>> Non ne so abbastanza.
>> Grazie della segnalazione :)
>> Mi rimane comunque il dubbio che in osm il mondo e' caotico.
>
> si si

poi non ho proseguito la frase.
Quello che volevo anche dire con caotico  e' che i dati di osm subiscono
modifiche, anche di struttura, abbastanza veloci,


>> certo!
>> a parte che il cambio di senso lo definisce il comune che ha i dati
>> e fa presto a modificarselo anche nel suo database.
>
> non sembra essere così semplice ;-)

Si vede che a Trento le cose vanno meglio :)
Il grafo stradale e' aggiornato ogni giorno
http://webapps.comune.trento.it/catalogo/


>> Se poi non lo rilascia e' un altra questione.
>> Non e' che i cartelli dei sensi unici vengono cambiati da chiunque.
>> Anche se pero' non fosse cosi', per una p.a., rimane il problema
>> di andare a verificare la segnalazione.
>>
>
> giusto, ma la fiducia di alcuni mappatori può risolvere questo problema

... e qui gia' mi descrivi la necessita' di creare un processo di validazione

>> Hai ragione.
>> Ti faccio un altro scenario una p.a. si porta il db in casa per collegarlo ai
>> suo dati.
>> Questi dati (se integrati) dovranno essere rilasciati a loro volta in ODbL,
>> ma se fossero dati che invece sono protetti da segreto statistico o privacy
>> o altro?
>> Quelli non puoi piu' redistribuirli.
>
> se non si redistribuiscono allora non c'è nessun problema...

e a quel punto si rischia che la catena si spezza.
Il processo di apertura del dato all'esterno richiede sempre una verifica
dovuta ad una serie di leggi (segreto statistico, segreto militare, privacy
flora e fauna protetta).
Il rilascio del nuovo dataset deve fare questo percorso.
Aggiungi poi la necessita' di adattare il proprio schema a quello di osm
ecc...

>> La P.A. a quel punto non puo' redistribuire il dato, e' vero che se lo tiene
>> in casa, ma poi, ogni volta, deve stare a gestirsi l'allineamento dei dati.
>>
>
> eh si, bisogna lavorarci su...

La mia idea e' che sia una soluzione fantastica, ma che va bene studiata
nei dettagli e semplificata.
Secondo me, il primo passaggio, e' quello di usare osm come segnalatore
e, successivamente, quello di creare processi partecipativi.
Quest'ultimo passaggio costa fatica (partecipazione e liberta' costano
una grandissima fatica).
Ci sono casi vincenti e perdenti.
Preferisco essere ottimista, penso solo che sia un percorso ancora lungo
ma pronto per essere praticato.

Detto questo: il thread e' nato come discorso a due e sembra cosi' rimasto :(
Dai Luca che ci vediamo di persona nei prox giorni e mettiamo giu' qualche
progetto.
Al momento ho scritto un documento che e' in mano a due p.a. ... speriamo

Ciao

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