Re: Ancora sulle installazioni.
>> ps: banalizzando, lo spazio di swap si usa per spostarci le cose meno >> importanti e liberare ram. E` come ram di riserva, ma "offline". > mi sembra che lo swap (che è una partizione del disco) serva a > prolungare la memoria ram, ovviamente è molto più lenta e > sconsigliata con una ram abbastanza capiente Quasi esatto. Lo swap e` memoria esterna, puo` essere una partizione ma anche un file, o altro (network block device, almeno tempo fa). Ha senso avere un po' di swap anche se la memoria e` capiente, ma dipende dal caso d'uso. Io ho sempre aperti decine di terminali ed editor e mi va bene che i dati di chi non e` attivo vengano spostati per avere piu` cache del disco sulle cose che sto usando in quel momento. Mi hanno fatto notare, fuori lista e con modi molto sgarbati, che usando il modulo zram si puo` creare spazio compresso su ram, visto come un block device, quindi un disco, su cui si puo` mettere qualsiasi cosa, anche lo swap. Quindi ci sono situazioni in cui potrebbe aver senso togliere un po' di ram vera per farla diventare swap compresso. Quindi tolgo ram "online" per avere piu` ram "offline" (ma quanta di piu` non e` prevedibile, perche` dati diversi si comprimono diversamente: se ho tanti jpeg in memoria, per esempio, non si comprimono se li mando in swap. Dipende molto dal caso d'uso e dalle velocita` relative di processore e disco (quello dove stanno programmi e dati). Rimango scettico, e mi tengo lo swap su disco. Poi per fortuna ognuno fa come vuole.
Re: Ancora sulle installazioni.
> sarebbe almeno auspicabile avere la swap in ram, Questa e` una bestialita`. Oppure non ho capito. Si puo` avere un riferimento? Stasera ho cercato ma non ho trovato niente in merito. Ho trovato tante altri errori su memoria virtuale e spazio di swap, ma non questo. Chi sa fa, chi non sa insegna (si, lo dico anche ai miei studenti). Quindi molti siti sono pieni di castronerie. ps: banalizzando, lo spazio di swap si usa per spostarci le cose meno importanti e liberare ram. E` come ram di riserva, ma "offline".
Re: [OT] Batteria portatile
>> Ci sono apparecchi che con i 1.2V delle nichel-cadmio non si accendono >> neanche, per esempio i termostati delle caldaie (non alimentati). Certo, dipende dall'utilizzatore. Comunque qui parliamo del 20% in meno. Nel caso originale 11.1/10.8 = 2.8% in piu`. Decisamente trascurabile per il caso d'uso. > E molte vecchie console per videogiochi portatili. Che pero` spesso ne hanno > quattro in serie, quindi la differenza non e` piccolissima: quattro batterie > da 1.5 equivalgono a cinque da 1.2. Sempre il 20%. Il valore assoluto non e` mai importante. (poi le resistenze da 0R all'1% piuttosto che 5% di precisione mi fanno ridere).
Re: [OT] Batteria portatile
>> E` frequente chs le batterie orignali siano migliori dei ricambi. Mi sfugge >> il motivo, ma posso immaginarne 5 o 6 diversi, quindi si accetta la cosa >> senza troppa preoccupazione, > > Grazie Alessandro, tutte cose molto interessanti... ma non avresti > voglia di dirci qualcosa in piu` sulle ipotesi che circolano sul motivo > per cui le originali siano sempre meglio delle compatibili? Non conosco le ipotesi che circolano. Se qualcuno vuole cercare in rete forse le trova. A un primo colpo io non le trovo pero`. > Io ad esempio ero convinto fosse una sensazione, che quello che > contava erano in mAh ma se mi dici cosi` mi stuzzichi la curiosita`. I mAh contano, ma come al solito possiamo fidarci fino a un certo punto di quello che dice il produttore. Numeri cosi` volatili (con le temperature, l'usura, la variabilita` tra i singoli pezzi) rimangono solo indicativi. I motivi che "posso immaginare" come dicevo dipendono da considerazioni varie mettendomi dal punto di vista del produttore. Partiamo dal fatto che esistono varie (tante?) chimiche diverse per le batterie, ciascuna con le sue tensioni nominali e curve di carica. Normalmente la tensione nominale e` 3.7V ma ci sono variazioni (nota: 3.7x3 = 11.1, 3.6x3 = 10.8). Wikipedia (di cui ci fidiamo il giusto) dice da 3.6 a 3.85. La macchina nuova ha un prezzo tale da giustificare un investimento maggiore. Il prezzo atteso dall'acquirente e` alto, metterci 5-6 euro in piu` per una batteria migliore e pubblicizzare 8 o 10 ore di autonomia senza essere sbugiardati dal primo altroconsumo che passa, e` utile. Sul ricambio nessuno si gioca l'immagine, e l'acquirente spesso guarda solo il prezzo (in cui pochi euro contano di piu` in percentuale). Argomentazione simile: quando compri 1000 o 10mila pezzi imbancalati che vanno direttametne in montaggio hai un prezzo diverso dai 10 o 100 impacchettati singolarmente di chi vende i ricambi. Se il pc costava 1000 e ora ne vale 300, pochi comprerebbero 150 euro di batteria, mentre quella piu` scrausa ha un mercato. Cioe`, avendo fattore di scala si possono ottenere prodotti migliori ammortizzando i costi. Problemi di conservazione e spedizione: le grosse quantita`, gestite dal produttore, possono avere una filiera di approvvigionamento piu` diretta e controllata. Senza troppe botte o sbalzi termici. Questo potrebbe permettere di acquisire una chimica migliore o un prodotto piu` "fresco" (senza invecchiamento in magazzino) che arriva a garantire, almeno sul prodotto appena uscito di fabbrica, prestazioni migliori. Il PC viene per forza trattato bene durante il trasporto. Il ricambio sta sotto il sole nei piazzali dei porti o sbattuto a destra e sinistra nei vari magazzini, e invecchia male perche` aspetto l'acquirente che forse arriva forse no. Non mi aspetto piu` un ricambio perfomante come il nuovo, anche a parita` di caratteristiche iniziali. Altri problemi relativi alla spedizione: ci sono norme di sicurezza sulle batterie che cambiano con le varie chimiche. Molte non possono volare, eccetera. Non mi stupirebbe che i ricambi, che devono arrivare in tempi "civili" (io aspetto da un mese, ma sono un pirla) preferiscano essere fatti in modo da poter viaggiare, a scapito delle prestazioni. Anche le macchine nuove devono arrivare in fretta (anche se qualche giorno in piu` o in meno non cambia, data tutta la filiera a monte con le incertezze sui ritardi accumulati). Ma queste essendo numerose posso mandare via i miei mezzi senza grossi problemi. Non ho simpatia per le grandi aziende, preferisco le piccole, ma se vogliamo che le cose costino poco dobbiamo accettare tutti gli effetti dei fattori di scala. Una conseguenza e` che spesso gli oggetti non sono aggiustabili o manutenibili. Non penso sia un bene ma e` cosi`. Opinioni e immaginazioni personali, posso essere sbugiardato senza vergogna da chi ne sa di piu`.
Re: [OT] Batteria portatile
>> Come voltaggio viene riportato 10.8 V mentre sulla batteria da 4400mAh >> 11.1 V. Puo` andar bene? > Penso di si`, ma se te lo dessi per certo azzarderei conoscenza che non ho > (sentiamo cosa dice anche Alessandro R.); Oops! Promosso a super esperto di batterie... Sul mio portatile non avrei alcuna paura a metterla. La tensione nominale e`, appunto, nominale. Un'etichetta con poco significato reale. La batteria ha una certa oscillazione di voltaggio, sia da carica a scarica sia in base alla corrente che sta entrando o uscendo. Le pile stilo o mini-stilo sono da 1.5V, ma le ricaricabili da 1.2V vanno bene quasi sempre. E se le misuriamo, le stilo normali nuove sono a 1.8 e da scariche (ma funzionanti) arrivano senza problemi a 1.0 o anche meno -- dipende dall'utilizzatore: la mia fotografica e` esigente e con le ricaricabili fa poche foto prima di lamentarsi. Il litio ha un'oscillazione minore, ma si parla sempre del 20% almeno (a memoria). Quindi 0.3V non e` una differenza significativa. Ovviamente il circuito di ricarica del portatile deve essere pronto a gestirla, ma se la vendono per compatibile sicuramente lo e`. Per male che vada, non verra` ricaricata proprio completamente (ma quasi). Se si tratta di recuperare un portatile va benissimo. Se si vuole una cosa al massimo delle prestazioni sicuramente non ci si arriva, ma come dicevo raramente si trova come ricambio lo stesso prodotto che era montato sull'originale, e ci si deve accontentare. Sicuramente non si rompe la macchina. Certo se fosse da 9V invece che 10.8, sarebbe sempre segnata come scarica (e potrebbe essere sovraccaricata, con riscaldamento e danni) e se fosse da 15V invece che 10.8 potremmo temere il portatile (e non verrebbe ricaricata). 0.3V non sono significativi. Il mio portatile, dopo 10 anni, ha bisogno della terza batteria, che sto aspettando. La seconda ha durato meno della prima. Ora sto usandone uno di recupero (piu` potente del mio ma con le sue stranezze), in attesa di sceglierne uno da comprare, che mi hanno dato per "batteria da cambiare" ma per i miei usi non ha problemi. Tiene molte ore in suspend-to-ram e quello basta, in particolare ora che tutti i treni hanno la presa su ogni posto.
Re: [OT] Batteria portatile
> Sto cercando in rete ma trovo solo batterie a 4400mAh (dove viene > riportato che è compatibile con il modello del portatile) mentre su > quella originale viene riportato 5200mAh. Nessun problema. Se consumi 1A quella orignale finisce in 5.2 ore e questa in 4.4. Se la danno per compatibile siamo a posto. E` frequente chs le batterie orignali siano migliori dei ricambi. Mi sfugge il motivo, ma posso immaginarne 5 o 6 diversi, quindi si accetta la cosa senza troppa preoccupazione,
Re: Errore in dmesg di "task kworker"
Riparto dal messaggio originale. E` un po' che non metto mano in queste cose quindi non volevo dire bestialita`, ma ho visto degli errori in alcune altre risposte. Prima di tutto, no, questa volta non dico sia colpa di systemd :) > [3730483.156140] Questo e` il tempo dall'accensione, in secondi. 43.17 giorni. Il sistema internamente non usa il tempo esterno perche` non e` affidabile (se l'utente o ntp cambia l'ora che succede?) > INFO: task kworker/0:2:32752 blocked for more than 120 seconds. Dopo dice "task:kworker/0:2" a conferma che 32752 e` il pid di kworker/0:2 . Quindi fare "ps" e` inutile. Non e` "andato in timeout", espressione che indica il fallimento di qualcosa. Ci ha messo piu` di 120 secondi a fare quello che doveva fare. Se il messaggio e` per 120 secondi, e non 120ms, vuol dire che e` abbastanza normale che ci metta un po'. > "echo 0 > /proc/sys/kernel/hung_task_timeout_secs" disables this message. Cercherei in rete o nei sorgenti "hung_task_timeout_secs", sapendo che la prima fonte e` piena di falsi. Sono fuori sede e non ho un linux.git sotto mano, ma prima o poi ci guardo per curiosita` mia. > [3730483.156210] Workqueue: events_freezable mmc_rescan Questa e` la coda di cose da fare per questo processo. Quindi immagino stia facendo mmc_rescan, che potrebbe essere un'operazione lunga, in particolare se la memoria e` in uso (quindi l'I/O di rescan va intercalato con gli altri I/O). Ma non so cosa sia mmc_rescan, va controllato. > [3730483.156233] Call trace: > [3730483.156237] __switch_to+0xf8/0x1e0 > [3730483.156252] __schedule+0x2a8/0x830 > [3730483.156260] schedule+0x60/0x100 Qui si vede che il messaggio avviene durante un cambio di contesto (switch_to, schedule), quindi non e` detto che quanto sta nello stack trace sia significativo. Su un'altra macchina mi capita spesso e lo stack trace non ha relazione col baco che genera il ritardo. > [3730483.156269] __mmc_claim_host+0xbc/0x208 > [3730483.156276] mmc_get_card+0x3c/0x50 > [3730483.156283] mmc_sd_detect+0x28/0x98 > [3730483.156290] mmc_rescan+0xa0/0x2c8 > [3730483.156297] process_one_work+0x208/0x480 > [3730483.156307] worker_thread+0x50/0x428 In realta` sembra che la cosa sia significativa. Il processo che subisce schedulazione sta facendo mmc_rescan (e non ha schedulato per piu` di 120 secondi: non ci dice quanto perche` non e` ancora successo). Andrebbe verificato cosa sia questa cosa. Non e` che la macchina ha un secondo slot sd, non popolato, che viene erronemaente rilevato per un bogone sul segnale di presenza ("card inserted")? Comunque non e` nulla di fatale, tanto che si puo` disabilitare il messaggio. Certo, la sdcard non e` eterna, in particolare se ci si scrive molto. > Mi dovrei preoccupare? Il giusto, non di piu` non di meno.
