Re: [OT] Backup dati

2020-07-10 Per discussione Giulio Turetta
backuppc

E' pacchettizzato per Debian, è solido e versatile.

Unica pecca? Non cripta i backup ma se la criptazione della partizione
che li contiene può essere sufficiente te lo consiglio.

Se invece la criptazione è un must vai un occhio a duplicity

Happy hack!

G.

Il 09/07/20 15:58, Alessandro Baggi ha scritto:
> Un saluto esteso a tutta la lista.
>
> Come da oggetto ho necessità di mettere su un server di backup per
> effettuare il backup di un NAS (debian) con ~1TiB, qualche VPS
> (potrebbero aumentare di numero) e una workstation. Sono tutti dati,
> quindi niente immagini di VM o container.
>
> Al momento ho in mano uno script (bash) da me scritto anni fa che
> utilizza rsync per il backup di molteplici host tramite SSH. Utilizza
> gli hardlink con l'opzione --link-dest e per ogni backup crea uno
> snapshot a se stante. Inoltre ho la possibilità di poter lanciare
> degli script di pre/post job (sempre script in bash) sui target remoti
> per operazioni (ES: lvm snapshot, backup di db, start/stop di
> servizi...), ha il mailing, ha il pruning dei vecchi job, ha
> un'impostazione per il QUOTA e il relativo controllo, crea un catalogo
> dei file con alcune informazioni (su file) per ogni snapshot, permette
> il restore dei backup sempre con rsync in un determinato path sul
> target. Niente di complesso ma funziona. A casa lo uso con ZFS dove è
> abilitata la compressione e dove ogni tanto lancio uno scrub per
> verificare se ci sono degli errori. La cosa che mi piace è che i file
> sono memorizzati nella stessa modalità in cui sono scaricati, quindi
> accessibili con qualsiasi tool disponibile sulla distro a non
> dipendono da uno specifico software di backup ma solo dal filesystem.
> Ha alcuni svantaggi come il limite degli hardlink, il gran numero di
> file salvati singolarmente e non in un archivio per backup il che
> potrebbe creare problemi con fsck. Oltre a queste non supporta la
> compressione, la cifratura e il controllo di integrità nativamente ma
> al momento posso ovviare al problema grazie a ZFS e comunque essendo
> uno script in bash preferirei gestire queste funzionalità in maniera
> più appropriata.
>
> Per un ambiente lavorativo stavo pensado a qualcosa di più
> professionale che supporti la compressione, deduplicazione (non che
> sia necessaria al momento), cifratura dei backup e controllo di
> integrità dei backup.
>
> Facendo un ricerca in rete ho trovato:
>
> 1) rsnapshot: non più mantenuto in quanto lo sviluppatore principale è
> passato a borgbackup.
> 2) dirvish: non più mantenuto dal 2014.
> 3) bacula: letteralmente un mostro (che ho usato in passato)
> 4) bareos: è il fork di bacula quindi come sopra
> 5) amanda: non so
> 6) borgbackup: tool veramente interessante ma supporta solo il push
> nativamente quindi dovrei usarlo con rsync + borg in locale. Anche in
> questo caso uno script bash è necessario per mantenere più client.
> 7) restic: simile a borgbackup
>
> e altri.
>
> Avete dei consigli al riguardo?
>
> Scusate la lunghezza e grazie.
>
> Alessandro.
>
>



Re: Che grande delusione questo Firefox e Chromium oppure linux?

2020-06-29 Per discussione Giulio Turetta
Il lun 29 giu 2020, 16:35 Davide Prina  ha scritto:

> On 29/06/20 16:00, Giulio Turetta wrote:
>
> > Possiamo dire che la swap serve ad ospitare dati che il sistema ritiene
> > più conveniente ritrovare "pronti all'uso" piuttosto che doverli
> > ricreare
>
> non sono d'accordo. Lo swap server per ospitare quella parte di RAM
> usata (dati + eseguibili) che per diversi motivi Linux (considero solo
> questo kernel, ma il discorso può essere più generico) ha ritenuto non
> essere necessaria nell'immediato e/o per avere una quantità appropriata
> di RAM libera pronta all'uso
>

È evidente che nell'ambito della VM la "fetta" a accesso più rapido è la
RAM.
Cosa va in swap e cosa rimane in RAM è un discorso complesso e per nulla
scontato, incluso il mantenimento della RAM "pronta all'uso" che
richiederebbe un capitolo a parte (free o available?).
Ciò non toglie che il principio generale rimanga lo stesso, qualche che sia
la forma di conservazione (che l'accesso sia più rapido o più lento non
modifica il concetto di fondo).


> > Se vuoi fare un esperimento puoi disattivare la swap:
> >
> > $ sudo swapoff -a
>
> io consiglierei di giocare con swappiness per impostare il parametro che
> configura l'uso dello swap da parte di Linux.
> swappiness può assumere valori tra 0 e 100, dove più è basso è il valore
> e più è basso l'uso dello swap da parte di Linux (0 = non usare lo
> swap), mentre più è alto il valore e più è alto l'uso dello swap da
> parte di Linux (100 = usa lo swap per tutto ciò che non è attualmente
> usato).
>

Giocare con swappiness può essere interessante come esperimento e può
essere utile in alcuni casi.

Anche per la swappiness però il comportamento è molto più complesso di
quanto descritto generalmente e la banalizzazione che se ne fa (e se ne fa
molta sul tema) porta spesso ad un uso inutile se non dannoso dello
strumento.
Così come descritto in genere sembra infatti che esista una correlazione
lineare tra il valore di swappiness e l'impiego della swap: pur sorvolando
sulle differenze tra le varie versioni del kernel (vedi l'effetto del
valore 0) va detto chiaramente che non è così.

Il concetto secondo cui esistono cose "necessarie nell'immediato" da tenere
in RAM è fallace. Non a caso in passato abbiamo assistito a problemi
(talvolta anche gravi con sistemi al collasso) per un uso sconveniente
della VM con impostazioni sia predefinite che personalizzate (senza
consapevolezza).

Va sempre detto che la VM è usata per la quasi totalità dai processi. Linux
è solo il regista ma il suo grado di "consapevolezza" circa i dati in VM e
l'uso che se ne intende fare è scarsa. È importante puntualizzare questo
aspetto perché spesso gli utenti hanno un idea piuttosto confusa sul punto.

Per sperimentare la cosa basta collegare un disco esterno e provare a
copiare da o su di esso un grosso file (con dimensioni pari o maggiori
della RAM installata): la RAM sarà saturata dalla cache che Linux mantiene
per evitare nuovo I/O dal disco in caso di ulteriori letture. Questo è
corretto secondo il principio (innegabile) che la RAM va sempre sfruttata
il più possibile (avere RAM libera è concettualmente un errore) ma non è
sempre favorevole. L'operazione potrebbe spingere in swap fette di VM
ritenute inattive ma che potrebbero invece divenirlo a breve. Il successivo
richiamo di ampie fette di VM dalla swap ha portato in passato a crash
ricorrenti nelle distribuzioni quando si operava (per esempio) con grandi
volumi di I/O.

Questo per ribadire semplicemente che le configurazioni possibili sono
molte e il tema della VM e l'uso che se ne fa è molto molto molto
complesso. Meglio non dare mai nulla per scontato ed approfondire con
attenzione il significato di ogni parametro di configurazione che si
imposta.

Per la sola swappiness si potrebbe scrivere un romanzo :-)

https://www.howtogeek.com/449691/what-is-swapiness-on-linux-and-how-to-change-it/


Re: Che grande delusione questo Firefox e Chromium oppure linux?

2020-06-29 Per discussione Giulio Turetta
La configurazione della VM (virtual memory) in Linux è complessa così
come sono complessi i meccanismi che la regolano (vedi parametri in
calce e loro significato).
La swap è una parte della VM e pertanto è legata mani e piedi alle sue
logiche.
Cercare di banalizzarne il funzionamento della VM è sbagliato e da
sempre questo tentativo in Linux è fonte di confusione ("perché non ho
ram libera!?" cit., "perché ho ram libera ma uso la swap?" cit.)
Possiamo dire che la swap serve ad ospitare dati che il sistema ritiene
più conveniente ritrovare "pronti all'uso" piuttosto che doverli
ricreare (e con ricreare si intende anche eseguire I/O) OPPURE nel caso
in cui la RAM sia satura per evitare un crash completo del sistema (per
quanto l'OOM killer tenti di salvare la situazione).

Se vuoi fare un esperimento puoi disattivare la swap:

$ sudo swapoff -a

Se non hai abbastanza ram disponibile il sistema diventerà instabile e
probabilmente si bloccherà.
Se hai abbastanza ram disponibile potrebbe essere più veloce o più lento
in base al tipo di operazioni che esegue e quindi in base a quanto le
configurazioni pre-impostate sono valide per quella determinata situazione.

In sostanza la configurazione predefinita per la VM cerca di servire nel
migliore dei modi l'impiego medio dell'utente ma non potrà mai e poi mai
essere adatta ad ogni impiego: lo stesso vale per le dimensioni della swap.

Possiamo anche dire però che se la swap viene usata c'è sempre un motivo
a monte: pensare di risolvere disattivando la swap è sbagliato tanto
quanto è sbagliato banalizzare, è sempre necessario comprendere cosa
avviene a monte.

Per quanto riguarda il browser: in Firefox about:config cercando memory
ho trovato alcune interessanti opzioni circa alcuni tentativi di
risolvere problemi di memoria (es. browser.tabs.unloadOnLowMemory) ma di
fatto non sembrano aver funzionato e non sembrano essere presenti dei
limiti veri e propri.
Considera che se fossero presenti dei limiti sarebbero comunque
arbitrari e non necessariamente adeguati alle necessità di ogni
sistema/utente (vedi quanto detto prima).

Se vuoi operare delle limitazioni sull'applicativo (e i sui processI!!!)
lo strumento da usare in Linux sono i CGROUP: attenzione perché anche in
questo caso l'argomento è tutt'altro che banale!
Ti lascio uno spunto:

$ sudo  cgcreate -g memory:firefox
$ echo 1G | sudo tee /sys/fs/cgroup/memory/firefox/memory.limit_in_bytes
$ echo $$ | sudo tee /sys/fs/cgroup/memory/firefox/tasks
$ firefox-esr

Attento alla versione di Debian che hai. L'implementazione è cambiata
nel tempo, per i comandi che ti ho dato dovresti avere almeno il kernel
della Stretch.

Happy hacking!

G.

