ambiente desktop, la magia la fa un comando chiamato xrandr.

La prima cosa che devi fare è dare il comando xrandr -q.

Da me l'output è



saint@t65:~
17:24:22 [3] $xrandr -q
Screen 0: minimum 8 x 8, current 2966 x 961, maximum 32767 x 32767
eDP1 connected primary 1366x768+1600+193 (normal left inverted right x axis y 
axis) 344mm x 194mm
   1366x768  60.00*+
   1360x768  59.8059.96  
   1280x720  60.00  
   1024x768  60.00  
   1024x576  60.00  
   960x540   60.00  
   800x600   60.3256.25  
   864x486   60.00  
   640x480   59.94  
   720x405   60.00  
   680x384   60.00  
   640x360   60.00  
DP1 disconnected (normal left inverted right x axis y axis)
HDMI1 connected 1600x900+0+0 (normal left inverted right x axis y axis) 434mm x 
236mm
   1600x900  60.00*+
   1280x1024 75.0260.02  
   1152x864  75.00  
   1280x720  60.00  
   1024x768  75.0875.0370.0760.00  
   832x624   74.55  
   800x600   75.0060.32  
   640x480   75.0060.00  
   720x400   70.08  


Da te potrebbero ad esempio non esserci gli HDMI se non ci sono tali prese,
da me quello connesso, quando usavo il connettore VGA, era DPI.

Tu devi identificare il nome dei due monitor, è facile, lanci una
volta il comando senza monitor esterno e la seconda con.

Quando sai come si chiamano i due monitor ti basta il comando

xranrd --output  --same-as 

fa si che visualizzano la stessa immagine. Possono servirti prima alri
comandi mode (man xrandr) per impostare le risoluzioni dei due monitor
affinché coincidano.

-- 
 /\   ___Ubuntu: ancient
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Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: [OT?] Il Ministero della Difesa adotta Windows 10

2016-11-09 Per discussione Gian Uberto Lauri
Saggio!

--
Gian Uberto Lauri
Senior Solution Developer
Sent from a tablet

> On 09 Nov 2016, at 21:22, Luca De Andreis <d...@corep.it> wrote:
> 
> Il 9 novembre 2016 20:20:37 CET, Marco Bodrato <bodr...@mail.dm.unipi.it> ha 
> scritto:
>> Ciao,
>> 
>> Il Mer, 9 Novembre 2016 5:30 pm, Gian Uberto Lauri ha scritto:
>>> Ripeto, non uso e non userò Windows. Non mi piace. Ma sono passati i
>>> tempi in cui lo guardavi da (tanto) sopra. Magari un pizzico sopra.
>> 
>> Se tornassimo a dire che non è una questione di tecnica, ma di libertà?
>> 
>> Così come in alti ambiti non è una questione di economia, ma di
>> democrazia...
>> 
>> Buona serata!
>> mb
> 
> Vorrei solo aggiungere una considerazione. 
> 
> La sicurezza di un sistema complesso è l'insieme di tanti layer. 
> Trovo alquanto sterile scriverci tra noi per lamentarsi di Windows in favore 
> di Linux, dopotutto questa è la Debian list Italia, presumo che sulla Windows 
> list Italia la tendenza di pensiero sia opposta. 
> 
> Ma questo c'entra poco. 
> 
> Se il Governo vuole lavorare su un sistema RAGIONEVOLMENTE sicuro, non deve 
> preoccuparsi di scegliere Windows o Linux, ma di mille altri fattori, che 
> alla fin fine POTREBBERO rendere equivalente la scelta (almeno da un punto di 
> vista della sicurezza). 
> 
> Nulla deve essere lasciato al caso, dopo che ho visto sniffare il traffico su 
> una fibra ottica semplicemente piegandola appena qualche grado in meno del 
> suo limite ed usando uno sniffer ottico costruito appositamente nel punto di 
> curvatura della fibra, penso che demandare la sicurezza al sistema operativo 
> sia inutile. La struttura che c'è davanti deve essere talmente complessa e 
> stratificata che si potrebbe utilizzare anche pc-dos (per dire)   con un 
> equivalente livello di sicurezza. 
> 
> IMHO 
> 
> Luca 
> 