Re: Errore in dmesg di "task kworker"
> le SD non hanno alcun sistema di monitoraggio ala-SMART, quindi > muoiono di botto e basta. In realta` alcuni vendo qualcosa offrono. Ho un cliente che usa una libreria del vendor sulle eMMC dei suoi impianti sul territorio. Ovviamente roba del vendor, fatta male e secretata. Non ne so altro per ora, e quando lo sapro` non portro` piu` parlarne. Comunque la memoria a stato solido e` una brutta bestia, una volta il cliente imputava un baco nel mio buildroot, mesi dopo e` uscito che era un baco firmware nella chiavetta usb. C'e` un processore la` sotto, e non sappiamo quello che fa.
Re: pdftk feature o bug?
> Sto eseguendo il comando "pdftk /home/paride/Documenti/wip/25/25.pdf > burst" per fare lo split di un documento pdf. > il risultato è che non fa assolutamente nulla. Dame funziona. I file di output vengono scritti nella directory in cui viene eseguito il comando, non in quella del file originale. E lo fa silenziosamente. Se non c'e` il permesso di scrittura da` quasi correttamente errore: [...] Error: Failed to open output file: pg_0094.pdf No output created. [...] Vorrei tanto un "permission denied", perche` "Failed to open" non vuol dire niente: potrebbe essere EROFS, ENOSPC o altrecose. Quando sembra che non faccia nulla, consiglio di ripetere il comando sotto "strace", cosi` si vede se davvero non fa niente, o cosa sta facendo. saluti /alessandro
Re: Debian 12 - Messaggi dmesg
> [0.208536] ** This system shows unhashed kernel memory addresses ** Vuol dire che i messaggi del kernel mostrano gli indirizzi interni invece di una "hash" degli stessi (ma solo se il driver usa "%p" per stampare il puntatore, invece che le normali stringhe testuali. Per esempio in caso di oops o panic. > [0.208536] ** via the console, logs, and other interfaces. This** Appunto, i messaggi. Questo quadratozzo di NOTICE sta in lib/vsprintf.c nei sorgenti del kernel, da cui vedo che dipende dal parametro "no_hash_pointers". Guardando /proc/cmdline si dovrebbe vedere la presenza di questa opzione, che si puo` togliere nella configurazione del boot loader. Io, che sono vecchio e rinco, non vedo 'sto gran problema di sicurezza, e da sviluppatore preferisco di gran lunga i numeri veri. Ma oggi non si possono minimizzare potenziali minacce senza sembrare rinco (appunto!) quindi forse andrebbe tolta l'opzione. Il dubbio che rimane e` perche` qualcuno ha messo quel parametro, che serve solo a chi fa debug sul kernel. Da me non c'e` :) Comunque tra ricerche in rete e/o "git blame" sui sorgenti, e` spiegato tutto. saluti /alessandro
Re: samba e vecchi client
Se con '1.0' da` invalid argument e con 1.0 funziona, direi che il problema sono gli apici, anche se non uso samba. Aggiungere gli apici nel smbmount fatto a manina non avrebbe effetto, perche` l'apice viene usato dalla shell, che non interviene nell'uso da fstab. /alessandro
Re: sylpheed
> Che tipo di modifica? Era indicato il baco: https://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=1037605 > Da molto tempo non leggevo di release del compilatore che "rompeva" > codice esistente (e testato!) E` comune. Io quando aggiorno ho le crisi di panico, perche` so che si puo` rompere il mio codice, "esistente e gia` preso a testate" come dici. In questo caso il problema e` nel c++, che come sappiamo e` un linguaggio che cambia ogni volta che soffia il vento. Qui, a vedere il baco senza conoscere il linguaggio, sembra qualche inclusione mancante e qualche roba come dicevo su. "void" non e` piu` ammesso come tipo per certe cose, forse perche` il default e` passato da -std=c11 a -std=c18 o cose del genere. Ma anche il C, che cambia ogni morte di papa, ha gli stessi problemi: ci sono bachi non esposti che appaiono quando il compilatore introduce nuove forme di ottimizzazione diventano visibili. C'e` ancora chi fa i ritardi con "for (i=0; i<1000; i++);", e questa roba *deve* rompersi (la trovo ancora negli esempi dei vari vendor, la faccio vedere agli studenti e parte il turpiloquio a registratori spenti).
Re: Altra domanda da niubbio sulle reti.
> dotato di un nome; questo compare anche nella risposta al ping; se infatti > eseguo da remoto "ping mioDominio.ddns.net" ottengo nella risposta "64 > bytes from host-xx-xx-xx-xx.retail.telecomitalia.it (xx.xx.xx.xx): Il blocco di indirizzi e` stato comprato da telecom, e quindi la risoluzione inversa dei nomi viene gestita da telecom. Dubito che telecomp permetta di cambiarlo (cosa che, come gia` notato, ha senso solo se e` un IP statico). Il mio fonitore (da cui ho preso un IP statico) lo permette, quindi ho un mio nome assegnato al mio indirizzo IP. Cosa che faccio da sempre anche con gli indirizzi interni alla mia rete: ogni macchina ha un nome e il DNS sia diretto che inverso. Il mio server interno e` autorevole per 192.16.16.x quindi mi resituisce i nomi che voglio io. Proprio come telecom nel caso dell'IP della domanda originale. saluti /alessandro
Re: Siamo fottuti (dal 1998) [Era: Re: secure boot e TPM 2.0]
Grande Leandro, grande Fog. Non scherzo. > e` un po' come dire che qualche centinaio di persone che mantengono > qualche decina di distribuzioni Linux sono tutti degli idioti No, non vuole esserlo, anche se capisco che possa sembrarlo. > un sacco di funzionalita` desiderate dagli utenti (e dagli > sviluppatori/amministratori) nei sistemi moderni. Lo capisco. Ma lavoro (o lavoravo) nell'embedded, dove le cose sono (mi pare) un po' diverse. Inutile mettersi a discutere qui, e` una questione piu` politica che tecnica. E si, "e` troppo difficile" conta non poco. E mi ha buttato nel cesso anni di esperienza. Conta non poco. Mi si sono rotte anche un tot di cose, perche` i miei sistemi sono strani. Ovviamente sui vps lo tengo, li` e` tutto standard. E ha trasformato il boot da procedurale a dichiarativo. Quindi o e` previsto (e non ci sono bachi) o non si fa. Sicuramente non ho capito io, e qualche volta mi piacerebbe far due parole serie con te (fog). Vieni all'esc? (endsummercamp.org) Mi trovi in cucina, perche` tenicamente sono morto. Comunque proprio oggi sono stato da un cliente non piccolo che non usa systemd, per gli stessi miei motivi (e no, non sono stato io: non lavoravo per loro da 15 anni). Sicuramente e` una via quasi senza ritorno, dove una persona, o il suo datore di lavoro, ha in mano tutte le scelte tecniche di base del sistema, e continua ad espandersi. "Come git" diranno alcuni :) > systemd e` stato adottato perche` le persone a cui non piace non > sono state in grado di proporre un'alternativa tecnicamente valida. Vero. > Chi non e` contento puo` contribuire ad una delle > tante (o poche?) distribuzioni che non usano systemd. Giustissimo. Tecnicamente non riesco ma ho qualche donazione in canna, discorso che cerco di fare anche con i colleghi. Ma nell'ultimo anno le priorita` sono state altre e non c'era margine.
Re: secure boot e TPM 2.0
> Microsoft e` famosa per la sua pericolosita`. > imho, siamo alla prima delle famose tre E. Siamo gia` alla seconda. Systemd e` di microsoft. A parte che ci stiamo catafottendo da soli, ha ragione gerlos. E qualche tempo fa sembrava che pure la fsf lo avesse capito, con la storia della "freedom ladder" (cioe` un passetto alla volta). Poi sull'efficacia della loro e nostra comunicazione, mi taccio, anche perche` sono il primo che non e` capace.
Re: PC Desktop nuovo: Stop job
> "A stop job is running for USER MANAGER for UID 1001" systemd. Una gioia. > Cioe` ogni volta che spengo devo attendere 2 minuti. > Ho guardato ora in top ed atop ma non vedo processi con il numero 1001. Identificativo utente, non processo. Di solito 1001 e` l'utente definito in fase di installazione. Io sono 410 perche` sono vecchio. Forse dipende dal non aver fatto logout e ci sono processi dell'utente in giro. Ma se si fa logout come si dice al sistema di spegnersi? Va ancora bene: spegnere si puo` sempre. A me si fermava due minuti all'accensione per qualcosa su /home e poi non lo montava. /rubi che sta litigando con systemd su embedded, maledetto cliente
Re: rsync e link simbolici
> E` possibile far si` che rsync lasci i link simbolici se puntano a > file o directory nel ramo che sta copiando, ma li trasformi in file e > directory se sono esterni? Spero di no. Fossi io il manutentore di rsync rifiuterei una patch in tal senso. Se un file e` importante e voglio farne il backup, lo conservo nel posto importante, e al limite il link simbolico lo faccio da fuori. O tutti o nessuno, il resto e` arbitrario e` poco affidabile. Per il resto sono d'accordo ad usare rsync per il backup. Saro` vecchio, ma i tanti strumenti troppo complessi e "faccio tutto io " mi spaventano. Troppi programmi scompaiono in pochi anni: se devo affidarci il mio lavoro, prendo uno strumento semplice e solido che promette di durare nel tempo. In particolare, rsync con i link fisici e` comodissimo. Ogni giorno copio /home, ma se un file e` uguale al precedente backup viene fatto un link fisico, Questo il mio disco di backup attuale: home/ home-211210/ home-220730/ home-230105/ home-230125/ home-150201/ home-220110/ home-220810/ home-230106/ home-230126/ home-160210/ home-220120/ home-220820/ home-230107/ home-230127/ home-170210/ home-220130/ home-220830/ home-230108/ home-230128/ home-180210/ home-220210/ home-220910/ home-230109/ home-230129/ home-190210/ home-220220/ home-220920/ home-230110/ home-230130/ home-200210/ home-220310/ home-220930/ home-230111/ home-230131/ home-201010/ home-220320/ home-221010/ home-230112/ home-230201/ home-201110/ home-220330/ home-221020/ home-230113/ home-230202/ home-201210/ home-220410/ home-221030/ home-230114/ home-230203/ home-210110/ home-220420/ home-221110/ home-230115/ home-230204/ home-210210/ home-220430/ home-221120/ home-230116/ home-230205/ home-210310/ home-220510/ home-221130/ home-230117/ home-230206/ home-210410/ home-220520/ home-221210/ home-230118/ home-230207/ home-210510/ home-220530/ home-221220/ home-230119/ home-230208/ home-210710/ home-220610/ home-221230/ home-230120/ home-230209/ home-210810/ home-220620/ home-230101/ home-230121/ home-230210/ home-210910/ home-220630/ home-230102/ home-230122/ home-230211/ home-211010/ home-220710/ home-230103/ home-230123/ home-230212/ home-20/ home-220720/ home-230104/ home-230124/ home-yesterday/ E questo file, per esempio, non cambia da tempo, ha 72 link fisici: arcana% ls -l home/rubini/.inputrc -rw-rw-r-- 72 rubini staff 134 Apr 3 2022 home/rubini/.inputrc Alla fine ogni copia oltre la prima costa molto poco in spazio su disco, poi dipende da come si usa il disco. arcana% du -s home home-yesterday 48315512 home 4689680 home-yesterday Lo script, in cron, usa "--link-dest": days2=$(/root/yesterday -2) mv $D/home-yesterday $D/home-$days2 mv $D/home $D/home-yesterday rsync -av --link-dest=$D/home-yesterday /home/ $D/home Dove "yesterday -2" ritorna la data di due giorni fa. L'ho fatto il millennio scorso ed e` in C, oggi lo farei in /bin/sh tipo: delta=2 # o da commandline deltasec=$(expr $delta \* 24 \* 60 \* 60) date +%y%m%d --date=@$(expr $(date +%s) - $deltasec) Poi vanno cancellate le /home-* vecchie, ma anche questo si automatizza facilmente: se quella di 30 giorni fa non finisce per zero cancellala, se quella di 300 giorni fa non finisce per "10" cancellala, cose cosi`. Non mi aspetto che altri seguano il mio metodo, ma spero le informazioni associate siano utili a qualcuno.
