On 2015-03-09 at 15:49:25 +0100, Leandro Noferini wrote: > > Per contro, un libro ha una vita potenziale molto più lunga, > > Mica detto perché da quel che so non è ancora ben chiaro quale sia la > vita di un oggetto digitale. [...] basta > che _una_ sola persona al mondo abbia una copia e una connessione che il > contenuto resta in vita.
Beh, l'aspetto importante della vita qui è il numero di letture: il libro cartaceo che viene letto N volte (dalla stessa persona o da più persone) ha l'impatto ambientale diviso per N, cosa che l'ebook non ha (perché conta l'impatto del dispositivo, non quello della copia). > Tutti i calcoli e gli studi dei quali ho sentito parlare (non è il mio > campo neanche un po') sulla durata di vita (cioè per quanto tempo > riusciamo ad accedervi) degli oggetti digitali sono tutti precedenti > alla diffusione capillare della rete e partono sempre da supporti fisici > (dischi, nastri, floppy) che ora però hanno perso un po' di senso: basta > che _una_ sola persona al mondo abbia una copia e una connessione che il > contenuto resta in vita. beh, quella copia deve anche essere indicizzata e raggiungibile, cosa molto meno banale della semplice esistenza. Qui però si va un po' oltre l'argomento libri. > Inoltre la vita media dei libri cartacei attuali è bassissima perché > viene utilizzata carta molto più scadente delle epoche passate, e per > fortuna perché la carta antica aveva un impatto ambientale bestiale. > > Sull'argomento ho letto tempo fa (non ho fonti precise, perdonatemi) che > un libro moderno ha un tempo di vita stimato largamente sotto il secolo. In realtà la carta peggiore è stata quella usata attorno alla metà del secolo scorso per le riviste, che effettivamente dopo già una 50ina di anni è già inusabile e richiede tecniche speciali di preservazione. La carta usata nei normali libri non è resistente come la carta antica, ma ha una durata comunque misurata in decenni, e non basta una mano per misurarli. In confronto alla durata del dispositivo tecnologico medio, misurata in anni, e spesso su una mano sola, c'è una bella differenza. > > nel corso della quale potrebbe essere letto più volte da più persone, > > il che *potrebbe* abbassare l'impatto ambientale per lettura, > > purché il caso libro letto e riletto sia a sufficienza > > statisticamente rilevante (non ho idea se lo sia o meno). > > C'è anche da considerare l'immane quantità di invenduti che produce > l'industria letteraria attuale, invenduti che vanno tutti > immancabilmente al macero: anni fa lessi delle enormi quantità di cd > invenduti di un noto cantante inglese che furono utilizzati come base > per asfaltare una strada in Cina ;-) certo, e gli invenduti contano come 0 letture, da mettere nel conto assieme ai libri con N letture per scoprire se sia statisticamente rilevante. -- Elena ``of Valhalla'' _______________________________________________ Wireless mailing list Wireless@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/wireless