Re: Per risparmiare energia elettrica

2022-02-26 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 22/02/2022 20:20, Davide Prina wrote:

> però non è sempre così vero, dipende da cosa devi fare. Per alcune cose 
> puoi metterci più o meno lo stesso tempo su qualsiasi linguaggio di 
> programmazione. 

Esattamente. La perfetta risposta di ogni programmatore: "dipende" :D

Per prima cosa bisogna distinguere di quale ambiente stiamo parlando, e
di quale uso.

Se parliamo di software per desktop, scrivere software efficiente
consente, per esempio, di risparmiare batteria su un notebook/tablet. A
parte l'ovvio risparmio ambientale, consente di lavorare per più tempo
senza bisogno di ricaricare.

Se parliamo di software su server/cloud, scrivere software efficiente
(sia come CPU che come RAM) consente di servire più client con meno server.

Ma d'altro canto bisogna vedere anche la velocità di sviluppo/update e
effettivamente quanto e come il software viene usato.

> In un altro articolo, che ora non ho cercato, che ho letto poco tempo fa 
> era indicato che, qualcosa come il 70-80% di tutte le applicazioni web 
> sono realizzate in PHP (nello studio indica un consumo medio di 27.64), 
> passare da PHP ad altro linguaggio potrebbe far risparmiare una quantità 
> di energia non indifferente.

Prendo questo come esempio per espandere il concetto.

Un sito in PHP, nel 99% dei casi, è niente più che un layer sottile tra
il database e il client HTTP.

PHP di suo, su un PC moderno, serve tranquillamente 100-200 connessioni
al secondo.
Lo stesso sito in JS serve 4-500 connessioni al secondo.
In Go schizza a 100-200.000 al secondo. In Rust arrivi a 1-2 milioni al
secondo.
Il tutto senza particolari ottimizzazioni.

Ma il problema non è il linguaggio, ma il DB. Se il DB non riesce a
gestire più di 20 query al secondo, non importa che linguaggi ci metti
davanti. Sono tutti sufficienti.

Nel momento in cui devi fare qualcos'altro (resize di immagini, analisi
o conversione di video/audio, etc.) allora ha senso lasciare perdere
tutto e concentrarsi su linguaggi come Go, Rust, C/C++, etc.

E infatti le funzioni di elaborazione immagini di PHP sono scritte in
C/C++, le funzioni di analisi dati di Python sono scritte in C/C++,
buona parte dei tool della toolchain di JS (compilatori, bundler,
ottimizzatori, per finire con Deno) è ora scritta in Go o Rust.

In pratica: "dipende" :)

> infatti con l'assembly si dovrebbe arrivare ad ottenere la maggior 
> efficienza; avevo notato anch'io l'assenza.

Questo non è più vero da diversi anni. I compilatori e gli ottimizzatori
scrivono assembly migliore di praticamente qualsiasi umano (tranne
software estremamente semplici), per il semplice fatto che ogni CPU ha
bisogno di un assembly diverso. E non parlo solo di ARM vs x86, ma per
esempio un Core2, un i5, un Celeron e un Ryzen5 hanno cache diverse,
pipeline diverse, diversa architettura di accesso a cache e RAM, diverso
"hyperthreading".

Per alcune applicazioni l'impatto è enorme. Per la maggior parte è
minimo. :)

Per lo stesso motivo sta pian piano diventando falso anche che C sia più
efficiente. Alcune astrazioni di Rust e C++ vengono ottimizzate meglio
del basso livello di C.

Bye.



Re: gparted e M2

2021-10-06 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 06/10/2021 20:10, Filippo Dal Bosco - wrote:

> G parted lanciato al boot vede e agisce sul "dischi"  M2 NVMe
> ? 

Non è parted che deve supporare i dischi NVME, ma il kernel.

Per esempio a me gparted vede il disco NVME come /dev/nvme0n1 e a quel
punto è come un qualsiasi altro disco.

Bye.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-17 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 11/04/2021 18:00, Marco Ippolito wrote:

> On 11 Apr 2021, at 06:09, Alessandro Pellizzari  wrote:

>> Ho visto diverse persone su Twitter dire, per esempio, che evitano la
>> (L)GPL perché è connessa alla FSF e RMS. Alcuni erano sollevati quando
>> se n'era andato e sono estremamente delusi ora che è tornato.
> 
> Scelte di licenze: meglio fatte in base ai meriti della licenza.
> 
> Chi ha fatto questa considerazione? Link?

È difficile recuperare qualcosa da twitter, ma una semplice ricerca
mostra il tono generale delle reazioni:

https://twitter.com/search?q=fsf%20rms=typed_query

Ripeto: il problema non è la reazione di singole persone o comportamenti
particolari. Il problema è il danno di immagine alla comunità del free
software per una mossa (ri-assumere RMS in FSF) che poteva benissimo
essere evitata, ed in più è stata gestita nel peggior modo possibile a
livello di pubblicità.

Bye.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-11 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 06/04/2021 09:40, Federico Di Gregorio wrote:

> Sono d'accordo sul fatto che se il comportamento di una persona va 
> contro gli ideali di una associazione, l'associazione ha il diritto di 
> rimuovere quella persona. Ma perché questo accanimento contro RMS 
> dall'esterno? In "about" la FSF descrive così se stessa:

Innanzitutto mi scuso per il ritardo. Per vari motivi riesco a leggere
questa ml solo nei weekend. :)

Non ho, personalmente, un particolare odio per RMS. L'ho incontrato una
volta sola (oltre 20 anni fa) e l'ho trovato sgradevole, ma non ci ho
passato più di 10 minuti assieme.

Quello a cui mi riferisco è l'immagine della FSF.

Bene o male, le licenze GPL e LGPL vengono da lì, e buona parte del
movimento Free Software viene influenzato da quello che la FSF dice e fa.

Ho visto diverse persone su Twitter dire, per esempio, che evitano la
(L)GPL perché è connessa alla FSF e RMS. Alcuni erano sollevati quando
se n'era andato e sono estremamente delusi ora che è tornato.

Avrebbe potuto continuare a fare il programmatore su altre cose e a
esprimere la sua opinione sul suo blog, invece per qualche motivo
(nessuno lo vuole tra le scatole? Desiderio di tornare al potere? Non lo
so) ha deciso di tornare in FSF.

Come ho detto, secondo me questo è deleterio non solo per la FSF, ma per
tutto il movimento FS in generale.

Bye.



Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?

2021-04-03 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 02/04/2021 15:20, Federico Di Gregorio wrote:

> Detto questo, la domanda fondamentale è: quanto vogliamo che il 
> comportamento pubblico in ambito NON legato alle sue competenze 
> influenzi quello che una persona può o non può fare in ambito professionale?

Dipende da quali sono le sue mansioni nell'associazione.
Anche "essere la mascotte" è una mansione. :)

Se il suo comportamento allontana possibili contributor (perché è
sessista, è favorevole alla pedofilia, ostacola la carriera di persone
che non gli stanno simpatiche, etc. etc.) allora è giusto che venga rimosso.

Se il suo ruolo fosse semplicemente il code monkey ("Hey, RMS, scrivimi
questa funzione su emacs e non scrivere niente in pubblico") sarebbe una
questione diversa.

Ma si tratta di un'associazione (e di un movimento in generale) a cui il
99% partecipa volontariamente, senza retribuzione.

Se allontani la gente, stai facendo esattamente l'opposto di quello che
la FSF dovrebbe rappresentare.

Aggiungo che il modo in cui è stato reintegrato va contro tutte quello
che la FSF rappresenta già di suo. Un piccolo gruppetto decide di
rimetterlo al suo posto. Diverse persone si licenziano per protesta.
Lui nemmeno si scusa per il comportament passato. Frega niente e avanti
come niente fosse.

Forse è il momento di ignorare la FSF e relegarla al secolo scorso, dove
sembra essere rimasta.

My 2 cents... :)

Bye.



Re: Unidentified subject!

2020-07-26 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 26/07/2020 23:00, Antonio wrote:

> b) Sulla stessa macchina ho Nextcloud per il sync di cartelle molto
> utilizzate/importanti per i membri della famiglia (e sono già due copie,
> almeno dei dati piu' importanti, sulla stessa macchina).

Visto che usi già Nextcloud, e hai il terrore che ti bruci la casa (che
potrebbe portarsi dietro la rimessa) hai mai pensato di prendere un
server in un datacenter e sincronizzare lì invece di tenerti i dati in casa?

Io ho un server con Hetzner, preso tramite le aste che fanno quando
dismettono i server dei clienti (https://www.hetzner.com/sb), con 3 TB
di disco in RAID1, e lo pago meno di 30 euro al mese.

Puoi installarci quello che vuoi. Te lo danno con Debian, Ubuntu, CentOS
o Arch.

L'unico limite è la tua banda in upload, ma puoi usare rsync o syncthing
di notte, per esempio.

Bye.



Re: CORS

2020-05-02 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 02/05/2020 12:10, valerio wrote:

> non riesco più ad andare avanti in un sito per questo messaggio che non 
> capisco bene, sembra essere un problema del server, quindi non so come 
> fare come client...
> 
> Invalid objectData setting. Error code: 0
> 
> Attempted to access cross-origin data without CORS.

Un errore CORS solitamente significa che stai cercando di fare una
POST/PUT/DELETE o, in alcuni casi anche una GET passando header non
consentiti, a un sito non tuo.

Non c'è modo di risolverlo senza accesso al server perché è una misura
di sicurezza proprio per evitare che la gente mandi roba a server non loro.

Magari sapendo cosa stai cercando di fare si può trovare una soluzione.

Bye.



Re: dimensione dello schermo in modo testo

2020-04-21 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 19/04/2020 09:10, Edoardo Panfili wrote:

> Per un minimo di manutensione l’ho collegato ad un televisore ma qui sorge il 
> problema: nonostante le regolazioni (poche) che posso fare con il televisore 
> non vedo la prima riga e le ultime 2-3 e… forse peggio neanche la prima 
> colonna.
> 
> Il televisore ha soltanto HDMI che il computer non ha. Il problema è identico 
> sia se uso cavo displayPort->HDMI che se uso VGA->HDMI.

Magari è una domanda stupida, ma le regolazioni che hai fatto sono
simili a queste?

https://askubuntu.com/questions/4358/how-do-i-fix-overscan-on-my-hdmi-hdtv

Avevo lo stesso problema con una Samsung e la soluzione era proprio
cambiare lo Screen Fit.

In alternativa, prova (con cavo DP-HDMI) ad avere la TV accesa quando
accendi il server. Alcuni driver "parlano" con lo schermo quando si
avviano e richiedono le frequenze supportate per decidere quali
risoluzioni attivare e con che parametri.

La soluzione più rognosa è di prendersi le frequenze della TV e
calcolare a mano i parametri da passare al kernel o con fbset (come
penso tu stia facendo)

Bye.



Re: Scrittura e smontaggio USB

2020-03-15 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 13/03/2020 08:10, Matteo Bini wrote:

> Su Unix & Linux Stack Exchange ho trovato questa soluzione [1],
> eseguire come root i seguenti comandi:
> echo $((16*1024*1024)) > /proc/sys/vm/dirty_background_bytes
> echo $((48*1024*1024)) > /proc/sys/vm/dirty_bytes

> Nonostante abbia letto attentamente la risposta dell'utente non ho capito
> cosa dovrebbero fare, però ho deciso di provarli lo stesso.

Sono, in parole povere, le dimensioni dei buffer di scrittura usati dal
kernel.

Il primo è praticamente (usando i parametri che hai settato tu) "se il
computer è scarico, tieni una cache in scrittura di 16 MB, poi scrivi su
disco".

Il secondo è "se il computer è impegnato, tieni una cache di 48 MB, poi
scrivi su disco".

Il risultato è che ogni 16 MB (nel tuo esempio), il kernel sospende
l'applicazione che sta cercando di fare la copia, riversa il buffer
sulla chiavetta, e poi la lascia continuare.

Per questo la copia "sembra" più lenta ma, alla fine, hai poca roba da
scrivere. Se la tua chiavetta scrive a 2 MB/sec, con 16 MB di buffer la
puoi espellere dopo 8 secondi al massimo.

Di default i buffer sono infiniti, quindi il kernel ottimizza al
massimo: copi un file di 2 GB e il kernel non fa niente, perché il file
è ancora lì e la chiavetta ha un buffer infinito, quindi aspetta finché
non lo obblighi a fare qualcosa.

Per esempio, cancellare il file originale costringe il kernel a leggerlo
e copiarlo nel buffer, e lanciare un "sync" (o smontare la chiavetta)
costringe a svuotare il buffer (e quindi a leggere il file originale).

Se lavori spesso con dispositivi esterni non è male come soluzione, e
personalmente non ci vedo problemi a renderla permanente.



Re: Scrittura e smontaggio USB

2020-03-13 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 12/03/2020 17:30, Matteo Bini wrote:

> Ho provato ad utilizzare l'opzione sync quando monto il dispositivo,
> ma riduce drasticamente la velocità di scrittura della penna USB
> diventando inferiore a 1 MB/s.

sync al mount è il modo migliore per uccidere una memoria a stato solido.

Soprattutto se copi molti file, alla fine di ogni file aggiorna anche la
directory o la FAT (dipende dal formato), quindi non solo costringi la
chiavetta a scrivere blocco per blocco (che già rallenta) ma anche a
riscrivere l'indice dei file ogni volta.

Per questo le prestazioni sono più basse (oltre, probabilmente, al fatto
che la chiavetta è in un formato *FAT).

Disattivare il sync permette al S.O. di ottimizzare le scritture in modo
da ridurle al minimo indispensabile, e a massimizzare l'uso di eventuali
buffer sui dispositivi.

