Caro Andrea,

grazie per le tue  delucidazioni sul misticismo, ne farò tesoro. La questione è: 
esiste una differenza tra misticismo e MOQ? Ovvero, la MOQ può essere inquadrata come 
una delle tante correnti mistiche?

Secondo me, no. Almeno, non completamente.

So benissimo che molti invece hanno letto Pirsig in chiave mistica (forse anche te, 
anche se non mi sembri tanto "estremista" in  questo senso). Credo che la lettura 
mistica della MOQ inquadri la Qualità Dinamica come realtà mistica inconoscibile, e la 
realtà Statica  come il mondo delle illusioni, al di qua di quel velo di Maya che ci 
nasconde la Verità, ma a me non piace.

La MOQ è senz'altro d'accordo con il misticismo che quel che la gente comune ritiene 
"vero" è un'illusione. E che questa illusione è creata dall'intelletto.  E' anche 
abbastanza simile il concetto che invece di correre dietro ai fantasmi della 
razionalità e della verità assoluta  dobbiamo cercare il bene, il valore, la qualità, 
l'eccellenza.

Quello che non mi quadra è il concetto che frammentando il Tao (o la Qualità Dinamica) 
possiamo soltanto peggiorare la situazione, creando nuove illusioni, o nuovo male. A 
mio avviso la MOQ, attraverso la sua visione "evolutiva" dell'universo, propone 
esattamente il contrario: ciò che noi creiamo non è un'illusione che si contrappone 
alla realtà mistica; ciò che noi creiamo è reale. Attingiamo alla QD (puoi benissimo 
dire che la frammentiamo) PER creare valore, non semplicemente per "capire" o 
"analizzare" l'universo. Il Tao/QD non è il bene assoluto e primigenio in una MOQ. La 
QD pura è un male tanto quanto la Qs pura. Il bene, la realtà, tutto quanto è sempre 
armonia di statico e Dinamico, cioè un progresso per piccoli passi, un passo avanti 
seguito dal consolidamento della strada percorsa. 

Il misticismo si contrappone certamente alla visione razionale classica che tende a 
dividere la realtà in soggetti ed oggetti. I mistici hanno sempre saputo che *quella* 
razionalità non è in grado di comprendere tutta la realtà, in quanto l'esperienza 
mistica (come anche l'esperienza estetica dell'arte) ne resta fuori. La MOQ si propone 
come una nuova razionalità, in cui anche l'esperienza mistica ha una sua collocazione. 
Il misticismo è l'abbandono di tutti (o quasi) gli schemi statici, è l'abbraccio puro 
ed immediato con la QD... e questo, in una metafisica della qualità, è perfettamento 
spiegato e razionale, anche se inconoscibile.  Ovvero: non si può spiegare cosa sia 
un'esperienza mistica, ma si può spiegare come e perché accade. Senza tacciare il 
mistico orientale di stregoneria!

Quanto alla concordanza fra l'etica della MOQ e l'etica dei mistici....  La MOQ credo 
che sostenga che la conoscenza, così come lo sviluppo sociale, e l'evoluzione 
biologica siano attività morali.  E se conoscere è attività morale, ne consegue che è 
morale il tentativo di frammentare il Tao, cioè di attingere alla fonte della QD la 
materia prima (il valore) con cui costruiamo il mondo. Credo proprio che attività 
morale per la MOQ sia l'azione, purchè supportata dalla consapevolezza che il nostro 
agire ha ripercussioni su tutto l'universo che noi non possiamo conoscere.  

Ovviamente, posso sbagliare

Ciao
Marco





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