$ ls -1 /proc/sys/vm/
admin_reserve_kbytes
block_dump
compact_memory
compact_unevictable_allowed
dirty_background_bytes
dirty_background_ratio
dirty_bytes
dirty_expire_centisecs
dirty_ratio
dirtytime_expire_seconds
dirty_writeback_centisecs
drop_caches
extfrag_threshold
hugetlb_shm_group
laptop_mode
legacy_va_layout
lowmem_reserve_ratio
max_map_count
memory_failure_early_kill
memory_failure_recovery
min_free_kbytes
min_slab_ratio
min_unmapped_ratio
mmap_min_addr
mmap_rnd_bits
mmap_rnd_compat_bits
nr_hugepages
nr_hugepages_mempolicy
nr_overcommit_hugepages
numa_stat
numa_zonelist_order
oom_dump_tasks
oom_kill_allocating_task
overcommit_kbytes
overcommit_memory
overcommit_ratio
page-cluster
panic_on_oom
percpu_pagelist_fraction
stat_interval
stat_refresh
swappiness
user_reserve_kbytes
vfs_cache_pressure
watermark_scale_factor
zone_reclaim_mode


Il 27/06/20 18:14, Antonio ha scritto:
> Il 27/06/20 16:52, Giuseppe Sacco ha scritto:
>> Credo che la soluzione sia di non usare lo swap o limitarne la
>> dimensione, per esempio a 1/2Gb. In questo modo se i processi usano
>> veramente tanta memoria vengono bloccati poco dopo aver iniziato a
>> usare lo spazio swap.
>>
> Ma le linee guida non sono di installare una swap doppio della RAM o e'
> ormai superato?
>



Re: OT: Grido di dolore: Openvpn su Wind/Infostrada

2020-03-20 Per discussione Giulio Turetta
Che configurazione hai sul server/firewall?

Occhio che i router dei gestori non fanno sempre nat simmetrici quindi
qualsiasi regola sulla porta sorgente potrebbe non funzionare

client_ip:client_port -> public_ip:random_port -> server_ip:server_port

Se sul server hai impostato rport o hai regole (tipo iptables -sport)
rischi di essere tu a tagliarti fuori i client.

Il 20/03/20 09:13, fran...@modula.net ha scritto:
> Il 17/03/2020 18:39, Nicola Ferrari (#554252) ha scritto:
>> On 3/17/20 6:23 PM, fran...@modula.net wrote:
>>>
>>> Il 17/03/2020 17:44, Nicola Ferrari (#554252) ha scritto:
 Porta?
 Protocollo di trasporto?
>>> 1194 udp
>>>
>>> I server Vpn sono configurati bene. Si tratta di sono due server
>>> diversi, uno attestato su Fastweb e due su Telecom.
>>> Hanno ognuno una dozzina di client Vpn funzionanti, salvo gli unici tre
>>> client che sono su Wind.
>>> Sembra quasi che ci sia un Nat o un Proxy interposto negli apparati
>>> Wind
>>> che rende impossibile raggiungere i server.
>> Non potrebbe semplicemente essere che W3 "chiude" porte non standard e/o
>> udp?
> Non saprei, ma quando ho fatto server Ovpn connesso con Vdsl/Wind3 non
> sono riuscito a raggiungerlo da fuori nemmeno con Ssh.
>
>>
>> Motivo per cui farei un rapido test cambiando porta di ascolto, oppure
>> reindirizzerei più porte sul lato pubblico verso la medesima porta di
>> ascolto openvpn..
> Molto difficile, per vari motivi, ma non escludo di poter fare un test
> nottetempo se uno dei client con conettività Wind è disposto
> nottetempo a collaborare.
>
> Purtroppo il Call center di Wind, che già era poco o punto
> collaborativo in periodi normali, adesso è praticamente irraggiungibile.
>
>> ciao,
>> N
>>
> Luciano
>



Re: consiglio su infrastruttura per virtualizzazione

2018-02-02 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Piviul,

    qemu/kvm + glusterfs.

Configurazione basic: 2 host (es. DL380 G6, li trovi usati a pochi soldi
su servershop24) con 3x 1gbit bonded per puntopunto fs tra i due server,
1gb per management + bridge vm, glusterfs per filesystem ridondato.
Configurazione plus: 3 host con 4x 1gb per bridge vm e mgmt, 2x 10gb
(prendi scheda intel dualport) per link incrociati tra gli host per
puntopunto fs (non serve switch 10gb che costa), glusterfs per
filesystem ridondato.

Per la basic spendi al massimo 2000€.
Per la plus spendi 4000€.

Ti porti a casa una bomba di hyper-converged.

Ciao!!!

G.


Il 30/01/2018 14:56, Piviul ha scritto:
> Ciao a tutti,
> volevo chiedere un consiglio sull'hardware da acquistare per la
> virtualizzazione. Allo stato attuale abbiamo 6 server linux e 2 server
> windows. Forse è la volta buona che riesco a convincere la direzione a
> virtualizzare il tutto. Non ho esperienza ma pensavo di separare lo
> storage dai server fisici. Come soluzione hardware cosa mi consigliate?
>
> ...se non volete fare pubblicità mi potete anche contattare in privato.
>
> Grazie mille
>
> Piviul
>
> PS
> Pensavo come software di utilizzare proxmox
>
>



Re: All in One

2017-01-26 Per discussione Giulio Turetta
Sì, scusate, ho copia/incollato un refuso! :-)
Il modello preciso è A4320-BB018M.

Attualmente Debian Jessie.
Sinora ho evidenziato solo un problema in un caso con l'RF-KILL. Ovvero
uno switch hardware teneva disabilitato il wifi e non v'è stato modo di
disattivarlo da Debian.

Per il resto tutto bene, non abbiamo evidenziato problemi.

Ciao!

G.

Il 26/01/2017 11:28, Dario ha scritto:
> Il 26/01/2017 10:27, Piviul ha scritto:
>> Giulio Turetta ha scritto il 25/01/2017 alle 19:28:
>>> Noi abbiamo fatto rollout di una trentina di Asus a430-bb018m, non
>>> ultimo perché vengono con freedos ;-)
>> Ciao Giulio, sai che ho cercato informazioni sul modello che hai citato 
>> e non ne ho trovate? Sei sicuro di averlo riportato correttamente?
>>
>> Piviul
>>
>>
> 
> Si è dimenticato qualche cifra :-)
> 
> Basandomi sulla restante parte e verificando sul sito Asus,
> ci sono questi modelli:
> 
> [1] ASUS A4310-BB018M
> [2] ASUS A4320-BB018M
> 
> La parte iniziale è il modello, quella che segue il "-" è l'allestimento
> (tipo di processore, ram, se presente S.O. etc.)
> 
> Nelle specifiche tecniche è raccomandato Windows, ma se Giulio dice che
> ha installato Debian senza problemi, probabilmente non ce ne dovrebbero
> essere di sorprese.
> 
> Giulio che installazione avete fatto? Puoi darci qualche specifica HW
> (S.O. installato? Debian? Ubuntu? ..versione?) in più? Grazie.
> 
> Dario
> 
> 
> -- Link --
> [1] https://www.asus.com/Commercial-All-in-One-PCs/A4310/specifications/
> [2] https://www.asus.com/Commercial-All-in-One-PCs/A4320/specifications/
> 
> 
<>

Re: All in One

2017-01-25 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Gino,

Nell'ambito dell'ingegneria, il termine Roll out (o Rollout) è spesso 
utilizzato per definire la fase finale dell'avviamento di un progetto, di una 
iniziativa o di un sistema di qualche tipo (anche un prodotto materiale). Si 
può usare, ad esempio, per indicare la parte conclusiva del collaudo di un 
nuovo aereo prima del suo impiego ufficiale, oppure per identificare la parte 
di training di un nuovo sistema informativo, prima della sua definitiva messa 
in esercizio.

Fonte: Wikipedia 

In bocca al lupo!

G.

Il 26 Gennaio 2017 06:01:28 CET, gino <gin...@soloalpikom.it> ha scritto:
>In data mercoledì 25 gennaio 2017 19:28:16, Giulio Turetta ha scritto:
>Noi abbiamo fatto rollout di una trentina di Asus a430-bb018m, non
>ultimo
> perché vengono con freedos ;-)
> 
> Ciao!
> 
>Scusami..non riesco a capire, a intendre quello che hai scritto: "Noi
>abbiamo 
>fatto rollout di una trentina di Asus...", cosa vuol dire ? "rollout"?
>Gino.
>
>
>
>> 
>
>> >Sono intenzionato a comprare un PC All in One. Ho fatto delle
>ricerche
>> >in
>> >internet, ma non ho trovato soluzioni,  che mi tranquillizzassero
>sulla
>> >sicura
>> >possibilità di installare Linux, tipo Debian , ubuntu...ecc
>> >Cerco una marca di PC All in One che sia sicuramente compatibile con
>> >Linux.
>> >Non vorrei fare un acquisto (sui 700/800 € circa..) e poi non
>riuscire
>> >ad
>> >installare Linux su All in One.
>> >Qualcuno ha esperienza in merito?
>> >Grazie in anticipo del eventuale consiglio.
>> >Gino.

-- 
Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità.

Re: All in One

2017-01-25 Per discussione Giulio Turetta
Noi abbiamo fatto rollout di una trentina di Asus a430-bb018m, non ultimo 
perché vengono con freedos ;-)

Ciao!

G.


Il 25 Gennaio 2017 19:07:03 CET, gino  ha scritto:
>Un saluto a tutti.
>Sono intenzionato a comprare un PC All in One. Ho fatto delle ricerche
>in 
>internet, ma non ho trovato soluzioni,  che mi tranquillizzassero sulla
>sicura 
>possibilità di installare Linux, tipo Debian , ubuntu...ecc
>Cerco una marca di PC All in One che sia sicuramente compatibile con
>Linux. 
>Non vorrei fare un acquisto (sui 700/800 € circa..) e poi non riuscire
>ad 
>installare Linux su All in One.
>Qualcuno ha esperienza in merito?
>Grazie in anticipo del eventuale consiglio.
>Gino.

-- 
Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità.

Re: Installazione con firmware non liberi.

2016-08-24 Per discussione Giulio Turetta
Puoi mettere il pacchetto con i firmware in un altra chiavetta, così
l'installer li rileva e li installa. A quel punto non c'è altro che devi
fare.

Ciao!

G.

On 24/08/2016 18:02, Claudio Giordano wrote:
> Il 2016-08-24 17:49 Gollum1 ha scritto:
>> Il 24 agosto 2016 16:26, Mario Vittorio Guenzi  ha
>> scritto:
>>>
>>>
>>> Il 24/08/2016 16:17, Gollum1 ha scritto:
>>>

 prima che diventi violento verso questa macchina, qualcuno mi dice
 cosa ci devo fare di questi firmware?
> 
> Dovresti riuscire copiando i file *.fw dalla chiavetta in
> /target/lib/firmware e
> fargli fare nuovamente il rilevamento dei driver a qual punto non dovrebbe
> avere problemi ma al termine dell'installazione penso tu debba installare
> il pacchetto contenente i firmware.
> 
> Saluti.
<>

Re: snap (i nuovi pacchetti)

2016-06-20 Per discussione Giulio Turetta
Insomma la solita sparata dell'ufficio marketing di Canonical...
Leggere per credere:

https://www.happyassassin.net/2016/06/16/on-snappy-and-flatpak-business-as-usual-in-the-canonical-propaganda-department/

Imbarazzante!

G.

