Il 23/10/2013 08:21, Amedeo Fadini ha scritto: ciao Amedeo;
estrapolo una parte della tua risposta a Elyparker per aprire un altro thread che mi interessa molto: > Io ad esempio utilizzo il formato CXF per la verifica delle aree > fabbricabili, poiché in Veneto il PRG (diviso in PAT e PI) va redatto > su base CTR, tengo ferma la base del PRG (ufficiale) e vi sovrappongo > il catasto. anche in Lombardia, pur non conoscendo io la disposizione normativa, vige il principio di redigere la nuova pianificazione su CTR e non più su catastali: secondo me questo pone dei seri problemi; l'uso della carta catastale, pur con i limiti di attendibilità noti, aveva (secondo me) il pregio di indicare la destinazione urbanistica di una particella; questa aveva grande probabilità di essere univocamente identificata sul terreno con riferimenti materiali (recinzioni, cippi, ecc.) appoggiando la pianificazione alla CTR (o qualsiasi fonte non catastale) si perde quel legame e quì allora la precisione diventa fondamentale: come posso identificare esattamente sul terreno la separazione fra zona edificabile e no? questo temo sia foriero di consistente contenzioso amministrativo per le zone di confine; nota a margine: è chiaro che se la pianificazione viene esaurita nella indicazione ad hoc di volumetrie sparse quà e là sul territorio cui i fautori della "pianificazione contrattata" ci hanno ormai abituato, il problema diventa risibile, ma se l'urbanistica dovesse rimanere e progredire verso un sistema sempre più chiaro e trasparente di obiettivi e regole, come io mi ostino a pensare, il problema che ti segnalo diventa importante :-) grazie, ciao, giuliano _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 666 iscritti al 22.7.2013