Re: /usr/lib in partizione separata
> Inoltre se usi una Debian moderna, probabilmente > hai gia` "usrmerge", ovvero /bin e /lib sono due link simbolici che > puntano a /usr/bin e /usr/lib. Che brutta cosa. Ci spieghi il razionale[1]? Sulle mie macchine tendo a non usare initrd e usare kernel compilati da me (anche se ammetto che nelle ultime installazioni non l'ho fatto) e questa cosa da` fastidio. Sono della vecchia scuola "/ piccolo e /usr grande per limitare i danni quando il disco si rompera`, perche` i dischi si rompono sempre, come tutto il resto". > * per chi non lo conoscesse, il rubi ha sempre ragione. ehe. Una volta. Ora il mondo e` troppo complesso e sono rimasto indietro. Per esempio quando ho detto che systemd non linka liberie in /usr/lib era sbagliato, perche` sulla macchina (non mia) in cui ho verificato c'e` proprio quel usrmerge che tu dici. [1] si, e` vero, lo si trova in rete, ma sentirlo da chi ci lavora davvero e` diverso grazie, saluti /alessandro
Re: /usr/lib in partizione separata
La cosa bella dei panic e` che contengono un sacco di informazione. Vedendo cosa dice il sistema sicuramente qualcuno qui capisce cosa e` andato storto. Escludo che sia "mount". E` possibile montare un albero su una directory gia` popolata: semplicemente il nuovo albero copre quello vecchio che non risulta piu` visibile (ma i file gia` aperti restano aperti). Inoltre nessuna operazione normale puo` dare panic, al massimo fallisce. Mi aspetto, piuttosto, che manchi una delle librerie dinamiche necessarie a /sbin/init per partire: se non si avvia init la cosa e` fatale. E systemd ne usa tante, anche se nessuna sotto /usr che puo` essere montato successivamenfe. ps: /usr/lib non e` pensata per essere una parrizione separata: gli eseguibili in /usr/bin usano librerie dinamiche che stanno in /usr/lib, quindi separarle non e` una buona idea: durante l'avvio abbiamo una fase in cui il sistema e` instabile. /alessandro e devuan
Re: dpkg-reconfigure error
> sh: 0: getcwd() failed: No such file or directory Il comando e` stato eseguito da una directory che e` stata cancellata. Gli altri errori sono una conseguenza. laptopo$ mkdir /tmp/cancellata laptopo$ cd /tmp/cancellata laptopo$ rmdir /tmp/cancellata laptopo$ pwd pwd: error retrieving current directory: getcwd: cannot access parent directories: No such file or directory > Use of uninitialized value $original_cwd in chdir at ... Conseguenza del problema di cui sopra. saluti /alessandro
Re: OT: duplicazione di una finestra su due monitor distinti
Leggo solo ora il thread. Io lo faccio sempre, a lezione. Lo schermo del portatile ha piu` pixel e quello del proiettore vede solo un pezzo del mio schermo. Senza grandi cose da terzo millennio (ho un sistema degli anni 90). All'inizio usavo "lxranrd", poi ho copiato cosa dice a "xrandr" e ora lo configuro da riga di comando, con uno script di una riga. xrandr --output DP-1 --mode 1920x1080 --rate 74.99 \ --output eDP-1 --mode 3200x1800 --rate 60.04 --same-as DP-1 Poi ovviamente dipende dalle risoluzioni a disposizione eccetera, pero` e` facile e funziona (e si`, devo mettere un segnalino sullo schermo del portatile per sapere fin dove vedono gli studenti: "xterm -geometry +1920+1080". Certo, e` un'impostazione vecchia, ma qui dentro mi sa che siamo (quasi) tutti vecchi, i nomi che vedo sono gli stessi dal millennio scorso :)
Re: Fetch mail debian 11
> message_size_limit = 1024 Quindi e` (era) 10MB. Purtroppo oggi girano anche messaggi piu` grandi, colpa degli allegati. > di seguito il main.cf Ringrazio, ma non so leggerlo. Avevo solo guardato in rete cosa dicono gli altri, per curiosita`. > Messagi voluminosi non ce ne sono e non riesco a capire sinceramente > cosa ci sia che non va. se passo in fetchmailrc al server pop, > continua a non andare. Davvero strano. Se interessa investigare ancora (visto che con imap funziona), userei il doppio-verboso di fetchmail: "-v -v". Questo dovrebbe chiarire quando si genera il 522, potendo vedere cosa e` successo prima e quindi stimare la dimensione che genera l'errore. Poi pero` non posso aiutare, non uso fetchmail/pop/imap e quindi non ne ho dimestichezza. (a proposito di stranezze, oggi ho visto che un mio programma di test di una scheda gira ogni volta a una velocita` diversa, alla faccia del determinismo del mondo digitale -- poi ho trovato perche`). saluti /alessandro
Re: Fetch mail debian 11
>>> Spostando il protocollo dal pop all'imap, funziona tutto perfettamente Cio` e` buona cosa. Pero` e` utile comunque capire cosa e` andato storto. Passare "-v -v" a fetchmail puo` essere di aiuto. > No, postfix e` configurato bene. Gli ho messo dimensione illimitata. Qualcuno suggerisce di fare "postconf -d | grep size". I limiti sono piu` di uno, e il 522 viene sicuramente da SMTP -- quindi la consegna locale. Strano pero` che con imap funzioni. C'era poi un messaggio particolarmente voluminoso?
Re: bash in at command
>>> strano... da shell at legge l'interprete da utilizzare dal file stesso >>> mentre con l'opzione -f lo esegue con /bin/sh. No. Il comportamento e` uguale: passare da stdin o con "-f" con cambia niente: viene salvato da qualche parte per poi essere passato a /bin/sh. Cosi` dice la documentazione, cosi` ho fatto vedere che si comporta (dire se uno script asincrono ha fallito o no non e` banale, fargli fare "ps $$ > /dev/tty" e` facile e da` risultati certi. Si veda il mio messaggio. > Comunque sia che si lanci lo script da shell at, con il comando at -f, > direttamente da shell sh o con il comando sh -c, viene utilizzata sempre > la stessa shell /bin/sh Se faccio "sh -c" ovviamente parte sh. Se faccio "bash -c" parte bash. > Probabilmente chiamare at con il parametro -f [...] Ragazzi, e` tutto *molto* piu` facile. "at" e` vecchio, e come tale usa /bin/sh come interprete. Probabilmente niente, e` cosi` e basta. Ricordiamo che le cose fatte bene sono facili, senza casi speciali. "-f" non e` un caso speciale, e` *come* dare da stdin. > [...] fara` direttamente una chiamata execve (che non so cosa sia ma > riporto quel che hai scritto tu) al kernel che mi sembra di aver > capito non va a leggere la shebang dello script... Invece e` proprio l'opposto. Se un eseguibile e` eseguibile, viene eseguito (che sia python o che, se ha il suo #! o altri trucchi a posto, dopo "chmod +x" e` eseguibile ed esegue). Se invece qualcuno dichiara di volere un testo da passare a /bin/sh, lo passa a /bin/sh. E "#!/bin/basta" e` un commento, come e` giusto che sia. > quindi non si potranno nemmeno chiamare script in altri > linguaggi (php, python etc...). Tutto cio` che e` eseguibile puo` essere eseguito da /bin/sh. E` semplice e lineare. Non inventiamo complicazioni che non ci sono. saluti /alessandro
Re: bash in at command
> Infatti se hai voglia di fare alcune prove ti accorgerai che se scheduli > ad esempio lo script che ho mandato[¹] da shell at (senza specificare > l'opzione -f di at per intenderci) non da errori, se lo scheduli con il > comando -f da errore. In entrambi i casi viene generato il warning > "commands will be executed using /bin/sh". Preferisco il caso semplice, non "errore o non errore". Faccio "ps u $$" per vedere che processo sta girando. Con "at" interattivo parte sh, che ignora #!/bin/bash come commento: laptopo% tty /dev/pts/10 laptopo% at now; sleep 2 warning: commands will be executed using /bin/sh at> #!/bin/bash at> ps u $$ > /dev/pts/10 at> job 6 at Tue Oct 4 14:50:00 2022 USER PID %CPU %MEMVSZ RSS TTY STAT START TIME COMMAND rubini 14462 0.0 0.0 2420 528 ?SN 14:50 0:00 sh Quindi gira sh. "sleep 2" l'ho messo per non avere il prompt in mezzo. Con "-f" il risultato e` lo stesso: laptopo% cat > /tmp/at #!/bin/bash ps u $$ > /dev/pts/10 laptopo% at now -f /tmp/at; sleep 2 warning: commands will be executed using /bin/sh job 7 at Tue Oct 4 14:52:00 2022 USER PID %CPU %MEMVSZ RSS TTY STAT START TIME COMMAND rubini 14469 0.0 0.0 2420 524 ?SN 14:52 0:00 sh Gira sh. Il programma, se eseguito, va con bash. Ma "-f" usa un file invece di leggere da stdin, e quello che legge lo manda a sh. laptopo% chmod +x /tmp/at laptopo% /tmp/at USER PID %CPU %MEMVSZ RSS TTY STAT START TIME COMMAND rubini 14475 0.0 0.0 3756 2804 pts/10 S+ 14:54 0:00 /bin/bash /tmp/ laptopo% at now; sleep 2 warning: commands will be executed using /bin/sh at> /tmp/at at> job 8 at Tue Oct 4 14:54:00 2022 USER PID %CPU %MEMVSZ RSS TTY STAT START TIME COMMAND rubini 14481 0.0 0.0 3836 2932 ?SN 14:54 0:00 /bin/bash /tmp/ man bash: [...] For both at and batch, commands are read from standard input or the file specified with the -f option and executed. [...] -f file Reads the job from file rather than standard input. Ma non parliamo troppo di questi strumenti, che poi ci si accorge che esistono e vengono rotti. Come fgrep: sara` rimosso da una prossima versione di grep, perche` "grep -F" fa la stessa cosa. Cosi` un tot di vecchi script si romperanno, per risparmiare un inode e 28 byte in sistemi peni di gigabyte dimm
Re: bash in at command
> In effetti parzialmente hai ragione anche tu; dalla mia esperienza se > usi la modalita` interattiva di at "at", da specifica, esegue il suo stdin usando sh. Ovviamente non puo` essere diversamente, perche` romperebbe molte cose. E lo dice pure su stderr: laptopo% at now warning: commands will be executed using /bin/sh > per schedulare un job funziona, viene > letto il commento iniziale #!/bin/bash ma se invece lo scheduli da > script con l'opzione -f non funziona. non cambia. Semplicemente legge il file invece di leggere stdin. > Purtroppo non credo sia possibile che uno script sappia quale sia > l'interprete che lo sta eseguendo ps u $$ Ma anche il C (o il python) non posso eseguirlo direttamente da "at". La soluzione e` la stessa: dire a /bin/sh di eseguire un file esterno. Che sara` eseguibile e in questo caso conterra` "#!/bin/bash". Quindi at esiste ancora? Incredibile. Niente systemd-at? Non ditelo in giro...
