Ciao Andrea, di seguito le mie considerazioni: *>Come indicato nella premessa, il Regolamento (CE) relativo ai metadati contempla, * *> per quanto riguarda i dati territoriali, solo i livelli di serie e dataset.* *[...]* *> In soldoni ammetterebbe che nelle specifiche nazionali non è prevista alcuna * *> relazione tra un dataset e la sua serie.* *> Al contrario di quanto previsto da ISO19115.*
Non è così: 1) il Regolamento (CE) che citi nella tua ultima mail è quello Inspire, 2) Inspire non prevede nè fileIdentifier nè parentId, e non prevede relazioni tra metadati di serie e metadati di dataset 3) nel 19115 quei due elementi sono opzionali e servono a identificare il metadato (non la risorsa descritta) 4) il 19115 oltre a essere uno standard "astratto" lascia ampio margine a interpretazioni su molti elementi (pensa alla codelist dei "ruoli") 5) ciò detto, l'interpretazione data in Italia (dal gruppo di lavoro del defunto "Comitato Regole Tecniche ...") ha portato a quel che abbiamo ora, e cioè ... 6) due elementi per gestire il versionamento del metadato (Nota: non esiste in 19115 un "versionId" o similare) e ... 7) due elementi per gestire la gerarchia serie-dataset Possiamo discutere quanto vogliamo sul corretto significato dei 4 elementi definiti da RNDT, ma non andremmo da alcuna parte. I quattro elementi, come scrivi tu, devono contenere un prefisso (es. r_campan) corrispondente al codice IPA, seguito non per forza da ennuple numeriche: Regione Lombardia, per esempio, utilizza dopo il codice IPA un UUID; Regione Sardegna, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Trento, invece, un codice alfanumerico in alcuni casi "parlante". Per quanto so io, GeoNetwork viene usato in Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Provincia di Avellino, e da qualche tempo Regione Piemonte. Sarebbe opportuno verificare come hanno risolto in quei casi la gestione dei 4 elementi. Idem per l'accuratezza posizionale. Una precisazione finale: a) un metadato RNDT con encoding 19139 è valido sia per RNDT che per Inspire b) RNDT con encoding 19139, infatti, è un'estensione di quanto previsto da Inspire, che a sua volta è un'estensione del core 19115 Un suggerimento: perché non organizzare un bel webinar tecnico, con DigitPA (o come si chiama ora ... Agenzia per l'Italia Digitale) e discuterne in modo costruttivo a voce? pg p.s. ... ma che fine ha fatto Metabeta? :) ______________________________ Piergiorgio Cipriano Il giorno 15 febbraio 2013 20:14, Andrea Peri <aperi2...@gmail.com> ha scritto: > >Non so cosa intendesse chi ha scritto lo il 19115 quasi 15 anni fa (visto > >che iniziarono a fine '98). > >Sta di fatto che per l'Italia si applicano le specifiche RNDT. > >Che sono conformi a quanto chiesto in INSPIRE. > > > >pg > > Ciao PG, > > su questo punto non ci piove assolutamente. > Che in Italia si debba applicare le specifiche RNDT per conferire i dati a > RNDT. > > Sottolineo per conferire i dati a RNDT. > > NOn avevo notato pero' questo particolare che te sembri sottolineare, > che la normativa vigente dice che è fatto obbligo in italia di > riferirsi assolutamente alle specifiche RNDT quando si copila una > scheda di metainformazione. > Io pensavo che fosse richiesto che il conferimento a RNDT fosseo > conforme a RNDT. > Se ad esempio un ente espone su internet il proprio catalogo, non > penserei che esso debba essere necessariamente coforme a RNDT. > Basta che quando egli conferisce le schede a RNDT le confeisca con il > formato richiesto > > Sbaglio ? > > Se questa è la situazione, il discorso diventa come di genera questa > scheda conforme a RNDT. > > Anche io avevo sempre letto da qualche parte (non ricordo dove) che > RNDT era conforme a Inspire e quindi quando ho visto che Geonetwork > era anche lui conforme a Insspire, salti di gioia. > http://trac.osgeo.org/geonetwork/wiki/InspireReadyGeoNetwork > > Poi pero' la sorpresa. > > Infatti io, come penso altri, contavo su GN per gestire i metadati da > poter conferire a RNDT. > > Pero' le prime prove hanno fatto emergere alcuni problemi, ovvero > quelli che ho gia' elencato. > Come ad esempio il fatto che GN non valorizza il parentID sulla serie > ne' tanto meno lo valorizza con il medesimo valore del FileIdentifier > della medesima scheda (se stessa). > > Dalla lettura delle specifiche come dicevo io riterrei sia piu' logica > l'interpretazione che ne da' GN. > Anche perche' in ultima analisi cio' che comanda è la specifica ISO19115. > > Ma detto questo , mi piaceva avere ritorni di altri che si erano > confrontati con questa problematica, > anche perche' ritengo che la scheda di metadata non sia solo un > documento formale e burocratico, ma bensi' una parte integrale e > importante di un archivio geografico. > > Ovviamente la situazione perfetta sarebbe se qualcuno che ha gia' > avuto modo di provare possa testimoniare che una scheda di GeoNetwork > , (preso come tale senza alcuna modifca al suo cidce sorgente tanto > per intendersi) , intendo una scheda complessa, dotata di una parte > "serie" e svariate parti "figlie" di tipo dataset. > Entra senza alcun problema su RNDT. > > Al che mi posso tranquillizzare e pensare a cio' che realmente conta, > ovvero ai contenuti della scheda di metainformazione. > > Colgo l'occasione di questo contatto . > Per avere uno spunto anche su un punto che riguarda l'informazione da > inserire nelle schede di RNDT. > > In RNDT è stato reso obbligaroio un campo che in ISO19115 ( e in > Inspire) era facoltativo. > Si tratta della qualità dell'archivio espressa in metri e denominata > "absolute-external-position-accuracy". > > In determinati tipologie di archivi non è dato sapere questo valore. > Tante' che ISO19115, molto saggiamente , aveva previsto in alternativa > (sottolineo alternativa) a tale tipo di indicazione di qualita', > un altro tipo di indicazione di precisione che viene chiamata > "Lineage" o "Genealogia". > In cui si esprime la qualit'a dell'archivio descrivendono il processo > produttivo o di acquisizione. > > In determinate tipologie di archivi, come ad esempio la geologia o gli > archivi di pianificazione, non è per niente facile e scontato che si > possa conoscere la qualita' dell'archivio espressa da un numero in > metri. Mentre invece è sempre possibile esprimerne il processo > produttivo. > > Per cui mentre una scheda di metadato ISO19115 e Inpire compliant è > compilabile. > Una scheda RNDT compliant proprio per la difficolta' di sapere e > GARANTIRE tale valore non è facilmente compilabile. > Almeno su determiate tipologie di archivi. > > Per la tua esperienza, è sempre possibile (piu' o meno difficilmente) > esprimere tale valore ? > Oppure ci si rifa' a valori standard o a stime di massima o che altro ? > > Mi rendo conto che sono domande affatto banali specie queste sui > contenuti della scheda. > > Anche per questo mi piacerebbe diradarmi i dubbi almeno sulla parte > infrastrutturale visto che gia' riempe abbastanza la giornata i > problemi sui contenuti della scheda. > > Grazie, > > > > > -- > ----------------- > Andrea Peri > . . . . . . . . . > qwerty àèìòù > ----------------- > _______________________________________________ > Gfoss@lists.gfoss.it > http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss > Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. > I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni > dell'Associazione GFOSS.it. > 630 iscritti al 1.12.2012 >
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