On 20/06/2016 13:01, Lorenzo Breda wrote:
> Il giorno lun 20 giu 2016 alle ore 12:51 Giulio Turetta
> <giu...@sviluppoweb.eu <mailto:giu...@sviluppoweb.eu>> ha scritto:
> 
> Ma di fatto non è già possibile creare pacchetti self-contained? Voglio
> dire, se compilo tutto invece di "linkare" le librerie posso
> tranquillamente fare un pacchetto senza dipendenze, o sbaglio?
> 
> Insomma... continua a sfuggirmi il senso :-/
> 
> 
> Certamente, ma ora è una cattiva pratica, mentre in quel modo diventa
> una prassi, e con un metodo abbastanza standard di installazione. Fare
> un apt con tutto dentro è lo schifo, fare un package che trascini e si
> esegue è "WOW FIGO" :P
> 
> Il motivo per cui sono contrario è che si tratta appunto di una cattiva
> pratica resa prassi. È la stessa logica per cui molti programmi
> richiedono quantità spropositate di RAM. "Boh, tanto c'è, usiamola".
> 
> -- 
> Lorenzo Breda
<>

Re: snap (i nuovi pacchetti)

2016-06-20 Per discussione Giulio Turetta
Ma di fatto non è già possibile creare pacchetti self-contained? Voglio
dire, se compilo tutto invece di "linkare" le librerie posso
tranquillamente fare un pacchetto senza dipendenze, o sbaglio?

Insomma... continua a sfuggirmi il senso :-/

On 20/06/2016 12:42, Lorenzo Breda wrote:
> 
> 
> Il giorno lun 20 giu 2016 alle ore 12:38 Giulio Turetta
> <giu...@sviluppoweb.eu <mailto:giu...@sviluppoweb.eu>> ha scritto:
> 
> Davvero... non ne sento proprio l'esigenza... ma poi quale sarebbe il
> vantaggio!? Io vedo solo svantaggi...
> 
> 
> Disapprovo anche io, ma il vantaggio dei sistemi con pacchetti
> "self-contained" è chiaro: poter installare pacchetti aggiornati
> indipendentemente da quanto sia aggiornato il resto del sistema, in
> un'epoca in cui lo spazio su disco è un bene molto poco costoso.
> 
> -- 
> Lorenzo Breda
<>

Re: snap (i nuovi pacchetti)

2016-06-20 Per discussione Giulio Turetta
Davvero... non ne sento proprio l'esigenza... ma poi quale sarebbe il
vantaggio!? Io vedo solo svantaggi...

On 20/06/2016 12:24, Gollum1 wrote:
> Il 20 giugno 2016 11:46:58 CEST, Pol Hallen  ha 
> scritto:
>> 'giorno a tutti :-) mi permetto di aprire questo thread
>>
>> http://www.smartworld.it/informatica/pacchetti-snap-ubuntu-altre-distribuzioni-linux.html
>>
>> trattasi (da quanto ho letto) di pacchetti in stile osx, già pronti 
>> all'uso (che probabilmente in futuro andranno a sostituire i gestori di
>>
>> pacchetti quali apt, dpkg, etc.)
>>
>> che ne pensate?
>>
>> saluti
>>
>> Pol
> 
> Personalmente tutto il male possibile... un proliferare di librerie ripetute. 
> (Non ho letto l'articolo, magari non è proprio come osx)
> 
<>

Re: Libro linux

2015-11-30 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Marco,

difficilmente troverai di meglio: https://debian-handbook.info/
C'è anche la versione tradotta in italiano, quantomeno avevamo
completato la traduzione del primo manuale per Squeeze (che comunque va
benissimo come lettura).

Ciao!

G.

On 30/11/2015 11:49, Marco Pirola wrote:
> Ciao a tutta la lista; sto' cercando un libro completo in italiano su
> linux che tratti se esiste il mondo debian. Qualcuno può darmi consigli
> sull'acquisto?
> 
<>

Re: Virtualizzazione

2015-08-12 Per discussione Giulio Turetta
Non uso i vari lib* perchè mi trovo bene col kvm puro.
La migrazione a caldo si fa comunque.
Sicuramente le librerie aiutano, kvm puro è un po' ostico...

Se con le lib* puoi avviare la macchina comunque con un interfaccia tap
non dovresti aver problemi.

Il resto delle configurazioni sono fuori dall'ambito delle lib*
inquanto sono configurazioni sistemistiche dell'host.
Sull'host infatti puoi lasciare il bridge configurato come visto assieme.

Lanciata la vm con tap dalla lib* devi solo avere la premura di mettere
up l'interfaccia ed aggiungerla al bridge. In buona sostanza quello che
fanno i due script mimmo che hai creato in /etc/kvm per up e down
della vm.

Happy hacking!

G.

On 12/08/2015 11:14, Mimmo wrote:
-Messaggio originale-From: Gian Uberto Lauri
Sent: Wednesday, August 12, 2015 9:52 AM
To: debian-italian@lists.debian.org
Subject: Re: Virtualizzazione
 
Mimmo writes:
  Il problema e' che con virt-manager non sono riuscito a far si
 che la
  macchina virtuale abbia un ip della stessa classe della
 macchina host,
 
Intendi rete(*)?
 Intendo dire che la macchina host ha come indirizzo ip 192.168.1.25 e la
 vm deve avere  192.168.1.10, utilizzando l'esempio di Giulio ci sono
 riuscito ma non avviando la macchina con virt-manager
 
 
Provando ad indicare un bridge che esiste sulla mia macchina
 fisica (e
che potrei dismettere) e non virbr0 e poi ad assegnare un IP della
rete dell'ufficio (classe B, libvirt usa di solito la rete
192.168.122.0 di classe C) riuscivo a pingare in uscita dalla VM ma
non in ingresso, quindi un modo ci deve essere. Purtroppo al momento
non ho tempo per indagare su quello che va fatto al bridge perché la
vm sia pingabile dall'esterno, ma riguardando le istruzioni per KVM
che hai dovresti riuscire a mettere la VM sulla stessa rete della
macchina ospite.
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: Virtualizzazione

2015-08-12 Per discussione Giulio Turetta
Spero in futuro di trovare un po' di tempo per approfondire l'argomento
lib* perchè sino ad ora non ne ho avuto. Penso che sarebbe interessante
specialmente per i collaboratori ai quali sarebbe richiesto un know-how
minore...

Però la prossima cosa in programma è provare kvm con il GlusterFS come
storage, da Jessie in poi la versione pacchettizzata di kvm dovrebbe
essere abile per la produzione :-)

On 12/08/2015 12:07, Gian Uberto Lauri wrote:
 Giulio Turetta writes:
   Non uso i vari lib* perchè mi trovo bene col kvm puro.
   La migrazione a caldo si fa comunque.
 
 Indubbiamente. Libvirt è sono uno strato per uniformare le interfacce.
 
 Solo che gestire una infrastruttura cloud (giocai con OpenNebula in
 passato) con solo kvm diventa pesantino :).
 
attachment: giulio.vcf

Re: Virtualizzazione

2015-08-07 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Mimmo,

sull'host, nel file /etc/network/interfaces, metti quanto segue:

 # The loopback network interface
 auto lo
 iface lo inet loopback
 
 auto br0
 # The primary network interface
 iface br0 inet static
 address 192.168.1.10
 netmask 255.255.255.0
 gateway 192.168.1.1
 bridge_ports eth0
 bridge_stp off
 bridge_fd 0
 bridge_maxwait 0


Ovviamente devi avere un interfaccia eth0 (che non dev'essere
configurata perchè viene usata dal bridge). Ferma network-manager o
similari se li usi (da Jessie il network-manager gestisce anche i bridge
ma in ambiente server non ha alcun senso).

Per tirare su il br0 o fai un reboot oppure accertati che siano giù
tutte le interfacce e dai un:

 ifup br0

Prepariamo due script molto basici per la gestione dei tap kvm sul bridge.

Il primo /etc/kvm/mimmo-ifup:

 #!/bin/sh
 
 /sbin/ifconfig $1 0.0.0.0 up
 /usr/sbin/brctl addif br0 $1
 exit 0

Il secondo /etc/kvm/mimmo-ifdown:

 #!/bin/sh
 
 /sbin/ifconfig $1 down
 /usr/sbin/brctl delif br0 $1
 exit 0

Lancia la macchina virtuale così (argomenti minimali in questo caso dato
che ci concentriamo sulla rete):

 kvm -hda guest.qcow2 -net nic,vlan=0,macaddr=00:0c:29:12:35:07 -net 
 tap,vlan=0,ifname=tapGuest,script=/etc/kvm/mimmo-ifup,downscript=/etc/kvm/mimmo-ifdown

Cosa succede?

Hai un interfaccia in bridge br0 che rilancia sul cavo ethernet
dell'host (via eth0) tutto quello che ci transita dentro (detta così è
un po' rozza lo so, ma semplifichiamo).

Quando lanci la macchina kvm crea un interfaccia di rete virtuale per il
guest e la attacca ad un interfaccia di tipo tap sull'host.
Praticamente sull'host compare un interfaccia tapGuest che è l'esatto
corrispondente di un cavo di rete virtuale che arriva dalla macchina guest.

Una volta creata l'interfaccia, kvm tramite lo script mimmo-ifup,
attacca il cavo virtuale che arriva dalla macchina guest al bridge e
quindi alla rete a cui è connessa l'interfaccia eth0 dell'host.
Il traffico passa tutto: ARP, DHCP, ecc.
E' esattamente come aver attaccato la macchina virtuale con un cavo alla
stessa rete dell'host.

Happy hacking!

G.

On 07/08/2015 12:42, Mimmo wrote:
 -Messaggio originale- From: Giulio Turetta
 Sent: Thursday, August 6, 2015 11:04 AM
 To: debian-italian@lists.debian.org
 Subject: Re: Virtualizzazione
 
 
 Assolutamente sì.
 Metti la scheda in bridge e ci carichi i i tap delle macchine virtuali.
 
 Ho provato ma non ci riesco, potresti gentilmente farmi un esempio del
 file interfaces che immagino contenga le istruzioni per il bridge e il
 tap? cercando su internet ho trovato poco di cio' che mi serviva (magari
 ho cercato male), se avete qualche guida in merito e potreste indicarmi
 il link per scaricarla mi fareste un piacere, cosi non vi infastidisco
 scrivendo stupidaggini :-)
 
 E se creo un eth0:1 con l'altro indirizzo ip? forse non e' raggiungibile
 dalle vm...
 
 Grazie a tutti per le risposte che ho letto con attenzione, e ho
 approfondito googlando...
 
 Mimmo
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: Virtualizzazione

2015-08-07 Per discussione Giulio Turetta
Dimenticavo... in questo caso devi lanciare kvm come root perchè
altrimenti non può creare i tap (sempre che non hai modificato i
privilegi di un altro utente). La cosa comunque è quasi irrilevante
perché puoi usare l'opzione runas per far droppare a kvm i privilegi di
root dopo l'avvio e se hai necessità di far lanciare le macchine a terzi
puoi sempre avvalerti di sudo.

Altra cosa: brctl è il comando per gestire i bridge.
Non ricordo se sia una dipendenza di kvm, eventualmente ricordati di
installarlo:

 apt-get update  apt-get install bridge-utils

Happy hacking!