Re: Debian Finally Starts a General Resolution to Consider a Non-Free Firmware Image
> se la macchina deve far girare un sistema libero non deve richiederli, Sembra lapalissiano, ma secondo me e` proprio sbagliato dentro. Sia chiaro, vorrei firmware libero, ma non e` fondamentale come avere un driver libero. Il firmware e` parte dell'hardware. Se accetto che l'hardware non sia libero non ha senso che la meni sul firmware. In ogni caso l'hardware e` liberamente utilizzabile: la scheda wifi (usb o pcix o altro) la monto su qualunque architettura, anche riscv; basta portarmi dietro il binario del firmware. E secondo me a menarla sul firmware ci facciamo anche la figura dei fessi. Le poche periferiche che non richiedono un firmware esterno semplicemente lo hanno dentro e costano di piu`. Quasi tutto ormai ha un processore infilato da qualche parte su per il naso: sicuramente tutte le schede wifi, tutte quelle usb e immagino molte schede di rete pci di fascia alta, schede audio e chissa` cos'altro. Ormai solo il gpio non ha firmware associato. Insistere a non voler inviare un .bin alla periferica e` perdente, non solo perche` in pratica vuol dire non poter usare quasi niente, ma perche` quel poco che non lo richiede lo ha gia` precaricato, e filosoficamente non cambia niente. Discorso diverso per i driver, ovviamente. Per vari motivi che non ha senso ripetere qui. Ma so che sono parole al vento: chi e` convinto non ascolta ragioni. Come conseguenza la fsf e` ormai irrilevante e noi siamo dei falliti in una nicchia fuori dal mondo. Io per primo.
Re: execvp() e shell invalida...
>> Consiglio di guardarlo con "strace -f" per vedere cosa fa il processo >> figlio e perche` termina male. > OK, ma stiamo parlando di un binario eseguito all'interno di un servizio > (bacula-sd): come posso 'strecciarlo'? ;-) "-f" segue i fork. E "-p " si collega ad un processo gia` in esecuzione. "man strace". E` abbastanza comune, almeno nel mio mondo, collegarsi ad un servizio con "-f -o ", fargli incorrere nell'errore che vogliamo capire e poi aprire il file di output. Usare "-t" aiuta, cosi` si genera l'errore ad un'ora specifica e si cerca solo li` attorno. > (non credo che Bacula sia l'unico software che esegue un > altro software al suo interno, da utente senza shell...) L'utente senza shell e` irrilevante. Come dicevo, "diagnosi sbagliata. Nel dubbio, si puo` sempre regalare /bin/sh all'utente e vedere che l'errore persiste. Per poi togliergli la shell come prima.
Re: execvp() e shell invalida...
Mi sembra sbagliata la diagnosi. execvp() funziona. Il link iniziale mostra questo codice (corretto!) execvp(argv[0], argv); /* only gets here if execvp fails */ return -1; Perche` exec non ritorna. E se tornasse la funzione tornerebbe -1, non 1. "rc" = return command. Qui e` il processo figlio che fa exit(1). Consiglio di guardarlo con "strace -f" per vedere cosa fa il processo figlio e perche` termina male. Ovviamente non si vedranno le sue if che sbagliano e generano l'errore, ma spesso la sequenza di chiamate di sistema indica chiaramente cosa e` andato storto. Certo, se il codice fa solo: if (!getenv("VARIABILE_STRANA")) exit(1); mica lo vediamo da strace, ma e` improbabile che non si noti niente di sbagliato nei suoi accessi.
Re: [OT] Shell che accetta commenti multilinee
>> Il primo accrocchio ("<> [...] I commenti non devono avere effetti. Questo non e` un >> commento. > ma l'argomento sicurezza e` > un'esagerazione. [...] essere exploitabili [...] Mai parlato di sicurezza e di attacchi. E` pericoloso quando dici al programmatore che un costrutto e` un commento e invece non lo e` (si tratta di un costrutto che ha pochi effetti per motivi non spiegati dall'autore dell'articolo). Perche` nei commenti puoi scrivere di tutto, compreso codice. Se io scrivo una cosa nel commento e questo ha effetti mi faccio del male. O lo faccio ai miei utenti. Piuttosto, se proprio si vuole scrivere roba con pochi effetti, meglio fare echo 'non sono un commento ma potrei essere multi-riga' > /dev/null Almeno tutti conoscono il costrutto, rispetto a << o :. Eviterei comunque, ma spero di aver reso l'idea. E se non ci riesco amen. Buona giornata e buone ferie passate o future a tutti.
Re: [OT] Shell che accetta commenti multilinee
>> farebbe comodo avere una shell, compatibile con bash, che >> tramite qualche carattere particolare, accetta commenti su piu` righe. Non sarebbe compatibile con bash. Gia` bash non e` compatibile con sh e non dovrebbe essere usata per gli script :) Non vedo dove stia il problema nel mettere un "#" ad ogni riga di commento. Gli editor faranno vedere queste righe con il colore dei commenti (mentre con altri accrocchi non succede). E, sempre gli editor, sono in grado di riallineare il paragrafo mantentendo i marcatori di commento al posto giusto. > Puoi farlo anche in bash. Per esempio: > > https://www.geeksforgeeks.org/multi-line-comment-in-shell-script/ Il primo accrocchio ("< /tmp/file) creerei un file commento Mi crea un file. I commenti non devono avere effetti. Questo non e` un commento. Il secondo accorcchio (": '") e` meno rischioso. "duepunti" e` il comando interno che non fa niente ("does nothing beyond expanding arguments and performing any specified redirections"). Quindi duepunti-spazio-apice apre un argomento che puo` essere di piu` righe, senza grossi rischi, a meno che non si infilino altri apici dentro il "commento" stesso. Rimane che non e` un commento, e chi guarda il codice (compresa la colorazione di sintassi degli editor) non lo percepisce come un commento. Mi spiace, ma quella pagina e` sbagliata, sia perche` da` consigli sbagliati sia (ed e` peggio) perche` non spiega cosa significano quei caratteri strani -- che non sono commenti. Se e` vero che il commento "helps in understanding the code, improves code-readability, and also helps in enhancing the structure of the program" quello che *non* bisogna fare e` seguire i consigli che seguono. saluti /alessandro
Re: sincronizzare siti online e locali
>> rsync -av --delete https://www.xxx.it/dati/ Siti/xxx/dati/ >> ottengo il seguente output: >> ssh: Could not resolve hostname https: Name or service not known rsync usa come indicatore remoto :, quindi cerca di risovere "https" come hostname. Si, si basa su ssh. Per come funziona rsync (interessante da leggere, e` ben spiegato) non puo` appoggiarsi su https. E comunque anche ftp permette copie quasi intelligenti ("solo i file modificati"), perche` il cliente puo` vedere data e dimensione dei file prima di decidere se scaricarli o meno. Io uso lftp, che ha il comando "mirror" e fa questo, con varie opzioni su dimensioni e date. "man lftp" per i dettagli. Un bel "mirror" sul telefono e` una buona forma di backup (dopo aver installato un server ftp sul telefono, per esempio da fdroid). rsync resta meglio, ma serve ssh. /alessandro
Re: ricerca pacchetti non presenti nei repository ufficiali (ERA: Re: Virus Symbiote)
Chiedo scusa per il tono che sembra ostile e seccato. Non vuole esserlo. Errare e` umano, e chiedere in lista e` corretto. Cerco di essere conciso, ma a volte esagero. ri-scuse e saluti /alessandro
Re: ricerca pacchetti non presenti nei repository ufficiali (ERA: Re: Virus Symbiote)
> Ora stavo cercando di capire come utilizzare e configurare le istruzioni > contenute in questa pagina ufficiale di Debian > https://wiki.debian.org/DebianRepository/UseThirdParty Qui parla di come fare un repository, non di come usarlo. E` sotto il capitolo "DebianReposiroy": There are many different ways of configuring an unofficial APT repository on a machine. This document [...] > The key SHOULD be served over HTTPS if possible. Chi offre un repository con pacchetti firmati dovrebbe usare https. E poi spiega come avere e gestire un certificato https sul proprio server.
Re: Directory con troppi file
> Ipotesi: usare xargs? xargs invoca tanti comandi, ciscuno con una riga di comando separata. Ve bene per grep, ma non per tar. Pero` "man tar" mi dice che c'e` "--append" (-r). Ovviamente non va bene per un file compresso, ma lo si comprime dopo. Oppure "--files-from" (-T). Si crea una lista di file (i 6k nomefile-*) che anche se supererebbero la lungezza massima di riga di comand (128k? non ricordo ma era qualcosa del genere) e poi si fa il tar relativo. Come si diceva altrove, con find (che espande lui gli asterischi). mkdir ../out find . -name "basename1-*" > list1 tar -T list1 -cvf ../out/basename1.tar find . -name "basename1-*" | xargs rm e poi via con basename2 eccetera. Pero` se poi l'utente estrae tutto siamo sempre li`. Forse conviene fare subdir, cosi` se estrae ha varie dir da 6k file e non 140k file tutti insieme. mkdir basename1 mv $(find . -name basename1-* | head -1000) basename1 # ripetere finche` non si arrabbia che non ce ne sono piu` tar cf basename1.tar basename1
Re: Gli sviluppatori di Linux sono i più veloci a riparare i bug
>>> Gli sviluppatori di Linux sono i piu` veloci a riparare i bug >> >> Ma ne generano di piu`: >> >> https://madaidans-insecurities.github.io/linux.html > > ma... Non ci credo nemmeno io. Su questi argomenti chiunque puo` dire qualunque cosa. Anche se ben argomentate, sono sempre posizioni di parte.
Re: strano comportamento di swapoff
> come faccio a dire che proprio non lo usi ? /proc/sys/vm/swappiness > E` possibile taggare un processo in modo che mai usi lo swap ? No. Le pagine di memoria non sono direttamente collegate ai processi.
Re: [OT] Intel investe 1 miliardo di dollari in RISC-V
> scusate l'ignoranza ma RISC non era mica l'architettura di SUN su chiamava "sparc" > e mi > pare anche silicon graphics almeno una trentina di anni fa? "mips" Risc e` un modo di pensare i processori, opposto a cisc. Anche arm e` risc. Poi non e` che un mondo cosi` complesso possa essere classificato in maniera netta. > Il progetto parte da quella o e' solo un omonimia? riscV (pronuncia "risk faiv") e` un progetto nella linea del "modo di pensare" RISC, ma completamente nuovo. Molto molto molto bello. Ho un collega che ha scritto il suo riscV in un fine settimana, dopo aver letto il manuale dell'architettura ed essersi innamorato. Allora l'ho letto anch'io e non sono riuscito a smettere: notte in bianco, come i migliori romanzi. Lettura consigliata: e` un processore gia` definito a 32 bit, 64 e anche 128 (ma il silicio a 128 non c'e` ancora).
Re: Gli sviluppatori di Linux sono i più veloci a riparare i bug
> Gli sviluppatori di Linux sono i piu` veloci a riparare i bug Ma ne generano di piu`: https://madaidans-insecurities.github.io/linux.html E` un mondo in cui si puo` dire tutto e il contrario di tutto, e avere seguito comunque: c'e` ancora chi crede che non siamo andati sulla luna e chi crede che gli aerei stiano su per l'effetto venturi.
Re: Per risparmiare energia elettrica
Gli anglofoni lo chiamano "greenwashing". Io lo chiamo stronzata galattica. > usare programmi in linguaggio C/Rust (o programmare con questi) > e`piu` efficiente, dal punto di vista del consumo energetico, Se e` piu` veloce a dare la stessa soluzione, e` piu` efficiente dal punto di vista energetico. E quindi? A risolvere un problema in C ci metto 100 volte il tempo che ci metto in python. Se eseguo il programma meno di qualche milione di volte non mi conviene comunque (nemmeno energeticamente, lasciando stare tutto il resto). E se viene eseguito milioni di volte vuol dire che qualcuno trovera` allocazioni sbagliate e stack overflow, consumando *molta* piu` energia elettrica di quanta ne ho risparmiata. E` come chiudere l'acqua quando ci si lava i denti, mentre l'innaffiatura automatica dell'aiuola allaga la pubblica via. > Avevo letto che System76 stava rifacendo parte dell'interfaccia di > Gnome3 in Rust Se i grafici smettessero di aggiungere orpelli inutili, invece di riscrivere le cose, il consumo globale migliorerebbe. O forse no, visto che il numero di utenti e` trascurabile. Il problema energetico sono i videogiochi, le criptovalute, le tonnellate di video e foto inutili che conserviamo per sempre, alexa e i suoi fratelli, la digitalizzazione imposta di tutta la carta (non per forza in questo ordine). Sparare numeri a caso su problemi inesistenti non e` molto sensato. Io uso assembly sed e awk. Non li vedo nell'articolo: ora mi frusto per espiare. > https://greenlab.di.uminho.pt/wp-content/uploads/2017/10/sleFinal.pdf lo candidiamo per ignobel?