> Possibile che Debian non riesca a scrivere sulla mia pennina USB
> alla stessa velocità circa di Windows?

Lascia il mount senza sync, e al limite, come ti hanno detto, lancia un
sync quando hai finito di copiare i file.

Bye.



Re: i file in debian

2020-01-28 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 28/01/2020 15:50, Filippo Dal Bosco - wrote:


Una volta installato bisogna  configurare Pi-hole come  dns dei
device della rete .
Con android se non dai un indirizzo statico ma dinamico ( normale
visto che li usi in casa e fuori) puoi solo da android 9 (PIE)in poi
dare l' url del dns. Ad esempio io ho one.one.one.one (1.1.1.1).


Se sei in casa probabilmente hai un DHCP che assegna gli IP ai 
dispositivi. Puoi configurarlo lì e viene assegnato ai vari Android.


Questo a meno che il tuo router non sia chiuso come una cozza... :)

Bye.



Re: i file in debian

2020-01-28 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 27/01/2020 20:20, Filippo Dal Bosco wrote:


Vorrei installare uh firewall per tutta la rete domestica in modo da non 
preoccuparmi per I tracker  per qualsiasi device usi.


C'è un progetto apposta per questo tipo di configurazione: Pi-Hole

Non l'ho mai usato, ma se ho capito bene fa esattamente quello che vuoi tu.

Bye.



Re: Compilare Linux (ERA: Re: cortese domanda su apt-listbugs)

2020-01-07 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 07/01/2020 10:10, Portobello wrote:

/dev/sdb:
  Timing cached reads:   2140 MB in  2.00 seconds = 1071.48 MB/sec
  Timing buffered disk reads: 314 MB in  3.01 seconds = 104.15 MB/sec


100 MB/sec in realtà non è niente male.

Per la memoria RAM attualmente ho 4 Giga,ma non vengono usati quasi mai 
tutti durante le elaborazioni che faccio. La CPU va spesso al 80% o 90% 
delle sue possibilità, ma la memoria non supera mai il 60%.


Più RAM hai e meno deve andare sul disco, per quello consigliavo di 
aumentare la RAM per prima.


Premettendo che stiamo ottimizzando per un caso particolare (la 
compilazione del kernel) e che magari il resto che fai con quel PC non 
crea gli stessi problemi, vediamo cosa succede. :)


Se dai il comando free vedi che ti dice anche quanta cache e quanti 
buffer sta usando.


Se le tue applicazioni usano il 60% della RAM (nella riga "-/+ 
buffers/cache) significa che hai meno di 2 GB disponibili per i buffer e 
la cache del disco.


Compilare software grossi (come il kernel) richiede al compilatore di 
usare un sacco di RAM per tenere traccia di tutti i riferimenti al 
codice, e altrettanta se non di più per leggere tutti i file dal disco e 
scrivere i file temporanei generati durante la compilazione (*.o).


Più RAM hai, meno accede al disco fisico, anche e soprattutto in scrittura.

Quindi anche solo cn 8 GB di RAM potresti vedere dimezzato il tempo di 
compilazione.


Forse come dice Davide il collo di bottiglia è la cache del processore 
che è troppo piccola (cioè 512 KB).
Forse c'è qualche modo per verificare il funzionamento e la gestione 
della memoria ?


La cache del processore è hardware e non la puoi cambiare, quindi ti 
tocca tenere quella che hai :)


Bye.



Re: Compilare Linux (ERA: Re: cortese domanda su apt-listbugs)

2020-01-05 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 05/01/2020 10:30, Portobello wrote:

>> # hdparm -i /dev/sdb
> Qui dice che non c'è nessun DMA attivo.
> DMA modes:  mdma0 mdma1 mdma2
> Ma solo un UDMA
> UDMA modes: udma0 udma1 udma2 udma3 udma4 udma5 *udma6
> 
> Sembra che sia attivo solo il udma6.

Sì, il DMA è attivo.

Prova a vedere le prestazioni del disco con

hdpart -Tt /dev/sdb

È un benchmark in sola lettura, quindi non ti darà le prestazioni in
scrittura, ma almeno ti fai un'idea di massima e non rischi di riempire
il disco o sovrascrivere roba importante. :)

Se vuoi aumentare le prestazioni in generale, comunque, ti consiglio di
partire dalla RAM. 8 o 16 GB di memoria (sui 20-30 euro, credo, se le
trovi), soprattutto se montati a coppie identiche (4+4 o 8+8) sono ormai
il minimo, e un disco SSD (quelli da 500 GB ormai si trovano sui 50-60
euro) fanno passare velocemente in secondo piano le prestazioni della
CPU nell'uso di tutti i giorni.

Certo, se compili molto o fai giochi, grafica pesante, video encoding,
etc. devi rivedere il budget, ma se ho capito bene non è il tuo caso.

Bye.



Re: Compilare Linux (ERA: Re: cortese domanda su apt-listbugs)

2020-01-04 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 02/01/2020 17:30, Portobello wrote:

> Per la memoria, il mio sistema, ha 4 Giga di RAM e 2 Giga di Swap.
> Ma durante la compilazione ne utilizza soltanto tra l'1% ed il 3% di 
> RAM. La CPU è usata tra il 10% ed il 50%. Quindi la memoria viene usata 
> molto poco. Non so se c'è qualche cosa che rallenta o blocca la 
> compilazione. Ho intravisto alcuni processi come quelli per scompattare 
> i file (es. tar e gzip) e il compilatore che sembra cc1 e dpkg-source in 
> esecuzione.

Messa così, a occhio e croce, hai un disco lento come la morte, o il DMA
disattivato sul controller.

È passato un po' da quando ho compilato roba in C, e non so se serve
ancora, ma hai provato a passare l'opzione -j a make?

Se hai 4 core puoi provare con

make -j 4 all

(vado a memoria, forse non è "all" ma qualcos'altro :D)

Bye.



Re: Tor Browser nero all'interno della finestra

2019-10-28 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 27/10/2019 09:50, Portobello wrote:


Quindi per connessioni più "delicate" è meglio usare browser come
Mozilla Firefox o Chromium ? Quali sono i browser più sicuri ?


Per connessioni delicate, se vuoi il massimo della riservatezza, Firefox 
(meglio la versione 70 appena uscita) con installati ublock origin, 
privacy badger e una finestra privata diversa per ogni connessione (non 
so come l'abbiano tradotta in italiano. In inglese è "New Private Window")


L'uso della finestra privata blocca tutte le estensioni, quindi dovrai 
whitelistare ublock origin e privacy badger.


La versione 70 di Firefox fa parzialmente il lavoro di privacy badger 
(blocca diversi tracking cookie) ma ho visto che privacy badger ne 
blocca di più, oltre a permettere di whitelistarli a scelta, nel caso 
qualcosa non funzioni.


Bye.



Re: Repository Debian powerpc

2019-10-16 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 16/10/2019 17:30, Dede Carli wrote:


cercando anche su internet, sono finalmente riuscito a configurare la 
connessione, e ho scaricato dai repository un pacchetto che mi mancava, per i 
miei problemi video, ‘xserver-xorg-video-amdgpu’. Riavvio, e al momento di 
caricare xfce… schermo nero con cursore lampeggiante!
Siccome non voglio reinstallare tutto per la terza volta, come si fa ad avviare 
senza ambiente grafico? In rete non ho trovato indicazioni…


Se hai un corsore lampeggiante, probabilmente sei semplicemente in una 
console inattiva.


Prova a premere Ctrl-Alt-F1 o Alt-F1 e vedi se ti chiede il login.

Bye.



Re: [OT] Sistema operativo per Smartphone

2019-10-03 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 03/10/2019 09:00, Piviul wrote:

È ora di incominciare a tirare fuori idee nuove, abbiamo visto dove il 
liberismo e le aperture commerciali ci vogliono portare no?


Mi intrometto. :)
Stai confondendo il globalismo, la globalzzazione, il liberismo e la 
liberalizzazione.


Il globalismo è l'estremizzazione della globalizzazione, e il liberismo 
lo è della liberalizzazione.


Si può avere un mercato globale senza eccessiva liberalizzazione, ed è 
infatti quello che l'EU, il CETA e altri accordi commerciali sono in 
effetti: la possibilità di commerciare senza dazi e senza controlli a 
patto che si rispettino le regole (tipicamente sanitarie e di sicurezza) 
da entrambe le parti.


È il motivo per cui non esiste un accordo del genere con gli USA. Loro 
sono (di fondo) liberisti e vorrebbero togliere qualsiasi controllo. 
l'Europa è aperta alla globalizzazione (libera circolazione) ma con regole.


Proprio gli USA, in questo momento, sono liberisti e 
anti-globalizzazione, mentre l'EU è quasi l'opposto.


ma non so... mi sembra di capire che il problema sia l'IoT che il 5G si 
porterà dietro che preoccupa un po' gli stati uniti, la possibilità di 
essere spiati in casa propria... ma forse mi sono bevuto il cervello.


Il problema è, se vogliamo andare all'estremo, la progressione tecnologica.

Huawei ha la più avanzata implementazione dei dispositivi per il 5G (e 
probabilmente diversi brevetti). Quello che Trump dice è: "siccome sono 
cinesi e la tecnologia per fare le microspie è molto avanzata, allora ci 
stanno spiando".


La verità è che vuole aumentare il protezionismo abbastanza da 
permettere alle aziende americane di raggiungere il livello tecnologico 
di Huawei e di poter competere con lei.


È una soluzione a breve termine, perché, semplicemente, quando gli 
americani avranno raggiunto il livello dei cinesi nel 5G, i cinesi 
avranno il 6G. A quel punto o rimani protezionista o trovi modi diversi 
per incrementare l'avanzata tecnologica americana (tipo migliorare le 
scuole o permettere di "importare cervelli" da Cina e India. Entrambe 
cose che l'attuale amministrazione americana NON sta facendo).


Da quel che ho capito ci sono alcune aziende europee che stanno per 
raggiungere il livello di Huawei (oltre a diverse altre cose che gli 
stanno mettendo i bastoni tra le ruote, tipo il GDPR, la Corte di 
Giustizia Europea, ecc. che si sono accorte dello strapotere delle 
multinazionali americane), e forse questo è un altro dei motivi che lo 
ha spinto a mettere dazi anche con l'Europa.


In pratica sta cercando di vincere abbastanza battaglie da essere 
rieletto (e continuare a pompare miliardi nelle tasche sue e dei suoi 
amici) prima che la realtà entri in collisione con le sue strategie. Poi 
lascerà al prossimo governo l'enorme buco di bilancio da coprire.


Bye.



Re: Ram indirizzabile

2019-07-28 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 28/07/2019 20:10, RunXeroX wrote:

> Salve a tutta la lista, approfitto di questo post per presentarmi. É la
> prima volta che scrivo in ML. Volevo sapere il kernel Linux su Buster
> quanta ram riesce a indirizzare. Sono prossimo al l'assemblaggio di un
> nuovo PC.

Se usi la versione a 64bit, mi pare che il limite sia 64 TB (sì,
TeraByte, non GigaByte).

Non penso avrai problemi.

Bye.



Re: bebian 10 e chipset intel

2019-07-18 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 18/07/2019 16:10, Leonardo Boselli wrote:

Ho guardato gli errori e leggendo a giro scopro che nella versione del 
kernel fornita con debian 10 quel chipset non funziona.
E chi è riuscito a farla funzionare ha dovuto o fare un kernel ad hoc, o 
mettere il 5, che però su buster non ho trovato come opzione...



Qualcuno ha trovato una soluzione più elegante ?


Sarebbe utile sapere quale sia il chipset, ma secondo me la cosa più 
rapida è prendere il pacchetto sorgente del kernel 5.x da Ubuntu e 
compilarlo con dpkg-source


Dovrebbe avere dipendenze minime in fase di build e praticamente niente 
in fase di esecuzione.


Poi puoi aspettare qualche settimana/mese e secondo me un backport del 
kernel apparirà da qualche parte. :)


Bye.



Re: [OT] node.js e apache, consigli su come gestire più app

2019-05-26 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 24/05/2019 16:20, Giuseppe Naponiello wrote:

> Kubernetes è nella lista delle robe che volevo imparare ad usare ... mi
> sa che è arrivato il momento! Consigli su come affrontarlo? 

Kubernetes ha senso solo se hai un cluster con almeno 5 macchine, e
anche lì è quasi sprecato e ci sono soluzioni più semplici.

Se hai un solo server è completamente inutile. L'overhead che aggiunge
alla gestione del server e il fatto di dover "spegnere" tutto quando
devi fare upgrade, oltre al fatto che gli upgrade sono completamente
manuali, lo rende non solo inutile, ma anche dannoso.

Se vuoi fare esperimenti installalo con minikube e prova a fare un po'
di esperimenti. È utile almeno per capire come ragiona. Poi prova a
installarlo manualmente su n (3 o 5) Virtualbox.

Se ti ricordi come era Slackware negli anni '90... ecco, Kubernetes in
questo momento è più o meno nello stesso stato. :)

> Certo, pensavo di usare "Forever" [0], mi sembra buono...no?

Penso siano più o meno tutti equivalenti. Io uso nodemon per abitudine,
più che per le feature, a dire il vero. :)

Bye.



Re: [OT] node.js e apache, consigli su come gestire più app

2019-05-24 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 24/05/2019 09:30, Giuseppe Naponiello wrote:

Dopo anni di utilizzo di php ho avuto la possibilità di sviluppare una 
Progressive Web App...e mi si è aperto un mondo!
Per interesse personale avevo già smanettato con qualche framework tipo 
angular, react e vue, ed ho iniziato a studiarmi i service worker e workbox.