Re: [OT?] Il Ministero della Difesa adotta Windows 10

2016-11-09 Per discussione Gian Uberto Lauri
Marco for The Win!(*)

È la libertà il vero è incolmabile punto di superiorità. Non solo moralmente, 
non solo utilitaristicamente ma anche tecnicamente, solo il software libero 
riesce ad adattarsi all'utente e non adattare l'utente alla macchina. E in 
questo modo GNU/Linux alla fin fine funziona meglio non per una intrinseca 
superiorità tecnica, ma perché è quello il cui funzionamento è in grado di 
seguire ed aiutare l'utente nel suo lavoro.

Tornando ai militari e Windows. Non c'è storia, sono storicamente clienti di MS 
che ha ancora una micidiale macchina di vendita a disposizione.

Sarei molto ma molto più preoccupato se domani venisse fuori che RFI addotta 
Microsoft per il controllo della circolazione e non uno dei fornitori storici.

--
Gian Uberto Lauri
Senior Solution Developer
Sent from a tablet

> On 09 Nov 2016, at 20:20, Marco Bodrato <bodr...@mail.dm.unipi.it> wrote:
> 
> Ciao,
> 
> Il Mer, 9 Novembre 2016 5:30 pm, Gian Uberto Lauri ha scritto:
>> Ripeto, non uso e non userò Windows. Non mi piace. Ma sono passati i
>> tempi in cui lo guardavi da (tanto) sopra. Magari un pizzico sopra.
> 
> Se tornassimo a dire che non è una questione di tecnica, ma di libertà?
> 
> Così come in alti ambiti non è una questione di economia, ma di democrazia...
> 
> Buona serata!
> mb
> 
> -- 
> http://bodrato.it/papers/
> 



Re: [OT?] Il Ministero della Difesa adotta Windows 10

2016-11-09 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "G" == GiancFir   writes:

G> Almeno 3 volte al giorno win 10 andava in crash,
G> schermata blue e andava resettato, e non mi risulta che sia l'unico
G> caso, questo.

Puoi turarti le orecchie e non ascoltare oppure no, scelta tua.

Ho detto che Windows richiede un tuning fatto bene, credo di conoscere
UNA persona che lo sa fare. E ne conosco probabilmente un centinaio
che usano Windows.  In mano a questa persona Windows diventa stabile e
performante, con uptime paragonabile alle installazioni Linux migliori.

Ma lui ha imparato cose che non ho visto altri sapere, gli ci è voluto
tempo che gli altri non ci hanno voluto perdere dietro. E gli crasha
la macchina.

Venti anni fa la stendevi con le API documentate (la famosa "madness").

Ora qui in ufficio, credo di fare i balletti intorno agli altri utenti
GNU/Linux, non dico che tra me e loro c'è la differenza che c'è tra il
mio amico e gli utenti Windows, ma quasi. È che Unix e Linux li uso
oramai da quasi trent'anni. Usali usali usali e impari. Se poi hai una
moglie che è una sistemista coi contro c... impari anche di più.

Comunque, per dirla tutta su quanto è buono Linux (solo per fare un
bagnetto di sana umiltà), ho bubuntu sul mio portatile al
lavoro. Debian non aveva i driver per reggere il multiheading.

Avevo cominciato ad usare lightdm, ma si, è carino. Una volta
utilizzavo Login.app ma poi mi sono perso i sorgenti, e tra una cosa e
l'altra ero tornato al log on testuale. Comunque, riprovo lightdm e
per un po' va bene. Lo personalizzo... carino.

L'altro ieri WindowMaker si rifiutava di lanciare uno scriptino che da
shell andava. Poco male, era un restart ed avevo in menù i
corrispondenti start e stop.