Re: Strano comportamento schede di rete
A me e` capitato, su una installazione abbastanza standard, che mi infilasse il mio IP del client in /etc/hosts.deny . Dopo due accessi corretti il terzo falliva. Ci ho trafficato un po' senza capire quale processo/servizio/configurazione facesse sta cosa. Alla fine ho aggiunto il mio IP in hosts.allow e abbandonato la cosa. Per fortuna entro solo io per un backup remoto, senza accessi a studenti o colleghi dall'IP imprevedibile. Ora ho 439 IP in hosts.deny, e non so da dove vengono. Forse qui si parla dello stesso problema. Altrimenti ecco un nuovo problema per chi ne sa: chi e` stato, oppure come posso trovarlo? (ho provato i vari *notify senza riuscire ad avere il PID di chi apre il file, forse limite mio). grazie, saluti /alessandro, utente debian nella sua incarnazione ripulita
Re: da root a utente normale
> come faccio a dire che ogni file che ha diritti di esecuzione > per il proprietario li deve avere anche per root, senza andare a cambiare > i gruppi ? chmod -R a+X +x vuol dire aggiungi esecuzione, +X vuol dire aggiungi esecuzione se e` gia` eseguibile per qualcuno. e -R per ricorsivo su tutta la dir ("-r" invece toglie la leggibilita`).
Re: da root a utente normale
> 1) copi tutto in /home/UTENTE > 2) chown -R UTENTE:UTENTE /home/UTENTE chown -R UTENTE:GRUPPO Che poi il gruppo sia spesso identificato dalla stessa stringa dell'utente, e` un caso, non la regola arcana% ls -ld /home/rubini drwxr-xr-x 150 rubini staff 20480 Jan 20 00:15 /home/rubini/ saluti /alessandro
Re: Adattatore usb-wifi compatibile
> Oramai direi che e` quasi difficile trovarne di non compatibili, > soprattutto se stai nella fascia "non troppo vecchio-non troppo nuovo". Direi *solo* se stai in quella fascia. Ne ho appena comprato uno, la signora mi ha detto "non so se va con linux" ma io ero tranquillo. No, non va. C'e` un driver in rete, una roba enorme, fa paura a solo vederlo. Comunque non compila sotto la mia distro, e siccome era per una persona inesperta, lascio stare. > Comunque verifica she ci sia indicato il supporto Linux sulla confezione > e stai molto piu` tranquillo. Non c'e` indicato mai, nella mia esperienza. Non so se non vogliono prendersi la responsabilita` perche` linux e` troppo variegato o se zio bill paga qualcosa per non faglierlo dire. Sicuramente siamo troppo pochi: i costruttori non hanno alcun vantaggio a dichiarare supporto, come non c'e` mai stato e mai ci sara` il diavoletto bsd. saluti, e auguri a chi e` ancora nel 2021 ma anche a chi e` gia` nel 2022. ps: se c'e` un terrapiattista qui, ci spiega i fusi orari?
Re: Aggiornamento doppio ?
> Ho la macchina con stretch ( 9 ) quindi posso passare in sucurezza a 11 > direttamente o debbo passare a 10 prima ? Secondo me e` meglio fare un passo alla volta. Ultimamente ho fatto il doppio salto su un paio di macchine, ma con due dist-upgrade separati. Da come leggo il documento qui citato, vuol dire che uno puo` tenere la LTS verione N (con gli aggiornamenti di sicurezza) finche` non esce la N+2. Chi passa da 9 a 11 vuol dire che per un po' non ha avuto gli aggiornamenti di sicurezza sulla 9. Tutto qui. Meno male che il buon Jaromil chiama le distribuzioni in ordine alfabetico. Questa storia dei personaggi di Toy Story e` veramente insopportabile. /rubi felicemente devuan
Re: [OT] voltaggio automobile
> E` normale che un auto fornisca 14volt ad automobile accesa > invece dei soliti 12? Certo. I 12V sono "nominali". Di solito una batteria carica e` a 13.5V. La differenza tra motore acceso e spento e` la presenza dell'alternatore. Se il motore e` acceso la batteria e` in carica, quindi la tensione che si vede sul filo e` maggiore. Quando gira il motorino di avviamento invece la tensione crolla fino a circa meta`, data la notevole corrente in uscita. Si vedeOA benissimo dall'intensita` dei fari, se si avvia a fari accesi (non si dovrebbe). Non si tratta di mettere filtri, ma un alimentatore che accetti 5-20V in ingresso (o solo 12-20 se si accetta la caduta durante l'accensione del motore).
Re: console con caratteri grandi
>> a me funziona questo >> export COLUMNS=200 >> in .bashrc > Dubito, Correttamente. Le variabili di ambiente servono ai vari programmi per sapere qualcosa dell'ambiente (appunto) in cui girano. Di solito COLUMNS viene assegnato automaticamente, o non assegnato. Forzare un valore da` solitamente risultati sbagliati (oppure viene ignorato). Una volta si usava il comando "resize" per cambiare COLUMNS e LINES in base alle caratteristiche del terminale corrente. > https://lists.debian.org/debian-user/2017/12/msg00961.html e > > https://forums.debian.net/viewtopic.php?t=52934 > > Entrambe dicono di dare parametri a grub, di solito in /etc/default/grub > o similari Che vuol dire passare parametri al kernel (al driver, specificatamente) in modo che configuri la risoluzione video desiderata prima che l'utente interagisca col sistema. saluti /alessandro
Re: Come limitare temporalmente i log nel journal di systemd e avere journalctl più reattivo [ Spazio disco esaurito ]
> L'ultimo file che inizia con tmptniz.., sembra che > sia grande 15 Giga. E, quasi sicuramente, lo scaricamento si e` interrotto per fine dello spazio libero. > Allora è questo il problema. Ma si può cancellare > senza avere problemi nel sistema ? Sicuramente. Inizia con "tmp" e abita in .cache: non puo` essere imporante. Giusto per curiosita`, guarderei col comando "file" di cose si tratta. > Se provo a cancellarlo mi dice che non esiste. > File o directory non esistente E` un problema di caratteri speciali e/o strani nel nome. Quanto divgitato (copiato col mouse) non corrisponde al nome. Piu` che far completare a bash stessa usando (che probabilmente funziona), io preferisco rm -i /mnt/tmp* Cosi` il comando "rm" mi chiede conferma di ogni file, e posso verificare che il mio asterisco mi abbia scelto solo quello che intendevo. In questo caso sara` solo lui, ma una conferma e` comunque utile. Se anche cosi` non trova niente, c'e` qualcosa di strano prima di tmp, allora rm -i /mnt/*tmp* sicuramente funziona. saluti /alessandro, uso a file sbagliato con nomi strani
Re: Come limitare temporalmente i log nel journal di systemd e avere journalctl più reattivo
> Infatti ho un problema sul disco B. La partizione di Root (da 20 GB) > risulta piena. Ma se vado a vedere con l'analizzatore di spazio disco, > risultano solo 6 GB di spazio usato. Cos'e` questo "analizzatore di spazio disco"? Io faccio "du -x / | sort -n". Ovviamente da amministratore, perche` alcune directory non sono leggibili come utente, e se lo spazio occupato e` li` non lo si vedrebbe (ma ci sarebbero dei "permission denied" durante la scansione). Utile anche, magari prima de "du", un "df -h" e "df -i" per vedere se e` davvero piena, e se non lo e` se per caso non sono finiti gli inode (cioe` ci sono troppi file). saluti /alessandro
Re: Filesystem che passa in sola lettura
> Concordo sull'uso di badblocks, in modalità di lettura/scrittura non > distruttiva. Davvero? Gli SSD sono brutte beste. > il firmware stesso del disco potrebbe rilevare i blocchi > guasti, e riallocarli automaticamente altrove, Appunto. Il disco e` un computer, che fa quello che vuole (e quello che puo`) con i blocchi di flash. Che, come sappiamo, e` fatta per scoppiare. Sono contento di avere SSD sul portatile, per i problemi delle vibrazioni, ma non metterei i miei dati importanti su SSD. Appena posso faccio push verso dischi veri. Ora, il firmware, questo sconosciuto, cosa sa del mio filesystem? Nulla. Pero` vede quali blocchi vengono scritti e quali no. Se un blocco viene scritto, lo considera in uso. E` suo dovere preservarlo, perche` una rilettura successiva deve ritornare lo stesso contenuto. Un disco nuovo di fabbrica parte vuoto (dal punto di vista del processore del disco, del "firmware"), un disco che ha passato un badblocks r/w e` pieno al 100%. Il lavoro del micro diventa piu` pesante, le prestazioni peggiorano e le scritture (= consumo di flash) aumentano per preservare tutti quei blocchi di cui in realta` non ci interessa. Dove sbaglio? Esiste un trim globale per ripulire un disco dopo badblocks? (https://en.wikipedia.org/wiki/Trim_(computing)) Se si, mi aspetto che anche questo debba girare a bocce ferme, conoscendo la struttura del filesystem in uso. In ogni caso, la mappatura dei blocchi del "disco" su quelli della flash e` aleatoria, fatico a capire come badblocks possa aiutare. > quindi 5 blocchi danneggiati trovati al primo "giro" di badblocks > potrebbero diventare "automagicamente" invisibili in eventuali > controlli successivi. Appunto. E` compito dell'altro microprocessore far vedere tutto a posto. Se nemmeno lui ci riesce, e quando scrivo mi fa rileggere dati differenti, il disco e` da buttare. Lo controllassimo noi, con un UBIFS, non sarebbe da buttare, ma per noi e` una scatola nera, e se inizia a comportarsi male non possiamo piu` fidarci. Qualcuno piu` competente mi dica dove sbaglio: io ormai faccio solo pcb, il resto e` troppo complesso. /alessandro
Re: eseguire software di un'architettura hardware diversa da quella del proprio sistema (ERA: Re: Ancora CIE e middleware)
> notably 64bit kernels often support running > 32bit software (but most probably not the converse)" che non sembra > escludere definitivamente Se il mondo non e` cambiato nel frattempo, mi sentirei di escluderlo. Un eseguibile a 64 bit usa puntatori a 64 bit e vuole una memoria virtuale a 64 bit (non ricordo quanti, ma piu` di 32). Se il kernel e` a 32 bit, offre una memoria virtuale a 32. > "or a qemu-user instance is configured > to act as an on-the-fly emulation layer, see QemuUserEmulation" Questo funziona come un gioiellino. Ma ovviamente il codice viene interpretato (da qemu), non eseguito, quindi va piu` lento. Qemu e` straordinariamente efficente (e` Fabrice Bellard, mica l'ultimo pistola) ma comunque siamo circa 10x piu` lento del nativo. > La cosa è molto interessante e, ad avere tempo, sarebbe da sperimentare E' banale. Si prende un eseguibile arm e si esegue. E` uno dei primi esempi che faccio ai miei studenti, partendo da PC per andare su micretto. Certo, se e` un eseguibile "serio" occorrono anche le librerie dinamiche dell'architettura eccetera. Io lo faccio vedere senza libreria, implementando le 2 chiamate di sistema che mi servono (write e exit): laptopo% make hell-arm arm-none-eabi-gcc-c -o syscalls-arm.o syscalls-arm.S arm-none-eabi-gcc -Wall -static -ffreestanding -c -o hell.o hell.c arm-none-eabi-ld -e main -o hell-arm syscalls-arm.o hell.o laptopo% ./hell-arm Hello laptopo% file hell-arm hell-arm: ELF 32-bit LSB executable, ARM, EABI5 version 1 (SYSV), statically linked, not stripped laptopo% uname -m x86_64 Il trucco sta in binfmtmisc, che definisce interpreti per vari formati di file, in base al contenuto del file (il "magic number"): laptopo% ls /proc/sys/fs/binfmt_misc/ cli qemu-aarch64 qemu-mipsqemu-sh4 jar qemu-alpha qemu-mipsel qemu-sh4eb llvm-3.1.binfmt qemu-arm qemu-ppc qemu-sparc python2.6qemu-armeb qemu-ppc64 qemu-sparc32plus python2.7qemu-crisqemu-ppc64abi32 qemu-sparc64 python3.2qemu-m68kqemu-ppc64le register python3.4qemu-microblaze qemu-s390x status
Re: smartphone da pc
[ho gia` letto le altre risposte, mi pare che questa non ripeta] > Da decenni uso il computer con un copritastiera con i fori in > corrispondenza dei tasti Il touch-screen e` uno strumento del demonio, capisco il problema. L'utenza cellulare per le autenticazioni normalmente richiede la ricezione di SMS: tutti cercano di infilarti la loro app, ma per adesso si puo` ancora fare senza. Esistono ancora in commercio degli stupidofoni, la cui tastiera e` ancora meccanica. Non comoda come una tastiera vera (o una con i fori), ma molto meglio del touch screen. Probabilmente per l'sms occasionale questa e` una soluzione accettabile, e a basso costo. Se invece bisogna proprio prendere un androide o un melacoso, segnalo che lo spinotto USB, di solito usato come slave, e` un "OTG", e puo` anche fare da master. Personalmente ho comprato un adattatore che mi presenta un USB-A, dove collego una normale tastiera USB, quella che di solito ho sul mio PC. Purtroppo non tutto si puo` fare da tastiera, molte attivita` richiedono comunque di toccare lo schermo, ma potrebbe essere un aiuto. saluti /alessandro
Re: tcl/tk manca winfo?
