Scusate se torno sull'argomento stamani (ma ieri ero lontano dal computer) escludendo le opinioni personali sull'opera (anche se mi sentirei di solidarizzare sull'amarezza espressa nell'ultima mail di Umberto) vi pare normale che un webgis, un gis o anche semplicemente un'informaizone chiara (tecnica o divulgativa) debba dipendere per tutti noi (per altro tutti più o meno tecnici) da un gruppo di abitanti? Io abito a Firenze, sono correlatore di una tesi di laurea in discussione la prossima settimana che prende in esame, fra gli altri, il sotto-attraversamento tav della città a per ricostruire il percorso del progetto la mia laureanda si è dovuta rivolgere prevalentemente al comitato no-tav che le ha messo a disposizione i documenti, sulla base dei quali ha chiesto interviste private ad alcuni amministratori. Ma se non arrivava da un dipartimento universitario gli avrebbero concesso quelle interviste? Ed è normale che perfino enti pubblici dichiarino di non aver chiari tutti gli aspetti di un progetto colossale? Per altro gli atti di un progetto che varia le previsioni di pianificazione territoriale sono pubblici per legge. Dovrebbe essere obbligatorio per legge che lo siano attraverso il web(gis o non gis, ma gis meglio e meglio se user-friendly), poi magari un gruppo auto-organizzato si prenderà la briga di tradurli per i non esperti, ma che debba perfino fare il lavoro di pubblicizzazione e pubblicazione è di per se un assurdità per la democrazie.
Buona giornata a tutti. Iacopo _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 518 iscritti al 3.6.2011