Salvo che (fortunatamente) lightdm non era stato reinserito e quindi,
dovendo fare un reboot che la macchina rispondeva molto male (l'uptime
era di alcuni giorni), non riparte. Poco male, login da console e
startx. Lo script -non lo ho toccato- ora va. Prima per qualche motivo
non andava. Mah. Non molto elegante la cosa.

Ripeto, non uso e non userò Windows. Non mi piace. Ma sono passati i
tempi in cui lo guardavi da (tanto) sopra. Magari un pizzico sopra.


-- 
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BTW, la stessa macchina qualche tempo fa mi ha fatto un crash da
manuale: freeze totale, niente risposta ai ping. Niente
panic. Niente. Freeze. Capita. Anche con Linux.



Re: [OT?] Il Ministero della Difesa adotta Windows 10

2016-11-09 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "G" == GiancFir  <giancarlo@gmail.com> writes:

>> 
>> sicuro che bastino le acl? parliamo di un os che fa perfino windows
>> management in kernel space
>> 

G> +1

Ma se Wayland non è stato buttato nel secchio è praticamente la stessa
cosa (e la seconda volta che provano a scalzare X11 con qualcosa in
k.s.)

È passato il tempo di fare i fighetti. Windows ora ha un kernel niente
male (non la versione phone) e chi lo sa usare bene ottiene sistemi
non male. Non liberi ma non male. Certo, ti ci vuole quella persona
che sa farti un tuning come si deve del sistema (vantaggio micidiale
di OSX, sa su che HW gira).

Con windows continuo a trovarmi da cani perché sono abituato
all'ambiente che uso oramai da una ventina di anni e perché comunque
il SW libero ha i suoi grandi vantaggi per chi li sa sfruttare, ma i
tempi in cui Microsoft Press pubblicava libri in cui alcune scelte
progettuali erano definite "madness" sono passati.

-- 
ing. Gian Uberto Lauri
Senior Solution Developer
Dir. Tecnica Innovazione Ricerca / Tech. Innovation & Research Div.
gianuberto.la...@eng.it

Sun Java Certified Programmer

Engineering Ingegneria Informatica spa
Corso Stati Uniti 23/C, 35127 Padova (PD)

Tel. +39-049.8283.534 | main(){printf(["\021%six\012\0"],
Fax  +39-049.8283.569 |(unix)["have"]+"fun"-0x60);}
http://www.eng.it |  David Korn, AT Bell Labs
  |  ioccc best One Liner, 1987



Re: [OT?] Il Ministero della Difesa adotta Windows 10

2016-11-08 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "G" == GiancFir   writes:

G> il fatto che windows sia l'unico sistema operativo che necessita di
G> un antivirus sembra proprio non suggerirgli nulla 

Windows ha bisogno di un antivirus perché il 99% degli utenti è idiota,
se cominci ad usarlo con le ACL settate bene, senza far usare agli utenti
gli account amministrativi, la cosa cambia.

G> un motivo in più per essere contro la guerra ... :)

È il motivo meno intelligente.

E purtroppo i Romani avevano ragione, "Si vis pacem, 9mmpara bellum"

-- 
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Re: Supporting UEFI secure boot in Debian

2016-10-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PD" == Paride Desimone  writes:

PD> Ma il P70, non era quel notebook per il quale Lenovo aveva
PD> dichiarato che ci girava solo ed esclusivamente quella porcheria
PD> di win10?

Non ho ancora attivato l'accesso via fingerprint ed il colorimetro.

Ma per il resto, Win10 ha fatto una gran brutta fine.

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Re: Supporting UEFI secure boot in Debian

2016-10-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "\FS" == Felipe Salvador <felipe.salva...@gmail.com> writes:

\FS> On Thu, Oct 20, 2016 at 12:46:08PM +0200, Gian Uberto Lauri
\FS> wrote:
FDG> Era anche ora... :D
>> 
>> Sgrunt, io ho la macchina che parla antico africano grazie ai loro
>> tempi biblici.