On 07/08/2015 13:10, Giulio Turetta wrote:
 Ciao Mimmo,
 
   sull'host, nel file /etc/network/interfaces, metti quanto segue:
 
 # The loopback network interface
 auto lo
 iface lo inet loopback

 auto br0
 # The primary network interface
 iface br0 inet static
 address 192.168.1.10
 netmask 255.255.255.0
 gateway 192.168.1.1
 bridge_ports eth0
 bridge_stp off
 bridge_fd 0
 bridge_maxwait 0
 
 
 Ovviamente devi avere un interfaccia eth0 (che non dev'essere
 configurata perchè viene usata dal bridge). Ferma network-manager o
 similari se li usi (da Jessie il network-manager gestisce anche i bridge
 ma in ambiente server non ha alcun senso).
 
 Per tirare su il br0 o fai un reboot oppure accertati che siano giù
 tutte le interfacce e dai un:
 
 ifup br0
 
 Prepariamo due script molto basici per la gestione dei tap kvm sul bridge.
 
 Il primo /etc/kvm/mimmo-ifup:
 
 #!/bin/sh

 /sbin/ifconfig $1 0.0.0.0 up
 /usr/sbin/brctl addif br0 $1
 exit 0
 
 Il secondo /etc/kvm/mimmo-ifdown:
 
 #!/bin/sh

 /sbin/ifconfig $1 down
 /usr/sbin/brctl delif br0 $1
 exit 0
 
 Lancia la macchina virtuale così (argomenti minimali in questo caso dato
 che ci concentriamo sulla rete):
 
 kvm -hda guest.qcow2 -net nic,vlan=0,macaddr=00:0c:29:12:35:07 -net 
 tap,vlan=0,ifname=tapGuest,script=/etc/kvm/mimmo-ifup,downscript=/etc/kvm/mimmo-ifdown
 
 Cosa succede?
 
 Hai un interfaccia in bridge br0 che rilancia sul cavo ethernet
 dell'host (via eth0) tutto quello che ci transita dentro (detta così è
 un po' rozza lo so, ma semplifichiamo).
 
 Quando lanci la macchina kvm crea un interfaccia di rete virtuale per il
 guest e la attacca ad un interfaccia di tipo tap sull'host.
 Praticamente sull'host compare un interfaccia tapGuest che è l'esatto
 corrispondente di un cavo di rete virtuale che arriva dalla macchina guest.
 
 Una volta creata l'interfaccia, kvm tramite lo script mimmo-ifup,
 attacca il cavo virtuale che arriva dalla macchina guest al bridge e
 quindi alla rete a cui è connessa l'interfaccia eth0 dell'host.
 Il traffico passa tutto: ARP, DHCP, ecc.
 E' esattamente come aver attaccato la macchina virtuale con un cavo alla
 stessa rete dell'host.
 
 Happy hacking!
 
 G.
 
 On 07/08/2015 12:42, Mimmo wrote:
 -Messaggio originale- From: Giulio Turetta
 Sent: Thursday, August 6, 2015 11:04 AM
 To: debian-italian@lists.debian.org
 Subject: Re: Virtualizzazione


 Assolutamente sì.
 Metti la scheda in bridge e ci carichi i i tap delle macchine virtuali.

 Ho provato ma non ci riesco, potresti gentilmente farmi un esempio del
 file interfaces che immagino contenga le istruzioni per il bridge e il
 tap? cercando su internet ho trovato poco di cio' che mi serviva (magari
 ho cercato male), se avete qualche guida in merito e potreste indicarmi
 il link per scaricarla mi fareste un piacere, cosi non vi infastidisco
 scrivendo stupidaggini :-)

 E se creo un eth0:1 con l'altro indirizzo ip? forse non e' raggiungibile
 dalle vm...

 Grazie a tutti per le risposte che ho letto con attenzione, e ho
 approfondito googlando...

 Mimmo


attachment: giulio.vcf

Re: Virtualizzazione

2015-08-06 Per discussione Giulio Turetta
Ciao,

 1) kvm e’ abbastanza maturo per essere utilizzato per dei server di
 produzione o consigliate come alternativa vmware?

Gestisco macchine virtuali su kvm da 5 anni a questa parte, misto
linux/windows. Nessun problema di affidabilità, anzi tutt'altro.
Assolutamente stabile, impeccabile.

 2) sto utilizzando come manager delle macchine virt-manager (penso non
 usare nessun interfaccia grafica renda tutto piu’ affidabile) ma ne
 conoscete uno piu’ affidabile e completo?

Finora non ho sentito la necessità di usare un interfaccia grafica.

 3) posso assegnare ad una macchina virtuale l’indirizzo ip della stessa
 classe di rete della macchina host? es host 192.168.1.10, macchina
 virtuale 192.168.1.20, avendo la macchina host una sola scheda di rete

Assolutamente sì.
Metti la scheda in bridge e ci carichi i i tap delle macchine virtuali.

Happy hacking!

G.
attachment: giulio.vcf

Re: versioni di samba

2015-05-22 Per discussione Giulio Turetta
Però mantenere software compilato manualmente è un bell'onere... ogni
volta che c'è un baco di sicurezza ricompilare tutto ecc.
In effetti almeno il pacchetto samba dovrebbe essere aggiornato di
frequente, perché se ad ogni release guardo la sfilza infinita di
fix/security fix del changelog samba4 mi viene male :-/

G.

On 22/05/2015 10:00, dea wrote:
 
 
 Da parecchio uso Samba 4 compilato la sorgenti e senza nessuna patch 
 specifica.
 Non ho mai avuto problemi (magari è solo fortuna...).
 
 Per aggiornare, ricompili i nuovi sorgenti ed installi, avrai un fresh su
 quelli vecchi.
 
 Ciao
 
 Luca
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: ssh remoto su macchina senza IP fisso

2015-05-02 Per discussione Giulio Turetta
Ciao,

ma C ha un ip pubblico/raggiungibile seppure dinamico?

G.

Il 02 maggio 2015 13:32:21 CEST, maxlinux duemila maxlinux2...@gmail.com ha 
scritto:
ciao a tutti

sto cercando un sistema per poter fare il login in una machina a cui
tra poco non avrá più una IP fissa.

La situazione è la seguente:

A) mio portatile: IP variabile senza possibilità di redirigere porte.
B) server generico con IP fissa
C) server domestico senza IP fissa e senza possibilità di redirigere
porte

A deve poter fare il login in C, anche se deve passare da B

La mia idea è di fare uno script che crei un tunnel da C a B, e poi
quando ho bisogno mi collego da A a B e da li prendo il controllo di
C.

è una idea sbagliata, o c' è qualche cosa di meglio in giro?

ciao,
MaX


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Re: ssh remoto su macchina senza IP fisso

2015-05-02 Per discussione Giulio Turetta
Se hai il controllo del server B, puoi fare un natting a partire da li
che punti al server C. Per conoscere l'ip del server C vedi quanto detto
sul DNS.

Se vuoi proprio che le connessioni siano avviate da C anziché
dall'esterno e ti piace l'idea del tunnel allora hai due possibilità:

* un point to point tra B e C, A si collega a C attraverso B
* un bridge tenuto in piedi da B, A si collega a C tramite il bridge

Nel secondo caso, probabilmente il più pratico, B fa da vpn server. A e
C si collegano a B con due tunnel.
Come strumento, per essere veloce, io userei openvpn/tap.
Con i tunnel in piedi A, B e C avrebbero ciascuno una nuova interfaccia
nella tua rete virtuale (con corrispondente ip a tua scelta).
Probabilmente è la cosa più comoda da fare se conti di stabilire spesso
connessioni da A a C (usando diversi protocolli, non solo ssh).

Tieni conto che le opzioni sono molteplici.

Banalmente, per ssh, potresti anche fare così:

A# ssh -L :C-HOST:22 root@B-HOST

successivamente potrai collegarti in ssh a C come segue:

A# ssh -p  root@localhost

Considera che fare dei tunnel anche con openvpn/tap non è esattamente
cosa che definirei banale, ovviamente dipende dal tuo know-how in
materia di networking e, nella fattispecie, di SSL  co.

Happy hacking! ;-)

On 02/05/2015 16:06, maxlinux duemila wrote:
 no, oltre a diventare dinamico il server sará pure dietro una nat,
 dove ovviamente non si possono toccare le porte e fare un redirect.
 
 Quindi soluzioni di dns dinamico non sevirebbero perché anche a
 conoscere l' IP non potrei comunicare con il serverino,  ameno che lui
 non apra un tunnel verso l' unico server con IP fisso disponibile.
 
 mi chiedevo se non ci fossero soluzioni tupo queste ma più moderne.
 
 Il 02/05/15, Giulio Turettagiu...@sviluppoweb.eu ha scritto:
 Il problema è reperire l'indirizzo di C perchè è divenuto dinamico?

 Se ho capito bene il problema, generalmente queste situazioni si
 gestiscono con il DNS. Ovvero il client (in questo caso C) oppure il
 DHCP server aggiornano un record DNS.
 La macchina che vuole collegarsi non utilizzerà più l'ip, bensì il DNS,
 rendendo sostanzialmente trasparente l'ip assegnato all'host.

 Generalmente far lavorare il client è la soluzione più semplice, perchè
 spesso non c'è controllo sul DHCP server e/o sul DNS.
 Esistono diversi servizi, anche gratuiti, per gestire questa situazione.

 Spero di aver capito bene il problema ;-)


 On 02/05/2015 14:54, maxlinux duemila wrote:
 Il 02/05/15, Giulio Turettagiu...@sviluppoweb.eu ha scritto:
 Ciao,

 ma C ha un ip pubblico/raggiungibile seppure dinamico?

 G.

 No, sará un IP nascosto dietro una nat.

 ciao
 MaX



 
 
attachment: giulio.vcf

Re: ssh remoto su macchina senza IP fisso

2015-05-02 Per discussione Giulio Turetta
Il problema è reperire l'indirizzo di C perchè è divenuto dinamico?

Se ho capito bene il problema, generalmente queste situazioni si
gestiscono con il DNS. Ovvero il client (in questo caso C) oppure il
DHCP server aggiornano un record DNS.
La macchina che vuole collegarsi non utilizzerà più l'ip, bensì il DNS,
rendendo sostanzialmente trasparente l'ip assegnato all'host.

Generalmente far lavorare il client è la soluzione più semplice, perchè
spesso non c'è controllo sul DHCP server e/o sul DNS.
Esistono diversi servizi, anche gratuiti, per gestire questa situazione.

Spero di aver capito bene il problema ;-)


On 02/05/2015 14:54, maxlinux duemila wrote:
 Il 02/05/15, Giulio Turettagiu...@sviluppoweb.eu ha scritto:
 Ciao,

 ma C ha un ip pubblico/raggiungibile seppure dinamico?

 G.
 
 No, sará un IP nascosto dietro una nat.
 
 ciao
 MaX
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: passi da seguire da 7.0 a 8.0

2015-05-02 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Marco,

trovi le istruzioni complete nelle note di rilascio di Jessie¹.
Scegli le note di rilascio corrette in base al tipo di installazione che
hai su Wheezy (32/64bit) ed in base al formato con cui preferisci
visualizzarle (html/pdf/plain).

Nelle note di rilascio trovi una sezione dedicata all'upgrade da
Wheezy², capitolo 4 Aggiornamenti da Debian 7 (wheezy).

Ciao!

G.