Se non ti serve il server-side-rendering o l'isomorfismo puoi anche 
servire direttamente il frontend tramite apache o nginx. Non hai bisogno 
di node.js



Ma se volessi mettere in produzione app basate su node?
Ho visto che fare il deploy su server remoto (apache o nginx) è 
possibile con proxy pass, e diversi tutorial consigliano di 
"demonizzare" node per renderlo sempre attivo.
Ma nel caso di più app qual'è, secondo la vostra esperienza, il modo 
migliore per gestire il tutto? Creando un demone per ogni app che voglio 
pubblicare, questa cosa come incide sulle prestazioni di apache?


Dipende cosa hai a disposizione.

Noi in azienda, per esempio, dockerizziamo tutto e pubblichiamo tramite 
un load balancer (nginx) dentro kubernetes. Io, per roba personale, 
faccio una cosa simile: dockerizzo, pusho su un repo privato, deployo 
con ansible e ho traefik configirato per integrarsi con il daemon docker 
per "trovare" il pod.


In alternativa puoi sempre lanciare node.js anche più volte (su porte 
interne diverse) e puntare il reverse proxy (apache, nginx, traefik, 
quello che preferisci) in base al dominio.


In questo caso ti consiglio di usare qualcosa tipo nodemon che restarta 
node nel caso muoia. Di solito muore a causa di memory leak nel codice 
js o a causa di bug in qualche pacchetto npm che compila codice nativo.


Tieni conto che di default node.js usa un solo core, quindi in base a 
quello che vuoi fare potrebbe anche essere utile lanciare n istanze 
(n=numero di core) e avere un load balancer davanti anche su una sola 
macchina. :)


Bye.



Re: script bash

2019-05-19 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 18/05/2019 19:30, Mario wrote:

> Lo script, eseguito da root, contiene queste variabili:
>> TARGET0=/dev/"$VG"/"$LV"
>> VG=vgname
>> LV=lvname
>> MOUNT=/mnt/mountdir

Devi dichiarare le variabili prima di usarle, quindi la riga con TARGET0
dovrebbe essere la terza.

Inoltre con VG=vgname assegni il valore vgname alla variabile VG.
Probabilmente quello che vuoi è lanciare il comando vgname e assegnare
il risultato alla variabile, quindi:

VG=`vgname`

(backtick, non apostrofo)

> ma se lancio nel terminale
>> fsck.ext4 -a /dev/vgname/lvname
> nessun problema.

Probabilmente perché nel tuo terminale hai già assegnato quelle
variabili, mentre nello script non esiste l'ambiente, quindi le
variabili sono vuote.

Bye.



Re: Estensioni in Firefox non funzionanti

2019-05-04 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 04/05/2019 19:50, Davide Prina wrote:

> about:config
> 
> e impostato la stringa
> 
> xpinstall.signatures.required
> 
> a false

Questo disabilita tutti i controlli di sicurezza. È come disabilitare
l'antivirus su Windows e usare roba a caso da internet.

Potreste aver installato estensioni malevole nel frattempo.

Adesso il problema è risolto. Consiglio di riattivare l'opzione,
cancellare tutte le estensioni che avete installato/aggiornato nel
frattempo, e reinstallarle una per una.

Bye.



Re: ot corso linux

2019-02-22 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 21/02/2019 07:40, marco pirola wrote:


Buon giorno a tutti: ho conoscenze disrete in ambito linux; sto'
cercando dei corsi economici inzona milano che attestino le mie
competenze: sono disoccupato da 3 anni. Non sono in cerca per il momento
di certificazioni. Mi hanno chiesto 18000 euro per un corso base. Il mio
bagget massimo e' di maximo 900 euro. Qualcuno di voi conosce qualche
corso economico?


Dici che non vuoi certificazioni, ma attestati.

Nella mia esperienza le certificazioni valgono abbastanza poco quando 
cerchi un lavoro, ma gli attestati non valgono assolutamente niente.


Se sono cose che sai già, sono d'accordo con Riccardo: fatti una 
certificazione LPI.


Quella di base sono 100 euro. Puoi ripeterla 9 volte prima di sforare il 
budget. :D


A parte gli scherzi, si trova materiale in giro anche per prepararsi 
alla LPIC-1 (sysadmin). Se sei disoccupato puoi installarti un paio di 
VM in locale e sperimentare 8-10 ore al giorno. Impari sicuramente di 
più si un corso di 3 giorni e risparmi 1800 euro.


Bye.



Re: GPT e boot partition

2019-02-22 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 22/02/2019 09:50, Piviul wrote:

Ciao a tutti, per dischi GPT, qual'è il tipo di partizione per la 
partizione di boot UEFI: 4 (BIOS boot) o 30 (Linux extended boot) o...? 
E qual'è il tipo di filsystem?


In tutti i dischi che ho visto con UEFI era FAT32 (partition type 0C, mi 
pare).


Bye.



Re: [OT] Debian's Anti-Harassment Team Is Removing A Package Over Its Name

2018-12-21 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 20/12/2018 19:40, Felipe Salvador wrote:

> A mio avviso stiamo sfociando nel grottesco, ridicolo andante.
> 
> https://www.phoronix.com/scan.php?page=news_item=Debian-AH-Archive-Removal

Sono d'accordo.

E non solo Debian. Adesso non si puo` piu` nemmeno dire "master-slave".

Se la gente si togliesse la scopa dal c**o e tornasse a offendersi solo
quando viene offesa sul serio, non sarebbe male.

Bye.



Re: Licenze open source

2018-12-04 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 04/12/2018 16:50, Portobello wrote:

Hanno fatto vedere che dai Bitcoin (che è anche open source) sono nate 
centinaia di monete virtuali (le criptovalute).
Allora pensavo se sarebbe possibile creare un Bitcoin taroccato , cioè 
con codice sorgente diverso dall'originale, ma con lo stesso nome.
Mi interessa soltanto a livello teorico, per curiosità, non ho la 
capacità tecnica per fare nulla come sviluppatore software.


Premesso che tutto il discorso blockchain, secondo me, è un enorme scam 
che è destinato a morire presto, puoi anche farlo, ma devi convincere la 
gente a scaricare il tuo client e usarlo.


Per come è progettato blockchain, ti serve avere i 2/3 (mi pare) del 
consenso per approvare un block nella chain, e attualmente le farm 
cinesi da sole hanno oltre il 50%.


O metti su milioni di server o non hai speranze. :)

E viste le cifre in gioco al momento, 2 secondi dopo che hai messo 
online un "bitcoin alternativo" ti becchi qualche decina di denunce.


Bye.



Re: Licenze open source

2018-12-04 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 04/12/2018 10:00, Portobello wrote:

Quando si crea un fork, partendo dai sorgenti di un'altro progetto open 
source di solito si dà anche un nuovo nome al nuovo progetto, per 
differenziarlo dagli altri.
Ma sarebbe possibile anche fare un fork nuovo e mantenere lo stesso nome 
del progetto sorgente ?

Come funziona questa cosa dal punto di vista delle licenze software?
C'è qualche limite legale ?  O qualche controllo legale ?


La licenza in questo caso non c'entra, ma il nome è sicuramente sotto 
copyright di chi l'ha creato e potrebbe essere protetto da marchio 
registrato o simile.


Dipende da caso a caso. Se il progetto originale è abbandonato puoi 
anche tenere il nome, ma se il proprietario originale ti chiede di 
cambiarlo potresti doverlo cambiare.


In alcuni casi (per esempio, packagist per PHP, ma anche github e 
bitbucket) il nome è formato dal tuo username e dal nome del progetto 
(quindi Alex/logger è diverso da Portobello/logger), in altri (per 
esempio "bash") potresti essere accusato di scamming per aver abusato di 
un nome riconosciuto.


Bye.

P.S.: IANAL, YMMV, ecc. ecc.



Re: Ambienti grafici "FHD friendly"

2018-11-29 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 29/11/2018 09:30, Riccardo Tritto wrote:

Qualcuno potrebbe consigliarmi altri ambienti grafici più "FHD friendly" 
magari dove poter regolare a piacimento la grandezza degli elementi 
grafici come si fa su "altri sistemi operativi", o se conoscete qualcosa 
che agisca sul mio stesso XFCE?


Non uso XFCE da un pezzo, ma mi pare che almeno i font si  potessero 
regolare cambiando i DPI dello schermo.


Io comunque uso Mate, che permette di regolare sia i DPI che la 
dimensione delle icone, sia sul notebook (13" 1920x1080) che sul desktop 
(28" 3840x2160).


Alcuni software non rispettano le configurazioni del desktop, ma ci sono 
soluzioni. Per esempio, per GIMP c'è un tema HiDPI per avere le icone 
più grandi. In Firefox bisogna settare un paio di flag in about:config. 
In Steam devi attivare il tema HiDPI. Ecc. ecc.


In generale, cerca "linux HiDPI" su Google. Linux Mint ha documentazione 
interessante e ben fatta sull'argomento.


Bye.



Re: Wine ed internet Explorer

2018-10-29 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 26/10/2018 18:10, Davide Prina wrote:


On 25/10/2018 20:53, Paride Desimone wrote:

Ho installato tramite winetricks, internet Explorer 7 perché ho 
necessità di accedere ad un sito che dà accesso solo tramite questo 
browser.


incredibile. ie è stato abbandonato dalla stessa m$. Ora è edge il loro 
browser predefinito e avevo letto che se installavi una determinata 
estensione (o qualcosa di simile) in win, allora non potevi più usare ie.


IE11 è ancora supportato, perché Edge non funziona su Windows 7 e 
inferiori (e forse anche l'8). Le versioni inferiori no.



Io scriverei a chi gestisce quel sito e gli farei presente la cosa.
Se il sito è di una amministrazione pubblica o qualcuno che fornisce un 
pubblico servizio, allora puoi pretendere che lo adeguino poiché è 
fuorilegge... addirittura potresti fargli causa.


Il software per richiedere e approvare ferie (e per l'HR in generale) 
che usa l'azienda dove lavoro gira solo su IE6 in 800x600.


L'IT ci ha messo a disposizione una macchina a cui collegarci tramie 
Remote Desktop per gestire le ferie.


Giusto per farti capire a che livelli sono certi fornitori... :/

Bye.



Re: Sono "impantanato" con fontconfig

2018-10-27 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 26/10/2018 18:50, Davide Prina wrote:

> ma tu usi questo yarn?
> Secondo me questo non è un repository ufficiale di Debian, ma una copia 
> con, probabilmente, delle aggiunte e delle modifiche.
> 
> Se non sai cosa stai facendo io ti consiglio di togliere tutti i 
> riferimento a yarn dal tuo sources.list (puoi commentarli).
> 
> Io non conosco yarn, magari qualcuno qui in lista può dire qualcosa di più.
> Però per usare e condividere codice ci sono altri strumenti che sono già 
> presenti in Debian (es: git, svn, ...).

Yarn è un package manager per node.js (come composer per PHP, cargo per
Rust, ecc.)

Al massimo conterrà una versione aggiornata di node.js, ma non credo sia
la fonte dei suoi problemi.

Quasi sicuramente mischiare stable e testing lo è.

Bye.



Re: Bye Bye Debian - Pass to DevOne

2018-10-11 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 10/10/2018 21:00, Federico Di Gregorio wrote:

costruttiva, per favore, dicci cosa _esattamente_ non ti funziona su 
Debian con systemd e come vorresti che fosse gestito.


Mi intrometto e premetto che i problemi li sto avendo su Ubuntu (che uso 
sui client, mentre tengo Debian per i server), ma, per esempio:


- In modo assolutamente casuale, ogni tanto al boot la rete non parte, e 
NetworkManager mi dice che non ci sono interfacce da gestire


- 3 volte su 4, allo shutdown, "qualcosa" (che non so cosa perché non me 
lo dice e non ho più una shell per verificare) si impalla, e systemd 
aspetta 1 minuto e 19 secondi (se non ricordo male) prima i andare in 
timeout e ucciderlo.


- il punto di systemd era di rendere il boot più veloce 
parallelizzandolo e gestendo le dipendenze. È stato così forse per un 
paio di mesi un anno fa. Ora è più lento del vecchio sysvinit, e al boot 
non si capisce più cosa sta succedendo. Il tutto perché i messaggi al 
boot vengono ripetuti n volte per ogni processo, con gli aggiornamenti 
dello stato di ognuno.


- ogni tanto systemctl mi dice che un processo è attivo al boot, ma 
quando faccio il boot non parte e non trovo errori. È stato il caso, 
recentemente, di lightdm (dopo l'aggiornamento da 17.10 a 18.04). Poi ho 
scoperto che andavano settati dei parametri in un file di config che non 
conoscevo.


Magari ci sono altre cose a cui, col tempo, mi sono abituato. Queste 
sono le più evidenti e/o che mi sono capitate di recente.


Bye.



Re: Partizionamento

2018-08-29 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 29/08/2018 09:50, Mario Vittorio Guenzi wrote:


boot ~ 200 MB ext2


200 MB sono pochi, oggi. Tenendo un paio di kernel (l'attuale e uno di 
scorta per sicurezza) vai a occupare circa 130-150 MB. Ti rimane poco 
spazio di manovra. Io faccio almeno 500 MB.



swap normalmente max 2-4 GB


Qui dipende dall'uso e dalla quantità di RAM.
Tieni conto (esperienza recente) che se ci metti kubernetes non devi 
avere swap.


Il resto va a gusto. Io tendo ad avere solo /var separata, e a metterci 
le home dentro (/var/home/...) con un symlink o un remount.



b) ipotizziamo che la macchina stia su per 2 anni e che poi debba essere
riavviata, ovviamente fsck partira' per il numero di giorni passato, un
conto e' fare fsck di 2.5 GB un bel altro paio di maniche di 22.5-32.5
GB parlo di tempi.


Penso di non aver visto fsck da almeno 6 anni, ormai.

