2012/9/9 Fabrizio Carrai <fabrizio.car...@gmail.com>: > Ovviamente siamo/sono a disposizione su qualsiasi informazione e scambio di > esperienze sul progetto. > Gli aggiornamenti bidirezionali OSM <-> amministrazione sarebbero > auspicabili, ma vedo implicazioni amministrative su cosa è effettivamente > oggetto della costituzione della zona tutelata (ma questo esula dal discorso > OSM). >
Non sono totalmente convinto degli aggiornamenti bidirezionali fra PA e OSM se non per via indiretta. Mi spiego meglio: la PA ha un mandato preciso sulla gestione del territorio (che poi faccia questo senza il supporto di un database geografico, e' un altro discorso) La visione del territorio di una PA e' molto lontana da quella invece di OpenStreetMap. In quanto, la prima (PA) necessita di gestire il territorio avendo quindi responsabilita' e le conseguenti necessita' di certificazione, la seconda (OSM) 1invece di rappresentare la realta' e discutendo le classificazione attraverso i processi di crowdsourcing. Una PA che permette che i suoi dati siano inseriti in OSM, secondo me, non deve fare il ragionamento di un ritorno diretto dei dati verso l'ufficio competente, ma, piuttosto, sul fatto di poter guadagnare da tutti i progetti che gravitano intorno. Credo inoltre che l'inserimento diretto ha senso se e solo se accompagnato da una richiesta di comunita', altrimenti ci si trova nella situazione di dover gestire due database. Infine, non va dimenticato, che per i processi di certificazione del dato, sono strettamente necessari i metadati. Quelli offerti da openstreetmap (id ultimo utente, numero di versione della modifica, note dell'utente, note nel changelog, ecc...) sono diverse da quelle di una pa (strumento con cui il dato e' raccolto, scala dell'immagine aerea da cui il dato e' stato recuperato, ufficio responsabile ecc...) Ammetto pero' che ci sono casi in cui queste questioni si appiattiscono e si puo' ragionare su un processo diretto e bidirezionale (per la maggior parte i punti di interesse) dove, chiaramente, l'implicazione e' di adottare ODbL > Per rispondere alla tua domanda, confermo la versione "tradotta" dei dati di > OSM verrà prodotta dal progetto. Avremo quindi il controllo e potremo > permettere la distribuzione. Producendo voi i dati decidete voi cosa fare e quindi permettere una licenza opendata che possa portare i dati in openstreetmap. Secondo me e' meglio prima pensare a strutturare i dati della PA secondo le specifiche di cui essa necessita, e poi favorire che questi entrino in openstreetmap cercando di attivare processi partecipativi (= i dati non vanno inseriti solo ed esclusivamente dall'operatore della pa ma anche da altri) Chiaramente se, invece che produrre, modificate dati gia' presenti in osm, allora il discorso cambia e il db, ogni volta che integrato con un dato di osm, allora tutta la banca dati diventa ODbL > La mia preoccupazione attuale è definire gli obblighi che le amministrazioni > avranno quando riceveranno dati tutelati dall' ODBL. Chiaramente, se riterranno validi questi dati, dovranno rilasciare tutto il dataset con cui i dati si fondono come ODbL. Pertanto il dataset dovra' essere responsabile in download con licenza odbl. Sul fronte delle responsabilita', il "problema" che noto e' che poi la pa potra' avere, fra i suoi mandati, anche il compito di dover capire se ci saranno violazioni. Secondo me meglio invece se usano strumenti di notifica con cui decidere se conviene acquisire un dato o meno, magari collegato anche da ulteriori indicazioni per conoscere l'utente che ha operato. > Spero che qualcuno mi chiarisca le idee. Grazie in anticipo. Le considerazioni che ti ho scritto nascono da una analisi preliminare che ho fatto sulla provincia di bolzano. http://www.slideshare.net/napo/openstreetmap-in-sdtirol _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it