Gianluca Turconi ha scritto:

>Il giorno lun, 28/11/2005 alle 15.44 +0100, Filippo Cerulo ha scritto:
>
>[...]
>
>  
>
>>a) Un Club di amici ?
>>b) I referenti del Progetto in Italia ?
>>c) Quelli che per primi hanno dimostrato la loro disponibilità ?
>>    
>>
>
>Direi la b)
>  
>
La comunità OpenOffice.org non è nata ieri, ma 5 anni fa ed nel corso
del tempo si è dotata di regole che si evolvono nel tempo come tutte le
comunità. La struttura attuale dei gruppi nazionali viene descritta qui:

http://native-lang.openoffice.org/

Dato che non è un argomento che si può liquidare in due battute da bar,
rimando a quelle pagine chi vuole approfondire il funzionamento della
comunità e del progetto OpenOffice.org nel suo insieme, di cui il PLIO è
parte come gruppo nazionale italiano.



>  
>
>>E ancora...
>>
>>C'è un Presidente, un Responsabile, una Struttura ?
>>    
>>
>
>Per quel che ne so sì, ma non nel senso di una catena di comando precisa
>e immutabile.
>  
>

La struttura esiste ed è quella dettata dalle linee guida della comunità
internazionale OpenOffice.org. Poi i singoli gruppi hanno una loro
autonomia organizzativa che può variare in base alle realtà locali e
alle risorse disponibili. PLIO (Progetto Linguistico Italiano
OpenOffice.org)  è il nome del gruppo italiano OpenOffice.org.

Alcune realtà come quella francese già citata, hanno organizzato
strutture giuridiche come associazioni a supporto dell'attività del
proprio gruppo nazionale.


>  
>
>>Se io volessi far parte, ad esempio, del PLIO come dovrei fare ?
>>
>>Se scorro la membership del Progetto sul Sito, c'è una lista di 
>>Observers (la maggior parte illustri sconosciuti), due Project Owner 
>>(Dozza e Losselli),
>>due developer (Turconi e Sanavia). Questo è il PLIO ?
>>    
>>

>No. Ci sono molte altre persone che hanno contribuito e stanno
>contribuendo ancora facendo parte del PLIO, ma non essendo riportate
>sulle pagine del sito di OOo. Ed è vero anche il contrario, perché
>alcune persone preferiscono fare da sole oppure contribuiscono una
>tantum e basta.
>
>  
>
In aggiunta alla ottima risposta di Gianluca, aggiungo che il PLIO è
composto esclusivamente da volontari non retribuiti, dal primo all'ultimo.

I volontari "illustri sconosciuti" presenti nella lista che hai visonato:

http://it.openoffice.org/servlets/ProjectMemberList

sono solo una parte, quelli che si sono registrati presso il sito
(registrazione puramente volontaria).


>Quando collaboravo attivamente il metodo di entrata nel PLIO era per
>cooptazione, adesso dovresti farti spiegare da chi c'è dentro.
>
>Ancora una volta per quel che ne so, non c'è una politica precisa per
>l'elezione e/o esclusione di membri a livello di progetti linguistici.
>  
>

Per quello che mi risulta, l'ingresso è sempre aperto, basta darsi da
fare, ricordo che chi è interessato a ricoprire incarichi anche
interessanti nel gruppo ci sono diverse posizioni e compiti a disposizione:

http://it.openoffice.org/contribuire/progetti_it.html

Inoltre, nei vari sottoprogetti, quali QA, Localizzazione, Strumenti
Linguistici, la richiesta di volontari è sempre aperta. Le porte sono
aperte. Basta avere voglia di fare qualcosa, anche limitato a poche ore.

>
>Tutto questo non impedisce la creazione di strutture esterne anche
>(soprattutto!) con personalità giuridica. Certo, una collaborazione
>stretta con chi è nella comunità da anni e viene rispettato dai
>sviluppatori e/o dai rappresentanti nel consiglio della comunità,
>faciliterebbe decisamente le cose.
>
Ricordo che l'idea di dotare il gruppo italiano di una struttura
giuridica formale quale quella di associazione, è utile per facilitare
l'interazione del gruppo con le realtà istituzionali nazionali, ma non è
per nulla richiesta dal progetto OpenOffice.org.

Anzi, ai diversi volontari che in questi anni, a partire da Dozza e
Losselli (e prima ancora a Gianluca Turconi) che a spese del loro tempo
libero e a volte anche di tasca propria hanno rappresentato il gruppo
presso le strutture internazionali ed eventi nazionali, che hanno
organizzato OOoCon 2005 e portato avanti il coordinamento delle varie
attività con il resto della comunità va riconosciuto il merito di aver
permesso l'esistenza di una realtà italiana OOo ed i risultati ottenuti
finora.

La comunità OOo, e di conseguenza anche il PLIO che ne è parte, è come
tutte le comunità open source, una comunità basata sul principio
essenzialmente meritocratico e di partecipazione volontaria.

Saluti!

Andrea Sanavia










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