Se usi ext3/4 puoi disattivare il check ogni tot giorni.
L'unico caso in cui può succedere è che il fs sia corrotto, ma a quel 
punto meglio un bel restore dai backup.


Bye.



Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-15 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 13/08/18 10:30, Gollum1 wrote:

> Mi trovo con tre versioni locali del repository originale, che vorrei
> reinserire nel nuovo repository (più che altro, per inserire eventuali
> modifiche rimaste disperse nei veri repository, altrimenti mi
> basterebbe copiare spudoratamente i file dall'ultimo, e avrei anche
> come effetto un rebase del repository).

Qui onestamente non saprei. Dipende troppo da quante differenze hai.
Rischi di trovarti tre branch impossibili da mergiare.

Probabilmente il modo più semplice è prendere un progetto come "base",
da lì creare un branch e poi copiare fisicamente i file in modo che si
calcoli lui le differenze.

Questo però ti fa perdere la storia dei commit, e nel branch avrai un
singolo commit con tutto dentro (a meno che non committi gruppi di file
un po' alla volta).

Bye.



Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-13 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 12/08/18 17:10, Gollum1 wrote:

> vado su uno dei tre repository locali, e lo aggancio come remote al
> repository locale, e ci paccio un push... a quel punto ho il
> repository locale con tutti i commit del primo dei repository locali
> vecchi... faccio così anche per gli altri due, committando di volta in
> volta, e così facendo dovrebbe fare anche i merge, quando faccio i
> push da ogni repository vecchio... oppure sto sbagliando ancora la
> prospettiva?

Provo a buttare giù una soluzione.

Crei una cartella in locale, la trasformi in un git repo (git init).

Registri lo stesso progetto su github e su bitbucket. Aggiungi i due
remote al progetto locale:

git remote add origin ssh://bitbucket.org/...
git remote add public ssh://github.com/...

Decidi di usare bitbubket come "repo di sviluppo" e github per le
release pubbliche.

git checkout master  # non dovrebbe fare niente perché ci sei già

git push -u origin master # collega master locale a master su bitbucket

git checkout -b public # crea un nuovo branch "public"

git push -u public master
# collega il branch public locale al branch master su gtihub

git checkout master # torna a master


Con questo si conclude il setup iniziale. Da qui in avanti parliamo di
sviluppo corrente.


git checkout nuova-feature # crea un nuovo branch per lo sviluppo

loop {
 edit file
 git commit file
}

git checkout master # torna in master

git merge nuova-feature #merge delle modifiche in master

git push # pusha master su bitbucket

git checkout nuova-feature # torna al branch

git rebase -i public

Ti apre un editor con la lista dei commit, ognuno con "pick" di fronte.
Cambia tutti i "pick" TRANNE IL PRIMO con "squash" (o solo "s", mi pare.
Te lo dice lui in un commento mentre fai l'edit).
Puoi anche cambiare il commit message del primo, se vuoi.
Salva e chiudi.

git checkout public # torna al branch public

git merge nuova-feature # merge del branch squashato

git push # pusha le modifiche su github


C'è un po' di lavoro manuale da fare ogni volta, e devi stare attento a
non fare casini coi branch, ma se ci sviluppi solo tu è fattibile.

Ricordati che git è un sistema distribuito. Ogni branch può avere
collegati zero o più remote totalmente distinti dagli altri.
O può anche non avere remote collegati, e decidi di volta in volta dove
pushare le modifiche (il che può portare a casini enormi :)

Bye.



Re: [OT?] [PHP-PDO-CLASS] controllo incrociato tra due funzioni

2018-08-09 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 09/08/18 15:30, Giuseppe Naponiello wrote:

> Salvati i dati nel db, utilizzo phpMailer per inviare all'utente la
> password generata automaticamente dal sistema.

> Allo stato attuale ho 4 possibili risultati:
> 1. entrambe le operazioni vanno a buon fine: dati salvati, mail spedita
> 2. nessuna delle operazioni va a buon fine: errore nella transazione dei
> dati, errore nell'invio della mail
> 3. l'utente viene creato ma la mail non viene spedita
> 4. la mail viene spedita ma l'utente non viene creato
> 
> Esiste un modo per evitare i punti 3 e 4? Cioé, se c'è un errore
> nell'invio della mail non salvare i dati nel db, oppure se c'è un errore
> nella query non inviare la mail.

Per prima cosa: non hai modo di sapere se ci sono stati errori
nell'invio della mail. L'unica cosa che puoi controllare (parzialmente)
è che il server SMTP che hai impostato per spedire mail non torni un errore.

In questo caso, e solo in questo caso, puoi provare con:

if (false === $pdo->beginTransaction()) {
  exit;
}
$res1 = $pdo->exec('insert into rubrica...');
$res2 = $pdo->exec('insert into utenti...');

$mailres = false;
if ($res1 > 0 && $res2 > 0) {
  $mailres = mail(...);
}

if ($mailres === false) {
  $pdo->rollBack());
} else {
  $pdo->commit();
}

Bye.



Re: [OT] DB semplice

2018-07-26 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 24/07/2018 20:00, Davide Prina wrote:


Azzarderei che ormai i DB SQL sono una minoranza.


questo non è vero, non sono confrontabili. Non puoi guardare il numero 
di prodotti presenti


Non parlo di numero di prodotti, ma proprio di utilizzo.

Per dirne una, nell'azienda in cui ho lavorato fino a circa un anno fa, 
MySQL era usato solo per salvare le configurazioni degli utenti nel 
frontend. Tutto il resto era Mongo, Solr (poi cambiato con 
Elasticsearch) e Redis.


Attualmente uso MySQL per salvare i contenuti, ma utenti e search sono 
in ES, cache, queuing e server-push in Redis, gli eventi in Google 
BigData, e stiamo pensando di eliminare MySQL perché è un casino 
distribuirlo su più zone.


Dove ero prima ancora si usava massicciamente MySQL, ma stavano 
iniziando la migrazione a Mongo.


Sono consapevole che non faccio statistica, ma l'impressione che ho 
avuto anche nei colloqui di lavoro avuti negli ultimi 5 anni è che il 
trend sia quello.


Bye.



Re: [OT] DB semplice

2018-07-24 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 23/07/2018 18:50, Davide Prina wrote:

non tanto... questo è per risolvere un problema (come dicevo nell'altra 
mail i database nosql sono abbastanza recenti e ancora in sviluppo, in 
molti ti mancano ancora funzionalità che potrebbe ritenere di base o 
perlomeno tra 20-30 anni verranno ritenute di base).


Giusto per discutere e senza alcuna intenzione polemica, ma i DB NoSQL 
sono nati prima degli SQL. :)


SQL è stato il tentativo (riuscito al 90%) di unificare il linguaggio 
per comunicare con i DB, che nel frattempo sono anche diventati relazionali.


Il mondo relazionale e nosql non è molto confrontabile perché vivono in 
due mondi diversi e incompatibili tra loro.


Secondo me non ha più molto senso parlare di NoSQL.

Elasticsearch, MongoDB, Cassandra, Hadoop, Redis e Neo4J sono tutti 
NoSQL, ma sono talmente diversi tra loro che non ha senso raggrupparli 
sotto un'unica "bandiera", e tantomeno confrontarli, tra di loro o con 
un DB SQL.


Azzarderei che ormai i DB SQL sono una minoranza.

Questo non li rende meno importanti, ma accentua l'affermazione "bisogna 
conoscerne diversi per capire quale sia quello giusto da usare".


Bye.



Re: [OT] DB semplice

2018-07-23 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 22/07/2018 19:20, max carbone wrote:

On Sun, 22 Jul 2018 at 19:52, Davide Prina > wrote:



Ad esempio PosgreSQL è relazionale, mentre MongoDB è non relazionale.


​PosgreSQL è in parte misto: può anche supportare features 
non-relazionali


E dall'altra parte, MongoDB sta implementando alcune funzionalità di DB 
relazionali: https://docs.mongodb.com/manual/core/transactions/


Sono d'accordo con la maggior parte degli interventi nel thread: l'unico 
modo per rendere semplice l'uso di un qualsiasi DB è scriverci 
un'applicazione verticale sopra.


Bye.



Re: [OT - javascrpt] attivare un div inserito dinamicamente.

2018-07-13 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 11/07/2018 18:20, Gollum1 wrote:


RowArray.sort(function(a[Column], b[Column]) {return number(a) - number (b)})

ma ottengo un errore nella chiamata della funzione di ordinamento:


a e b sono parametri della funzione, non puoi farci operazioni sopra:

RowArray.sort(function(a,b) {
  return number(a[Column]) - number(b[Column])
})

Puoi anche andare oltre e fare

function sortingByNumberCol(col) {
  return function(a,b) {
return number(a[col]) - number(b[col]))
  }
}

Da usare come

RowArray.sort(sortingByNumberCol(2))

che è più pulito che usare una global.

Bye.



Re: Fwd: [OT - javascrpt] attivare un div inserito dinamicamente.

2018-07-11 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 11/07/2018 17:20, Gollum1 wrote:


Maledizione, con il pc, mi faccio fregare sempre sui destinatari...
chiedo perdono ad Alessandro per il messaggio in privato.


No problem :)


in pratica ogni riga dell'array è un array a sua volta di elementi (o
un dizionario, se ci si trova meglio con questo, 


Tecnicamente è un Object


ma come si comporta
sort con i dizionari?)


Come in PHP: passi a sort una funzione che prende due parametri.
Se a va prima di b, ritorni -1.
Se sono uguali, ritorni 0.
Se b va prima di a ritorni 1.

A quel punto nella funzione controlli quello che vuoi:

data.sort(function(a,b) {
  return a.id < b.id ? -1 : 1
})

O qualcosa del genere. :)

Occhio che il sort è in place, quindi modifica l'array sorgente.

Bye.



Re: [OT - javascrpt] attivare un div inserito dinamicamente.

2018-07-11 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 11/07/2018 10:20, Gollum1 wrote:


Ora mi trovo un attimo in imbarazzo... il codice sembra ok, ma non
riesco a capire come dovrei affrontare come ordinare per i campi che
sono in realtà contenuti nella stringa che è contenuto nell'array...


Il mio server strippa gli allegati, quindi non vedo il tuo codice, ma se 
hai preso l'innerHtml dei vari tr non ne verrai mai fuori.


Se puoi, prendi i dati che arrivano dal server, e infilali in qualche 
modo in un array così:


let dati = [
  {
id: 1,
titolo: 'Il primo titolo',

  },
  {
id: 2,
titolo: 'Il secondo titolo',
...
  },
  ...
]

A quel punto ordinarli è semplice, in base a qualsiasi colonna, e per 
creare le righe della tabella basta un dati.map(function(r) { return 
''+r.id+'...'; })


Bye.



Re: Raid Hardware

2018-06-27 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 27/06/2018 16:00, Mario Vittorio Guenzi wrote:


Il 27/06/2018 15:09, Portobello ha scritto:

Ad esempio tra Raid Hardware e Software che differenze ci sono ?



Sintetizzando al massimo la questione, un raid HW e' piu' veloce nelle
operazioni R/W ma costa di piu' il raid software e' semplice economico
ma piu' avido di risorse


Per me il discriminante principale è che col RAID software (gestito da 
Linux, non dai driver del controller) posso cambiare scheda madre o 
controller e il RAID continua a funzionare, mentre con il RAID hardware 
non è garantito, quindi tendo a preferire quello software, anche se ha 
prestazioni leggermente inferiori (ma con le CPU moderne parliamo 
proprio di 0.0qualcosa%).


Bye.



Re: httpd minimo

2018-05-18 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 18/05/2018 08:10, Leonardo Boselli wrote:

Mi serve un server httpd minimo (deve ritornare solo una pagina, 
qualunque sia la richiesta). Vincolo: non deve essere interpretato 
(ossia non deve avere dipendenze)

Quale ?


Sono passati un po' di anni da quando l'ho fatto, ma se metti questo in 
/etc/inetd.conf dovrebbe funzionare:


echo stream tcp nowait root cat /path/al/file.html

Il "file.html" deve includere anche gli header tornati, quindi qualcosa 
del genere (con markdown codeblock):


```
Content-type: text/html


Il titolo
Welcome

```

La riga bianca dopo gli header è fondamentale.

Se non hai inetd potrestio avere xinetd che permette la stessa cosa con 
una sintassi diversa (tipo JSON) o forse systemd, per cui però non 
conosco la sintassi.


Bye.



Re: Amazon Kindle

2018-04-30 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 27/04/2018 17:10, Filippo Dal Bosco wrote:


sono due contratti.
I contratti dopo la firma vanno rispettati.


Perdonami se non ricordo l'articolo del Codice Civile, sono passati una 
ventina d'anni, ma c'è scritto chiaro e tondo che se una clausola di un 
contratto è diversa da una legge, la legge ha la priorità.


In alcuni casi solo la clausola è nulla. In casi più gravi tutto il 
contratto è nullo.


Anche quando compri una casa. In alcuni casi puoi obbligare il 
costruttore (o il venditore) a riparare gratuitamente danni causati da 
difetti di costruzione, e in altri casi puoi rendere nullo il contratto, 
farti ridare tutti i soldi più le spese, e fargli riprendere la casa.


Indipendentemente da quello che c'è scritto nel contratto.

Lo sapevi che qualche tempo fa un provider di "free wifi" ha messo come 
clausola che usando il wifi gli avresti ceduto il primogenito? E che 
migliaia di persone hanno accettato quel contratto?


Ecco. :)

Bye.



