On Fri, Jun 14, 2019 at 8:35 AM Federico Fissore feder...@fsfe.org
[it-torino-java-jug] <it-torino-java-jug@yahoogroups.com> wrote:

>
>
> efisio MANCA efisioma...@yahoo.it [it-torino-java-jug] ha scritto il
> 13/06/19 alle 14:05:
> >
> >
> > Ottime soluzioni ,  ma ho paura che sia un'isola felice in questo mare.
> > Vedo aziende con mentalità vetuste non certo propense a lasciare una
> > visione di controllo su tutto e tutti .
> >
>
>
>
[cut]


> Il che porta alla conclusione che ho letto tempo fa in un thread
> analogo: se vuoi lavorare da remoto, cerca un'azienda che ti offra un
> lavoro da remoto.
>
> ALERT: e' un pippone

Parto da qui e cerco di mettere un cappello, se possibile, a tutta la
faccenda.

Direi che questo punto e' necessario, ma non sufficiente:

- se vuoi lavorare da remoto, cerca un'azienda che ti offra un
lavoro da remoto

Oltre a questo devi trovare, in quella a zienda, persone che vogliano
lavorare da remoto, in modo da poter creare il miglior ecosistema possibile
per tutti.

Nella mia visione, le aziende che erogano servizi (eg.: buffer, todoist per
far un paio di esempi) o un prodotto installabile senza tanto supporto,
quindi aziende dove l'aspetto tecnologico e' preponderante, sono le
migliori candidate.

Come evidenziato da Matteo Vaccari, se ti trovi a sviluppare soluzioni
custom presso il cliente, magari con un team in cui incorpori qualche
junior da far cresere, vedo complicato il lavoro da remoto:
- perdi il contatto con il cliente
- far crescere junior in remoto e', nella mia esperienza, molto complicato

Seniority: chi ce l'ha piu' grossa?
Per un team fully remote, magari distribuito su piu' timezones, hai
necessariamente bisogno di persone senior, ma non solo.
Giusto l'altro giorno il mio boss, che sta in USA, mi ha definito
"dependable", affidabile, ed ero cosi' felice che ho subito ordinato una
T-shirt con scritto "keep calm, I'm dependable".
Hai bisogno di persone a cui dato un problema da risolvere, tornino  con 2
soluzioni: una al problema, ed una ad un problema che manco sapevi di
avere.

Perche' ad un certo punto uno decide di lavorare da remoto?
Le ragioni possono essere diverse, nel mio caso cercavo piu' soldi in una
carriera tecnica stimolante.
Nessuno  in Italia mi pagherebbe per fare quello che faccio le cifre che
prendo all'estero: dovrei passare al lato oscuro del management ("ma
veramente, alla tua eta' scrivi ancora codice?" "beh, tu alla tua eta'
allochi persone al 120% su project, non so chi sta peggio")
I side effect sono stati notevoli:
- realizzare che la vita in ufficio e' un caos dove tutti interrompono
tutti per i motivi piu' futili (fonte di enorme stress, ho perso 10 kg da
quando non sono piu' in unfficio. Non vi preoccupate, sto sempre a 3 cifre,
e non sono libbre)
- realizzare che le riunioni senza agenda sono il male assoluto e costano
un sacco di soldi, ma sembra che a nessuno importi
- work-life balance: lavoro da dove voglio, anche dalla piscina mentre i
miei figli si allenano o gareggiano
- essendo in una realta' piu' internazionale ho avuto la possibilita' di
venire a contatto con persone sparse sul globo (se siete terrapiattisti non
vale, ma io sono terra-ciambellista)

Dove si trovano queste aziende?
In italia, le startup, ma non sempre.
Le aziende "normali", se va bene, offrono lo "smart working", uno o due
giorni da casa,  che e' un'altra cosa. Ed infatti la maggior parte lo offre
controvoglia.
Piccola nota: preferiscono persone stressate dalla vita del pendolare
piuttosto che fornire loro strumenti per migliorare la loro esistenza ed
incrementare la produttivita'.
All'estero: cominciate da stackOverflow, ma basta cercare su google "remote
working" e trovate almeno 5/6 siti specializzati. E non ci sono solo lavori
nell'IT.

La check list:
- trova una azienda che lavori da remoto
- trova un team di persone affidabili
- "lo puoi fare una volta a settimana" NON e' lavoro remoto
- devi essere un senior di un certo livello
- devi essere molto organizzato ed affidabile
- i tuoi colleghi devono essere molto organizzati ed affidabili
- verie ed eventuali (per tenersi aperte tutte le strade)

Vi lascio un bel post di Todoist sui loro pattern di comunicazione interni:

https://doist.com/blog/remote-team-communication-tools/

buon weekend a tutti,
FRANK

-- 
Roberto Franchini
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