¹ https://www.debian.org/releases/stable/releasenotes
² es. per 32bit
https://www.debian.org/releases/stable/i386/release-notes/ch-upgrading.it.html

On 30/04/2015 18:54, marco pirola wrote:
 Che passi devo eseguire per fare un upgrade dalla oldstable alla nuova
 stable 8.0? Buon 1 Maggio per tutti
 
 


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Re: Dubbio Proxy

2015-03-23 Per discussione Giulio Turetta
Si può anche usare le configurazione automatica, se non ricordo male è
molto utile e si può usare un minimo di javascript per rendere
intelligente la configurazione, es. far utilizzare il proxy al browser
solo nella rete aziendale, ecc.

G.

On 23/03/2015 13:14, Luca Costantino wrote:
 Il giorno lun 23 mar 2015 alle ore 13:00 Paolo niggle...@gmail.com
 mailto:niggle...@gmail.com ha scritto:
 
 quando vi chiedono di implementare un proxy, generalmente che fate?
 Mi spiego meglio...
 
 io di solito implemento SQUID, ma è una scomodità dover settare tutti i
 client... Se poi sono portatili che si collegano a varie reti... gli
 utenti fanno fatica...
 
 
 Dovrebbe essere possibile istruire i client circa le impostazioni del
 proxy direttamente tramite DHCP... ammesso che lo usi...
 
 luca 
attachment: giulio.vcf

Re: samba e gruppi

2015-03-23 Per discussione Giulio Turetta
'sera!

Il tuo linux non conosce i gruppi e gli utenti che girano nel mondo
samba. Perché ciò avvenga devi utilizzare winbind¹, ldap o comunque
qualsiasi altro metodo per condividere e mappare gli uid linux al
corrispondente sid del mondo windows.

Se esegui getent passwd e getent group vedi gli utenti ed i gruppi
che il tuo linux vede/conosce e quindi usa nei menu di caja (allo stato
attuale solo quelli locali).

Non è necessario AD, per esempio ho diversi ambienti ancora sul 3.6 con
PDC/BDC + LDAP, però non è una passeggiata... dipende da quanto tempo
vuoi investire e da che risultato vuoi raggiungere (ridondanza, ecc.)

Happy hacking

G.

¹ https://www.samba.org/samba/docs/man/manpages/winbindd.8.html


On 23/03/2015 20:04, Pol Hallen wrote:
 'sera a tutti :-)
 
 forse la soluzione è un active directory forse no...
 
 una share samba tradizionale, accedo con cifs, creo un file e da caja (o
 file manager qualunque) voglio cambiare il gruppo settando però i gruppi
 configurati a livello server di samba.
 
 Il file manager invece mostra i gruppi di sistema locale.
 
 Una soluzione è usare +s, però vorrei poter gestire i gruppi
 ereditandoli dal server
 
 pensavo che inherit permission facesse proprio quello... invece no...
 
 qualche idea?
 
 please: non ditemi che ci vuole per forza un AD :-/
 
 grazie
 
 Pol
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: Suggerimenti per NAS debian

2015-03-18 Per discussione Giulio Turetta
Direttamente non spediscono perché sono svizzeri e quindi fuori dall'UE:
serve un importatore che certifichi che non contengono componenti
nocivi, sono adatti al mercato UE ecc.

Quindi tocca rivolgersi a qualche shop online che sia fornito
possibilmente di tutti i componenti che servono (case, pigtails,
alimentatori, ecc.). Purtroppo sinora ho trovato  solo shop teutonici
(*cof* *cof* varia-store.com, landashop.com) ma sarebbe fantastico
trovarne uno di italiano per almeno due motivi:

* per le aziende serve la piva international altrimenti no VAT no party
* è un peccato arricchire i ns. già facoltosi amici tedeschi ^_^

Quindi se ne trovate qualcuno fatemi sapere :-P

Grazie

G.


On 18/03/2015 17:52, Dino Picascia wrote:
 
 
 Il mercoledì 18 marzo 2015, Alessandro Baggi alessandro.ba...@gmail.com
 mailto:alessandro.ba...@gmail.com ha scritto:
 
 Salve lista,
 concordo con Giulio, ho preso una apu1d della Pc Engines ed è una
 favola. (link http://www.pcengines.ch/apu1d.__htm
 http://www.pcengines.ch/apu1d.htm). La sto usando con pfsense e va
 una favola. Ora non so se hai necessità di raid ma la apu1d ha una
 porta sata (dati). Da un occhio al link.
 
 Saluti.
 
 Salve lista, una domanda.
 Avrei anche io bisogno di una board della Pc Engines, ma ho notato che
 non spediscono in Italia.
 Come ovviare a questo problemino??
 Grazie.
 Saluti Dino ;) 
 
 
 On 03/16/2015 07:54 AM, Giulio Turetta wrote:
 
 Ciao,
 dai un occhiata alle schede Alix/Pc Engines. Quelle nuove hanno
 cpu dual
 core 1ghz e 2/4gb di Ram, sata, microsd, usb, 3 porte eth gigabit,
 alloggiamento sim... io ne ho circa 60 in circolazione attive
 h24 negli
 ambienti più disparati e sono veramente solide. I case sono
 molto belli
 e possono alloggiare dischi. Raffreddamento passivo che in
 questi casi
 non guasta mai (noise) e basso assorbimento.
 Happy hacking! ;-)
 G.
 
 Il 16 marzo 2015 01:10:28 CET, gerlos gerlo...@gmail.com ha
 scritto:
 
 Ciao a tutti,
 Stasera mi sono arreso alla morte della scheda madre del mio
 vecchio serverino domestico, che faceva da NAS con samba e
 minidlna e da seedbox grazie a Transmission.
 
 Era il pezzo più “vecchio” che mi era rimasto a casa, aveva
 una CPU VIA a 400 MHz (!!!) su una scheda madre mini itx.
 
 Ora sono alla ricerca di un successore!
 
 Ho provato con un Raspberry Pi model B con su Raspian che
 avevo a casa per altri progetti, ma non ne sono rimasto
 particolarmente contento, perché non ha una scheda di rete
 gigabit ethernet, e non gli posso collegare in modo “pulito” un
 hard disk da 2,5”.
 
 Visto che mi sono fatto un giro in rete e mi sono confuso
 non poco, se avete realizzato progettini simili recentemente, vi
 va di darmi qualche suggerimento?
 
 I requisiti importanti per me sarebbero:
 - totale compatibilità con Debian Jessie
 - possibilità di collegare 1 o meglio 2 HDD sata da
 2,5”
 - scheda di rete gigabit ethernet
 - almeno 1 GB di RAM
 
 Su CPU e GPU, dopo anni di 400 MHz, qualsiasi cosa mi
 sembrerà superpotente… ;-)
 
 grazie a tutti,
 gerlos
 
 --
 Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some
 works. You do more
 of what works. If it works big, others quickly copy it. Then
 you do something
 else. The trick is the doing something else.
 http://gerlos.altervista.org  
   gerlos  +- - -   gnu/linux registred user #311588
 
 
 --
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 https

Re: HpAcuCli per smart array P440ar

2015-03-17 Per discussione Giulio Turetta
Alcuni controller sono supportati solo da CCISS (i più vecchi), alcuni
solo da hpsa (i più recenti), altri da entrambi.
In passato ho avuto brutte esperienze con i CCISS (instabilità su Smart
Array P410): se il controller è supportato da hpsa molto meglio.

Ciao

G.

On 16/03/2015 19:21, dea wrote:
 
 Nonposso darti una conferma diretta ma dovrebbero andare bene i 
 driver CCISS del kernel:

 vendor: 103c (Hewlett-Packard Company), device: 3239 (Smart Array 
 Gen9 Controllers), subvendor: 103c, subdevice: 21c0 (P440ar)
 
 m, il driver CCISS è un driver dismesso da HP, i nuovi controller sono
 supportati dal nuovo hpsa, di fatti non vedi più i volumi come 
 /dev/cciss/c0d0..
 ma semplicemente come /dev/sdx
 
 A prescindere HP ha sempre avuto un fantastico supporto per i suoi controller
 direttamente dal kernel vanilla, se usi jessie, quindi un kernel un po
 giovane, vai sul sicuro
 
 Luca
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: Suggerimenti per NAS debian

2015-03-16 Per discussione Giulio Turetta
Ciao,
dai un occhiata alle schede Alix/Pc Engines. Quelle nuove hanno cpu dual core 
1ghz e 2/4gb di Ram, sata, microsd, usb, 3 porte eth gigabit, alloggiamento 
sim... io ne ho circa 60 in circolazione attive h24 negli ambienti più 
disparati e sono veramente solide. I case sono molto belli e possono alloggiare 
dischi. Raffreddamento passivo che in questi casi non guasta mai (noise) e 
basso assorbimento. 
Happy hacking! ;-)
G.

Il 16 marzo 2015 01:10:28 CET, gerlos gerlo...@gmail.com ha scritto:
Ciao a tutti,
Stasera mi sono arreso alla morte della scheda madre del mio vecchio
serverino domestico, che faceva da NAS con samba e minidlna e da
seedbox grazie a Transmission.

Era il pezzo più “vecchio” che mi era rimasto a casa, aveva una CPU VIA
a 400 MHz (!!!) su una scheda madre mini itx. 

Ora sono alla ricerca di un successore! 

Ho provato con un Raspberry Pi model B con su Raspian che avevo a casa
per altri progetti, ma non ne sono rimasto particolarmente contento,
perché non ha una scheda di rete gigabit ethernet, e non gli posso
collegare in modo “pulito” un hard disk da 2,5”.

Visto che mi sono fatto un giro in rete e mi sono confuso non poco, se
avete realizzato progettini simili recentemente, vi va di darmi qualche
suggerimento?

I requisiti importanti per me sarebbero:
- totale compatibilità con Debian Jessie
- possibilità di collegare 1 o meglio 2 HDD sata da 2,5”
- scheda di rete gigabit ethernet
- almeno 1 GB di RAM

Su CPU e GPU, dopo anni di 400 MHz, qualsiasi cosa mi sembrerà
superpotente… ;-)

grazie a tutti,
gerlos

--
Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some works. You
do more
of what works. If it works big, others quickly copy it. Then you do
something
else. The trick is the doing something else.
http://gerlos.altervista.org 
 gerlos  +- - -   gnu/linux registred user #311588


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-- Inviato dal mio cellulare Android con K-9 Mail.

Re: Problemi di autenticazione SAMBA

2015-03-11 Per discussione Giulio Turetta
Provato le opzioni di sec= tipo -o sec=ntmlv2 ?

Il 11 marzo 2015 23:34:03 CET, dea d...@corep.it ha scritto:


Datemi un muro dove sbattere la testa... è tutto il giorno (e la notte)
che
provo e riprovo, ma senza ottenere risultati.

Questo caso è relativo ad una rete pesantemente ibrida:

- Due DC Windows
- Un file server Debian in join con il dominio di cui sopra
- Client Windows
- Clinet Debian

Da questa mattina (sino a ieri tutto andava come un orologio):

- I client windows si autenticano in dominio ed accedono al file server
(Debian) senza problemi.
- I client Linux si autenticano in dominio ma *NON* accedono al file
server,
rilasciano un errore 13 (autenticazion errata).