Re: Amazon Kindle

2018-04-26 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 26/04/2018 15:30, Filippo Dal Bosco wrote:


se ti riferisci alla possibilità di crackare i DRM non si tratta di
contratto sociale ma di legge: crackare i DRM è un reato


Non sono aggiornatissimo, ma mi pare che in Europa craccare i DRM di 
materiale comprato, per uso personale, è consentito (la famosa "copia di 
backup")



Faccio un altro  esempio: ho Nvidia. I driver proprietari vanno almeno
il doppio dei non proprietari,  lo so perchè ho fatto i confronti e nei
test si vede a vista d' occhio la differenza di velocità. Nel caso
scelgo  proprietari perchè  non prendo una scheda molto costosa ( il


Io invece compro solo AMD proprio per i driver non proprietari. :)


Altro esempio: gnome comamnder.  C' è in stretch, manca in Buster, in
alfa in Sid.
Poi gnome commander ha come editor di default  gedit. In Debian l'
editor è pluma. 


Pluma è l'editor di Mate, non di Debian.
Gnome-commander è per Gnome. L'editor "ufficiale" di Gnome è Gedit.

Questo credo sia il ragionamento del manutentore.

Bye.



Re: Curiosità su Debian/Stretch e collegamento Samsung Siii mini

2018-04-09 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 09/04/2018 07:50, Piviul wrote:

ecco quasi in toto! io preferisco l'ssh ma solo perché sono pigro e non 
ho voglia di spegnere il cellulare e togliere la sdcard ;)


Io ho avuto un sacco di rogne con molte SD quando scrivo troppo 
velocemente (e a volte nemmeno tanto velocemente) dal telefono: dati 
corrotti, directory non aggiornate, ecc.


Se devo trasferire foto dal telefono al PC, per esempio, vado di mtp o 
ssh, ma se devo copiare mp3 o ebook sul tablet faccio prima a togliere 
la SD, anche perché trasferisco a 8-10 MB/sec e oltre, contro i 500-900 
KB/sec dell'MTP.


Oltretutto, di solito uso rsync per non dover selezionare a mano quello 
che devo trasferire, e installare un server rsync su Android è una pena 
(e serve root, almeno da quel che mi ricordo)


Bye.



Re: Curiosità su Debian/Stretch e collegamento Samsung Siii mini

2018-04-08 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 08/04/18 10:00, Alessandro Pellizzari wrote:

> [tre volte lo stesso post...]

Scusate per il multipost, ma di recente la ml non mi faceva passare
niente... :(

Bye.



Re: Curiosità su Debian/Stretch e collegamento Samsung Siii mini

2018-04-08 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 07/04/18 23:10, Ennio-Sr wrote:

> Usando sullo smartphone l'applicazione 'Sshdroid' posso stabilire un
> collegamento con il PC e  vedere il contenuto (parziale) dello stesso
> lanciando 'Files' (alias Nautilus) da X. Nella colonna di sinistra
> appare la voce 'Android'.  Posizionando il mouse su tale voce leggo
> qualcosa come: mtp://[usb:002.035]/

Stai confondendo due cose.

MTP è il protocollo che usa normalmente Android per trasferire file dal
PC al telefono. Ce l'hai anche senza sshdroid.

È limitato nelle cartelle che vedi (che sono decise dalla ROM), nella
velocità e in genere nel fatto che è un protocollo di merda (senza mezzi
termini). È stato adottato solo perché viene supportato da Windows senza
dover installare niente.

Sshdroid invece ti mette a disposizione un server SSH sul dispositivo.
Quando lo apri sul telefono puoi configurare la porta in cui ascolta (mi
pare che di default sia ) e vedere l'IP assegnato al telefono

Dal PC puoi vedere i file condivisi andando su ssh://ip.del.tele.fono:

Se il telefono non è rootato, Android ti dà accesso solo alle cartelle
del programma Sshdroid stesso e alla SD card (ma dipende dalla versione
di Android e di Sshdroid. Google ha fatto parecchie schifezze negli
ultimi anni).

Se il telefono è rootato puoi configurare sshdroid per avere accesso a
tutto (e, volendo, anche per aprire la porta 22 invece della ), ma a
quel punto devi sapere cosa stai facendo.

> A questo punto, mi aspettavo di poter leggere il contenuto del cellulare
> anche da una console, ma non sono riuscito a capire come.
> Forse è necessario installare un mtp device che Nautilus ha incorporato?

Se vuoi vedere gli stessi file dalla console devi montare i rispettivi
filesystem (mtp o ssh) tramite qualche tool tipo FUSE, e ricordarti di
smontarli prima di scollegare il telefono.

C'è una terza possibilità: usare i developer tools di Android, tra i
quali trovi adb (Android Debug Bridge) che ti permette di trasferire
file da e verso il telefono, oltre ad installare app e collegarti "in
telnet" al telefono.

Io trovo che il modo più semplice e veloce rimanga quello di avere una
SD card e toglierla dal telefono e metterla nel PC quando devo trasferire.

Bye.



Re: Curiosità su Debian/Stretch e collegamento Samsung Siii mini

2018-04-08 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 07/04/18 23:10, Ennio-Sr wrote:

> Usando sullo smartphone l'applicazione 'Sshdroid' posso stabilire un
> collegamento con il PC e  vedere il contenuto (parziale) dello stesso
> lanciando 'Files' (alias Nautilus) da X. Nella colonna di sinistra
> appare la voce 'Android'.  Posizionando il mouse su tale voce leggo
> qualcosa come: mtp://[usb:002.035]/

Stai confondendo due cose.

MTP è il protocollo che usa normalmente Android per trasferire file dal
PC al telefono. Ce l'hai anche senza sshdroid.

È limitato nelle cartelle che vedi (che sono decise dalla ROM), nella
velocità e in genere nel fatto che è un protocollo di merda (senza mezzi
termini). È stato adottato solo perché viene supportato da Windows senza
dover installare niente.

Sshdroid invece ti mette a disposizione un server SSH sul dispositivo.
Quando lo apri sul telefono puoi configurare la porta in cui ascolta (mi
pare che di default sia ) e vedere l'IP assegnato al telefono

Dal PC puoi vedere i file condivisi andando su ssh://ip.del.tele.fono:

Se il telefono non è rootato, Android ti dà accesso solo alle cartelle
del programma Sshdroid stesso e alla SD card (ma dipende dalla versione
di Android e di Sshdroid. Google ha fatto parecchie schifezze negli
ultimi anni).

Se il telefono è rootato puoi configurare sshdroid per avere accesso a
tutto (e, volendo, anche per aprire la porta 22 invece della ), ma a
quel punto devi sapere cosa stai facendo.

> A questo punto, mi aspettavo di poter leggere il contenuto del cellulare
> anche da una console, ma non sono riuscito a capire come.
> Forse è necessario installare un mtp device che Nautilus ha incorporato?

Se vuoi vedere gli stessi file dalla console devi montare i rispettivi
filesystem (mtp o ssh) tramite qualche tool tipo FUSE, e ricordarti di
smontarli prima di scollegare il telefono.

C'è una terza possibilità: usare i developer tools di Android, tra i
quali trovi adb (Android Debug Bridge) che ti permette di trasferire
file da e verso il telefono, oltre ad installare app e collegarti "in
telnet" al telefono.

Io trovo che il modo più semplice e veloce rimanga quello di avere una
SD card e toglierla dal telefono e metterla nel PC quando devo trasferire.

Bye.



Re: Curiosità su Debian/Stretch e collegamento Samsung Siii mini

2018-04-08 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 07/04/18 23:10, Ennio-Sr wrote:

> Usando sullo smartphone l'applicazione 'Sshdroid' posso stabilire un
> collegamento con il PC e  vedere il contenuto (parziale) dello stesso
> lanciando 'Files' (alias Nautilus) da X. Nella colonna di sinistra
> appare la voce 'Android'.  Posizionando il mouse su tale voce leggo
> qualcosa come: mtp://[usb:002.035]/

Stai confondendo due cose.

MTP è il protocollo che usa normalmente Android per trasferire file dal
PC al telefono. Ce l'hai anche senza sshdroid.

È limitato nelle cartelle che vedi (che sono decise dalla ROM), nella
velocità e in genere nel fatto che è un protocollo di merda (senza mezzi
termini). È stato adottato solo perché viene supportato da Windows senza
dover installare niente.

Sshdroid invece ti mette a disposizione un server SSH sul dispositivo.
Quando lo apri sul telefono puoi configurare la porta in cui ascolta (mi
pare che di default sia ) e vedere l'IP assegnato al telefono

Dal PC puoi vedere i file condivisi andando su ssh://ip.del.tele.fono:

Se il telefono non è rootato, Android ti dà accesso solo alle cartelle
del programma Sshdroid stesso e alla SD card (ma dipende dalla versione
di Android e di Sshdroid. Google ha fatto parecchie schifezze negli
ultimi anni).

Se il telefono è rootato puoi configurare sshdroid per avere accesso a
tutto (e, volendo, anche per aprire la porta 22 invece della ), ma a
quel punto devi sapere cosa stai facendo.

> A questo punto, mi aspettavo di poter leggere il contenuto del cellulare
> anche da una console, ma non sono riuscito a capire come.
> Forse è necessario installare un mtp device che Nautilus ha incorporato?

Se vuoi vedere gli stessi file dalla console devi montare i rispettivi
filesystem (mtp o ssh) tramite qualche tool tipo FUSE, e ricordarti di
smontarli prima di scollegare il telefono.

C'è una terza possibilità: usare i developer tools di Android, tra i
quali trovi adb (Android Debug Bridge) che ti permette di trasferire
file da e verso il telefono, oltre ad installare app e collegarti "in
telnet" al telefono.

Io trovo che il modo più semplice e veloce rimanga quello di avere una
SD card e toglierla dal telefono e metterla nel PC quando devo trasferire.

Bye.



Re: Consiglio per utilizzo di Debian stabile ma con applicativi aggiornati

2018-03-21 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 21/03/2018 10:40, Lucio Marinelli wrote:

Non ho mai usato Debian testing, leggo che molti la ritengono adatta per 
il desktop, m sono un po' preoccupato di eventuali bug a livello di 
sistema operativo che potrebbero farmi perdere troppo tempo sul lavoro, 


Debian testing non è più "pericolosa" di una normale Ubuntu. Gli 
aggiornamenti avvengono più spesso, ma di solito passano per 2-6 
settimane di test dentro unstable prima di arrivare in testing.


> inoltre, da quanto ho capito, Debian testing non funziona come
> "rolling release" per cui dopo ogni freeze bisogna reinstallare
> tutto (o sbaglio?)

Sbagli. :)

Se tieni "testing" nei sources.list avrai una rolling release.
Se ci metti il codename smetterà di aggiornarsi quando cambia il codename.

Se usi "testing" devi fare un po' di attenzione quando viene rilasciata 
una nuova stable, perché la testing si freeza per alcune settimane e poi 
arriva una massa di pacchetti da unstable che potrebbero rompere 
qualcosa. Di solito basta non aggiornare per un mesetto e poi farlo con 
attenzione.


Più o meno come quando passi da una Ubuntu "semestrale" alla successiva, 
solo che succede ogni 2-3 anni invece che ogni 6 mesi.


Bye.



Re: stranezza php

2018-03-16 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 16/03/2018 12:10, Piviul wrote:

Non c'è nessuna stranezza, il 25 aprile c'è il cambio dell'ora legale 
quindi il giorno ha 23 ore...


ok, ho cambiato codice uso la strtotime...


Usa DateTimeImmutable e DateInterval :)

Bye.



Re: Server che non rilascia la ram

2018-03-11 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 11/03/18 12:10, Michele Orsenigo wrote:

> I servizi che rallentano, fino a bloccarsi sono fondamentalmente mariadb e 
> dovecot.

Magari l'hai già fatto, ma prova a controllare la configurazione delle
cache di MariaDB. La config suggerita da loro (20% della RAM con MyISAM
e 70% con InnoDB) presuppone 4GB di RAM, ma consigliano di abbassarla su
sistemi con meno RAM.

Nel tuo caso fai girare anche altra roba sullo stesso computer, quindi
mi terrei ancora più basso, altrimenti rischi di "rubare" cache ad altri
servizi, rendendoli molto lenti.

Vedi qui: https://mariadb.com/kb/en/library/mariadb-memory-allocation/

Bye.



Re: Portatile, ma di livello alto

2018-02-23 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 23/02/2018 14:50, Paolo Redaelli wrote:

Facciamo il paio con la discussione avviata da Leandro... bellissimo il 
Dell XPS 13, ma se uno volesse qualcosa di simile con Debian preinstallato?


Con Debian non mi pare ci sia nulla. Mi ricordavo i System76, ma a 
quanto pare ora hanno solo Ubuntu e il loro S.O. linux-based.


Io comunque ho messo una Ubuntu standard (17.04 prima e 17.10 poi) 
sull'XPS13 (che esce con la 16.04) e non ho dovuto fare niente di 
particolare coi driver: ha funzionato tutto al primo colpo. Non penso 
che Debian abbia problemi. Forse ti servirà la testing, perché serve un 
kernel recente, ma a parte quello credo funzioni tutto.


Bye.



Re: Debian Stretch, php7.0 e db sql server

2018-02-23 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 22/02/18 16:20, Niggle wrote:

> E' passato un po' di tempo... quindi non sono sicuro... ma penso che su 
> Jessie non ho mai installato nulla di proprietario... php-sybase per 
> poter raggiungere SQLServer e via di mssql...

Sì, questo funzionava perché le prime versioni di SQLServer erano un
fork di SyBase e usavano lo stesso protocollo di rete.

Poi MS ha deciso di cambiare protocollo e non ha più funzionato.

L'unico modo era usare un "protocollo proxy" come ODBC o JDBC, con le
ovvie conseguenze a livello di prestazioni e di operazioni supportate,
ma la gran parte della gente aveva bisogno solo di SELECT semplici,
quindi andava bene.

