> se sei un archeologo oppure uno storico (ma pure un paesaggista o un > pianificatore ambientale) trovare mappe vecchie di cinquanta o anche > cento anni e' una vera benedizione del cielo.
Furieri chiama, l'archeologo risponde. Sto leggendo attentamente tutti i vostri post che vanno ben al di là delle mie capacità di inserirmi nel discorso. Però un dubbio mi viene e molto terra terra e vorrei sottoporvelo. Continuo a leggere di dati della PA, ma non capisco bene cosa sia un dato della PA nell'ambito storico e archeologico. Spiego meglio: in archeologia la Soprintendenza devolve i propri poteri di sorveglianza e documentazione a ditte che come la mia scavano, registrano e poi passano tutto alla Soprintendenza. I dati sono posti in archivi cartacei e per consultarli è necessario fare apposite richieste. Situazione: la raccolta dati la paga il privato, la loro organizzazione digitale e cartacea la organizza la ditta privata, il Ministero risulta essere l'unico proprietario del materiale. Domanda: io non capisco bene cosa sono i dati. I dati di raccolta sono veramente di "proprietà" unica del Ministero? I dati derivati, leggete le mie interpretazioni mentre scavo, le posso divulgare perchè mie, o essendo chiuso il dato di partenza anche il dato dedotto (che può essere nero o bianco a seconda del proprio intelletto) è chiuso? Sembrano sciocchezze, ma per una progettazione del territorio e dei dati geografici la divulgazione della parte archeologica è fondamentale. Ciao ciao Luca 2013/4/4 <a.furi...@lqt.it> > On Thu, 4 Apr 2013 00:13:05 +0200, Andrea Peri wrote: > >> E aggiungo un dettaglio per niente trascurabile. >> Partendo da un principio di cui sono profondamente convinto: >> Anche nei dati geografici il time-to-market è un parametro >> essenziale. >> >> > trovo questa considerazione di Adrea decisamente opportuna; e ci > consente sicuramente di approfondire meglio alcuni aspetti che > generalmente vengono fraintesi e che possono generare numerosi > equivoci. (vedi sotto) > > > > On Thu, 04 Apr 2013 02:17:46 +0200, aperi2007 wrote: > >> Forse qualche vecchio pacchetto di dati ormai degno della soffitta . >> IO sapevo che l'ordnance survey li fa pagare eccome i suoi dati. >> >> http://www.shop.**ordnancesurveyleisure.co.uk/<http://www.shop.ordnancesurveyleisure.co.uk/> >> >> Io qui ci vedo un bel sistema di accounting per pagare quello che si >> compra... >> >> Quello che ti fanno fare gratuitamente, è stampare come gia' molti in >> Italia qualche mappa via internet. >> Ma se vuoi i dati vettoriali e li vuoi con licenza che ti consenta di >> rivenderli devi aprire ben bene i cordoni della borsa. >> >> E anche alla usgs.gov qualcosa di gratuito te lo danno pure, >> http://www.usgs.gov/pubprod/ >> come la ustopo, >> Ma ci sta anche roba a pago. >> In questa fawq parlno di roba acquistabile... >> http://ask.usgs.gov/prices/**faqs_prices_usgs_products.html<http://ask.usgs.gov/prices/faqs_prices_usgs_products.html> >> >> Certo si parla di mappe stampate , ma ci sono anche CD di dati e poca >> roba scaricabile. >> >> Molta roba non è disponibile . >> :) >> >> > si, e' proprio esattamente cosi'. > c'e' un'apparente contraddizione (ci torneremo sopra piu' avanti): > nelle altre nazioni e' praticamente scontato trovare numerosi datasets > geografici messi liberamente a disposizione come open data. > questo pero' non sempre significa necessariamente "dati freschi" e/o > "dati ad altissima risoluzione". > > molto spesso si tratta di vecchie carte topografiche scannerizzate > degli anni '70; in altri casi si tratta di rilievi a media scala > (p.es. il mitico TIGER dell'US Census Bureau) con infiniti dati > su tutti i confini amministrativi (fino al livello di sezione elettorale), > strade, ferrovie, stazioni, ponti, fiumi, uso del suolo, aeroporti etc. > curioso: ci trovate anche le coordinate esatte dei silos di lancio dei > missili balistici nucleari e di tutte le basi dell'US Army, US Navy > ed US Air Force (correttemente: dopo tutto sono enti pubblici pagati > con le tasse dei contribuenti, che hanno diritto a sapere) :-) > > ma quasi in nessun caso si tratta di quel che qua in Italia intendiamo > come una CTR; onestamente, non mi e' mai capitato di