> $ man winfo > winfo(3tk)Tk Built-In Commands Tutti i comandi tcl/tk sono del linguaggio tcl (e del toolkit tk che aggiunge comandi al linguaggio). Il capitolo "3tk" del manuale winfo indica quello. La shell tk si chiama wish (windowing shell). Si puo` usare interattivamente o per eseguire script, come tutti gli altri linguaggi interpretati. Allego un mio programmino della palla che rimbalza. Amo tcl/tk, mi spiace che sia passato di moda. /alessandro #!/usr/bin/wish set w 240; set h 320 wm geometry . ${w}x${h} wm overrideredirect . true pack [canvas .c -width $w -height $h] set maxx [expr $w-10] set maxy [expr $h-10] set I [.c create oval 0 0 10 10 -fill red] # parameters set sx 100.0; set sy 0.0; set ela 0.9 set acc 1000.0 set attr 4.0 set x 0.0 set y 0.0 #speed x, speed x increment set prevt [clock clicks -milliseconds] update # press bind .c <1> { set sx [expr $sx + $attr * (%x - $x +5)] set sy [expr $sy + $attr * (%y - $y +5)] } # calc while 1 { set t [clock clicks -milliseconds] set deltat [expr ($t-$prevt)/1000.0] # horizontal set x [expr $x + $sx*$deltat] if {$x > $maxx} { set x [expr 2*$maxx - $x] set sx [expr -$ela*$sx] set sy [expr $ela*$sy] } if {$x < 0} { set x [expr -$x] set sx [expr -$ela*$sx] set sy [expr $ela*$sy] } # vertical if $y!=$maxy {set sy [expr $sy+$acc*$deltat]} set y [expr $y + $sy*$deltat] if {$y > $maxy} { set y [expr 2*$maxy - $y] set sx [expr $ela*$sx] if $sy>$acc*$deltat { set sy [expr -$ela*$sy] } else { set sy 0.0; set y $maxy } } if {$y < 0} { set y [expr -$y] set sx [expr $ela*$sx] set sy [expr -$ela*$sy] } #puts "($deltat) $x $sx$y $sy" .c coords $I $x $y [expr $x+10] [expr $y+10] update after 10 set prevt $t }
Re: installazione driver proprietari
> Il problema che non ho chiaro come installarlo, nel senso che non basta > solo copiare i file udrive nella directory, ma bisogna fare qualcos'altro. "firmware-iwlwifi" e` un pacchetto debian. Il mio portatile ha lo stesso modello e funziona benissimo. Ovviamente va aggiunto non-free in /etc/apt/sources.list, dopo di che "apt update" e "apt install firmware-iwlwifi". Ovviamente richard non e` contento: laptopo% vrms | grep iwl firmware-iwlwifiBinary firmware for Intel Wireless cards saluti /alessandro
Re: confronto stringhe
> allora la soluzione è stata eliminare tutti gli spazi bianchi con sed e > confrontarlo con una stringa senza spazi bianchi Ma tale stringa non e` molto leggibile da chi mette le mani nello script. La soluzione gia` indicata qui era migliore: la stringa viene scritta in forma leggibile, e poi si remuovono gli spazi prima del contronto. L'esempio con "tr" di Marco Bodrato era calzante. Ma anche "echo e` una forma di normalizzazione" e` un bel suggerimento (sempre Marco): A=$(echo $A) sostituisce gli spazi (e i tab!) multipli con uno solo. saluti /alessandro
Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?
>> Che poi wikipedia e` stata cosi` ingenua da prendere la fdl (come me, >> stessi anni) e la fsf sapendo di aver sbagliato ha permesso di >> cambiare. Brutta storia, meglio non rivangare, meglio. > guarda che la FSF non può permettere il cambio di licenza. Ma tramite "or any later version" ha il potere assoluto su chi ha scelto questa clausola. E ha permesso a wikipedia di fuggire da GFDL. Rivanghiamo, visto che non mi si crede. > Nel caso di wikipedia è stato possibile fare il cambio di licenza, o > meglio permettere una doppia licenza, perché il detentore del copyright > è wikipedia stessa ai contributori è chiesto di cedere tutti i diritti > alla fondazione per poter contribuire. All'inizio non era cosi`, gli autori mantenevano il copyright. Adesso non lo so, posso credere che sia ceduto (che non e` bellissimo). Consiglio di leggere il buo corbet: https://lwn.net/Articles/305892/ Cito la parte importante: On November 3 [2008], the FSF and the Wikimedia Foundation jointly announced the release of version 1.3 of the GFDL. This announcement came as a surprise to many, who had no idea that a new GFDL 1.x release was in the works. This update does not address any of the well-known complaints against the GFDL. Instead, it added a new section: An MMC [Massive Multiauthor Collaboration Site] is "eligible for relicensing" if it is licensed under this License, and if all works that were first published under this License somewhere other than this MMC, and subsequently incorporated in whole or in part into the MMC, (1) had no cover texts or invariant sections, and (2) were thus incorporated prior to November 1, 2008. The operator of an MMC Site may republish an MMC contained in the site under CC-BY-SA on the same site at any time before August 1, 2009, provided the MMC is eligible for relicensing. In other words, GFDL-licensed sites like Wikipedia have a special, nine-month window in which they can relicense their content to the Creative Commons attribution-sharealike license. This works because (1) moving to version 1.3 of the license is allowed under the "or any later version" terms, and (2) relicensing to CC-BY-SA is allowed by GFDL 1.3. Legal codes, like other kinds of code, have a certain tendency to pick up cruft as they are patched over time. In this case, the FSF has added a special, time-limited hack which lets Wikipedia make a graceful exit from the GFDL license regime. This move is surprising to many, who would not have guessed that the FSF would go for it. Lawrence Lessig, who calls the change "enormously important," expresses it this way: Richard Stallman deserves enormous credit for enabling this change to occur. There were some who said RMS would never permit Wikipedia to be relicensed, as it is one of the crown jewels in his movement for freedom. And so it is: like the GNU/Linux operation system, which his movement made possible, Wikipedia was made possible by the architecture of freedom the FDL enabled. One could well understand a lesser man finding any number of excuses for blocking the change. For whatever reason, Stallman and the FSF chose to go along with this change, though not before adding some safeguards. The November 1 cutoff date (which precedes the GFDL 1.3 announcement) is there to prevent troublemakers from posting FSF manuals to Wikipedia in their entirety, and, thus, relicensing them. Questi sono fatti, anche se conditi con qualche opinione. La FSF ha permesso il cambio di licenza a Wikipedia (credo sia perche` altrimenti il danno di immagine sarebbe stato peggiore). Il cambio di licenza di OSM, invece, ha richiesto la rimozione di un po' di materiale perche` non tutti i detentori dei diritti lo hanno accettato. Brutte storie i cambi di licenza, ma ancora piu` brutto e` rifiutare di assegnare il diritto d'autore per poi scrivere "or any later version", che ha quasi lo stesso effetto, ma piu` nascosto. Si, queste sono opinioni, immagino non tutti siano d'accordo.
Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?
> Se devo essere sincero io non sapevo che FSFE fosse indipendente da FSF. Lo e` da sempre. Non ha senso andare al parlamento europeo se non sei europeo. Che poi la FSF non vada nel suo parlamento e` un altro problema. La FSF non ha mai cercato di creare una rete. Una volta c'era un link "other organizations", adesso non c'e` nemmeno piu`. > Se come dici tu sei un rappresentante di FSFE Marco Ciampa non e` un rappresentante di FSFE. Al limite un sostenitore. Non mi sembra lo abbia detto (ha detto di essere debian-leader mi pare, ma era un esempio poco calzante). > FSFE non avra` mai il mio appoggio Pace. Pero` forse conviene dare un'occhiata a fsfe.org per decidere. Comunque no, nemmeno FSFE e` democratica. Lo e` tra i suoi soci, che sono pochini, come FSF e tante altre organizzazioni. Il "member" di FSF non e` affatto socio. Almeno FSFE li chiama sostenitori. saluti /alessandro
Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?
>> Uno a caso, il kernel Linux. Sta di fatto che molte aziende non vogliono >> vedere la GPL3 nemmeno col telescopio, e se Linux fosse GPL3 vedrebbe >> un'adozione minore. > più che la GPL3 non vogliono la AGPL3. Per quanto ne so io [citation needed] nemmeno la GPL. Qualcuno ha inviato un link alla pagina di wikipedia sulla tivoizzazione, senza dire perche`, ma sicuramente nel mondo embedded (che contiene il mercato automobilistco) la gpl3 viene evitata proprio per quello (che e` il motivo per cui la gpl3 e` nata. > Il problema qui è che se si vuole portare tutto in licenza GPL 3.0 Ma non si vuole proprio. E per quanto conta sono d'accordo. Riguardo alla minore o minore adozione, sono d'accordo che sarebbe meglio avere piu` adozioni libere, che dell'adotto-e-poi-ti-blocco ne facciamo anche a meno. Ma, che piaccia o no, l'adozione in generale ha effetti positivi per noialtri softwareliberisti, piu` driver, piu` coscienza che ci siamo anche noi, eccetera. Poi sono opionioni, e come tali valgono meno di zero, ma non sarei cosi` negativo sull'adozione in quanto tale. > guarda che se tu sei l'unico detentore del copyright su quel software > puoi cambiare licenza quando vuoi. Puoi fare un rilascio oggi cambiando > solo la licenza d'uso. Lo sa anche lapalisse. Sta di fatto che (1) sappiamo tutti che non e` mai vero e (2) la vecchia versione resta comunque fruibile con i vecchi termini. Comunque il pacchetto e` gpl2+ e forse diventera` gpl3 se il nuovo manutentore decide cosi`, mentre io avrei preferito lgpl, ma l'ho capito dopo. >> Ho anche usato la GNU FDL. Altro errore madornale (non a caso la >> documentazione GNU e` in non-free in debian). Non e` facile, e non >> sempre rms ha ragione. > Vale lo stesso discorso di sopra. Vale che quando hai un contratto con un editore che dice "ok fdl" il testo rimane fdl. > Tieni conto che, secondo me, qui ha sbagliato Debian Opionioni. Secondo me invece ha ragione, e ha sbagliato FSF. Si sa che ci sono entrambi i fronti. Che poi wikipedia e` stata cosi` ingenua da prendere la fdl (come me, stessi anni) e la fsf sapendo di aver sbagliato ha permesso di cambiare. Brutta storia, meglio non rivangare, meglio. > Il poter mettere parti non > modificabili nella FDL è stato inteso per poter indicare scritti che > sono relative all'autore e che altri non dovrebbero modificare. Buone intenzioni, pessima implementazione. Consiglio di rileggere le motivazioni di Debian. Se a qualcuno interessa cerco i riferimenti. > sono state messe in non-free anche documentazioni FDL > che non hanno nessuna parte non modificabile Certo. A ragione. Potrebbero apparire nella prossima versione, mica si puo` rivalutare tutto ogni volta, se non cambia licenza. > Questo significa che se, come me, consideri la FDL documentazione > valida e la vuoi avere sei costretto a mettere sempre non-free. Sono "costretto" a mettere non-free anche per altri motivi. Non e` che installare la documentazione gnu mette a rischio il mio PC. Mi da` molto piu` fastidio essere costretto a mettere systemd e tutte le sue metastasi.
Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?
> Una cosa sentita più volte, invece, è che alcuni non si fidano della FSF > e per questo, pur scegliendo di usare la GPL, evitano la dicitura "or > any later version". > > Di progetti inchiodati ancora oggi sulla GPL2, perché all'epoca decisero > di non fidarsi, purtroppo ce ne sono tanti. Alcuni cercano anche di > rivendicare la superiorità della licenza vecchia rispetto alla nuova, > per giustificare oggi di aver fatto bene ieri. Uno a caso, il kernel Linux. Sta di fatto che molte aziende non vogliono vedere la GPL3 nemmeno col telescopio, e se Linux fosse GPL3 vedrebbe un'adozione minore. Scegliere la licenza giusta per i propri scopi (che siano interesse personale o "il bene del mondo") non e` facile. E non sempre le argomentazioni che valevano in un momento storico sono ancora valide piu` tardi. Quand'ero giovane ho seguito la bibbia: gpl 2 or any later version e "don't use lgpl for your library". Mah. Ho anche usato la GNU FDL. Altro errore madornale (non a caso la documentazione GNU e` in non-free in debian). Non e` facile, e non sempre rms ha ragione. /alessandro
Re: Che ne pensate della lettera per licenziare RMS?
> Mi piacerebbe sapere cosa penseranno di noi fra qualche centinaia di > anni: per cose di poco valore noi arriviamo a lavorare gratis rubando > tempo a tutto il resto Gia`. Noi del software libero. Non serve aspettare tanto, ho gia` colleghi e clienti che mi trattano da coglione (ma poi gli serve il mio aiuto, ogni tanto). Ho imparato a riconosceli, ma non so come difendermi. Dai colleghi e` piu` facile che dai clienti, comunque.
Re: bullseye
> nella cache di apt si sono accumulati tutti i pacchetti che ho > installato. C' erano anche triple e quadruple versioni degli stessi > pacchetti .deb. totale circa 6 giga > > Nonostante ogni volta che faccio un upgrade faccia sempre anche un > autoremove autoremove toglie i pacchetti *installati* che non servono (perche` autoinstallati per dipendenze, se chi li ha richiesti e` stato rimosso). Io faccio "apt-get clean" (ma si puo` anche cancellare a mano il contenuto di /var/cache/apt/archives). /alessandro
Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?
>> La differenza e` che riscV e` stato pensato tenendo in >> considerazione tutta l'esperienza del settore, prendendo il meglio di >> tutte le idee precedenti e scartando gli errori (per esempio, se >> ricordo bene, non ha un registro "flags", e il manuale spiega >> perche`). > > Questa è interessante, dove la trovo? riscv-spec-20191213.pdf pagina 23 (ricordavo bene): The conditional branches were designed to include arithmetic comparison operations between two registers (as also done in PA-RISC, Xtensa, and MIPS R6), rather than use condition codes (x86, ARM, SPARC, PowerPC), or to only compare one register against zero (Alpha, MIPS), or two registers only for equality (MIPS). This design was motivated by the observation that a combined compare-and-branch instruction fits into a regular pipeline, avoids additional condition code state or use of a temporary register, and reduces static code size and dynamic instruction fetch traffic. Another point is that comparisons against zero require non-trivial circuit delay (especially after the move to static logic in advanced processes) and so are almost as expensive as arithmetic magnitude compares. Another advantage of a fused compare-and-branch instruction is that branches are observed earlier in the front-end instruction stream, and so can be predicted earlier. There is perhaps an advantage to a design with condition codes in the case where multiple branches can be taken based on the same condition codes, but we believe this case to be relatively rare. [...] saluti /alessandro
Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?
> Sì, ma mi sembra che l'argomentazione sia, se mi permettete la metafora, > che è come avere il kernel libero senza il sistema operativo libero. Esatto. Ma c'e` anche chi ha fatto il resto. > E qui mi dichiaro semplicemente incompetente, cioè: ci sono tante > alternative libere alle altre componenti? Tante no, ma ci sono alcune realta` (anche italiane) che ci lavorano. Ho partecipato a due conferenze di opern risc (orconf) -- un'altra achitettura libera -- ma alla fine si parlava piu` di riscV che di ORsoc. Adesso non so fare nomi, ma ce ne sono una dozzina in cui le parti chiuse sono veramente limitate (per esempio la RAM o altri blocchi "standard" del produttore di silicio da cui si va). L'altro uso interessante e` nelle FPGA, in cui puoi avere un sistema completamente libero, col "solo" limite che sei inchiodato mani e piedi (e corona di spine) al chi fa le tue FPGA. I sistemi "white rabbit" del cern per esempio, sono completamente liberi (software gateware e hardware) ma l'fpga e` un po' un paletto. Ormai ci sono solo due venditori importanti di fpga, e il laboratorio che usa white rabbit sull'altra marca ha avuto le sue non piccole difficolta` iniziali. [nessun riferimento, wikipedia mi flagellerebbe] Anche qui, la ram e altri blocchi standard (PLL e cose cosi`) si prendono a scatola chiusa dai moduli nella FPGA in uso. Si, l'autore del video parla di fpga, solo che non e` un settore di nicchia come lo dipinge. E lo stesso codice che prima compili per fpga poi lo compili per fare il silicio con modifiche marginali(lo dice anche lui, mi sono accorto). Poi, come si diceva, per fare il silicio serve l'azienda. Anche i PCB li disegno con kicad ma poi devo pagare per produrli, e i costi fissi si vedono; quelli per il silicio sono enormi. [128 bit] > Beh, qualche processore ha almeno la somma a 128 (l'architettura Z dei > processori dei mainframe)... Non e` come avere l'archiettura a 128 bit. > vedo che state tenendo in considerazione soprattutto > l'indirizzamento della memoria, Per numero di bit dell'architettura solitamente si intende la dimensione "naturale" dei registri macchina e dei bus interni al micro. Quinti atmega (arduino) e PIC sono 8 bit, come lo z80 e il 6502, anche se hanno alcune operazioni a 16 bit. Il motivo per cui oggi si preferisce il 64 bit e` esclusivamente la memoria: con i puntatori a 32 bit vedi solo 4GB, infatti il PC ha fatto l'accrocchio chiamato PAE (page address extension), che e` solo una rivisitazione del vecchio "high memory" del dos, dove un processore con 20 bit di indirizzamento esterno non bastava piu`. Io preferisco il 32 bit, personalmente, perche` gli eseguibili sono piu` piccoli e il sistema piu` veloce. Dopo di che il mondo PC e` obeso e installo anch'io a 64. > ma per la crittografia non guasterebbe una bella istruzione per > calcolare in una botta sola il prodotto di due registri a 128 bit > :-) Non lo metto in dubbio. Cosi` come chi ha la virgola mobile in hardware solitamente implementa IEEE-754 a 80 bit, ma questo non ne fa processori "a 80 bit". > Comunque, di insiemi di istruzioni per una CPU che siano libere, ne > esistono anche altre, oltre a Risc-V... open-risc, lm32, zpu, anche sparc e` stato liberato (e di sparc32 esistono implementazioni libere), piu` sicuramente mille altri che non conosco. La differenza e` che riscV e` stato pensato tenendo in considerazione tutta l'esperienza del settore, prendendo il meglio di tutte le idee precedenti e scartando gli errori (per esempio, se ricordo bene, non ha un registro "flags", e il manuale spiega perche`). grazie, saluti /alessandro
Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?
> io lo vedo l'articolo, ma è davvero stringato Ok, anch'io. Non lo chiamo articolo, per me e` l'occhiello del video. > purtroppo io conosco poco di hardware e non ho capito cosa intendi per > "rema contro". Tutti sono entusiasti di risc-V perche` e` libero, mentre la tesi di Andreas Speiss e` che la parte libera e` trascurabile sul totale e i chip li trovi fatti dai soliti vendor che prendono un pezzo libero e lo blindano nel loro mondo proprietario. E` vero, ma non ci sono solo loro. >> Inoltre riscV e` l'unica architettura gia` definita nella sua versione >> a 128 bit. > > questo lo avevo visto e mi ero stupito... ma non avevo indagato oltre Cito sotto. > A 128-bit port is simply not realistic at this time. > https://wiki.debian.org/RISC-V Certo. Non e` un problema di risc-V, e` il mondo che non e` pronto. Sull'idea di avere un 128 bit gia` definito, cito la specifica dell'architettura: Although 64-bit address spaces are a requirement for larger systems, we believe 32-bit address spaces will remain adequate for many embedded and client devices for decades to come and will be desirable to lower memory traffic and energy consumption. In addition, 32-bit address spaces are sufficient for educational purposes. A larger flat 128-bit address space might eventually be required, so we ensured this could be accommodated within the RISC-V ISA framework. E piu` avanti: The primary reason to extend integer register width is to support larger address spaces. It is not clear when a flat address space larger than 64 bits will be required. At the time of writing, the fastest supercomputer in the world as measured by the Top500 benchmark had over 1 PB of DRAM, and would require over 50 bits of address space if all the DRAM resided in a single address space. Some warehouse-scale computers already contain even larger quantities of DRAM, and new dense solid-state non-volatile memories and fast interconnect technologies might drive a demand for even larger memory spaces. Exascale systems research is targeting 100 PB memory systems, which occupy 57 bits of address space. At historic rates of growth, it is possible that greater than 64 bits of address space might be required before 2030. History suggests that whenever it becomes clear that more than 64 bits of address space is needed, architects will repeat intensive debates about alternatives to extending the address space, including segmentation, 96-bit address spaces, and software workarounds, until, finally, flat 128- bit address spaces will be adopted as the simplest and best solution. We have not frozen the RV128 spec at this time, as there might be need to evolve the design based on actual usage of 128-bit address spaces. Non ho parole. Chapeau. saluti /alessandro
Re: RISC-V: quanta parte del processore ha licenza libera?
> Leggendo questo articolo: > https://hackaday.com/2021/02/27/exploring-the-open-source-that-really-goes-into-a-risc-v-chip/ Non ho trovato l'articolo, solo il filmato. Qualcuno mi aiuta? > e guardando il filmato indicato (purtroppo è in inglese): > https://www.youtube.com/watch?v=VdPsJW6AHqc > > è possibile capire molto di più cosa sia RISC-V e come sono distribuite > le sue componenti. Non dice nulla di sbagliato (e meno male che si puo` guardare a 2x), ma chiaramente vuole far passare il suo punto di vista, che non e` per forza oggettivo. Anche perche` remare contro oggi e` l'unico modo non cruento o volgare per avere visibilita` -- poi, ripeto, rema contro molto correttamente. > Leggendo vari articoli mi ero fatto l'idea che l'intero RISC-V più tutto > quello che gli gira attorno fosse distribuito con licenze libere... Ci sono dei mondi liberi, e dei mondi meno. Anche linux sta dentro android, ma senza tutta la fuffa sopra non puoi usarlo. > ...vedendo però il filmato si capisce che non è affatto così, anche se > vi sono degli spunti positivi che potrebbero di avere in un futuro, > purtropo non troppo vicino, un hardware con licenze completamente libere. Ci sono, ci sono. Sono prodotti di nicchia, ma qualcuno che ha fatto il silicio bene c'e`. Certo, non puoi metterlo nel portatile di tutti i giorni. Le potenzialita` sono enormi. Anche se "riscV" e` *solo* la ISA, e` fatta molto molto molto bene: un mio collega ha scritto un riscV in un fine settimana, passando tutti i test (no, non e` nella media dei progettisti). Invece non condivido questo entusiasmo per le fpga: sara` anche tutto libero il gateware che ci gira, ma il contentitore e` blindatissimo e si e` comunque dipendenti da un'unica azienda e dalle sue politiche di prezzi e produzione (si, il riscV del collega e` per fpga, e per farlo andare ci sono tante dipendenze dal vendor e modello specifico di chip in cui viene istanziato). Inoltre riscV e` l'unica architettura gia` definita nella sua versione a 128 bit. Consiglio caldamente a chi si interessa di ISA di passare una serata a leggersi quella riscV, magari poi ne scrive uno il fine settimana dopo, come il mio collega. Ah, quando l'ho conosciuto, stava scrivendo un cortex-M3. Peccato che sia piu` vietato dell'omicidio. Tutto il codice, e tutti i compilatori, che abbiamo scritto per ARM dipendono pesantemente dall'invidia di ARM. Sono profondamente convinto che riscV sia la strada giusta, ma non possiamo seguirla senza grossi investimenti sul silicio per i quali e` necessaria una pesante collaborazione aziendale. Ma il rischio del monopolio e` molto minore che in tutte le altre strade.