Usare SQLServer come DB principale in un ambiente non completamente MS è
semplicemente la scelta sbagliata, perché MS non vuole che tu lo faccia.

Ti dà il contentino del driver per cercare di spingere la gente a fare
deploy su Azure, e quando sei lì ti dice "eh, ma se usi .Net funziona"

In pratica la solita tattica, ma spostata sul cloud invece che sul desktop.

Bye.



Re: Debian Stretch, php7.0 e db sql server

2018-02-22 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 22/02/2018 14:00, Teodoro Santoni wrote:


Io parlo per esperienza personale quando dico che non mi ha mai
funzionato, il mio contesto è su distro server in LTS.


Sono d'accordo. Sono almeno 15 anni che sento gente chiedere come 
integrare SQLServer con PHP, e la risposta è sempre stata "Usa ODBC che 
è l'unico modo vagamente funzionante".


La mia risposta è sempre stata "Non usare software proprietario", ma la 
gente non mi ascolta. :D


> (ovvero che php.net prende in giro a

spingere sqlsrv).


php.net non è che lo spinga, eh. :)

Semplicemente dice "c'è questo disponibile. Non è nemmeno incluso nella 
distribuzione ufficiale. Ti serve Windows per usarlo. Compila dai 
sorgenti e scaricati il driver dalla Microsoft. Affari tuoi! KTHXBYE!"


Bye.



Re: Debian Stretch, php7.0 e db sql server

2018-02-22 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 22/02/2018 12:10, Teodoro Santoni wrote:


Parlare di sqlsrv è una presa in giro da parte di php.net, perché è
un'estensione windows-only.


L'estensione sqlsrv per PHP è mantenuta da Microsoft stessa:

https://github.com/Microsoft/msphpsql

Se non funziona è colpa di MS, non di PHP. Aprite un bug e segnalate i 
problemi che avete. È nel loro interesse farla funzionare. :)


Bye.



Re: Ancora su Spectre e Meltdown

2018-01-19 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 18/01/2018 22:10, Luca Costantino wrote:

Ho scaricato il tool messo a disposizione su GitHub 
https://github.com/speed47/spectre-meltdown-checker/blob/master/spectre-meltdown-checker.sh per 
controllare se il proprio sistema è disponibile.


Ho installato il l'ultimo pacchetto intel-microcode (datato 8 gennaio 
2018), eppure mi ritrovo ancora il sistema vulnerabile nella parte 
iniziale del secondo attacco...
Immagino che per mitigare gli altri attacchi debba aspettare almeno 4.5, 
giusto?


È uscito da poco un post di Kroah sull'argomento:

http://kroah.com/log/blog/2018/01/19/meltdown-status-2/

Per mitigare lo spectre bisogna ricompilare il kernel con un compilatore 
patchato per retpoline.


Credo che ci vorranno settimane per vedere tutti gli exploit mitigati o 
patchati, con una combo di kernel, compilatore, firmware e forse anche 
qualche utility in user-space.


Penso che l'unica sia tenere aggiornato e incrociare le dita. :)

Bye.



Re: Sospensione laptop - non si riesuma

2018-01-12 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 12/01/2018 10:00, paolo gagini wrote:

ho notato che quando metto in sospensione il mio laptop con debian 9.3 e 
xfce 4.2 successivamente non riesco piu´ a riesumarlo.

Rimane una schermata nera e quindi sono costretto a riavviare il pc.
Capita anche a voi?


Non so se il problema sia lo stesso, ma mi è capitato con Ubuntu e Mate.
Ho scoperto che c'erano due screensaver (mate-screensaver e 
gnome-screensaver) con configurazioni leggermente diverse.


Disinstallato uno dei due, è tornato a funzionare.

Bye.



Re: Collegamento sftp a PC remoto attraverso server

2018-01-11 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 11/01/2018 15:20, Paolo Redælli wrote:

Io però rimango basito da questo comportamento. Il collegamento da A a B 
è impedito, mentre rimbalzando via C è permesso?

Non c'è di mezzo un firewall o qualche altro vincolo che ignori?


Sì, l'ha spiegato nel primo messaggio: C può collegarsi a B, e A può 
collegarsi a C, ma A non può collegarsi a B.

Il tunnel SSH fa proprio quello: rimbalza a verso B passando per C.

Bye.



Re: Fwd: Huge Intel CPU Bug Allegedly Causes Kernel Memory Vulnerability With Up To 30% Performance Hit

2018-01-07 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 07/01/18 19:50, Davide Prina wrote:

> On 07/01/2018 17:51, Fabrizio wrote:
> 
>> non sono su debian ma degrado di prestazioni non ne percepisco
> 
> da quello che ho letto dipende da cosa fai e dal carico del sistema.

Non tanto dal carico, ma dal numero di syscall che vengono fatte (e
quindi di context switch tra user-space e kernel-space).

Quindi le prestazioni calano quando fai tanti accessi al disco,
soprattutto se sono piccoli, o quando fai tanto traffico di rete, per
esempio.

Pare rallenti molto anche il mining di criptovalute, probabilmente
perché generano tanti numeri casuali.

Se nota di meno su programmi con alto grado di calcolo puro, tipo
compilatori, en/de-coder audio e video, videogiochi (perché passano
tutto alla GPU e poi fa lei il lavoro), ecc. In generale nell'uso
desktop, insomma.

Bye.



Re: Fwd: Huge Intel CPU Bug Allegedly Causes Kernel Memory Vulnerability With Up To 30% Performance Hit

2018-01-07 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 05/01/18 11:40, Luca Costantino wrote:

> https://www.phoronix.com/scan.php?page=article=linux-kpti-pcid=2
> 
> Sostanzialmente NON ci sono cambiamenti di sorta nelle performance con i
> kernel 4.14, 4.9 4.4, almeno per quanto riguarda gli scenari test di
> phoronix.

Per quanto riguarda i server, invece, pare che il problema sia
abbastanza grosso:

https://twitter.com/timgostony/status/948682862844248065

https://gist.github.com/antirez/9e716670f76133ec81cb24036f86ee95

https://forums.aws.amazon.com/thread.jspa?threadID=269858

Bye.



Re: Fwd: Huge Intel CPU Bug Allegedly Causes Kernel Memory Vulnerability With Up To 30% Performance Hit

2018-01-05 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 04/01/2018 12:40, Leonardo Boselli wrote:

Sarebbe utile che venissere, per tutti i sistemi, distribuite due 
varianti, una "sicura" e una "performante".


Se non ho capito male c'è un parametro da passare al boot (nella linea 
"kernel... di grub") per disattivarlo. Su Phoronix ci sono dei benchmark 
con e senza il flag.


Bye.



Re: Fwd: Huge Intel CPU Bug Allegedly Causes Kernel Memory Vulnerability With Up To 30% Performance Hit

2018-01-04 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 04/01/2018 00:10, Marco Bodrato wrote:


Leggendola, direi: una proposta di modifica (aka patch) mandata da
ti...@amd.com che chiede di attivare l'impostazione X86_BUG_CPU_INSECURE
solo  quando il processore X86 (quindi ARM non c'entra, né SPARC, né...)
non è prodotto dalla ditta per cui lui lavora...


Inizia a diradarsi la nebbia.

https://meltdownattack.com/

A quanto pare le vulnerabilità sono due: Meltdown (solo Intel e ARM, 
facile da sfruttare e facile da risolvere a lovello kernel, ma 
diminuisce le prestazioni) e Spectre (tutte le CPU prodotte negli ultimi 
20 anni tranne rare eccezioni tipo Itanium e alcuni Atom, difficile da 
sfruttare, praticamente impossibile da patchare a livello software)


Non sono tecnicamente bug, ma un risvolto negativo dell'architettura 
hardware dei processori.


In particolare dovute al prefetch, alla branch prediction e alle 
pipeline delle CPU.


In pratica, detto in parole povere, quando una CPU si trova 
all'equivalente di un "if" carica in memoria entrambe le opzioni (sia la 
then che la else) per sfruttare meglio il parallelismo hardware, prima 
di calcolare il risultato della condizione, e poi scarta il risultato 
"false", ma nel frattempo il dato è stato caricato nella cache e non 
viene ripulito immediatamente, quindi altri processi possono averne accesso.


Bye.



Re: Fwd: Huge Intel CPU Bug Allegedly Causes Kernel Memory Vulnerability With Up To 30% Performance Hit

2018-01-03 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 03/01/2018 12:50, Davide Prina wrote:

Punti negativi: la patch sarà applicata a Linux e sarà attiva per tutti 
i processori (compresi AMD). Le prestazioni del PC dopo l'applicazione 
della patch potrebbero essere mediamente inferiori del 30% ("du -s" sarà 
il 50% più lento) :-


Non ho seguito la vicenda, ma da uno screenshot del codice che ho visto, 
dovrebbe esserci un if che la attiva solo per i processori Intel (e ARM, 
a quanto pare).


Sto già scandagliando Amazon per MoBo e CPU AMD. :P

Bye.



Re: xserver e Radeon

2017-12-30 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 30/12/17 01:20, Antonio wrote:

> ho una vecchia Radeon Mobility 3540 sul mio Toshiba Satelite A300. Avevo
> Ubuntu 12 installato e andava a meraviglia in termini di video. Adesso
> ho installato Debian Stretch e non c'e verso di fargli usare il driver
> radeon. Xserver carica sempre il driver vesa.

Premettendo che le schede da notebook sono sempre state una spina nel
fianco, prova a vedere se trovi una soluzione qui:

https://wiki.archlinux.org/index.php/ATI

Purtroppo se AMD non distribuisce più i firmware non c'è molto che le
distro possano fare.

Bye.



Re: PROBLEMA connessioni remote con Xorg

2017-12-20 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 18/12/17 02:50, Vincenzo Gianfelice wrote:

> vedere prima, effettivamente non gli dico dove "l'otuput grafico" deve
> mandarlo... cioè non gli dico su quale terminale grafico deve operare
> per mostrare le immagini a schermo; 

Il "Server X" manda le immagini alla sua stessa scheda video.

So che è controintuitivo, ma nel caso di X, il server è dove ci sono
tastiera, mouse e video, e i client sono i computer dove girano le
applicazioni.

> Xorg e notando come è stato lanciato durante la fase di init del pc mi
> accorgo che tra le varie opzione passate al programma compare "vt7" dove
> il "vt" è il terminale virtuale che utilizza per mostrare l'output.
> (infatti in qualsiasi distribuzione GnuLinux premendo la combinazione
> CTRL+ALT+F7 si va proprio nella console dove è presenta l'istanza
> grafica lanciata da xorg). 

Questo è probabilmente gestito dal display manager che hai installato
(quello che ti chiede la password in ambiente grafico), ed è l'istanza
:0 di X

> Ora provo a lanciare "X -listen tcp vt8 :1"

Qui stai lanciando una seconda istanza di X, che di default (di solito)
va a visualizzarsi su vt8, quindi con ctrl-alt-f8 ci puoi andare, e con
ctrl-alt-f7 torni a quella locale). Alcune distro potrebbero occupare
vt8 per altre cose e lo trovi su vt9, ecc.

> Tutte le risorse della grafica ecc. ecc., vengono elaborate dal PC
> veloce o dal PC lento? 

Dipende.

Tutta l'elaborazione viene fatta dal PC lento (infatti io avrei fatto il
contrario, mettendo X sul PC lento e usando le applicazioni che girano
sul veloce, se possibile).

Con le "vecchie" librerie grafiche e window manager (fvwm e soci) il
grosso del disegno veniva fatto da X, quindi sulla macchina veloce.

Da Gtk2, e soprattutto sul 3, e credo anche su Qt dalla 4 e ancora di
più con la 5, il grosso viene fatto dalle suddette librerie, quindi
sulla macchina lenta, e viene mandata solo una "bitmap" (ottimizzata,
compressa, tiled, ecc.) alla macchina veloce, che a quel punto si limita
a visualizzarla.

L'unica ottimizzazione è lo shading. Molti window manager recenti usano
le librerie 3D per, per esempio, mappare le finestre su un "rettangolo
3D" che poi viene messo un una "scena 3D" che è il tuo desktop. Così
facendo semplificano gli effetti grafici tipo ombreggiature, "effetto
genie" quando chiudi o minifichi, ecc.

Queste operazioni vengono fatte da X, quindi dal PC veloce, ma il
contenuto della finestra è comunque una bitmap che viene creata dal PC
lento e mandata in rete al PC veloce.

Bye.



Re: Installazione Stretch su un ssd

2017-12-20 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 20/12/17 12:00, Giuliano Grandin wrote:

> La mia idea è di mettere il sistema sull'ssd, mentre le dir su cui il
> sistema scrive più spesso (swap /home /tmp /var) in un disco
> tradizionale, lasciando una parte dell'ssd non partizionata (pensavo di
> partizionarne 200 bg e il resto no, per l'over-provisioning).
> Per il file system ho deciso per l'ext4 e _non_ mettere l'opzione
> discard in /etc/fstab, ma di sfruttare util-linux per un trim periodico

Onestamente, non mi sono mai preoccupato del trim, ho sempre lasciato
fare alla config di default, e tengo tutto su SSD tranne le home, ma non
per problemi di scrittture, ma semplicemente di spazio.

Anzi, ho una ~/Apps (dove metto le app tipo IntelliJ) nella SSD e
montate dentro la home, per motivi prestazionali.

Ricordo di aver letto un articolo, forse sul sito Debian, che spiegava
come ci volessero decine di anni per arrivare a distruggere una SSD con
uso normale.

> Il pc ha piastra madre Asus M3A79-T DELUXE, cpu AMD Phenom 9650, 8GB

Però io metto almeno 16GB (32 nel PC attuale) e disattivo completamente
la swap.

