2014/1/7 Geodrinx geodr...@gmail.com:
Domanda da ignorante (io): il servizio di edit di OpenStreetMap ( quello che
utilizza l'editor integrato ID , per intenderci ), utilizza un WFS-T ?
Oppure, come è realizzato ?
sono delle API, ci sono diversi strumenti per interrogarle...
consiglio
Ciao a tutti,
provo a dire la mia .. quindi tutto opinabile
secondo la definizione di open data il WMS rientra come formato per i
dati?
Opinione personale no: il WMS non è un formato dati semmai un qualcosa
(protocollo??), che viaggia su chiamate http.
Riporto la definizione ufficiale per
Si.
Ma il punto è che il WMS è un servizio , esattamente come il WFS è un
servizio.
Ho letto e riletto la tua email e non mi trovo del tutto concorde.
Non tanto sulla questione WFS, ma proprio sul fatto di dare i dati
*solo* in WMS (che è quello che ho visto sul portale dei dati aperti
della
2014/1/7 cesare gerbino cesaregerb...@gmail.com:
effettuando una richiesta WFS si ottengono le geometrie che poi possono
essere evidenziate usando OpenLayers, Leaflet,
WFS classico, nel senso di richiesta che ritorna GML, è di fatto
inutilizzabile in contesti di questo tipo causa verbosità.
Il BBOX, è roba risaputa da tempo.
Non è quello che aiuta .
Come dicevo a meno che non si punta ad avere francobolli di territorio.
Ma il discorso si fa' lungo e probabilmente non interessa a nessuno a
parte noi.
Per cui se vuoi contattami in privato e ti spiego perche' io lo reputo
inutile
On 07/01/2014 09:47, Maurizio Napolitano wrote:
Ho letto e riletto la tua email e non mi trovo del tutto concorde.
Non tanto sulla questione WFS, ma proprio sul fatto di dare i dati
*solo* in WMS (che è quello che ho visto sul portale dei dati aperti
della Regione Toscana).
Ciao Maurizio,
Il 07/01/2014 11:40, aperi2007 ha scritto:
On 07/01/2014 09:47, Maurizio Napolitano wrote:
Ho letto e riletto la tua email e non mi trovo del tutto concorde.
Non tanto sulla questione WFS, ma proprio sul fatto di dare i dati
*solo* in WMS (che è quello che ho visto sul portale dei dati aperti
On Tue, 07 Jan 2014 11:20:12 +0100, aperi2007 wrote:
E quindi se si parla di un sistema che deve funzionare davvero , per
distribuire i dati in OpenData, molto meglio degli zip con shapefile
preconfezionati.
mi permetterei di aggiungere anche qualche considerazione relativa
alle performances
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1
Il 07/01/2014 12:02, a.furi...@lqt.it ha scritto:
IMHO il sistema basato sul download statico di qualche SHP/ZIP
e' sicuramente preferibile anche dal punto di vista utente ;-)
concordo pienamente. confesso che tutta questa storia degli open data
Condivido anch'io. Un repository statico, ben organizzato, per me resta
imbattibile.
Le modalità di fruizione poi possono essere le più fantasiose, e anche la
gestione a monte del dato statico può essere fatta a diversi livelli di
complessità. Anche un repo github stile dati di Chicago può andar
L'unico che ha tentato di gestire questo problema in maniera seria e
coscienziosa è Furieri, che dietro nostre istruzioni ha messo in piedi un
sistemino che funziona.
Giustappunto, stavo vedendo, con il pannello BLOB explorer di SpatiaLite ( e
con la funzione Sql AsGeoJSON ), che è
On 07/01/2014 12:14, G. Allegri wrote:
Questo non toglie nulla ai servizi tipo WFS. Come ha giustamente
sottolineato Paolo Corti, tutto sta nel comprenderne potenzialità e
usi opportuni. Un esempio banale è l'highlight geografico dei
risultati di una ricerca...
Lo so'.
Anche li' ci
Ciao Andrea,
On 01/07/2014 11:40 AM, aperi2007 wrote:
Pero' mi permetto di farti notare che la normativa Inspire di cui
spesso vi riconducete per dare forza ai discorsi.
Promuove l'iteroperabilit'a come valore di per se'.
Non sta scritto da nessuna parte che i dati se messi sul WMS devono
e l'altro è mapbox di geosolutions
Vuoi dire MapStore ...
:)
Ciao
Roberto
___
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti.
I messaggi di questa lista non hanno
On 07/01/2014 13:50, Geodrinx wrote:
e l'altro è mapbox di geosolutions
Vuoi dire MapStore ...
:)
Ciao
Roberto
si, giusto.
grazie per la correzione.
A.
___
Gfoss@lists.gfoss.it
http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss
Questa e' una
Ciao Alessandro,
Hai perfettamente ragione.
Il problema è che come al solito se non si chiariscono le condizioni al
contorno, non si riesce mai a dipanare questa complessa equazione.