FS> Dimmi che il tuo non è un riferimento a questa splendida firma

Lo è. Purtroppo ho dovuto usare Ubuntu sul mio Lenovo P70

Ora la macchina va benissimo, con boot UEFI.

I risultati del tentativo di installare Debian... [omissis]!

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Re: Supporting UEFI secure boot in Debian

2016-10-20 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FDG" == Federico Di Gregorio  writes:

FDG> On 20/10/16 11:29, Felipe Salvador wrote:
>> Buongiorno lista, vi giro un articolo interessante dal titolo
>> esplicativo:
>> 
>> https://lwn.net/Articles/703001/

FDG> Era anche ora... :D

Sgrunt, io ho la macchina che parla antico africano grazie ai loro
tempi biblici.

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\/ coltivatore diretto di software   not install
 già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian"

Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO



Re: LVM e guasti

2016-10-14 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "AB" == Alessandro Baggi  writes:

AB> Mi è gia capitato di dover spostare due dischi in raid con mdadm
AB> da una macchina all'altra e all'avvio tutto viene visto. Con LVM è
AB> la stessa cosa oppure bisogna eseguire qualche altra operazione?

Un disco rimovibile è un problema analogo.

vgscan ed una volta che i logical volumes sono noti al sistema puoi
montarli.

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Re: Re: dd e velocità

2016-09-19 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "M" == Mauro   writes:

M> Il 19/09/16 11:16, Piviul ha scritto:
>> Ciao a tutti, smart diceva che un vecchio hd pata da 60GB stava
>> morendo sicché ho fatto il boot da una live e sto provando con dd a
>> copiare il disco da 60GB su un altro HD pata da 80GB. dd da qualche
>> errore di lettura ma il tutto sembra andare... ma quanto tempo ci
>> metterà? Periodicamente da un output tipo
>> 
>> 265677+25 records in 265702+0 records out 17413046272 bytes (17 GB)
>> copied, 2101,81 s, 8,3 MB/s
>> 
>> Da una parte sono confortato perché sembra che abbia già copiato
>> 17GB, dall'altra leggo 8,3MB al secondo e sono molto preoccupato
>> perché copiare 60GB a 8MB al secondo indica un tempo che supera il
>> tempo a mia disposizione per recuperare la partizione...

Che blocksize hai usato? Se non hai specificato niente a naso va
avanti a blocchi da 1024 byte, facendo 4 seek e 4 read per blocco da 4
K. Se è un blocco fisico fallato moltiplichi per 4 tutti i tentativi a
vuoto.

http://www.gnu.org/software/coreutils/manual/html_node/dd-invocation.html#dd-invocation
http://www.gnu.org/software/coreutils/manual/html_node/Block-size.html#Block-size

M> forse non sarebbe stato piu' conveniente copiare con rsync e soci?
M> Saltavi per lo meno il fatto di dover copiare bit x bit una struttura
M> che comunque avresti dovuto lasciare andare. Con Rsync avresti potuto
M> copiare solo la parte dati, e lasciare perdere il resto del disco.

A naso rsync ha bisogno delle informazioni sulla struttura del file
system per ricuperare i dati. Se c'è un errore su quelle informazioni
puoi perdere molto più di parte di un file.

Una volta portati i dati su un disco sano puoi provare a ricostruire a
mano le strutture mancanti.

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Re: gestire eventi audio

2016-08-30 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "P" == Piviul   writes:

P> Ciao a tutti, c'è un modo in debian stretch per fare in modo che quando 
P> si inserisce la cuffia l'uscita audio passi automaticamente sulla cuffia 
P> e quando la si toglie ripassi nuovamente sull'uscita HDMI?

P> Temo di no per il fatto che nel kernel.log non viene loggato nulla 
P> quando si inserisce lo spinotto... ma forse esiste qualche altro 
P> settaggio per poterlo gestire...