Costa meno di una SSD, garantisce prestazioni più alte sempre e comunque
(anche con swappiness a 10), non rovina l'SSD (ovviamente :D) e non mi
massacra col thrashing quando inizia a usarla.

Se puoi, metti almeno altri 8 GB e vai tranquillo. :)

Bye.



Re: Server casalingo

2017-11-19 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 19/11/17 12:30, xavi wrote:

> Ciao lista, vedo che non ti risponde nessuno. Ma anch'io sono
> interessato in questa roba del server casalingo. Sopratutto se qualcuno
> conosce qualcuno di basso consumo elettrico (e no, non proprio la
> Raspberry ;). Quindi, rilancio la domanda, e mi scuso, perche forse sí,
> sia off-topic.

Dipende cosa devi farci.

Non conosco il Dell T20, ma dalle specifiche vedo che è uno Xeon con
possibilità di espanderlo fino a 16 (o 32?) GB di RAM, su un case
MiniTower standard.

Io per casa ho un HP ProLiant MicroServer Gen8, che è un Celeron. L'ho
preso perché non mi serviva tanta potenza, mi bastavano i 4+4 GB di
memoria che supporta, e soprattutto ha 4 bay SATA anche se il case è micro.

Lo uso come storage/backup con 4 dischi da 3 TB in RAID5.

È acceso praticamente 24/7 da circa un anno senza problemi apparenti.

Mia moglie sta iniziando a usarlo come PC da tutti i giorni, ma questa è
un'altra storia. :D

Se devi minarci bitcoin nessuno dei due va bene (ti servono 3-4 GPU :D)

Il Celeron supporta VT-x ma non VT-d, nel caso ci debba vitualizzare
qualcosa.

Bye.



Re: debian testing root e interfaccia grafica

2017-10-31 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 31/10/2017 13:50, Giuseppe Naponiello wrote:


Ciao e grazie,
da root effettivamente non è necessario la gui ma per sw tipo synaptic o 
gedit può essere comodo.


Per quello dovresti usare gksu, e in teoria dovrebbe chiederti la 
password e configurare le env vars nel modo corretto per lanciare 
l'applicazione come root.


Bye.



Re: per "script optimizers"

2017-10-06 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 05/10/2017 19:20, Edoardo Panfili wrote:

(mettere la password sulla linea di comando non è una soluzione 
particolarmente sicura, valuta se è il caso di farlo per te)


Per MySQL puoi mettere username e password in ~/.my.cnf, quindi basta 
far girare il cron con un utente senza privilegi tranne quello, e 
lanciare il comando senza password, così non appare nel ps.


Per PostgreSQL non ricordo se c'è qualcosa di simile, ma nel caso basta 
dare accesso allo stesso utente-senza-privilegi senza password.


Bye.



Re: extension mysql is not compiled into PHP

2017-09-18 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 18/09/2017 11:50, Piviul wrote:

Ma scusate ma perché diavolo esiste allora il pacchetto 
php-mdb2-driver-mysql? Che senso ha?... forse mi sfugge qualcosa


É un bug: https://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=869761

Bye.



Re: extension mysql is not compiled into PHP

2017-09-17 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 17/09/17 09:40, emmanuel segura wrote:

> perche non provi a installe php-mysqlnd

mysqlnd é il driver a basso livello. É giá incluso in PHP dalla 5.4, e
mysqli e PDO lo usano giá per connettersi a MySQL.

Sostituisce libmysqlclient, rimossa per motivi di licenza dopo
l'acquisto di MySQL da parte di  Oracle, ma non sostituisce mysqli, PDO
o l'estensione mysql.

Bye.



Re: extension mysql is not compiled into PHP

2017-09-17 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 17/09/17 09:30, Piviul wrote:

> Il 09/17/17 08:23, Alessandro Pellizzari ha scritto:

>> L'ultima versione di mdb2 é del 2012...

> Alessandro scusa, posso chiederti qualche info in più? ho cercato in 
> rete ma non ho trovato nulla su quello che dici.

http://pear.php.net/package/MDB2/redirected

 Current Release» Bug Summary
2.5.0b5 (beta) was released on 2012-10-29

PEAR non é deprecato, ma la stragrande maggioranza dei pacchetti non
vengono piú aggiornati da un po'.

Conviene passare a composer (packagist.org)

Negli ultimi 5-6 anni l'universo PHP é completamente cambiato, tra PHP
5.2 prima, poi Composer, PHP-FIG e PHP7.

Se sviluppavi in PHP4 e fino al 5.1, é quasi come cambiare completamente
linguaggio di programmazione.

> Comunque non ci sono 
> santi, bisogna proprio riscrivere tutto il codice migrandolo a pdo? Non 
> esiste qualche workaround?

mysqli ha una API simile a mysql, anche se non identica, quindi il
passaggio é meno complesso che migrare a PDO:

https://www.phpclasses.org/blog/package/9199/post/3-Smoothly-Migrate-your-PHP-Code-using-the-Old-MySQL-extension-to-MySQLi.html

Ma per tutti i nuovi progetti io consiglio di partire direttamente con
PDO giá da qualche anno. :)

Bye.



Re: extension mysql is not compiled into PHP

2017-09-17 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 17/09/17 00:20, Piviul wrote:

> ho aggiornato un server a stretch ed ora non funziona più avantfax. Da 
> quel che ho capito avantfax utilizza mysql tramite mdb2 . Ora mdb2 
> riesce a connettersi al db ma poi alla prima query si lamenta con un 
> messaggio di errore tipo:  MDB2 Error: not found[Error message: 
> extension mysql is not compiled into PHP]

L'estensione mysql é stata deprecata in PHP 5.5 e rimossa in PHP 7.
Al suo posto bisogna usare mysqli (per un approccio procedurale) o PDO
(per uno a oggetti): http://php.net/manual/en/mysql.php

L'ultima versione di mdb2 é del 2012...

Dovresti segnalare la cosa agli svilupatori di Avantfax.

Bye.



Re: cgi e sicurezza

2017-09-12 Per discussione Alessandro Pellizzari

On 10/09/2017 08:10, Paride Desimone wrote:

Mi sto apprestando a giocare un po' con i cgi, al momento scritti in 
Gnu/COBOL.
Quacuno sa consigliarmi un po' di documentazione sulla sicurezza dei 
cgi? Configurazione apache, permessi, ecc.?


Non c'è sicurezza intrinseca nei CGI, tranne quella "standard" di apache 
e di Linux.


Il CGI riceve in stdin il body della richiesta, e tutto quello che manda 
in stdout viene rimandato al browser. Hai un paio di env vars con la 
query string e quello che c'è nel path dopo il nome dello script.


A livello apache gestisci tutto come se fosse una normale directory: 
permessi, autenticazione, rewrite, ecc.


A livello Linux lo script deve naturalmente essere leggibile ed 
eseguibile dall'utente con cui gira apache (www-data su Debian), e gira 
con i permessi dello stesso utente, per quanto ricordo.


Puoi usare apache-suexec 
(https://httpd.apache.org/docs/2.4/programs/suexec.html) o simili per 
forzare un utente specifico.


Però, onestamente, fossi in te penserei di mettere qualcosa di più 
aggiornato a servire le pagine (tipo php, python, ruby, go, node, ...) e 
chiamerei gli script cobol da lì.


Bye.



Re: Altenative a macchine virtuali - Era: Re: Far funzionare virtualbox (testing) con Linux 4.12.0-1

2017-08-27 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 26/08/17 21:10, Lorenzo "Palinuro" Faletra wrote:

> ciao, personalmente per "virtualizzare senza emulazio e hardware" (i
> debian nazi mi concedano il termine) in ambito server amo usare lxc, che
> consente di sfruttare una feature del kernel che gli consente di gestire
> in maniera isolata piu user spaces

Hai una guida o un libro da suggerire per LXC (possibilmente senza LXD)?

Grazie.



Re: virtualizzazione su atom N270

2017-07-03 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 02/07/17 22:40, Paride Desimone wrote:

> ho aggiornato il mio eeepc 1000H a Stretch.
> Ho scoperto che non riesco a virtualizzare praticamente nulla.
> Stavo provando come ultima spiaggia qemu, ma è di una lentezza 
> mostruosa.

L'Atom non ha tecnologia VT-x, quindi tutto quello che emuli viene
emulato via software.

Non c'e` modo di accelerarlo.

Bye.



Re: Domani rilascio Debian 9, quando parte la testing (Buster)?

2017-06-23 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 22/06/17 11:00, tar...@aruba.it wrote:

> Il 22/06/2017 06:36, Alessandro Pellizzari ha scritto:
>> A me piacerebbe molto che seguissero l'esempio di Ubuntu e Android.
>>
>> Per esempio, so che la Zesty e` piu` recente della Trusty, e che Nougat
>> e` piu` recente di Honeycomb, perche` sono in ordine alfabetico.
> 
> ma per la 17.10 è finito l'alfabeto.

Con due release l'anno ci vogliono 13 anni per fare il giro... :P
E in ogni caso hai anche il numero di versione collegato all'anno,
invece di un generico 8.0.

Mi rendo conto che non per tutto si puo` fare, ma per esempio ItelliJ ha
adottato lo stesso sistema, nonostante escano una decina di
aggiornamenti l'anno per ogni prodotto.

Bye.



Re: Domani rilascio Debian 9, quando parte la testing (Buster)?

2017-06-21 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 21/06/17 08:50, tar...@aruba.it wrote:

> io trovo i nomi esclusivamente confusionari. purtroppo hanno seguito
> l'esempio altri (ubuntu, android, ...?).

A me piacerebbe molto che seguissero l'esempio di Ubuntu e Android.

Per esempio, so che la Zesty e` piu` recente della Trusty, e che Nougat
e` piu` recente di Honeycomb, perche` sono in ordine alfabetico.

Invece con Debian devo andare ogni volta su wikipedia per vedere se
Jessie viene prima o dopo Bo (si`, lo so. :P Bo e` stata la mia prima
Debian).

> un semplice numero di versione è la cosa migliore. chiaro e immediato.
> i numeri sono la lingua universale!

Anche qui preferisco il sistema Ubuntu. So che la 17.04 e` uscita da un
paio di mesi, e la 14.04 e` vecchia di 3 anni, mentre non ho idea di
quanto sia vecchia la Debian 7.2

Quando hai 2 cose da ricordare e` facile usare numeri sequenziali.
Quando hai un centinaio di programmi di cui tenere traccia, fare
confusione e` un attimo.

Bye.



Re: Mail server casalingo

2017-06-21 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 21/06/17 22:20, Mattia Oss wrote:

> mi chiedevo se era fattibile avere un mail server che gestisce 4 account
> e con picchi massimi di 100 mail al giorno con una adsl telecom Business
> 20M Adaptive 256F (IP fisso). Non sto parlando di installazione,
> gestione, ecc..  sto solo parlando di banda. Sarebbe troppo lento per
> ricevere/spedire le mail? I client sono esterni alla LAN.

100 mail al giorno non sono niente, se sono normali mail.

Se ogni mail sono 500 MB potresti avere qualche problema.

Bye.




Re: Rimuovere GNOME e avere solo MATE

2017-06-07 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 07/06/17 07:40, Piviul wrote:

> Il 06/06/2017 18:59, Francesco ha scritto:
>> Salve a tutti, volevo chiedere come rimuovere completamente GNOME e
>> tenere MATE. Inoltre mi domandavo se anche i programmi preinstallati con
>> GNOME (come Gedit) vengono rimossi.

> la vedo dura... mate, se non ricordo male, si basa su gnome; 

No. Mate usa le Gtk (2 e sta upgradando alla 3), ma non Gnome.
Forse ti confondi con Cinnamon. :)

> la cosa più 
> pulita che mi viene in mente (oltre a reinstallare) è un:
> 
> # apt purge $(aptitude search -F %p ?installed\(gnome\) ?installed\(gdm\))

Si`, anche io credo che sia il metodo piu` semplice, ma cosi` perdi il
login manager, che Mate non fornisce.

Io uso lightdm.

> e confermare tutta la miriade di pacchetti che vuole disinstallare. Poi 
> reinstalli mate con un
> 
> # apt install task-mate-desktop task-italian-desktop

Se Gedit e` stato installato automaticamente da gnome-desktop, allora
poi va reinstallato a mano, perche` verra` rimosso.

Consiglio di fare una lista dei programmi che ti servono e reinstallarli
dopo.

Bye.



Re: SQL: incrementare valore

2017-04-29 Per discussione Alessandro Pellizzari
On 29/04/17 14:10, Giuliano Curti wrote:

>> UPDATE mee SET r_co = (SELECT max(r_co) FROM mee) + r_to - r_fr WHERE
>> r_id =

> la funzione UPDATE itera su tutti i record, la funzione SELECT
> nidificata, che anch'essa itera su tutti i record, non risulta
> penalizzante? si avrebbe un algoritmo di complessità N**2;

Questo vale solo se non hai indici sul DB.

La sub-select viene eseguita per prima.

Se hai un indice su r_co lo usa, ed essendo gia` ordinato puo`
risolversi in una singola lettura o poco piu`.

Se non hai l'indice su r_co fa un table scan.

Alla fine prende il risultato e lo sostituisce nella query principale.

A questo punto se hai un indice su r_id (e visto il nome dovresti
averlo) fa un singolo accesso anche nella update, perche` prima prende
la riga puntandola direttamente, prende r_to e r_fr, fa il calcolo, la
aggiorna e la scrive.

> non è possibile memorizzare MAX(r_co) in una variabile temporanea e
> poi usarla nel ciclo UPDATE in modo da avere un algoritmo di
> complessita N? la domanda deriva dal fatto che non conosco se in SQL è
> possibile farlo (in uno script python non avrei dubbi);

Se lo fai in python devi lockare la tabella, fare la prima query,
calcolare il valore, fare l'update e togliere il lock.

