Il giorno 19 ottobre 2009 22.58, Enrico Marchetti (surfing mediaphysis.it) <
enrico.marche...@mediaphysis.it> ha scritto:

> Purtroppo non è così semplice. Già la predisposizione del documento secondo
> i dettami della casa editrice si compone di almeno una trentina di
> raccomandazioni di cui occorre servirsi per realizzare un modello apposito
> (dalla banale realizzazione di tutti gli stili richiesti per il testo
> standard alle diverse titolazioni, le spaziature, le crenature, i margini di
> pagina, il posizionamento preciso dei numeri di pagina, l'impostazione delle
> sezioni, delle cornici, ecc.), cosa che non è sempre di così immediata
> applicazione in virtù del differente funzionamento di OOo Write rispetto a
> Word nella gestione di aspetti avanzati (prendiamo per esempio le sezioni o
> le cornici). Ma il problema grosso emerge quando sei impegnato nella
> gestione di oggetti come tabelle o immagini, che danno origine a risultati
> raramente uguali quando apri con word un documento salvato da OOo. Avere il
> WordViewer non aiuta un gran che: quando anche notassi delle incongruenze di
> qualche genere nella visualizzazione in word, come diavolo posso sistemarle
> in modo sicuro da openoffice? Devo continuamente switchare da una finestra
> all'altra? Senza contare che un conto è parlare di un abstract di 1500
> caratteri o di un paper da 25000, un altro è parlare di un articolo di 50000
> caratteri o di un libro.
> Al momento l'unica soluzione per questo genere di problemi rimane secondo
> me l'uso di Word per una sistemazione generale del documento secondo i
> dettami richiesti, dopo averlo realizzato con OOo Write.
> Poi ribadisco: ho appena cambiato il mio portatile e ho diligentemente raso
> al suolo Vista per lasciare il posto alla mia distribuzione preferita di
> Linux che uso già da quattro anni, quindi parlo da utente che usa
> giornalmente OOo e ogni mia considerazione non deve essere intesa in alcun
> modo come riduttiva rispetto a un prodotto che continuo a giudicare per
> molti aspetti superiore a Word. La mia considerazione iniziale era volta a
> capire se vi è in atto una qualche operazione di sensibilizzazione verso le
> politiche adottate dalla stragrande maggioranza case editrici. Tutto qui.
> Vuole essere semmai uno stimolo per una futura opera di sensibilizzazione
> rivolta a gruppi di pressione che non favoriscono affatto la diffusione di
> OOo.
>
> Ciao e a presto,
> Enrico
>
> Davide Dozza ha scritto:
>
>  Enrico Marchetti (surfing mediaphysis.it) wrote:
>>
>> [...]
>>
>>
>>
>>> Comunque ripeto che se scrivo un articolo per FrancoAngeli, almeno fino
>>> all'altro ieri, è richiesta la formattazione in Word. Con tutto quello
>>>
>>>
>>
>> Beh, almeno abbiamo identificato l'editore.... Che propriamente non sono
>> tutti.... :-)
>>
>>
>>
>>> che ne consegue. Io posso benissimo utilizzare una macchina virtuale con
>>> windows e word per fare l'aggiustamento conclusivo di un documento, ma
>>> si tratta indubbiamente di un balzello troppo incomprensibile per un
>>> normale utilizzatore.
>>>
>>>
>>
>> Basta usare il visualizzatore di Word (detto comunemente Word Viewer)
>> che è gratutiro per verificare il risultato finale prima di spedirlo.
>>
>>
>> http://www.microsoft.com/downloads/details.aspx?familyid=95E24C87-8732-48D5-8689-AB826E7B8FDF&displaylang=IT
>>
>> Davide
>
>

Due parole per piccola esperienza personale, lavorando con varie aziende.
Salvo debite eccezioni dove la pigrizia mentale è superiore ad ogni
alternativa o dove l'influenza di quello che non vuole cambiare nulla è
preminente, l'argomento "sarete in regola con le licenze, risparmiando tot"
funziona praticamente sempre. In questo periodo di magra, più di prima
Proporre di usare il visualizzatore Word, lo si può fare, ma poi non lo usa
nessuno, perché si dimentica o dice che perde troppo tempo o più
precisamente non ne ha voglia. La pigrizia  è la parte più ardua da
combattere.
Purtroppo molte grosse aziende vogliono il formato doc ( esempio coop, molte
amministrazioni comunali e/o provinciali) e ad altri inviare in formato odt
signfica ricevere spesso mail dove si chiede come aprire lo strano formato
ricevuto, alla terza/quarta mail di questo tipo si scocciano e inviano in
formato doc e chiedono come farlo per default per non discutere più.
Più grave è il problema Impress. Nell'ambito medico e manageriale, molti
medici di un certo livello e manager usano le presentazioni Power Point che
adorano, è già difficile convincerli psicologicamente per una migrazione,
perché non hanno alcuna intenzione e tempo per imparare qualcosa di nuovo,
economicamente il discorso funziona poco perché o copiano o le
Amministrazioni/Università omaggiano del pacchetto Office.
Quando poi li si fa provare in effetti di problemi di compatibilità ne
esistono, piccoli, ma sufficienti a dover rivedere e metter le mani sulla
presentazione e ottenere un rifiuto.
Ciao

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