Ciao e grazie per la tua risposta.

Il 11/05/24 00:42, Paride Desimone ha scritto:
Il 8 maggio 2024 11:52:17 UTC, Alessandro Baggi <alessandro.ba...@gmail.com> ha 
scritto:

Sembra più un modo per lavarsene le mani. Da una parte giustamente non è che 
possono dare supporto su tutto ma solo sul testato ma dall'altro se è una 
bazzecola perche non risolvere il problema del consumatore?

Non sembra: lo è. D'altronde 8n qualche modo devono pur pararsi...

Tra RHEL, Ubuntu PRO e SLES chi ha la matrice più malleabile?

Innanzi tutto nel mondo redhat non rischierei di andare fuori in conflitto con rocky, alma, oracle, dopo la mossa di redhat sui sorgenti.

nel mondo EL concordo su RockyLinux e Oracle ma Almalinux non proprio perche non è più 1:1 con RHEL ma bensi basata su CentOS Stream e mantiene la compatibilità binaria con RHEL. Anzi hanno gia cominciato a divergere da RHEL applicando patch che non sono state rilasciate su RHEL (e hanno contribuito in upstream), con la 9.4 (da quello che ho letto) hanno reintegrato dei driver per hardware che RHEL ha ritenuto obsoleti (principalmente controller e HBA). In più sono liberi di patchare quello che vogliono senza dover aspettare RHEL. Per esempio potrebbero reintegrare BTRFS (che sembra richiesto da molti) per non usare soluzioni basate su repository terzi e quindi qualcosa di più stabile. Per il supporto enterprise si appoggia a TuxCare. Ora non so il supporto TuxCare come lavora ma da un recente conferenza molti si stanno spostando su AlmaLinux (per la EOL di CentOS7) proprio perche non è incatenata a RHEL ed è molto stabile. Devo dire che quando si è svincolata da RHEL sta diventando un bel progetto.

Di redhat posso dirti che con il client insight, è una figata pazzesca star dietro alle patch. Praticamente la stessa redhat ti manda gli advisory e tu tramite script ansible, creati automaticamente metti le patch al sistema.

RHEL l'ho usata poco ma ho letto che insight è una bella cosa.

Ubuntu, da quel poco che ho parlato con i commerciali, dovrebbero darti 
assistenza a ticket solo e soltanto sui loro pacchetti.

Ubuntu la stavo per adottare ma poi snap mi ha fatto desistere.

Suse invece, da quello che mi ha riferito in cliente, fornisce supporto su tutte le distribuzioni per essere portate in suse. Io mi son trovato male con yast. Molte cose se non le fai con yast non funzionano. Ad esempio se cambi il gestore di rete con network manager, da yast non configuri più la rete. Ed inoltre non ti disinstalla il vecchio demone. Quindi ti lascio immaginare.

/paride


E la nostra cara vecchia Debian dove la mettiamo? Riuscite ad usarla in produzione senza troppi problemi?

Alessandro.

Rispondere a