Puoi usare una stored procedure che fa lo stesso, ma evita il traffico
di rete (e probabilmente la query e` precompilata) eseguendo tutto sul DB.

Ma se usi la update con subquery (se il DB le supporta. Non e` scontato)
e` automaticamente atomica e non devi preoccuparti di fare il lock a mano.

Bye.



Re: Problema con offlineimap

2017-01-29 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Sun, 29 Jan 2017 09:01:24 +0100, Leandro Noferini ha scritto:

> da ieri non riesco a scaricare la posta con offlineimap perché mi viene
> questo errore:
> 
> OfflineIMAP 7.0.12
>   Licensed under the GNU GPL v2 or any later version (with an OpenSSL
>   exception)
> Account sync BBs:
>  *** Processing account BBs Establishing connection to
>  bbs.cybervalley.org:993 (RemotoBBs)
>  ERROR: Unknown SSL protocol connecting to host 'bbs.cybervalley.org'
>  for repository 'RemotoBBs'. OpenSSL responded:
> [SSL: CERTIFICATE_VERIFY_FAILED] certificate verify failed (_ssl.c:661)
>  *** Finished account 'BBs' in 0:00

Sembra che il tuo OpenSSL non riconosca il certificato sul server.

Forse è stato generato con un algoritmo rimosso dalle ultime versioni di 
SSL per motivi di sicurezza.

Puoi provare a generare un nuovo certificato, anche temporaneo, con un 
algoritmo supportato e vedere se è quello il problema.

Bye.




Re: gcc-6 e gprof, mi son perso qualcosa?

2017-01-28 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Sat, 28 Jan 2017 13:07:08 +0100, Marco Bodrato ha scritto:

> Qualcuno mi sa dire perché se compilo con gcc-5 poi gprof mi fornisce
> delle informazioni, mentre se compilo con gcc-6 non mi dice nulla? Mi
> sono perso qualche cambiamento di sintassi nella "nuova" versione di
> gcc?


La sparo perché non so quasi niente di compilatori, ma forse il 
compilatore e l'optimizer si accorgono che non usi mai argv, ma solo 
argc. Fanno inline di tutto il codice e semplicemente sostituiscono main 
con un semplice count(argc) e un loop.

Prova a metterci un printf di argv e vedi cosa succede.

Bye.




Re: [semi-OT] curl

2017-01-27 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Fri, 27 Jan 2017 12:47:09 +0100, Pol Hallen ha scritto:

> abbiamo accesso ad un gestionale online (https) che richiede user e
> password. Dopo l'accesso si clicca su un link (javascript:void(0)) [ciò
> che appare in basso, nella barra del browser], da li si inserisce un
> codice, si preme "ok" e viene mostrato un menu a tendina (java) e da li
> si può cliccare per scaricare i vari pdf (nella barra non appaiono i
> nomi ma soltanto java).
> 
> Vorrei automatizzare il tutto con curl: inserire il codice e curl
> dovrebbe pensare a tutto.

Se è davvero Java e non Javascript, penso che tu non abbia nessuna 
possibilità.

Se è Javascript non ti basta curl, ma devi usare qualcos'altro 
(phantomjs, 
selenium, ecc.)

Bye.




Re: Disabilitare tutti i filesystem in ram

2016-12-28 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Wed, 28 Dec 2016 12:03:32 +0100, Nicola Manca ha scritto:

> Ho un problema di consumo di ram sul portatile, in particolare non
> riesco in nessun modo ad azzerare la voce buff/cache che ha sempre
> 600/900MB occupati. Ho provato con "echo 3 > /proc/sys/vm/drop_caches"
> ma nulla, durante il normale utilizzo piuttosto mi si riempie la swap,
> ma Linux non libera la RAM. Credo che il motivo sia che ho dei file
> systems in RAM, ma con systemd non so come verificarlo o disabilitarlo.

Se sono montati dovresti vedere quanto occupano con un normale df e 
verificare quali hanno tmpfs invece di un device.

Hai provato a minimizzare lo swappiness e vedere cosa succede?

Se rimane occupata, forse hai qualcosa che usa pesantemente MMAP, come 
per esempio MongoDB.

Bye.




Re: [OT - FLAME END - riguardo il codice di condotta su questa ML] era [Live chat su cms]

2016-12-03 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Sat, 03 Dec 2016 14:03:59 +0100, Dario ha scritto:

> Puoi aspettarti anche di peggio. Il tuo non è "un semplice errore".
> Prova a scrivere come hai fatto qui su altre ML moderate,
> vedi che reazioni ottieni (e non limitarti a quelle italiane).

Se devo essere onesto, mi sento più offeso dalla tua reazione iraconda 
che dai 2-3 messaggi di "spam" di Alessandro, per i quali si è pure 
scusato.

Onestamente, se dovessi scegliere, chiederei a te di lasciare questa 
mailing list, perchè quello che stai facendo è creare un ambiente tossico.

Pensa a un nuovo utente che arriva qui e vede il tuo pistolotto di 400 
righe perchè qualcuno ha OSATO citare un software closed source.

Ci sono mailing list (e forum, e newsgroup) in cui il tuo comportamento è 
motivo di espulsione.

Siamo qui per aiutarci a vicenda, non per insultarci e dare bacchettate 
sulle manine.

Se il manifesto della mailing list è quello che prospetti tu col tuo 
comportamento, fatemelo sapere che tolgo le tende.

Bye.




Re: [OT] Libro introduttivo all'informatica per ragazzi

2016-08-06 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Sat, 06 Aug 2016 00:03:02 +0200, Leandro Noferini ha scritto:

> mia figlia adolescente ha una predilezione per le materie umanistiche ma
> lo stesso io avrei piacere che masticasse qualcosa anche di informatica
> da un punto di vista generale e così vorrei trovarle un libro che
> spiegasse i fondamenti con un linguaggio adatto a neofiti: 

In italiano non saprei.

In inglese "Lauren Ipsum" è una storiella per bambini/ragazzi con elementi 
fondamentali di matematica e informatica messi in modo romanzato. Può 
aiutare a incuriosire, secondo me.

Ho visto diversi libri su Scratch, che credo sia l'equivalente del Logo 
adattato ai tempi moderni, con animazioni e tutto il resto: https://
scratch.mit.edu/

Bye.




Re: semi[OT] consiglio scheda video 4k

2016-07-08 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Thu, 07 Jul 2016 08:18:53 +, Luca Costantino ha scritto:

> A mio personalissimo avviso sono pochi, ma e' una questione
> assolutamente soggettiva

Sono pochi se giochi, ma per un uso desktop senza animazioni, anche 20 o 
15 Hz sono normalmente utilizzabili, su uno schermo LCD.

30 Hz erano fastidiosi sui CRT, in cui i fosfori si spegnevano un po' alla 
volta, quindi più Hz significava meno "flash" dello schermo e meno mal di 
testa.

Bye.




Re: snap (i nuovi pacchetti)

2016-06-20 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Mon, 20 Jun 2016 23:25:12 +0200, Federico Di Gregorio ha scritto:

> On 20/06/16 23:16, Alessandro Pellizzari wrote:

>> E infatti tutte le distro l'hanno adottato di corsa.

> Ehm, scusa, quali distro?

http://arstechnica.co.uk/information-technology/2016/06/ubuntu-snap-apps-
are-coming-to-distros-everywhere-bye-apt-yum/

> Comunque, ci sono svariate ragioni, anche di sicurezza, per un approccio
> che tende ad isolare le app una dall'altra: il fatto che snap per ora
> faccia schifo non significa che TUTTO l'approccio sia sbagliato (per
> esempio Flatpak permette di condividere i runtime, ovvero le librerie,
> risparmiando RAM nel caso i cui i pacchetti dipendano dallo stesso
> runtime).

Non conosco flatpak, ma da come lo descrivi sembra più simile a un docker 
con accesso ad alcune librerie di base.

Devo capire meglio come funziona... :)

Bye.




Re: snap (i nuovi pacchetti)

2016-06-20 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Mon, 20 Jun 2016 11:46:58 +0200, Pol Hallen ha scritto:

> trattasi (da quanto ho letto) di pacchetti in stile osx, già pronti
> all'uso (che probabilmente in futuro andranno a sostituire i gestori di
> pacchetti quali apt, dpkg, etc.)
> 
> che ne pensate?

Mi pare che la tendenza sia essere d'accordo con me: una cazzata.

Ma proprio per questo avranno un successo stratosferico.

E infatti tutte le distro l'hanno adottato di corsa.

Lo svantaggio è appunto lo stesso che su OSX: pacchetti che occupano un 
sacco di spazio non solo su disco (che costa relativamente poco), ma 
soprattutto in RAM, perchè le librerie non saranno più condivise.
Oltre ai già citati problemi di sicurezza.

Il vantaggio per l'utente è di scaricare il pacchetto, fare doppio click e 
usare il software, senza preoccuparsi di dipendenze, ppa, versione 
sbagliata delle libc, ecc. ecc.

Il vantaggio per Canonical è abbastanza ovvio: fare uno store in cui 
monetizzare le applicazioni, oltre ad avere un package manager simile a 
quello di iOS e Android da usare per la convergenza mobile-desktop.

Il vantaggio per i produttori di software è di poter distribuire nuove 
versioni senza aspettare i comodi delle distro. "Comodi" che di solito 
sono assicurarsi che non ci siano buchi di sicurezza evidenti e che il 
software funzioni bene nel più ampio numero di macchine possibile, ma 
tant'è.

L'unico scenario che io trovo corretto è quello del software closed 
source, che comunque si poteva risolvere anche prima con binari statici, 
ma almeno non devono fare 4-5 pacchetti diversi.

Ho l'impressione che sia l'inizio della fine per buona parte delle distro. 
Potrebbero rimanere forse Debian e RedHat perchè orientate ai server, e 
Ubuntu sul desktop.

Bye.




Re: Amaya

2016-05-18 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Wed, 18 May 2016 16:38:37 +0200, Paolo Gigante ha scritto:

> Salve a tutta la lista. Poichè mi interessa editare file html pensavo di
> installare Amaya su Jessie 8.4.

Current Release
Amaya 11.4.4 (18 January 2012).

It supports HTML 4.01, XHTML 1.0, XHTML Basic, XHTML 1.1, HTTP 1.1, MathML 
2.0, many CSS 2 features, and SVG.


Sei davvero sicuro di volerlo installare? HTML e CSS oggi progrediscono 
più 
in un mese che in tutto il periodo dal 1991 al 2013...

Bye.




Re: connessione a gmail

2016-05-18 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Tue, 17 May 2016 14:18:26 +0200, Giuliano Curti ha scritto:

> ho bisogno del vostro aiuto: da stamani, *apparentemente* senza motivo
> alcuno, la connessione a gmail non funziona più, aggiungo qualche
> dettaglio in più:

Hai per caso attivato il 2-factor authentication?

In quel caso devi generare una application password e usare quella, da 
claws, per scaricare la posta.

Bye.




Re: Stampante USB

2016-04-24 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Sun, 24 Apr 2016 10:34:30 +0200, Paolo ha scritto:

> Una piccola multifunzione stampante più scanner.
> 
> Magari una di quelle che colleghi e non fanno tribulare?

Io, di solito, con questi requisiti vado automaticamente su HP.

Attualmente ho una OfficeJet 4620 che però uso via WiFi perché mi serve da 
3 PC diversi.
Ha anche l'USB, e se hai hplip installato penso te la rilevi quasi da solo.

Bye.




Re: network manager: abilitare wireless prima del logon

2016-04-02 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Fri, 01 Apr 2016 10:21:07 +0200, Piviul ha scritto:

> Ciao a tutti, sto usando debian testing; fino a poco tempo fa network
> manager avviava la connessione wireless già all'avvio del desktop
> manager, ora invece avvia la connessione al logon dell'utente. Capita
> anche a voi? Esiste qualche impostazione per avviarla prima del logon?

A me non è capitato, ma prova a controllare nella configurazione della 
connessione. Io ho due voci lì: 
- Automatically connect to this network when it is available
- All users may connect to this network

Entrambe attive. Prova a controllare.

Bye.




Re: scheda video ati/radeon 9200 su jessie

2016-03-25 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Thu, 24 Mar 2016 11:27:27 +0100, claudio sca ha scritto:

> Per il supporto per le GPU delle serie Radeon R9 200, Radeon R7 200,

R9 200 (che è un modello del 2015) non è la stessa cosa di Radeon 9200 
(che è del 2001).

La 9200 è fuori supporto da parte di AMD da diversi anni. Non troverai 
driver proprietari aggiornati che la supportino, e AMD stessa consiglia di 
usare quelli open source.

Bye.




Re: [OT-hardware] low level format

2016-02-19 Per discussione Alessandro Pellizzari
Il Tue, 16 Feb 2016 23:33:02 +0100, le_gauche ha scritto:

> si in effetti è proprio quello che mi interessava fare, anche se
> perderei qualcosa della capacità finale almeno potrei (con la debita
> cautela) continuare a sfruttare il disco. intanto controllo un po' il
> man di fsck per maggiori lumi ma rimango aperto a qualsiasi altro
> suggerimento.

Il costo di un disco nuovo è enormemente inferiore alla somma di:

- tempo perso a fare la marcatura dei blocchi

- l'ansia che i dati vadano persi per nuovi badblock post-check

- tempo perso a fare il restore quando troverai un nuovo file corrotto 
(sempre che tu abbia i backup)

- tempo perso a fare il check periodicamente

- se lo usi in RAID: rischio che corrompa dati anche sui dischi buoni.

- e, se lo usi per roba di lavoro, un file qualsiasi che impieghi più di 
un'ora a ricreare in caso di corruzione.

Insomma, nella mia esperienza non vale mai la pena.

Bye.




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