Ad esempio:
è lecito ritenere che Inspire tra le righe prescriva che un detemrinato
dataset sia pubblicabile
determinati tempi di risposta a fronte di determinate richieste concorrenti.
E qui per i servizi wfs la vedo dura.
Caspita. Sei scottato dai servizi WFS :)
Domanda da ignorante (io): il servizio di edit di OpenStreetMap ( quello che
utilizza l'editor integrato ID , per intenderci ),
per arrivarci con i normali sistemi wfs stile geoserver gia' citati,
probabilnente l'unica strada è alleggerire i dati.
Dico un'eresia: ma non é che il problema di cui parliamo ( inefficienza?
Altro? ) dipende invece magari da qualche scelta progettuale o tecnologica ?
Non parlo
L'editing è una storia diversa.
DI per se l'editing non è necessariamente cosi' pesante.
Dipende dal dietro le quinte, ma da quello che leggo indirettamente,
ovvero del fatto che in OSM ci possono essere parecchie fetures errate e
le FK non sempre tornano, direi che il sistema di editing è del
Domanda da ignorante (io): il servizio di edit di OpenStreetMap ( quello
che utilizza l'editor integrato ID , per intenderci ), utilizza un WFS-T ?
Oppure, come è realizzato ?
OT: iD va a scrivere tramite le API di OSM (attualmente v 0.6):
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/API_v0.6
On Sat, Jan 04, 2014 at 05:35:24PM +0100, Maurizio Trevisani wrote:
segnalo la pagina
http://www.regione.toscana.it/-/open-source
Ciao Maurizio, ottima iniziativa !
Mi permetto di segnalare che il sito ufficiale del progetto
PostGIS e' ora http://postgis.net, non piu' postgis.org.
Grazie
strk,
grazie della segnalazione.
Non me lo sarei mai aspettato.
Il giorno 07 gennaio 2014 19:52, Sandro Santilli s...@keybit.net ha
scritto:
On Sat, Jan 04, 2014 at 05:35:24PM +0100, Maurizio Trevisani wrote:
segnalo la pagina
http://www.regione.toscana.it/-/open-source
Ciao Maurizio,
Ad essere sinceri la segnalazione dei WMS (n.b. non sono segnalati i
WFS che per certi aspetti sono piu' interessanti in quanto possono
essere utilizzati come DB remoti su cui operare query per alimentare
list-box o per fare ricerche e potenzialmente strategici per favorire
interoperabilita' tra
Il 04/01/2014 17:35, Maurizio Trevisani ha scritto:
Ciao a tutti,
segnalo la pagina
http://www.regione.toscana.it/-/open-source
questa secondo me deve diventare una best practice di riferimento in Italia
la pagina
http://www.regione.toscana.it/-/open-geodata
e la pagina
On 06/01/2014 23:27, Maurizio Napolitano wrote:
dopo aver sfogliato il catalogo mi faccio una domanda:]
secondo la definizione di open data il WMS
rientra come formato per i dati?
Secondo me no in quanto è più una rappresentazione del
dato che il dato stesso, meglio sarebbe un WFS.
Mi sbaglio?
Onestamente , io penso che il wfs non serva a niente dal punto di vista dello
scarico dei dati.
Sembra solo una enorme perdita di tempo.
Anch'io pensavo questo, finché non ho scoperto che WFS è scaricabile anche per
finestre (BBOX), come il WMS.
Ancora non ho capito da quale versione minima
Ciao a tutti,
segnalo la pagina
http://www.regione.toscana.it/-/open-source
la pagina
http://www.regione.toscana.it/-/open-geodata
e la pagina
http://www.dati.toscana.it/group/territorio-ambiente
tutte in continua evoluzione.
Ciao,
Maurizio
___
Il 03/12/2013 12:28, Maurizio Trevisani ha scritto:
Abbiamo pubblicato alcune pagine descrittive delle strategie che
stiamo cercando di portare avanti.
http://www.regione.toscana.it/-/open
Ve le segnalo per possibili suggerimenti.
Molto interessante.
In particolare la parte con i tutorial
On Tue, 03 Dec 2013 15:14:52 +0100, Maurizio Napolitano wrote:
- sulla parte degli open formats aggiungerei qualcosa in merito a
qualche piccola attenzione come l'obbligo di fornire il .prj per il
formato .shp o la versione per il formato dxf.
sempre per la serie attenzione ai micro-dettagli:
Qui si entra in un mondo ai piu' insospettato e pieno di sorprese.
FAccio una domanda:
come si fa' a dedurre il charaxcter-set usato per produrre uno shapefile ?
Ovvero. Se arriva uno shapefile , esiste un modo per capire il suo
character-set ?
Non credo.
A volte capita che l'interlocutore non
Credo di non aver ben sottolineato un dettaglio.
qualsiasi lavoro GIS svolto da un team che al suo interno usa tecnologie
non coordinate tra di loro provoca il rimescolamento dei character-set.
Pensa al caso di uso che ti dicevo.
TI arriva uno shapefile e ti viene chiesto di correggere 2
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