Ho provato di tutto, qualsiasi cosa sensata e non sensata... ma nulla è
stato
toccato e sino a ieri tutto ha funzionato.

Dopo 12 ore pianti ho notato una questione... i due DC Windows hanno
installato diversi aggiornamenti automatici... sospetto, orrendo
sospetto...

Cosa ne pensate ?

PS, un'altro cliente ha una configurazione simile... ma senza server DC
Windows:

- DC Samba 4 on Debian
- File server Debian in Join con il DC di cui sopra
- Client misti, Windows e Linux

Nessun problema... zero di zero... che siano i DC  Valutate che i
vari
testi con kinit hanno successo sui client, il problema è relativo
solamente
all'autenticazione verso Samba (che, ripeto, non è stato toccato,
eredita
l'autenticazione dai DC e funziona alla perfezione se i client sono
Windows).

Mha..

Luca


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-- Inviato dal mio cellulare Android con K-9 Mail.

Re: Filtrare IP non Italiani [IPTABLES]

2015-01-08 Per discussione Giulio Turetta
Forse dico una cosa scontata.
Non usare la porta di default o usare il port-knocking¹?

Potrebbe essere più efficace.
Personalmente non lascio mai la porta di default per SSH: questo non ti
protegge da un attacco diretto ma ti protegge dal rumore di fondo
dello scan-and-try massivo.
Il port-knocking aggiunge un tocco di classe ;-)


¹ http://it.wikipedia.org/wiki/Port_knocking

On 08/01/2015 20:52, Riccardo Brazzale wrote:
 
 Il giorno 8 gennaio 2015 19:58, Davide Prina davide.pr...@gmail.com
 mailto:davide.pr...@gmail.com ha scritto:
 
 ora non so che sito web o servizio metti a disposizione, ma così
 escludi tutti quelli che usano tor o simile, non mi sembra una bella
 cosa.
 
 
 Ciao Davide,
 
 E' ssh, ritengo che le password siano massicce ma mi rompe vedere
 continue mail da fail2ban che dice ho bannato questo, ho bannato
 quello e tutti questi sono personaggi extraeuropa.
 Semplicemente non voglio che neanche ci provino e sto cercando un
 sistema. A quelle macchine devo potermi collegare solo io e chi decido
 io. Tutto qua.
 
 Ok, la storia dei proxy, se vogliono farmi del male magari ci riescono
 anche, ma sono convito che tanti fanno semplici prove  tanto per vedere
 cosa succede.
 
 Grazie!
 
 -- 
 Riccardo Brazzale
 
attachment: giulio.vcf

Re: WiFi che continua a chiedere la psw!

2014-10-23 Per discussione Giulio Turetta
Per esperienza, gnome-network-manager salva le chiavi WPA (o comunque le
credenziali) nel gnome-keyring.
Se il keyring non è avviato per qualsiasi ragione (es. può non essere
installato) o qualcosa nel keyring non funziona (tipicamente la master
password del keyring non coincide più con quella di login) allora
gnome-network-manager non salva le credenziali e quindi è costretto a
richiederle nuovamente.

 $ ps aux | grep keyring
 giulio1363  0.0  0.0 429240  7856 ?SLl  09:37   0:00 
 gnome-keyring-daemon --start
 giulio4291  0.0  0.0  12716  2260 pts/1S+   10:41   0:00 grep keyring

Non fate caso al riferimento a Gnome nel nome gnome-keyring, viene
utilizzato in realtà anche per altri DE (Mate, XFCE, ...).

Altri problemi di disconnessione possono essere causati dal power mgmt.

Comunque la cosa migliore è analizzare le loggate del network-manager e
del wpa_supplicant, che normalmente sono depositate in /var/log/syslog.

 $ tail -f /var/log/syslog | grep -e NetworkManager -e wpa_supplicant

Se ci riporti le loggate relative ad un episodio possiamo analizzare
meglio la problematica.

Grazie!

Happy hacking! :-)


On 23/10/2014 00:07, elio marvin wrote:
 In data mercoledì 22 ottobre 2014 23:41:29, Stefano Simonucci ha scritto:
 On 10/22/2014 10:11 PM, elio marvin wrote:
 I

 Ti sei provato a connettere a manina con wpa_supplicant?

 Non conoscevo questa applicazione, ho cercato in rete trovando solo roba
 vecchiotta, infatti le cose sembrano cambiate non di poco.

 Ho anche installato wpagui, ma senza uno straccio di documentazione non
 so proprio come utilizzarlo.

 Ti ringrazio molto.

 A me la Wifi dà un problema simile  in alcuni luoghi e in altri no.
 Non ho ben capito se c'è un problema di intensità del segnale. Io
 comunque uso gnome-network-manager.
 
 Non si tratta di luoghi diversi o di intensità di segnale.
 
 Sulla stessa macchina nello posto, ci sono tre distro installate una della 
 quali è wheezy, su kubuntu e pclinuxos wlan0 funge bene, in wheexy no. 
 
 Misteri informatici :)
 
attachment: giulio.vcf

Re: Sistema Voip

2014-06-06 Per discussione Giulio Turetta
Naturalmente sì.

Rimanendo nel mondo opensource, che presumo sia il motivo per cui scrivi
qui, si può attrezzare facilmente un centralino SIP con Asterisk.

Riguardo l'interfacciamento esterno, dipende dal metodo e la tecnologia
di riferimento. Si può terminare in voip, ovvero lasciare che qualcuno
esternamente instradi la telefonata (in genere l'operatore
telefonico/carrier) oppure terminare su una linea comune RTG o ISDN, nel
caso di un call-center probabilmente si useranno uno o più primari (ISDN
PRI).

Ciao!

G.

On 06/06/2014 13:57, Riccardo Angelino wrote:
 Salve,
 vorrei delle informazioni, lavoro in un call center come call center
 manager, utilizziamo un sistema voip per telefonare esternamente, questo
 sistema è gestito da società esterne.
 La domanda è questa è possibile, se fatto da un esperto, creare un
 sistema centralino Voip che si interfacci esternamente?
 
 Grazie.
 
 Riccardo
 
 


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Re: thunderbird/icedove e p7m

2014-05-29 Per discussione Giulio Turetta
Ciao,

è una scocciatura, thunderbird ha un bug con i p7m, devi installare
l'estensione thunderbird pec, la trovi tra le estensioni cercando p7m.
Il bug è legato al mime-type ed al modulo che gestisce i file cripati
(se cerchi un po' trovi il bug su bugzilla di thunderbird).

Ciao!

G.

On 29/05/2014 10:37, Piviul wrote:
 Ho configurato Icedove in imap su una casella pec e su tale casella
 è arrivato un messaggio contenente alcuni allegati (2 pdf, 1 p7m, 1
 doc e 1 pdf in quest'ordine); da Icedove alcuni allegati non si
 vedono (si vedono soltanto i primi 2 pdf), da web mail si vedono
 tutti. Se in icedove visualizzo la sorgente del messaggio (Ctrl-U
 per intenederci) gli allegati ci sono tutti ma Icedove non li fa
 vedere...
 
 A qualcuno è mai capitata una cosa simile?
 
 Piviul
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: thunderbird/icedove e p7m

2014-05-29 Per discussione Giulio Turetta
 https://bugzilla.mozilla.org/show_bug.cgi?id=243833
 Grazie Antonio, sembra proprio il mio bug... solo che dicono di averlo
 risolto in TB 24 mentre io in TB/Icedove 24.5 lo riscontro ancora...

La patch è stata provata su TB24 ma non è stata ancora integrata nella
release a quanto mi risulta, per questo il bug è ancora esistente.

L'estensione di cui ti parlavo si chiama ThunderPEC
(https://addons.mozilla.org/it/thunderbird/addon/thunderpec/) e tra le
altre cose può attivare/disattivare la funzionalità per la correzione
del bug sugli allegati p7m di Thunderbird.

Ciao!

G.

attachment: giulio.vcf

Re: thunderbird/icedove e p7m

2014-05-29 Per discussione Giulio Turetta
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

On 29/05/2014 15:24, Piviul wrote:
 ThunderPec l'ho provato ma non risolve il baco o almeno lo fa solo
 in parte... come dicevo infatti TB riesce a ricevere quasi sempre i
 files p7m ma non riesce ad inviarli correttamente. ThunderPEC
 risolve il problema dell'invio ma non della ricezione... almeno dai
 miei test. Prova a vedere se riesci a leggere l'allegato di questa
 mail: https://bugzilla.mozilla.org/attachment.cgi?id=454091
 
 :(
 
 Mille grazie comunque ora è tutto più chiaro
 
 Piviul

Wow, quindi abbiamo un altro problema pare... :(
Installando ThunderPEC ho sempre risolto, ma se apro quell'email in
effetti non vedo l'allegato P7M.
Se però si fa inoltra o modifica come nuova nella mail, l'allegato
torna disponibile nello spazio dedicato agli allegati della nuova
email... e questo sembrerebbe il vecchio comportamento risolto da
ThunderPEC  co... :(
-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1
Comment: Using GnuPG with Icedove - http://www.enigmail.net/

iQEcBAEBAgAGBQJThz5IAAoJEEX8wgBpxgWwEKcIAMTBf7H6BUPX/+WxIUOM8bFg
n8K0cBe4g25YZNxyvBez97BF0xWQtq6Fxmcyylc5DMmMHuu6RchM20ZiZPt3m8+/
+XMV6a0Y1qRYBBr1vaqcdoqODRYymSBD4zgsqdPiM3mGRl1AxcHSEpWdRX4+DAeQ
HS8BODdkWzCTrhE2jZza0h4QWL7GsA+eYbGzPfSftt6w5CDtgX8CUE3r0cwvXzLv
MthsqFQtJvEqsvxWUp17rK0+yhHc9R4/uzCZtceMkowOziUV+L64zKxa0pwtuJA7
6liWXLaMm1616ThcZgJbK3r1yXadBhFjuHmr6f9j6MlhRevX6rRDrDeRZAfB/i4=
=05ct
-END PGP SIGNATURE-
attachment: giulio.vcf

Re: Debian Handbook - versione wheezy - Facciamo l'appello

2014-01-07 Per discussione Giulio Turetta
Ciao a tutti,

confermo l'impegno per Wheezy sui capitoli assegnati:

 08_basic-configuration.po: Giulio Turretta in revisione
 11_network-services.po:Last-Translator: Giulio Turetta 

Questo w.e. mi impegno a completare la revisione sul capitolo squeeze/8 ;)

Grazie!

G.
attachment: giulio.vcf

Re: [Debian-Handbook] punto situazione e LCFT ultima chiamata per i traduttori attuali

2013-11-16 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Beatrice,

se altri non l'hanno presa in carico parto con la traduzione del cap.
08_basic_configuration.po.

Come sempre grazie!

Buona domenica

G.



