Il 04/04/2013 19:12, Luca Mandolesi ha scritto: > > Situazione: la raccolta dati la paga il privato, la loro organizzazione > digitale e cartacea la organizza la ditta privata, il Ministero risulta > essere l'unico proprietario del materiale.
IN TEORIA la raccolta dati è pagata come parte del lavoro che ti è stato affidato. IN TEORIA i dati sono redatti in base a standard ministeriali uguali per tutti. È sapere comune che in pratica queste due teorie siano largamente disattese ed è un grave problema. Purtroppo la pratica e l'abitudine in questo settore sono schiaccianti rispetto alle norme generali. > Domanda: io non capisco bene cosa sono i dati. I dati di raccolta sono > veramente di "proprietà" unica del Ministero? I dati derivati, leggete > le mie interpretazioni mentre scavo, le posso divulgare perchè mie, o > essendo chiuso il dato di partenza anche il dato dedotto (che può essere > nero o bianco a seconda del proprio intelletto) è chiuso? > > Sembrano sciocchezze, ma per una progettazione del territorio e dei dati > geografici la divulgazione della parte archeologica è fondamentale. Non sono sciocchezze, tutt'altro. Non penso che restringere la domanda al solo ambito archeologico aiuti a risolvere il problema. Sono vari anni che ci giriamo intorno, chiamandolo anche con vari nomi (proprietà intellettuale, diritti dei produttori di dati, etc) e non mi sembra che ci siano stati tentativi di soluzione convincenti. Faccio un esempio collegato ma forse controintuitivamente provocatorio. Alcuni anni fa ho lavorato a contratto per una ditta che doveva consegnare la documentazione di uno scavo alla soprintendenza. Il mio lavoro consisteva nella digitalizzazione, livello di attività intellettuale zero (o forse è meglio dire "creatività", visto che comunque per digitalizzare era necessaria una preparazione di settore). Io ho consegnato il mio lavoro alla ditta. La ditta l'avrà poi consegnata alla soprintendenza. Questi sono "dati", indipendentemente dal fatto che siano cartacei o digitali, secondo me. Tu vuoi sapere quale è la posizione della ditta nei confronti della soprintendenza, ma a me interessa anche sapere la posizione del lavoratore nei confronti della ditta. Se siamo in un regime di committenza, la piramide funziona a tutti i livelli. Che ne dite? Ciao steko _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 638 iscritti al 28.2.2013