Il giorno 05/lug/2011, alle ore 12.45, Paolo Cavallini ha scritto:

> Il 05/07/2011 12:32, GEOgrafica ha scritto:
> l WebGIS fa vedere i dati che vuoi e come li vuoi. E' solo uno
>> strumento.
> 
> Questo e' quello che dicevano gli "addetti ai lavori", anni fa. Poi e' 
> arrivato
> Google Maps, ed e' diventato chiaro che la geografia e' usabile ed 
> interessante per
> tutti.

Bisogna vedere se quella di Google Maps, o di TomTom e Garmin, e' geografia. Io 
non penso. E' solo una informazione in piu', il che non implica una 
comprensione del territorio, ovvero della geografia.
> 
>> Il problema e' che il cittadino non ha dimestichezza alcuna con la 
>> geografia... Se non sei
>> un geologo o tecnico con competenze simili e' difficile che si possa capire
>> davvero qualcosa.
> 
> Con questo approccio (scusa se sembro polemico) i telegiornali non dovrebbero 
> parlare
> neppure di economia, e di mille altre cose.

E chi ha detto che non se ne deve parlare? Io dico che e' giusto parlarne, ma 
che parlarne non significa automaticamente che tutti possano "capirci" e dire 
cose sensate. Rimane il fatto che anche se se ne parla ai telegiornali, la 
gente non capisce una mazza di economia e aspetta che ti arrivi 
l'interpretazione del giornalista-economista di turno, o dell'esperto in mille 
altre cose.

> La democrazia (e nel nostro caso la democratizzazione dell'informazione 
> geografica)
> prevede che i cittadini si possano informare, e migliori sono gli strumenti 
> meglio e'.
Buona cosa e auspicabile, certo. Io pero' non sono per nulla convinto che una 
visione (a mio parere idealistica) di democrazia partecipativa in cui la 
diffusione dell'informazione si traduca automaticamente in maggiore 
comprensione delle informazioni stesse sia davvero praticabile. Nel senso che 
non bastano "i dati" per capire, bisogna avere anche le compentenze per leggere 
i dati.  

Senno' si fa come al TG di Mentana dove il lunedi' c'e' Masia dei sondaggi che 
snocciola dati a mitraglia, facendo vedere fluttuazione di 0.3% nei sondaggi, 
che non hanno alcuna minima significanza statistica, ma che vengono utilizzate 
in maniera enfatica dall'esagitato Mentana (che - detto per inciso - non e' 
capace nemmeno di fare le somme) per "forzare la mano" all'informazione, 
facendo passare dei messaggi interpretativi sulle tendenze dell'opinione 
pubblica. E questa non e' certo informazione, ma interpretazione piu' o meno 
arbitraria di una informazione piu' o meno attendibile.

Quello che voglio dire e' la condivisione delle informazioni e' uno step 
fondamentale e ineludibile, ma che da solo non basta a creare democrazia, 
ovvero "governo del popolo".
Ne consegue che per me non bastano dei dati GIS asettici per spiegare un 
territorio, non basta un WebGIS per prendere una posizione. Pero' sono 
certamente strumenti utili.
ciao

Marco
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