trovare materiali > open data a livello di dettaglio spinto: e' tutta roba ottima per le > scale medie, ma sicuramente carente sul dettaglio fine; ben difficilmente > si arriva a vedere p.es. il singolo edificio, al massimo sono > rappresentate > le aree urbanizzate. > > piu' o meno le stesse considerazioni valgono anche i vari datasets > satellitari > rilasciati da USGS e NASA: > - sono matriali a bassa risoluzione (SRTM, Landsat): OrbView e' ad alta > risuluzione, ma ha una distribuzione discontinua "a macchie di leopardo" > - in ogni caso si tratta di materiali relativamente "stagionati", vecchi in > alcuni casi di decenni: anche i piu' recenti sorvoli Landsat vengono > sempre > pubblicati con qualche settimana di ritardo, non sono mai "real time" > > > > On Thu, 04 Apr 2013 02:17:46 +0200, aperi2007 wrote: > >> Forse qualche vecchio pacchetto di dati ormai degno della soffitta . >> >> > dipende tutto dall'uso che intendi farne: > - se vuoi progettare una casa o un ponte, materiali vecchi di un solo > anno sono probabilmente poco utili. > - per scopi militari / protezione civile, gia' materiali vecchi di pochi > giorni (ore ??) sono presumibilmente del tutto inutili > - se invece vuoi realizzare un sistema informativo per la mobilita' ed > i trasporti pubblici un grafo stradale vecchio di qualche annetto > potrebbe > comunque rivelarsi ragionevolmente adeguato; per le reti ferroviare > potrebbe > anche andare bene un grafo vecchio di decenni; come DEM di sfondo > potresti > tranquillamente metterci sotto roba vecchia di venti anni e passa, > nessuno > noterebbe mai la differenza rispetto ad un rilievo del terreno fatto > oggi. > - se devi calcolare un modello idrografico regionale dell'intero bacino del > Po immagino che anche usare punti quota rilevati svariati decenni or sono > non faccia poi grande differenza (mi perdonino Madi, Markus ed Antonello > se dico qualche fesseria) :-) > - se sei un archeologo oppure uno storico (ma pure un paesaggista o un > pianificatore ambientale) trovare mappe vecchie di cinquanta o anche > cento anni e' una vera benedizione del cielo. > > conclusione: non possiamo dare per scontato che i GeoOpenData devono > necessariamente servire solo ed esclusivamente nei classici ambiti > di utilizzo del GIS (all'osso: urbanistica, lavori pubblici, geologia). > certo, e' indubbio che in questi ambiti professionali specifici il > time-to-market e' un paramento assolutamente critico, cosi' come > l'elevata risoluzione e la totale accuratezza dei rilievi. > > ma esistono anche infiniti altri ambiti applicativi (turismo, beni > culturali, > escursionismo, mobilita', trasporti, sanita', servizi sociali, ambiente, > geomarketing ...) in cui i supporti geografici possono essere comunque > di enorme utilita', e possono anche mettere in moto un indotto economico > per nulla trascurabile. > ed in tutti questi casi non sempre e' detto che un livello di aggiornamento > ultra-recente ed un livello di dettaglio molto spinto sia sempre > necessario. > > parrebbe che piu' o meno che tutte le principali esperienze che ci arrivano > dall'estero si muovono esattamente lungo queste queste direttrici: rilascio > generoso di dati liberi, con pochi o nessun vincolo, ma spesso si tratta di > materiali un po' "stagionati" e molto raramente ad elevata risuluzione. > > bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto ? > ... dipende ovviamente dai punti di vista (e da cosa ci vuoi/devi fare); > quel che invece e' certo e' che troppo spesso in Italia la soluzione e' > ancora quella del "bicchiere completamente vuoto" (salvo lodevoli eccezioni > in rapido aumento, ma non ancora universalmente adottate) > > ciao Sandro > > > > -- > Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o > contenuti pericolosi da MailScanner, ed e' > risultato non infetto. > > ______________________________**_________________ > Gfoss@lists.gfoss.it > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/**mailman/listinfo/gfoss<http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss> > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni > dell'Associazione GFOSS.it. > 638 iscritti al 28.2.2013 >
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