Non so se è perché magari Ubuntu 16 ha un kernel più recente o se lo
permette l'HW del mio P70 o se c'è qualcuno che fa il polling di
qualcosa (impedenza del circuito delle cuffie??), ma il mio P70 si
accorge che ho inserito le cuffiette da cellulare ed attiva il
microfono che usualmente è disattivo.

Quindi una strada per fare quello che vuoi fare da qualche parte c'è.

Magari questo link ti da una mano:

http://unix.stackexchange.com/questions/25776/detecting-headphone-connection-disconnection-in-linux

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Re: Re: [OT] Vulnerabilità e discussioni ferragostiane ad esse relative

2016-08-17 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "DP" == Davide Prina  writes:

Arrivo tardi nella discussione, ma penso stiate parlando della
CVE-2016-5696
https://cve.mitre.org/cgi-bin/cvename.cgi?name=CVE-2016-5696

DP> [...]
DP> The flaw, disclosed at the Usenix security conference last week, is 
DP> complicated and difficult to exploit. If an attacker can pull off an 
DP> exploit, they could inject malicious code into unencrypted web traffic 
DP> from "anywhere". However, the source and destination IP address would 
DP> need to be known in order to intercept the traffic, adding to the 
DP> complexity of carrying out a successful attack.The exploitability isn't 
DP> easy, though.
DP> [...] [1]

DP> cerco di tradurre per chi non conosce l'inglese:
DP> "La vulnerabilità è complessa e difficile da sfruttare. Se un attaccante 
DP> riesce ad utilizzarla può immettere codice malevolo all'interno di un 
DP> traffico web non criptato (quindi traffico http e non https, ndr) da 
DP> remoto. In ogni caso gli indirizzi IP della sorgente e della 
DP> destinazione devono essere noti per poter intercettare il traffico, in 
DP> aggiunta alla complessità di effettuare con successo un attacco. Quindi 
DP> lo sfruttamento di questa vulnerabilità non è facile."

Buona traduzione, ma il report che avevo sentito originariamente
parlava anche della possibilità di violare traffico criptato:

"The vulnerability could also be used to forcefully terminate HTTPS
encrypted connections and downgrade the privacy of secure connections,
as well as also threatens anonymity of Tor users by routing them to
certain malicious relays."

(La vulnerabilità può anche essere usata per forzare la terminazione
di una connessione https criptata e abbassare la privacy di
connessioni sicure così come minacciare l'anonimità degli utenti TOR
forzando il routing attraverso relay maliziosi)

DP> Questo, secondo me, vuol dire che per un uso normale del PC è difficile 
DP> da sfruttare. L'attaccante per conoscere entrambi gli indirizzi IP 
DP> dovrebbe far andare l'attaccato su un sito web che controlla, in modo da 
DP> poter sapere l'indirizzo web di destinazione e cercare di individuare 
DP> quello di partenza (ma se uno usa tor, proxy, ... allora non riesce in 
DP> questo intento).

Non sono sicuro che tor o un proxy salvino. Vedi sopra.

Sulla list di Debian mi pare di aver visto circolare qualche info a
proposito, ma appena vedo Lisi Reisz mando a quel paese l'intero
thread...

Credo che si riferissero a questo articolo di ZDNet
http://www.zdnet.com/article/linux-tcp-flaw-lets-anyone-hijack-internet-traffic/

L'attacco è comunque più difficile se l'attaccante deve determinare
gli indirizzi possibili in due pool dati (in questo caso un proxy
potrebbe persino facilitare la vita), grossi servizi sono serviti da
più IP pubblici e le connessioni dial-up hanno IP che variano nel pool
di quelli disponibili all'internet service provider.

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Re: bug su grep -e ?

2016-07-22 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "LC" == Luca Costantino  writes:

LC> [1 ] [2  (quoted-printable)>] A lavoro sono su redhat

LC> [lcostant@XXX] echo -e "000111222\n333000444\n555666000" | grep -e
LC> '^000' -e '000$' 555666000

Assumendo che multipli pattern siano usati con la semantica
questo-o-quello, il tuo risultato non mi pare corretto, dovrebbero
uscire 2 righe.