Re: RDP
> Le mie macchine erano dei 486/pentium di prima generazione (12/15 pc) [...] > Il server, se non ricordo male aveva 2 o 4 Gb di ram e non ho mai avuto > problemi da quel punto di vista, Anch'io avevo un 386 con 8M di RAM che era una bomba, mentre con 2M di RAM facevo andare un server web con i cgi e qualche attuatore locale. > considera pero` che adesso le pagine web sono cambiate. Esatto. Oggi tutto quel materiale e` RAEE, ed e` un errore riutilizzarlo nelle scuole. Faremo sempre e solo la figura dei pezzenti che propongono software lento e inadeguato. Bene l'approccio LTSP che semplifica la manutenzione, ma per favore con macchine recenti. Ovviamente dispiace buttare tutto quel ben di dio che ci viene offerto, ma facendolo funzionare [male, anche se non per colpa nostra] aiutiamo solo i nostri concorrenti. So che la mia posizione e` poco di moda nel nostro mondo pauperista e masochista, e non di rado mi attira gli strali dei duri e puri, ma chiederei a tutti, prima di continuare sulla propria strada, di porsi almeno dei dubbi su come muoversi. /alessandro
Re: [OT] Usare Jitsi-Meet con Chromium su Debian 8
> Il problema � che usando Chromium su Debian 8 e seguendo le stesse > procedure ottengo una pagina completamente grigia al posto di una pagina > iniziale di benvenuto. Ottengo la stessa cosa anche con Firefox. Strano. Confermo che non servono estensioni. Ricordo inoltre che oltre al sito dell'azienda che supporte jitsi, l'applicativo puo` essere anche installato sul proprio server. Notevole il servizio iorestoacasa.work, inizialmente solo-jitsi poi affiancato da edu-meet (si puo` scegliere un server di uno o dell'altro tipo. Si puo` anche aggiungere il proprio server alla lista. Oltre alla pagina di benvenuto, in cui "scegliere il nome di una stanza" si puo` anche indicare direttamente la stanza. Per esempio https://jitsi.cedrc.cnr.it/debian-italian (sono dentro, se si vuole provare). Saluti /alessandro
Re: Smartphone Open Source [Semi OT]
> Visto che ne capisci ti posso chiedere ancora un paio di cose ? Non ne capisco poi molto, ho letto qualcosa perche` sto facendo una scheda con dentro una sim e un altro lettore di carte. Oltre a vedere i mugugni miei e dei familiari quando un telefono si rompe. Giuliano grandi ha ragione: >> Se cambi operatore puoi chiedere di mantenere il numero, ma la SIM te >> la cambiano con una loro. > Ho visto che i nuovi telefoni hanno quasi tutti la dualsim. Quindi se > prendo un telefono nuovo inserisco la Sim attuale, e magari faccio un > backup della Sim, con i dati che si sono salvati, perché quelli che > erano sul telefono sono persi. Ni. Che io sappia i dati "sulla sim" sono solo la rubrica e gli sms (*se* si e` scelto di salvare le due cose sulla sim -- all'inizio era l'unica opzione). Quello che si fa e` copiare le cose dalla sim al telefono, e poi dal telefono all'altra sim. Al mio ultimo cambio di operatore (e di sim), lo hanno fatto loro usando un telefono apposta che avevano in negozio. Leggi, cambia sim, scrivi, cancella tutto dal loro telefono. Sul telefono buono tengo i contatti sulla sim, perche` se si rompe il telefono quella di solito rimane. Oggi e` piu` comune tenerli sul telefono, anche perche` ce ne stanno di piu`. > Quindi che faccio ? Si può trasferire i dati da una Sim all'altra sullo > stesso telefono ? Si, ma devono essere entrambe attive. Quando si "cambia sim" mantentendo il numero, non sono mai attive contemporaneamente. Il passaggio e` sempre attraverso un altro spazio di memoria. Se si ha uno stupidofono, e` la rubrica del telefono. Con uno recente si puo` salvare la rubrica su file e poi copiarsi quel file via rete. Alcuni servizi incentivano a fare il backup del telefono sul loro cloud, cosi` non si perde mai la propria rubrica nemmeno se si distrugge o smarrisce il telefono. > Ho sentito anche dire c'è la portabilità del numero di cellulare. Quindi > si può trasferire anche il numero di cellulare da una Sim (vecchia) > all'altra Sim (nuova) ? E anche se sono di operatori differenti ? Come gia` confermato da altri, si. Si faceva gia`, ma mi pare sia obbligatorio dal 2009, come tutela degli utenti rispetto al lock-in degli operatori. In ogni caso conviene chiedere al proprio nuovo operatore, anche prima di firmare il contratto. Di solito il personale e` correttamente informato e aggiornato su queste questioni. saluti /alessandro
Re: Smartphone Open Source [Semi OT]
>> riescono a leggere una Sim "datata" che ha già più di 5 o 6 anni ? > > su questo punto non so aiutarti. > Ho visto dei colleghi che tagliavano la sim [...] Si, l'unico problema puo` essere la dimensione del supporto. La sim e` invariata da circa sempre, e tra l'altro usa lo stesso formato delle carti di credito/bancomat col chip. Le prime sim erano di quel formato, e di solito viene ancora venduta cosi`, con degli intagli nella plastica per strappare via i bordi inutili. Se ha solo 5-6 anni non prevedo alcun problema: dal 2012 non e` cambiato il formato. In ogni caso si puo` chiedere la sostituzione della sim all'operatore, prima o dopo il ritaglio manuale (che puo` fallire). https://it.wikipedia.org/wiki/Carta_SIM
Re: Debian dialog: si possono eliminare le cornici?
>> Che vuol dire, allegare qui il .dialogrc che scatena il problema. >> > Eccolo: Sembra che non si disabiliti l'ombra. "shadow on" e "shadow off" hanno lo stesso effetto. Che risulta sbagliato anche perche` il colore dell'ombra non e` indicato. La documentazione e` incompleta, quindi lascio perdere Se e` importante, segnalerei un baco sul pacchetto. Se e` molto importante lo correggerei direttamente. Ma visto quanto e` noioso spignattare coni colori dello schermo, consiglio di tenere lo schema di colori originale e lasciar perdere. [in realta` ricordo di quando discutevo con uno di questi autori, non ero molto d'accordo con l'aggiunta delle decine di opzioni per i colori; infatti quando e` comparso "menuconfig" del kernel ha preso una base piu` semplice, mentre debian ha incorporato questa. Questo succedeva circa il millennio scorso]
Re: Debian dialog: si possono eliminare le cornici?
>> A me funziona (quasi). Se il problema viene scatenato da un >> particolare .dialogrc, suggerisco di allegare anche quello >> per permettere ad altri di riprodurre il problema. >> > > Ti ringrazio del suggerimento e lo seguirò appena possibile. Che vuol dire, allegare qui il .dialogrc che scatena il problema. >> Il "quasi" dipende alla gestione dell'errore [...] > Mmmh... questo passaggio non l'ho capito ;(! Non e` importante, e` un problema di ordine superiore. > [OT] Vedo che fai riferimento al mio post di stanotte Si, e` arrivato, e poi e` arrivato quello che diceva "lo mando in privato se serve". > (ma potrei averlo cancellato inavvertitamente) > e che pensavo non fosse passato... E` successo anche a me. Non ho una diagnosi. Immagino che sia debian.org sia tin.it abbiano periodi di sovraccarico. Di solito prima di reinviare guardo negli archivi, per non scrivere a tutti una seconda volta. In questo caso si trova: https://lists.debian.org/debian-italian/2020/10/msg00062.html saluti /alessandro, che non maneggia dialog dal millennio scorso
Re: Debian dialog: si possono eliminare le cornici?
> Eccoti un esempio tratto da quelli contenuti nei sorgenti di 'dialog' e > da me ritoccato. A me funziona (quasi). Se il problema viene scatenato da un particolare .dialogrc, suggerisco di allegare anche quello per permettere ad altri di riprodurre il problema. Il "quasi" dipende alla gestione dell'errore. Se dialog non e` installato non succede niente (il messaggio di errore finisce nella variabile "choice". Retval vale 127. saluti /alessandro
Re: Vecchio comando 'tput sgr0': con cosa sosituirlo?
> Mi resta tuttavia una curiosità: nel manuale di tput non riesco a > trovare il punto in cui spiega la/le opzioni 'sgr0'. DESCRIPTION The tput utility uses the terminfo database [...] SEE ALSO clear(1), stty(1), tabs(1), tset(1), terminfo(5), termcap(3NCURSES). E "man terminfo" a me dice che sgr0 e` "turn off all attributes". /alessandro ps, per i giovani: "terminfo(5)" vuol dire "nel capitolo 5", quindi se non funziona "man terminfo" si usa "man 5 terminfo". "man man" per saperne di piu` e capire perche` printf(1) e printf(3) sono cose diverse.
Re: Emulare make install senza scrivere file
> Se il sistema di compilazione usa gli autootols potrebbe fare al tuo > caso la variabile DESTDIR Vero. Il valore predefinito (se si usa "./configure" senza argomenti) dovrebbe essere /usr/local. Quindi un "make install" non dovrebbe modificare il sistema. In gioventu` installavo molto in /usr/local, che e` di mia proprieta`. Quindi "make install" non lo facevo da superutente, e se per caso (o per baco) il pacchetto installa in /etc (oltre a /usr/local/bin eccetera) ci si accorge perche` da` errore. Comunque si puo` sempre fare "make -n install". "-n" vuol dire "non farlo", ma vengono comunque mostrati i comandi che sarebbero stati eseguiti. A volte si capisce dove andrebbe a scrivere, a volte no. Infine, altro trucco d'epoca, dopo aver fatto per esempio "touch /tmp/stamp" si puo` fare "make install" e poi "find / -xdev -newer /tmp/stamp" per sapere tutti i file che sono stati scritti. Certo, se sovrascrive file di sistema, il danno e` comunque fatto, anche se sappiamo quali. Saluti /alessandro
Re: directory morta
> ma io cosa posso fare ? Vivere nel terrore. > Tieni conto che mi è successo con bullseye e quindi essendo una testing > non si può nemmeno escludere che sia stato un problema soft e non hard. Mi sembra molto improbabile che un file manager non riesca a far vedere una directory come directory. Qui si sono sicuramente corrotti dei dati (anche un solo bit). Certo, potrebbe essere il file manager stesso che ha corrotto la sua stessa memoria, per un puntatore bacato in qualche funzionalita` nuova. Ammetto che a questo non avevo pensato. Vedere "ls -ld" e "stat", contestualmente al problema, ci avrebbe detto se il problema era nella directory come vista dal sistema o come resa dall'applicativo. Nel primo caso, problema hw al 99%. Nel secondo caso, baco dell'applicativo al 100%. > Se sapessi sicuramente dove sta il problema hard ( se tale) potrei anche > decidere di cambiare il disco o la ram, ma senza saperlo che fo ? Si considera il sistema come "potenzialmente inaffidabile" e si cerca di non affidargli l'unica copia di dati critici. Dopo di che si puo` continuare a lavorarci, con qualche attenzione in piu `del solito. /alessandro
Re: directory morta
> Ma comunque dopo è tornato tutto normale. Malissimo. Potrebbe essere la RAM che ha perso un colpo. E il prossimo potrebbe perderlo molto peggio. Oppure il micro che sta dentro al disco a stato solido. Brutta cosa gli SSD: la memoria sotto si consuma e noi non sappiamo cosa succede. [Altri hanno opinioni diverse, inutile litigare perche` sono comunque opinioni] Saluti e auguri /alessandro
Re: directory morta
> Improvvisamente una dir che mi serviva per montare un disco esterno di > rete NFS é diventata di color rosso con un punto di domana davanti. > > Non riesco a cancellarla nè a sovrasciverla nè a montarci il disco Sarebbe interessante vedere un "ls -ld" della directory, e anche uno "stat". Parrebbe una corruzione del disco. fsck potrebbe aiutare, ma normalmente quando i dischi iniziano a perdere i pezzi non ne perdono solo uno, e conviene sostituirli. saluti /alessandro