Il 16/11/2013 16:07, Beatrice Torracca ha scritto:
 1. traduzione di 08_basic_configuration.po (e ovviamente poi invio del
   file per la revisione e applicazione delle eventuali
   correzioni/modifiche)
attachment: giulio.vcf

Re: [RFR] Annuncio release

2013-05-04 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Francesca!

cerco di rendermi utile anch'io! :)

Il 04/05/2013 11:34, Francesca Ciceri ha scritto:
 Questa nuova versione di Debian comprende comprende svariate caratteristiche
 interessanti come il 

C'è un doppio comprende

 p
 Il processo di installazione è stato ampiamente migliorato: Debian può ora 
 essere
 installata usando sintesi vocale, utile per le persone cieche che non usano un
 dispositivo Braille.

Debian può ora essere installata usando LA sintesi vocale

 Inoltre, per la prima volta, Debian supporta l'installazione e l'avvio usando 
 UEFI
 per i nuovi computer a 64-bit (codeamd64/code), per quanto non ci sia 
 ancora il
 supporto per qSecure Boot/q.

Direi nonostante non sia ancora disponibile il supporto per qSecure
Boot/q

 p
 Curiosi di provarla?
 br /
 Per chi volesse provarla senza doverla installare, sono disponibili
 delle immagini speciali, note come immagini live, utilizzabili come
 mediante CD, supporto USB o boot da rete.

C'è un come di troppo :)

Per festeggiare la release stiamo preparando un dolce ;)

Se posso essere utile in altro modo fatemi sapere!

Grazie!

Ciao

G.
attachment: giulio.vcf

Re: debian-handbook

2013-03-18 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Beatrice,

mancano quindi all'appello le seguenti traduzioni:

 Giuseppe Sacco
08_basic-configuration.po

 Michele Abbondanza
06_apt.po

 Gabriele 'LightKnight' Stilli
12_advanced-administration.po
13_workstation.po

 Dario Santamaria
92_short-remedial-course.po

 Stefano Canepa
tutte le immagini

Io sicuramente non sono all'altezza per revisionare traduzioni altrui ma
se qualcuno vuole assegnarmi una traduzione (o il completamento di una
traduzione già avviata) sono a completa disposizione.

Dai che siamo veramente ad un passo dal risultato! ;)

Ciao!

G.


Il 10/03/2013 10:44, beatrice ha scritto:
 On Sunday 10 March 2013, at 00:56 +, Paride Desimone wrote:
 Ciao,
 dato che non ricordo piu', volevo sapere come siamo messi
 attualmente con la traduzione?
 Abbiamo completato tutto? Verra inserita in wheezy?
 
 Ciao,
 
 mi riprometto sempre di riguardare tutto e pingare in lista, ma trovare
 il tempo per farlo è difficile. Mi è più facile trovare 5 minuti qua e
 là.
 
 Per quello che ricordo la situazione è immutata dall'ultimo mio
 riassunto.
 
 Il messaggio era questo 
 
 http://lists.debian.org/debian-l10n-italian/2012/11/msg6.html
 
 Quindi mancavano ancora alcuni capitoli, già assegnati e
 servivano le immagini tradotte. Non era stao fatto il commit di tutto il
 tradotto in vista delle decisioni su come uniformare i titoli dei vari
 riquadri laterali (che laterali non sono :)
 
 A proposito di quest'ultimo punto, la discussione non era stata molta e
 potrei vedere di tirare le somme su come tradurre quelle intestazioni.
 
 Stefano (se ricordo bene) aveva accettato di fare il commit del
 tradotto.
 
 Ciao,
 beatrice
 
 P.S.: grazie per la pungolatura. VEdiamo se riesco oggi o in
 settimana. dalla prossima e per una ventina di giorni sarà un inferno
 per me trovare una quantità decente di tempo.
 
 
 
attachment: giulio.vcf

Re: Debian Handbook - CALL FOR INPUT!! - uniformare sidebar e titoli delle sidebar

2012-11-04 Per discussione Giulio Turetta
Ciao a tutti,

per quanto riguarda la necessità di uniformare i titoli sono
d'accordo e concordo con quasi tutte le soluzioni proposte.
Seguono le mie proposte/considerazioni.

 COMMUNITY   COMUNITÀ

E' vero che bisogna tradurre però community è un termine d'uso
comune che raramente (quasi mai) viene tradotto. Personalmente sarei
per mantenere community.

 DEBIAN POLICY   DEBIAN POLICY (invariato) o POLITICA DEBIAN

Potrebbe essere REGOLAMENTO DEBIAN?
Altrimenti preferirei DEBIAN POLICY.

 GOING FURTHER   APPROFONDIMENTI

Nel mio capitolo all'interno di GOING FURTHER non trovo
approfondimenti su quanto già visto ma altre ed ulteriori
configurazioni. Es. se si è configurato apache allora andiamo oltre
e configuriamo anche SSL.
Io propongo di tradurre GOING FURTHER con (ANDIAMO|ANDARE) OLTRE.

 DEBIAN SPECIFICITY   PECUILIARITÀ DI DEBIAN?

PECULIARITÀ DI DEBIAN va benissimo per me

 PARTICIPATEPARTECIPARE o PARTECIPAZIONE

io voto PARTECIPARE

 QUICK LOOK  COLPO D'OCCHIO

Suggerirei di usare qui la traduzione APPROFONDIMENTO.
Mi pare che in effetti questo sia il senso dei relativi paragrafi.

 ATTENTION ? BEWARE   v. sopra CAUTION  v. sopra

ATTENZIONE per me va benissimo

Buona domenica! :)

G.

attachment: giulio.vcf

Re: The Debian Administration Handbook

2012-10-19 Per discussione Giulio Turetta
Buongiorno,

ho inviato alla lista tp il capitolo 11_network-services.po per la
revisione.

Spero di aver seguito correttamente tutte le indicazioni di Beatrice, in
caso contrario avvisatemi... sono giovane, inesperto e timido :P

Grazie

Buona giornata!

G.


Il 18/10/2012 18:41, beatrice ha scritto:
 Bcc: beatrice xe-m...@libero.it
 Subject: Re: The Debian Administration Handbook
 Reply-To: 
 In-Reply-To: 20120923175211.4948b...@debian.org
 
 On Sunday 23 September 2012, at 17:52 +0200, Luca BRUNO wrote:
 Mi permetto quindi un invadente
 CC a Giuseppe e un breve riassunto della situazione. Lo stato è desunto 
 dal materiale che ho visto passare qui e sul TP. 
 
 Seguendo l'esempio di Luca faccio la stessa cosa.
 
 Di nuovo c'è solo un .po in più tradotto e revisionato da Dario F.
 
 Colgo quindi l'occasione per invitare Innocenzo e Giulio (in Cc:) a inviare i 
 capitoli che hanno tradotto (9, 10 e 11) alla lista tp (http://tp.linux.it/) 
 affinché possano essere revisionati; tenendo a mente che se li inviano tutti 
 in una volta ci vorrà un po' di tempo perché vengano letti tutti e 3.
 
 Potrebbe essermi scappato qualcosa, ma il riassunto dovrebbe essere
 idem. riporto lo schema di Luca aggiungendo solo 1 po
 tradotto/revisionato in più: Il capitolo 16 (o 70) che risultava qui
 assegnato a Kalos ma tradotto da Dario F., e già passato in revisione.
 
  come segue:
  * po totali: 21
  * Revisionati: 9/21
  * Tradotti, non revisionati: 3/21
  * Missing in action: 9/21
  
   Eugenio Baldi  
  00a_preface.po
  00b_foreword.po
  01_the-debian-project.po
 
   Giulio Turetta + Innocenzo Ventre
  09_unix-services.po [Tradotto]
  10_network-infrastructure.po [Tradotto]
  11_network-services.po [Tradotto]
  
   Stefano Canepa  
  tutte le immagini
  
   kalos  
  4. Installation [Revisionato]
  15. Creating a Debian Package [Revisionato]
  16. Conclusion: Debian's Future  - passato a Dario F. con il nome 70 
 Conclusion
 
 Dario F.
  70(ex16) Conclusion: Debian's Future [Revisionato]
  
   Giuseppe Sacco  
  08_basic-configuration.po
 
   Daniele Forsi  
  02_case-study.po [Revisionato]
  03_existing-setup.po [Revisionato]
  05_packaging-system.po [Revisionato]
  
   Michele Abbondanza  
  06_apt.po
 
   Gabriele 'LightKnight' Stilli  
  07_solving-problems.po [Revisionato]
  12_advanced-administration.po
  13_workstation.po  
  
   Dario Santamaria
  14_security.po [Revisionato]
  92_short-remedial-course.po
  
   Paride De Simone
  90_derivative-distributions.po [Revisionato]
  Book_Info.po
 
 Ciao,
 beatrice
 

attachment: giulio.vcf

R: Re: Cap 10 Traduzione Debian handbook

2012-08-17 Per discussione Giulio Turetta
Ciao, 
ho completato la traduzione del capitolo 11_network-services.po.
Come devo procedere?
Grazie mille
G.Giulio Turetta giu...@sviluppoweb.eu ha scritto:Ciao Giuseppe,

era un modo come un altro per dire che potremmo fare il punto della situazione, 
tu che hai piu' esperienza sai sicuramente come procedere. 

Innocenzo ha tradotto gia' due dei capitoli a me assegnati e chiedeva se poteva 
proseguire su altre attivita' (capitoli non assegnati, revisioni, ...).

Grazie

Ciao!

G.

Re: Cap 10 Traduzione Debian handbook

2012-08-13 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Innocenzo,

ho terminato i capitoli a me assegnati quindi io non posso passarti
altro.
Da una mail del 27/05 del coordinatore Giuseppe Sacco
(giuse...@eppesuigoccas.homedns.org) evinco che i capitoli sono stati
tutti assegnati, quindi non saprei dirti come procedere...

Potremmo fare il punto della situazione per avviare eventualmente le
revisioni?

Grazie!

Ciao

G.

Il 12/08/2012 17:57, Innocenzo Ventre ha scritto:
 Ho completato la traduzione del Capitolo 10, rimanendo sempre in attesa di 
 eventuali revisioni, con quale capitolo posso procedere?
 
 Grazie 
 Innocenzo
 

attachment: giulio.vcf

Re: Capitolo 9

2012-08-10 Per discussione Giulio Turetta
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 10/08/2012 14:55, Innocenzo Ventre ha scritto:
 Ho completato la traduzione del capitolo 9, gradirei che una
 persona di buon cuore lo revisionasse. Nel frattempo vorrei
 iniziare un altro capitolo, ne è rimasto qualcuno libero?
 
 Grazie Innocenzo
 
 

Ciao Innocenzo,

ma sei un missile! :)
Se vuoi puoi tradurre il 10_network-infrastructure.po, che era sempre
assegnato a me :)

Grande!