Pol non ha l'errore su testing dove hanno una versione più aggiornata
della 2.21 che ho sulla mia installazione di ubuntu 15.

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Re: bug su grep -e ?

2016-07-22 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "D" == Duffydac   writes:

D> Ciao a tutt*
D> mi confermate se secondo voi il comportamento sotto descritto è un bug?
D> oppure accade solo a me? Sono su debian jessie.

D> $ echo -e "000111222\n333000444\n555666000" | grep -e '^000'
D> 000111222

Analogo a grep -e '^000' << PIPPO
000111222
333000444
555666000
PIPPO

L'output mi pare esatto, cerchi 000 ad inizio stringa (riga)

D> $ echo -e "000111222\n333000444\n555666000" | grep -e '000$'
D> 555666000

Idem, li cerchi a fine stringa

D> $ echo -e "000111222\n333000444\n555666000" | grep -e '^000' -e '000$'
D> 000111222
D> 333000444
D> 555666000

Vero, questo risultato pare anomalo, anche usando la forma canonica
per i pattern alternativi si ha il risultato errato.

Io proverei a vedere se sulla pagina info c'è un contatto oppure
chiederei alla FSF.

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Re: [semi-OT ]connessione wifi

2016-06-29 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PH" == Pol Hallen  writes:

>> Mhhh ciao Pol, ma a cosa serve ?
PH> ciao Luca :)

>> In queste condizioni perchè non usi un insieme di AP intelligenti
>> che gestiscono un'unico SSID passandosi i client tra di loro in
>> automatico in base al segnale ed alla posizione del client anche in
>> movimento ?

PH> non so cosa intendi per "AP intelligenti" (cosa intendi? :-)

Penso faccia riferimento ad access point che possono mettersi
d'accordo su quale deve servire un certo client sulla base della
potenza del segnale (volendo anche con la posizione, ma cominciano
a ciucciare corrente, che a naso devono calcolare prodotti di
convoluzione a raffica, e un access point non ha il nostro udito :) )

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Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO
P.S.
Nell'orecchio umano il sistema nervoso calcola di continuo
l'equivalente di prodotti di convoluzione dei segnali che giungono
dalle due orecchie per dare la direzionalità del suono...



Re: snap (i nuovi pacchetti)

2016-06-20 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PM" == Paolo Miotto  writes:

PM> Il 20/06/2016 12:42, Lorenzo Breda ha scritto:
>> Disapprovo anche io, ma il vantaggio dei sistemi con pacchetti
>> "self-contained" è chiaro: poter installare pacchetti aggiornati
>> indipendentemente da quanto sia aggiornato il resto del sistema, in
>> un'epoca in cui lo spazio su disco è un bene molto poco costoso.

Il vantaggio è che l'installazione e una semplice copiatura di un
albero di directory e la TOTALE disinstallazione è la cancellazione di
detto albero di directory, senza immondizia che rimane in giro.

Per gli utenti livello "utonto" (i.e. la nonna, la casalinga di
Voghera, il direttore del marketing) è una manna dal cielo, e
l'obiettivo di una certa branca dello sviluppo di Linux è fare un
sistema adatto all'utonto tanto quanto Windows e Mac OS X.

(Che poi tale sistema sia adatto a me dipende da quanto posso lavorare
di accetta su certe feature :) )

Poi ci sarebbe il vantaggio che programma sotto Ubuntu potrebbe
trovare la snap di una certa particolare versione di SVN che non trovi
pacchettizzata

PM> Non si tratta di risparmiare spazio su disco, ma mantenere sicuro
PM> il proprio sistema: le librerie incluse nei pacchetti
PM> all-inclusive spesso non vengono aggiornate, e ti ritrovi con
PM> l'applicazione nuova fiammante ma con buchi grossi come
PM> case... Oltre a tutte le altre considerazioni che l'articolo che
PM> ho citato chiarisce bene.

Questa è una obiezione sensata. D'altro canto Mac OS X non è noto per
essere un groviera.

Un'altra che mi viene in mente è che c'è il rischio di caricare in
memoria N versioni della stessa libreria, ma qui non so se ELF è già
in grado o meno di riconoscere le shared library dal contenuto e non
dalla posizione sul file system, ed in ogni caso mi vengono già in
mente due idee per risolvere il problema, quindi il problema è
facilmente risolvibile.

Lo spazio disco (a meno di non prendere degli SSD) costa poco, oggi
quell'esigenza è praticamente scomparsa.


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Re: Amaya

2016-05-19 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PG" == Paolo Gigante  writes:

PG> Grazie a tutta la lista ed in particolare a Walter, Andrea, Gabriele,
PG> Gian Umberto, Davide ed Alessandro che mi hanno aiutato.
  ^

Non c'è nel mio nome :)

PG> Infine rispondo a Davide il quale mi chiede perchè ho usato : install -f.
PG> L'ho usato per abitudine in quanto molte volte installando con dpkg -i
PG> ho errori che poi con apt-get install -f vengono corretti.

E questo sarebbe il punto di forza dei sistemi di pacchettizzazione.

PG> Effettivamente, in questo caso non serviva.

In questo caso, più che non servire, non era in grado di risolvere in
quanto mancava il pacchetto che sarebbe servito.

Soluzioni possibili:

- trovare da qualche parte  (vecchie versioni? backport?) il pacchetto
  che  serve e  sperare  che  non crei  conflitti.  Se funziona  senza
  conflitti e  senza farti dannare  con le dipendenze, è  la soluzione
  migliore. Per pazienti volonterosi, non è garantito che funzioni.

- giocare sporco e fare un falso pacchetto che non installa nulla ma
  soddisfa la dipendenza. Se il programma funziona con le librerie
  presenti è un gioco sporco ma non così tanto. Per mattacchioni che
  sanno quello che fanno... O quasi :)

- (se possibile) installare dai sorgenti, creando una installazione
  del programma che dipende dal runtime della distribuzione.
  St. Ignucius ci ha dato il GCC per questo.

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Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO
(*) includes situations where Debian can't support your hardware );



Re: Amaya

2016-05-18 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "PG" == Il 18 mag 2016 4:56 PM, "Paolo Gigante"  ha 
> scritto:

PG> fatto il find di amaya su /usr, ma della voce "amaya" nulla.
PG> Mi date qualche idea?  Grazie Paolo Gigante

dpkg -L amaya_11.4.7-i386.deb

Vedi dove sono finiti tutti i file contenuti nel pacchetto, e da lì
puoi capire dove sta l'eseguibile.

Qualsiasi sia il livello di perversione della fantasia dell'autore del
pacchetto.

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Re: Opzione Terminale trasparente sparita

2016-05-03 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "FB" == Federico Bruni  writes:

FB> Il giorno gio 28 apr 2016 alle 10:51, Pier Francesco Orsi
FB>  ha scritto:
>> Ho fatto un po' di ricerche in rete ed ho scoperto che l'opzione
>> trasparenza e' stata rimossa a partire da Gnome 3.7 o 3.8
>> 

FB> sì, c'è una spiegazione qui:
FB> https://bugzilla.gnome.org/show_bug.cgi?id=698544#c45

Non mi convincono. Continuo ad usarmi il mio vecchio caro sakura...

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Re: Nfs performance

2016-02-29 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "A" == Alessandro   writes:

A>  sharato

Non avrà la stessa fortuna di petaloso. Usa condiviso.

A> miopc ( .5 ) <--- 10/100/1000 ---> router < 10/100 --> pi ( .200)
A> + Disco 
A> USB II 2Tb

Una catena è forte quanto il suo anello più debole, una connessione di
rete è veloce quanto il suo ramo più lento, ovvero il disco connesso
via USB2.