Ciao

G.
-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org/

iQEcBAEBAgAGBQJQJQmhAAoJEEX8wgBpxgWw6eoH/1P5HKNh9mp/+p8Ykuh2l/cO
n+9T69wcix5+PQaQnNdM2j81w7WcW9g4SdfeiqptbDpc3Aye+Yqwln4MDAfq3HqQ
Y1d6KMWQFFovQBNkfa/eM7LtG8oBz5gIqugna2KF7aMVnlD//4NXM2K57WWlP1fW
XtI4Hg7kxOeA6zrr3zwS2TVmT0IkNdyizHyyxXtbJSox/TONLje/pThFP8Ie/NuF
QApBCgIPbFOE9Sq4Z2oo7RgxABJyHNq65pcQTyFryfLaLKANGPRLWd54kU6XsOsC
LyAAFB4jPrnosGXSdaYheUSdyWSwoP5MfDbXe8R952e1Q2DMSHUcx1L5/8tyiTM=
=+8ys
-END PGP SIGNATURE-
attachment: giulio.vcf

Re: Richiesta capitolo Debian Handbook

2012-08-01 Per discussione Giulio Turetta
Il 01/08/2012 15:56, Innocenzo Ventre ha scritto:
 Salve a tutti, 
 se nessuno lo ha già iniziato, prendo il capitolo 09_unix-services per
 la traduzione

Ciao Innocenzo,

l'avevo preso in carico io ma se tu sei libero e vuoi iniziare te lo
cedo volentieri perchè procedo più lentamente di quanto speravo.
Dovrei finire il numero 11_network-services.po entro fine mese.

Ciao!

G.

attachment: giulio.vcf

Re: The Debian Administrator's Handbook: si parte

2012-06-02 Per discussione Giulio Turetta - sviluppoweb.eu
Ciao!

segue il riepilogo della prima settimana d'attività.
Purtroppo è stata una delle settimane più turbolente ed impegnative
dell'ultimo periodo ed ho dedicato veramente pochissimo tempo :(
Da domani andrà meglio! :)

Ad ogni modo segue un riepilogo delle mie attività di traduzione che
condividerò settimanalmente.

capitolototale  tradottifuzzy   non tradottiavanzamento
11_network-services.po  622 240 16  366 39%
09_unix-services.po 581 0   0   581 0%
10_network-infrastructure.po342 0   0   342 0%
totali  1545240 16  128916%

avvio conteggi  20/05/12
ultimo aggiornamento03/06/12
giorni trascorsi14
avanzamento medio giornaliero   17,14
consegna prevista in giorni 75,19
consegna prevista in data   17/08/12

Ciao!

G.


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Archive: 
http://lists.debian.org/8404da222928e55d5c4ecee6f24d78a0.squir...@manage.unbit.it



Re: The Debian Administrator's Handbook: si parte

2012-05-26 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Eugenio,

poni una questione importante.
Per esempio, riguardo al package io sarei per tradurlo in italiano
semplicemente perchè su squeeze trovo il gestore dei pacchetti,
quindi apparentemente viene tradotto.

Però il mio è un parere da neofita :)

Ottimo il link, letto ed assimilato!

Ciao!

G.

Il 26/05/2012 09:38, Eugenio Racine ha scritto:
 Avendo alle mani le introduzioni sto incontando alcune cose che 
 probabilmente dovremo definire con un documento contenente le
 specifiche da seguire,  in modo tale da ragionare il più possibile
 nello stesso modo, se può essere utile ho trovato questo: 
 http://tp.linux.it/buona_traduzione.html .
 
 Tipo le parole Inglesi ormai di uso comune, ad esempio sto in
 contrando il termine package per ora lo ho lasciato così è giusto
 ?
 
 ciao a tutti
 
 EB
 
 
 

attachment: giulio.vcf

Re: The Debian Administrator's Handbook: si parte

2012-05-25 Per discussione Giulio Turetta
Ciao Eugenio,

se parti con 00a e 00b ne ho già tradotta una parte, trovi la
traduzione a
http://sviluppoweb.files.wordpress.com/2012/05/the-debian-administrator-s-handbook-ita.odt

Ciao!

G.

Il 25/05/2012 08:29, Eugenio Baldi ha scritto:
 Ciao a tutti
 
 Io potrei iniziare con 00a 00b e 1
 
 poi vediamo quello che rimane
 
 ciao
 
 EB
 
 

attachment: giulio.vcf

Re: The Debian Administrator's Handbook: si parte

2012-05-25 Per discussione Giulio Turetta
Il 25/05/2012 00:13, Giuseppe Sacco ha scritto:
 09_unix-services.po
 10_network-infrastructure.po
 11_network-services.po

Ciao Giuseppe,

se possibile io partirei con 09, 10 ed 11.

Ciao

G.
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Re: The Debian Administrator's Handbook: si parte

2012-05-24 Per discussione Giulio Turetta
Ok, anche per me!
Ciao!
G.

Il 24/05/2012 09:55, kalos ha scritto:
 On 23/05/2012 22:47, Giuseppe Sacco wrote:
 Ciao,
 
 Hola!
 
 [...]
 Se non ci sono altri volontari con più tempo disponibile rispetto a me,
 faccio volentieri da coordinatore.
 
 Per me vai pure con la coordinazione ;)
 
 
 Se siete d'accordo domani metto sul VCS tutti i vari po per la parte
 italiana (se non lo avrà già fatto qualcun altro prima di me), che poi
 andranno tradotti un po' alla volta. Posso anche scrivere una parte del
 file README come richiesto nelle istruzioni,ma rimane da definire bene
 il workflow della traduzione e revisione. Spero per domani pomeriggio di
 poter preparare una bozza per workflow e un elenco aggiornato di quelli
 che si sono offerti volentieri. Intanto, tutti i consigli sono bene
 accetti.
 
 Ottimo.
 
 Io comincerei con il definire quali capitoli si vuole tradurre e quanti
 se ne possono revisionare.
 
 Per il momento, sono disposto a tradurre i seguenti capitoli (sempre che
 qualcuno non li abbia già cominciati):
 
 4. Installation
 15. Creating a Debian Package
 16. Conclusion: Debian's Future
 
 Ed a revisionarne 2.
 
 
 Dite le vostre preferenze/disponibilità.
 
 
 Ciao a tutti.
 
 

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Re: Traduzione Debian Administration Handbook

2012-05-22 Per discussione Giulio Turetta
Il 22/05/2012 10:41, Stefano Canepa ha scritto:
 2012/5/22 Giuseppe Sacco giuse...@eppesuigoccas.homedns.org:
 Il giorno lun, 21/05/2012 alle 22.58 +0200, Dario Santamaria ha
 scritto: [...]
 Qualcuno di voi che ha già contattato Raphael, può chiedergli
 se ci sono implicazioni legali da assolvere (ho letto qualche
 mail fa qualcuno che parlava di licenze)?
 
 Gli ho già scritto ieri a questo proposito. Appena risponde vi
 faccio sapere.
 
 Ciao, G.
 
 Forse ho trovato altri traduttori. Appena ho notizie certe vi
 faccio sapere.
 
 Ciao Stefano
 

Stasera invio la parte iniziale che ho già tradotto, inoltre sarò alla
serata del LugVi. Vedo se trovo altre persone che possono aiutarci.

Ciao

G.
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Re: Traduzione Debian Administration Handbook

2012-05-22 Per discussione Giulio Turetta
Ciao,

ho caricato sul sito la prima parte che ho già tradotto.
Se volete vederla è su http://blog.sviluppoweb.eu/?attachment_id=257.

Secondo me sarebbe utile fare una stima del tempo da dedicare ai vari
capitoli in base alla loro lunghezza. Io non saprei come fare ma
qualcuno con più esperienza sicuramente sarà in grado di farsi un idea
in proposito.
A quel punto ciascuno si prende un capitolo in base alle proprie
possibilità.
Sarebbe utile a questo sapere più o meno quanto può richiedere la
traduzione del capitolo più lungo così vediamo se c'è la reale necessità
di suddividerli oppure se ognuno può affrontare singolarmente un capitolo.

Ciao!

G.

Il 22/05/2012 10:52, Giuseppe Sacco ha scritto:
 Il giorno lun, 21/05/2012 alle 16.20 +0200, Stefano Canepa ha scritto:
 2012/5/21 Giuseppe Sacco giuse...@eppesuigoccas.homedns.org:
 Mi sa che non saremo tantissimi, quindi forse quelli grandi saranno
 tradotti interamente ciascuno da una sola persona, mentre magari i
 piccoli potranno essere tradotti in gruppo da una singola persona.

 Che ne dite?

 Non capisco, mi sa che volessi scrivere qualcos'altro.
 
 Intendevo: poiché non credo che saremo tanti da poterci prendere
 ciascuno solo una parte di un capitolo, qualcuno potrebbe prendere un
 capitolo di quelli grossi, altri potrebbero prendere più capitoli
 piccolini.
 
 Ciao,
 G.
 
 

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Re: Traduzione Debian Administration Handbook

2012-05-21 Per discussione Giulio Turetta
Ciao!

io sono a disposizione per le traduzioni, avevo già cominciato a
tradurre la prima parte del libro per puro diletto una sera, senza
troppo preoccuparmi delle modalità di coordinamento poi ho visto che
Raphael ha preparato già publican per le traduzioni.
L'avevo installato ma c'era qualche problema, quindi non ho insistito
(vista l'ora ^_^).
Per me questa è la prima traduzione in cooperazione quindi mi affido
alla vs. esperienza.
Comunque sono a disposizione per dedicare del tempo la sera e nei w.e.

Ciao

G.


Il 21/05/2012 11:57, Stefano Canepa ha scritto:
 2012/5/20 Giuseppe Sacco giuse...@eppesuigoccas.homedns.org:
 Ciao Stefano,

 Il giorno dom, 20/05/2012 alle 00.36 +0200, Stefano Canepa ha scritto:
 [...]
 A mio avviso di lavoro ce ne per tutti perché alcuni dei 25 capitoli
 sono lunghissimi. Come procediamo?

 Non saprei ancora come risponderti, soprattutto perché non ho avuto modo
 di vedere in quale formato si trovi l'originale inglese. Però ho alcune
 considerazioni generali. La prima delle quali è che il testo andrebbe
 tradotto in tempi brevi, entro la fine dell'estate, in quanto tratta
 Debian Squeeze e sta già per diventare vecchio (o forse per essere
 sostituito dalla versione per successiva). Da questo punto di vista è
 quindi necessario correre un po'.
 
 Su questo sono daccordo. Sono disposto a dedicarci anche le pause
 pranzo, secondo me ne vale veramente la pena.
 
 Il progetto usa publican, scaricati i sorgenti si riescono a generare
 25 po (tanti quanti sono i capitoli).
 
 Il problema è dividere i po in più parti per riiuscire a fare sotto capitoli.
 

 Credo che sia quindi necessario dividere il lavoro tra un po' di
 persone, ma solo dopo essersi messi d'accordo sulle linee generali di
 come portare avanti la traduzione. Penso che ci si possa dividere i
 capitoli, ma che ci debbano essere delle persone che facciano delle
 revisioni in corso d'opera, magari a metà capitolo, e che facciano
 questa revisione su più capitoli tradotti da persone diverse. In modo da
 sincerarsi che la traduzione sia omogenea.

 Poi, come sempre, manderei il tutto alla lista tp per la revisione
 definitiva dei singoli capitoli.

 Poi ci vorrebbe qualcuno che rifacesse le figure/stampe in italiano.
 Magari questo potrebbe essere affidato interamente ad una sola persona.

 Commenti? Altre idee?
 
 Le figure non le ho ancora guardate. Le guardo domani.
 
 Vediamo di fare una squadra entro mercoledì. Coordini tu?
 
 Ciao
 Stefano che non riesce a costruire publican sull'openSUSE dell'ufficio
 

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