Se poi la enclosure è come la mia Maxtor che quando si addormenta ha
bisogno di svariati secondi per svegliarsi...

saint@quigley:~
16:05:04 [5] $time ls /backup
backup  DEWS  dtagut.tar.bz2  lost+found  rd  suppsist.tar.bz2

real0m12.334s
user0m0.000s
sys 0m0.000s

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Re: software per mappe concettuali

2016-01-28 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "P" == Piviul   writes:

P> Ciao a tutti, sono alla ricerca di un software per la creazione di
P> mappe concettuali che possa poi esportare in un formato adatto per
P> il web, il massimo sarebbe addirittura in HTML.

P> Qualcuno ha qualche consiglio?

Freemind

http://freemind.sourceforge.net/wiki/index.php/Main_Page

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Re: software per mappe concettuali

2016-01-28 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "P" == Piviul   writes:

P> allanon ha scritto il 28/01/2016 alle 14:00:
>> VYM
>> 
>> l'unico non java che ho trovato :p
P> beh, sembra carino però... GPL... molto attivo... gli darò
P> un'occhiata.

Merita, più potente di freemind. Permette una foresta di mappe.
Ed esporta verso org mode che non è una cattiva cosa, anzi...

P> Comunque anche XMind non sembra essere in java

Occhio a disprezzare Java, che altri linguaggi alla prova dei fatti
(esecuzione) potrebbero non essere meglio...

XMind non è libero e la versione gratuita non fa tutto.

MAH!

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Re: Formato testuale "versionabile" con editor grafico adatto a non tecnici

2016-01-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "MB" == Marco Bodrato  writes:

MB> Carissimi, Vi chiedo un suggerimento.  Per un progetto con altri
MB> devo mettere in piedi un sistema di versionamento su cui
MB> condividere documenti modificati da diverse persone.  Le persone
MB> coinvolte hanno propensioni variegate all'uso degli strumenti
MB> informatici, quindi stavo cercando un programma semplice da usare
MB> per scrivere documenti, che salvasse in un formato testo da poter
MB> dare in pasto ad un sistema di versionamento (git, mercurial,
MB> subversion o altri, non è questo il punto) in modo da poter in
MB> qualche modo visualizzare le modifiche effettuate.

Come si chiamava quell'editor che generava LaTeX?

Oppure configura Emacs per i tuoi ut[eo]nti, i.e. avviando per default
il CUA mode.

-- 
Gian
   Friends will be friends
  right to the end!



Re: Formato testuale "versionabile" con editor grafico adatto a non tecnici

2016-01-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
>>>>> "LB" == Lorenzo Breda <lore...@lbreda.com> writes:

LB> Il giorno gio 21 gen 2016 alle ore 17:41 Gian Uberto Lauri
LB> <sa...@eng.it> ha scritto:

>> Come si chiamava quell'editor che generava LaTeX?
>> 

LB> LyX [1]. Ma non vorrei che facesse circa l'analogo di
LB> Abiword. Consiglio di provare, in ogni caso.

Non si tiene la storia, ma ha i tag di LaTeX.

Alla peggio, se il sistema di versioning permette dei trigger, si
passa il testo al ripulitore (i.e. antiword o similia) e si versiona
anche il testo "pulito".

A meno che non sia possibile tenere il lavoro di Tizio separato da
quello di Caio, nel cui caso potrebbero usare LibreOffice con il suo
sistema di versionamento, il medesimo template e poi il redattore capo
fa le merge.

CHe magari vengono in automatico con le OLE di LO.

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Re: Formato testuale "versionabile" con editor grafico adatto a non tecnici

2016-01-21 Per discussione Gian Uberto Lauri
> "s" == salatiner   writes:

s> Io userei un wiki (tipo ikiwiki o dokuwiki:hanno un editor web
s> semplice, non ti devi preoccupare del versioning, salvano in txt, ;
s> ikiwiki ha un web sever integrato, usa git).  Oppure se serve una
s> scrittura collaborativa in real time etherpad-lite (su nodejs)

Non è una brutta idea. Se poi vai web puoi pure usare un plugin per
lanciare un editor migliore di quello che offre la webapp.

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